Tra tutti gli strumenti progettati per far risplendere i nostri pavimenti, la lucidatrice si piazza decisamente in prima posizione. Questo elettrodomestico, molto simile a un aspirapolvere, risulta infatti l’ideale per pulire e lucidare i cosiddetti “pavimenti duri”, vale a dire quelli non ricoperti dalla moquette.
L’utilizzo di una lucidatrice per pavimenti professionale, tuttavia, non è affatto immediato e, per essere certi di eseguire un buon lavoro, occorre sapere come bisogna procedere.
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Scopo della nostra guida, pertanto, è quello di presentare nel dettaglio questa fantastica alleata per i lavori domestici, spiegando non soltanto come dev’essere utilizzata, ma soffermandoci anche a esaminare i migliori modelli di lucidatrice attualmente disponibili sul mercato. Se ritenete l’argomento di vostro interesse, vi invitiamo dunque a proseguire con la lettura.
– Lucidatrice per pavimenti: che cos’è e come si usa
Come abbiamo già chiarito nella precedente introduzione, al fine di essere certi di eseguire un buon lavoro, è bene innanzitutto sapere come usare la lucidatrice ma, prima ancora, sapere esattamente su cosa si basa il funzionamento di questa macchina.
In questo paragrafo, pertanto, andremo a occuparci proprio di questa questione: cercheremo cioè di fornire una definizione di lucidatrice il più chiara possibile e, allo stesso tempo, spiegheremo come bisogna procedere per usarla nel modo corretto.
Cos’è una lucidatrice e come funziona
La lucidatrice, come il suo stesso nome lascia facilmente supporre, è una macchina lucida pavimenti che viene utilizzata su materiali duri come il legno, il marmo, le piastrelle e il linoleum.
Per poter lucidare e pulire con efficacia tali pavimenti, infatti, questo elettrodomestico risulta senza alcun dubbio la scelta migliore, in quanto è capace di effettuare un lavoro molto efficace e anche in maniera assai veloce.
La struttura della lucidatrice è pressoché identica a quella dell’aspirapolvere: essa si presenta composta da una base aspirante e pulente sorretta da un tubo flessibile che funziona come un filtro, cui si aggiunge l’immancabile serbatoio di raccolta in cui viene depositata la sporcizia aspirata.
Oltre a questa sua struttura di base, la lucidatrice offre solitamente anche delle spazzole aggiuntive, da agganciare al tubo portante a seconda del bisogno. Esse, naturalmente, variano a seconda del modello, ma di base si tratta sempre e comunque di spazzole ideate per lucidare le superfici particolari o che presentano maggiori.
Come usare la lucidatrice nel modo corretto: i passaggi da seguire
Abbiamo già detto che, per quanto una lucidatrice possa presentarsi potente e professionale, è di fondamentale importanza sapere come usarla, altrimenti si rischia di ottenere un lavoro approssimativo e privo di risultati degni di nota.
Per questa ragione, può risultare molto utile suddividere il lavoro in vari passaggi, seguendoli punto per punto ed essere così certi di sfruttare al massimo il potenziale di questo tipo di elettrodomestico. Vediamo insieme come.
- La prima cosa da fare prima di accingersi a usare la lucidatrice consiste nel preparare la stanza. Ciò significa fare due cose: innanzitutto occorre liberarla da tutto il mobilio, mettendo le sedie capovolte sopra i tavoli e addossando questi ultimi alla parete. In secondo luogo sarebbe bene dare una passata al pavimento con l’aspirapolvere, liberandolo così dalla sporcizia più grossa (come per esempio i batuffoli di polvere) che andrebbe a ostacolare il lavoro della lucidatrice.
- Ciò che dobbiamo sempre tenere a mente, quando ci accingiamo a lucidare il pavimento, è che bisogna evitare assolutamente di calpestarlo subito dopo averlo lucidato, onde evitare di vanificare tutto il lavoro. Accertiamoci quindi che la presa di corrente alla quale collegheremo la lucidatrice sia posizionata in maniera tale da permetterci di arrivare ovunque senza difficoltà e iniziamo l’operazione di lucidatura dall’angolo della stanza posto più lontano dall’ingresso.
- Altra cosa importante che non dobbiamo scordarci è quella di selezionare la giusta funzione per il pavimento che dobbiamo lucidare. Pur essendo specificatamente progettati per i pavimenti duri, questi elettrodomestici possono rivelarsi molto versatili ed essere così in grado di lavorare anche su superfici più delicate. Selezionando le apposite spazzole, è dunque possibile adattare la lucidatrice anche a superfici differenti da quelle classiche, a patto naturalmente che il modello in questione lo preveda.
- Per portare la lucidatrice nel modo corretto, occorre muoversi lentamente a partire da destra, cambiando direzione quando occorre ma sempre facendo attenzione a procedere in modo uniforme, coprendo tutte le porzioni del pavimento.
- Un consiglio che può risultare utile è quello di semplificare il lavoro cospargendo il pavimento di lucido o di crema abrasiva, senza naturalmente esagerare. Il rischio, infatti, è quello di trasformare una superficie sulla quale camminiamo abitualmente in una pista di pattinaggio sul ghiaccio: cosa ovviamente da evitare a tutti i costi.
Come possiamo notare, dunque, affinché una lucidatrice risulti efficace è di fondamentale importanza saperla usare nella maniera corretta, altrimenti si rischia di non ottenere i risultati sperati.
Oltre a questo, naturalmente, è sottinteso che occorre anche dotarsi di un modello potente ed efficace, in grado cioè di garantire la presenza di precisi fattori atti a testimoniarne la validità. Ne parliamo nel prossimo paragrafo.
– Acquisto di una lucidatrice: quali fattori devono essere tenuti in considerazione
Nella conclusione del paragrafo precedente abbiamo spiegato l’importanza di dotarsi di un modello di lucidatrice degno di questo nome.
Acquistarne una di poco valore, infatti, ci porterà a diventare i fautori di un lavoro malfatto e molto approssimativo, che si tradurrà in pavimenti opachi e scarsamente brillanti.
Onde evitare di correre questo rischio, che ci porterebbe inevitabilmente a pentirci del nostro acquisto, è bene comprare una lucidatrice seria e professionale, anche a costo di sborsare qualche soldo in più.
La domanda che sorge spontanea, a questo punto, è la seguente: come riconoscere una tale meraviglia delle pulizie domestiche?
Molto semplicemente, concentrando la nostra attenzione su specifici fattori, che possono aiutarci molto nello stabilire il grado di affidabilità del modello di nostro interesse. Scopriamo insieme quali sono.
I sei fattori da tenere in considerazione nell’acquisto di una lucidatrice
Di seguito procediamo con l’elencare i fattori che è bene tenere in considerazione nell’acquisto di una lucidatrice.
Si tratta di sei parametri fondamentali dalla cui valutazione dipende la validità del modello che andremo a scegliere, motivo per cui è di grande importanza farsene un’idea chiara e precisa.
Struttura
Il primo fattore su cui deve soffermarsi la nostra attenzione è ovviamente la struttura della nostra lucidatrice: si tratta di un elemento molto importante, che si riferisce al suo peso, alla sua conformazione e le sue dimensioni.
Alla base di tutti questi elementi c’è il materiale di cui è composto la cappa dell’elettrodomestico, vale a dire la classica base a forma di campana che ricopre la spazzola della lucidatrice.
Essa, infatti, può presentarsi in diversi materiali: abbiamo per esempio cappe in acciaio cromato dotate di un comodo paraurti gommato e altre che invece ne sono sprovviste.
Nel primo caso, abbiamo a che fare con un elettrodomestico progetto per muoversi anche in ambienti delicati. Una lucidatrice per pavimenti di marmo, per esempio, sarà strutturata in maniera tale da riuscire a compiere il suo lavoro senza rovinare la superficie su cui scorre.
Nel caso in cui, al contrario, essa non fosse provvista di alcuna protezione, allora occorrerà maneggiarla con molta più attenzione. Va da sé, naturalmente, che il materiale con cui è rivestito la cappa e la grandezza della stessa influiscono inevitabilmente sul peso della lucidatrice, nonché sulla sua velocità di movimento.
Quest’ultimo fattore è influenzato anche dal numero di spazzole presenti all’interno della cappa, che può essere più o meno corposo a seconda del modello.
Capacità
Con “capacità” s’intende ovviamente la capienza del sacco della lucidatrice, vale a dire quanti litri di sporcizia esso è in grado di contenere.
La formula, pertanto, è sempre la stessa: maggiore sarà la capacità del sacco, migliori saranno le prestazioni della lucidatrice, che non ci metterà nella fastidiosa condizione di dover interrompere spesso il lavoro per sostituire il sacchetto.
Una buona capacità ammonta solitamente a circa 3 – 4 litri, un valore che è bene tenere a mente nella scelta del modello che intendiamo acquistare.
Molte lucidatrici, inoltre, semplificano di parecchio la sostituzione del sacco offrendo la possibilità di usufruire di sacchetti usa e getta facilmente intercambiabili: una soluzione semplice e veloce, ma che obbliga a provvedere periodicamente all’acquisto di nuovi sacchi.
Viceversa, altre lucidatrici prediligono un sacco lavabile che, in quanto tale, rimane sempre lo stesso e a noi tocca soltanto lavarlo di tanto in tanto.
La scelta tra l’una e l’altra è ovviamente a nostra discrezione ma, a prescindere da quale sia, sarebbe comunque meglio optare per un modello in grado di segnalare visivamente il livello di riempimento del sacchetto, in maniera tale da farci sapere per tempo quando è il momento di cambiarlo.
Versatilità
La versatilità che una lucidatrice è in grado di garantire rappresenta un parametro importantissimo al fine di valutare l’effettiva validità del modello.
Come abbiamo già avuto modo di anticipare nel paragrafo precedente, infatti, una delle prime questioni da esaminare nell’acquisto di questo tipo di elettrodomestico è relativo a quante e quali tipologie di pavimento è in grado di lucidare.
Così come esistono lucidatrici progettate per occuparsi solo ed esclusivamente di pavimenti duri, esistono anche lucidatrici per parquet che, in quanto tali, sono progettate per agire in maniera più delicata e consona a questo tipo di rivestimento.
Prima di procedere con il nostro acquisto, pertanto, è di fondamentale importanza che c’informiamo circa i pavimenti che il modello che c’interessa è in grado di lucidare, onde evitare di doverci poi pentire della scelta compiuta.
In conclusione, pertanto, possiamo affermare che le lucidatrici non sono certamente tutte uguali e, per questo motivo, può risultare molto utile tenere in considerazione la seguente suddivisione:
- lucidatrici senza funzione di aspirazione: si tratta dei modelli più semplici, basici ed economici. La loro funzionalità è piuttosto ridotta, non sono ovviamente in grado di aspirare la polvere (quindi è bene usarle su pavimenti già puliti) e risultano dunque adatti per superfici ridotte, non troppo delicate e che non necessitano di cure particolari.
- Lucidatrici con funzione di aspirazione: questa seconda tipologia comprende prodotti facenti parte di una fascia medio – alta che, oltre a lucidare il pavimento, provvedono anche a rimuovere la polvere e la sporcizia depositate sulla sua superficie. Si tratta, in sostanza, di lucidatrici 2 in 1, che funzionano quindi anche come un aspirapolvere, semplificando di molto il nostro lavoro e facendoci risparmiare del tempo. Inutile dire che presentano ovviamente un costo più elevato.
- Lucidatrici superaccessoriate: si tratta della categoria più costosa in assoluto, quella cui appartengono soltanto gli elettrodomestici altamente professionali. Con questo tipo di lucidatrici è infatti possibile lavorare su pavimenti di qualsiasi tipo, anche quelli realizzati con materiali molto fragili e delicati. L’acquisto di tali prodotti, pertanto, risulta l’ideale soltanto nei casi in cui non se ne può proprio fare a meno.
Potenza
La potenza rappresenta un altro elemento di fondamentale importanza sul quale soffermare la nostra attenzione. La potenza elettrica, infatti, va direttamente a incidere sulle prestazioni della lucidatrice, vale a dire sulla sua capacità di aspirazione e su quanto sia efficace nel lucidare i vari pavimenti.
La fascia di valori che si deve tenere in considerazione, se si vuole essere certi di dotarsi di un valido modello, è quella compresa tra i 600 e gli 800 watt: gli elettrodomestici che rientrano in questa fascia, infatti, lavorano in maniera molto più efficiente, sono più veloci e garantiscono risultati decisamente migliori rispetto a quelli di potenza inferiore.
Praticità e maneggevolezza
Dato che dovremo maneggiare fisicamente la nostra lucidatrice, sarebbe bene che ci accertassimo che essa ci risulti il più possibile comoda e pratica. Questo elettrodomestico è infatti pensato per lucidare superfici ampie e per tempi abbastanza lunghi, motivo per cui dovrebbe essere in primis sufficientemente leggero, tale da non stancarci troppo.
Il peso, inoltre, influisce anche sulla sua trasportabilità, in quanto dovremo ovviamente tener conto del fatto che dovremo trasferire l’elettrodomestico da una stanza all’altra.
Anche la presenza del cavo di alimentazione può essere un elemento significativo di cui tenere conto: maggiore sarà la sua lunghezza, infatti, maggiore sarà il raggio d’azione entro il quale potremo operare. Un cavo eccessivamente corto, al contrario, potrebbe limitarci troppo nei nostri movimenti, complicandoci così il lavoro.
Accessori
Come abbiamo già spiegato, una lucidatrice si presenta sempre corredata da un kit di accessori, che può essere più o meno corposo a seconda del modello. Inutile dire che maggiore sarà il numero e la qualità degli strumenti presenti, maggiore sarà anche la validità della lucidatrice in questione.
Occorre però sottolineare che alcuni di questi elettrodomestici, pur non presentando un kit particolarmente ricco, sono predisposti per l’acquisto di accessori separati, che possono essere così comprati a parte in un secondo momento.
In linea generale, comunque, all’interno di un kit troviamo solitamente pad e feltrini strutturati per varie tipologie di superfici, qualche spazzola aggiuntiva e, nel caso delle lucidatrici provviste di sacco usa e getta, anche una piccola scorta di sacchetti di ricambio.
Prima di procedere con l’acquisto del modello di nostro interesse, dunque, è sempre bene sincerarsi della presenza del kit di accessori e da quali strumenti esso sia composto.
– Manutenzione della lucidatrice: come sostituire le spazzole
Un’altra questione di cui occorre tenere conto prima di procedere con l’acquisto della nostra lucidatrice riguarda la sua futura manutenzione.
Ciò di cui dobbiamo essere consapevoli, infatti, è che questo elettrodomestico necessita di un minimo di manutenzione allo scopo di mantenerlo sempre in perfette condizioni.
Le spazzole, in particolar modo, devono essere cambiate nel momento in cui si usurano, altrimenti la lucidatrice non sarà più in grado di lavorare come si deve.
Per fortuna il procedimento che bisogna mettere in pratica è abbastanza semplice, ma è comunque bene farsene un’idea prima dell’acquisto della lucidatrice.
Sostituzione delle spazzole: i passaggi da seguire per eseguirla correttamente
Di seguito andiamo a elencare i passaggi precisi da seguire nel momento in cui dovremo sostituire le spazzole della nostra macchina lucida – pavimenti.
- Le spazzole della lucidatrice funzionano solitamente a incastro, il che le rende molto più semplici da montare e smontare. La loro sostituzione avviene dunque per mezzo della pressione dei due gancini posti vicino al perno centrale di ogni spazzola: in seguito a questa pressione, infatti, le spazzole scivoleranno fuori dalla loro sede.
- Per sostituire le spazzole nel modo corretto è opportuno conoscere il preciso modello adottato dalla nostra lucidatrice. Per non sbagliare, possiamo recarci ad acquistare quelle nuove portando con noi le spazzole usurate, così da essere certi di comprare il modello giusto. L’operazione di sostituzione delle spazzole, tuttavia, non va effettuata solo in caso di usura di quelle precedenti, ma ogniqualvolta vogliamo cambiare quelle originali per metterne delle altre, magari per lucidare una diversa tipologia di pavimento.
- Una volta esserci procurati le spazzole di nostro interesse, a prescindere dal fatto che siano della stessa tipologia o di una differente, non dobbiamo fare altro che rimontarle seguendo la medesima procedura. La differenza sta nel fatto che adesso andremo ad agganciarle ai ganci, anziché a estrarle.
Quella che abbiamo descritto è dunque la procedura base che regola la sostituzione delle spazzole. Come abbiamo detto, è molto importante imparare a farla bene, così da eseguirla velocemente e senza starci a perdere troppo tempo, finché a forza di allenarci non ci risulterà automatica.
Sostituire le spazzole, tuttavia, non rappresenta la sola forma di manutenzione cui sottoporre la lucidatrice. Si tratta, al contrario, di un’operazione che dev’essere eseguita al bisogno, a differenza di un’altra che è invece molto più importante e che è dunque necessario effettuare a cadenza regolare. Ne parliamo nel prossimo paragrafo.
– Come effettuare la pulizia delle spazzole
Le spazzole usurate non necessitano sempre di essere sostituite: tutto dipende dal grado dell’usura e dal consumo che ne abbiamo fatto, poiché nel caso in cui non sia eccessivo, si può tranquillamente risolvere la situazione con una buona pulizia delle stesse.
Poiché si tratta, anche in questo caso, di un procedimento di fondamentale importanza per garantire il buono stato della nostra lucidatrice, è bene conoscerne i passaggi con precisione.
Pulizia delle spazzole: il procedimento da seguire
Di seguito proponiamo l’elenco completo dei passaggi che occorre seguire per ripulire le spazzole della lucidatrice. Anche in questo caso, parliamo di un’operazione che deve diventarci automatica, in modo da spenderci il meno tempo possibile.
- La prima cosa da fare, come abbiamo detto, consiste nel controllare lo stato di usura delle spazzole, nonché del quantitativo di polvere che si è formato su di esse. Fatto questo, si può procedere alla rimozione della sporcizia con l’ausilio di un semplice pennello, in grado di ripulire le spazzole con efficacia senza però rischiare di danneggiarle. In caso di polvere particolarmente resistente o presente in grosse quantità, si può intervenire con una pistola d’aria compressa, in grado di effettuare un intervento più deciso.
- Terminato l’intervento con il pennello o la pistola ad aria compressa, si può completare il lavoro con un panno asciutto e poroso, con il quale “spazzolare le spazzole” e concludere così ufficialmente le operazioni di pulizia.
- Questo tipo d’intervento, completo in tutte le sue parti, andrebbe di norma ripetuto ogni due – tre mesi, fintanto che le spazzole reggono. Dopodiché si dovrà procedere per forza con la loro sostituzione, mettendo in pratica il procedimento che abbiamo descritto precedentemente.
Arrivati a questo punto possiamo dire di essere in possesso di tutte le informazioni necessarie a compiere un acquisto degno di nota. Nel paragrafo successivo, pertanto, precederemo finalmente con la presentazione dei migliori modelli di lucidatrice offerti dal mercato, tra i quali potrebbe facilmente esserci proprio quello che stavate cercando.
– LA MIGLIORE LUCIDATRICE PER PAVIMENTO: ECCO I QUATTRO MODELLI TOP DI GAMMA
Nella conclusione del paragrafo precedente abbiamo affermato che, a fronte di tutte le informazioni di cui ora siamo a conoscenza, siamo finalmente pronti per procedere con la recensione dei modelli migliori offerti dal mercato.
Stiamo parlando, nello specifico, delle quattro lucidatrici top di gamma attualmente disponibili in commercio, tra le quali potrebbe facilmente nascondersi quella di vostro interesse.
Di ciascuna di esse, dunque, forniremo una breve recensione, il cui scopo sarà per l’appunto quello di fornire un’idea il più precisa possibile in merito alle sue caratteristiche e alla sua funzionalità.
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Questo primo modello con cui diamo il via alla nostra presentazione dei quattro prodotti top di gamma rappresenta la classica lucidatrice di livello medio – alto con aspirapolvere integrato. Al peso di 7 Kg, non si prospetta particolarmente leggera da spostare, tuttavia presenta un’impugnatura ergonomica molto semplice da afferrare.
La sua struttura è quella tipica degli elettrodomestici di questo tipo: il tubo lungo e affusolato termina in una grossa cappa argentata, di dimensioni particolarmente ampie, mentre nella sua parte posteriore troviamo l’immancabile sacco di raccolta, di un inedito e piacevole colore rosato.
Quest’ultimo presenta un’eccellente capienza di 4 litri, quindi perfettamente in linea con le grosse dimensioni dell’elettrodomestico. Questa lucidatrice, infatti, non è grande solo nella struttura, ma anche nella potenza, che ammonta a 800 watt: un valore davvero degno di nota.
Grazie al fatto di avere l’aspirapolvere integrata, inoltre, la lucida – pavimenti Hoover è in grado di fornire prestazioni veramente notevoli: con essa, infatti, non dovremo mai preoccuparci di passare il pavimento prima di lucidarlo, in quanto penserà da sé sia a eliminare la polvere, sia alla successiva operazione di lucidatura.
Anche sotto l’aspetto relativo al kit di accessori, questo modello si prospetta estremamente ricco. Nella confezione troviamo infatti: tre feltrini grigi, tre feltrini bianchi e un piccolo set di spazzole.
Esse possono essere sfruttate in tutta tranquillità, in quanto collocate all’interno di una coppa provvista di paraurti protettivo: ciò rende la lucidatrice adatta a tutte le tipologie di pavimento, da quelle dure a quelle più delicate, facendola dunque rientrare tra i modelli più versatili e consigliati del mercato.
L’unico difetto che si segnala, come abbiamo detto, è relativo alle sue grosse dimensioni, che la rendono un tantino pesante da trasportare.
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Questo secondo modello è leggermente meno pesante del precedente, seppure di molto poco. La sua struttura, tuttavia, si presenta più ergonomica e facilmente maneggevole. Ciò si evince immediatamente dall’impugnatura, provvista di una comodissima maniglia gommata che la rende veramente facile da afferrare.
Scendendo troviamo ovviamente il tubo flessibile, che termina nella coppa finale, le cui dimensioni non sono elevatissime ma offre il merito di presentarsi piatta e di forma triangolare, così da essere in grado di lucidare il pavimento anche nei punti più difficili.
Il sacco di raccolta, nel caso di questo modello, è posto nella parte anteriore del tubo e offre una capienza di 4 litri, quindi ottima. Lo stesso non si può tuttavia affermare relativamente alla potenza di questo modello, che si attesta sui 600 watt: non certo un valore da buttare via, ma nemmeno da esaltare.
Il punto di forza della lucidatrice Karcher, tuttavia, sta tutto nella sua praticità; tra gli strumenti che offre in dotazione si segnala infatti la presenza di una tasca in tessuto provvista di vano porta accessori che, nello specifico, comprendono: tre pad per la lucidatura, un sacchetto con filtro di carta e lo strumento per riavvolgere il cavo di alimentazione, lungo 7 metri.
Esattamente come il modello precedente, anche questo risulta idoneo a tutte le tipologie di pavimento, dai quali è in grado di aspirare la polvere grazie al suo pratico sistema di aspirazione.
In conclusione, dunque, anche questa seconda lucidatrice è degna di rientrare appieno in questa classifica, seppure presenti sempre il difetto di essere un po’ pesante da sollevare e da spostare.
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Questo terzo modello top di gamma non si discosta particolarmente dai due che l’hanno preceduto, quantomeno per quanto concerne il suo peso e la sua struttura. Il primo, infatti, ammonta ai soliti 7 Kg, testimonianza del fatto che anche questa lucidatrice non risulta particolarmente leggera.
In merito alla sua struttura, invece, è giusto sottolineare che essa appare quasi identica a quella del primo modello esaminato: anche in questo caso abbiamo infatti un’impugnatura ergonomica ma sprovvista di maniglia, che scende a formare il tubo flessibile terminante nella grossa coppa dotata di paraurti protettivo.
Il sacco di raccolta è posto nella parte posteriore del tubo e offre una capienza pari a 3,5 litri, quindi leggermente inferiore rispetto a quella delle lucidatrici precedenti.
A restare invariata è invece la potenza, che ammonta sempre alla bellezza di 800 watt: questo elettrodomestico, del resto, non si limita soltanto a lucidare i pavimenti, ma provvede anche a liberarli dalla polvere.
Ciò è per merito del fatto di funzionare anche come aspirapolvere, facilitando di parecchio le nostre pulizie. Per quanto riguarda invece il kit di accessori che troviamo in dotazione, esso comprende soltanto tre spazzole, capaci però di lucidare tutte le superfici possibili.
In conclusione, dunque, anche questa lucidatrice si dimostra essere particolarmente valida, seppure a fronte delle sue piccole pecche: escludendo il peso non indifferente, infatti, la capacità del suo sacchetto di raccolta non raggiunge i livelli massimi e gli accessori che porta in dotazione non sono moltissimi. Due difetti che, tuttavia, non rientrano certamente tra quelli più gravi.
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Con questa quarta e ultima lucidatrice chiudiamo ufficialmente la classifica dei top di gamma e lo facciamo presentando quella più semplice ed economica della serie: un prodotto che, pur essendo molto basico, ha dalla sua parte il fatto di essere davvero molto pratico e leggero.
Al peso di poco meno di 4 Kg, questa lucidatrice è infatti estremamente facile da maneggiare, sollevare e spostare, collocandosi come l’acquisto ideale per le persone più deboli e anziane.
La sua struttura presenta un’impugnatura provvista di maniglia ergonomica, cui fa seguito il bastone flessibile dotato di un sacco rigido e integrato, che basta semplicemente svuotare quando si riempie. La coppa finale si presenta invece piuttosto grossa, il che potrebbe rendere un po’ difficile la lucidatura di determinati punti, come per esempio sotto i mobili.
Adatta per qualsiasi tipo di superficie, questa lucida – pavimenti offre un kit di accessori davvero interessante, che comprende: un erogatore di pulizia riutilizzabile; un panno per la pulizia dei tappeti e delle moquette e, per finire, un tampone per la pulizia del legno e delle superfici dure. Ciò la rende forse il prodotto più versatile della classifica e, a fronte del suo prezzo davvero super economico, anche il più conveniente in assoluto.
– Conclusione
Siamo ufficialmente giunti al termine di questa nostra guida dedicata alla lucidatrice, un elettrodomestico di fondamentale importanza per la perfetta pulizia dei nostri pavimenti.
Come abbiamo avuto modo di scoprire, il suo funzionamento non è dissimile da quello di un aspirapolvere e, come ogni altro strumento di questo tipo, il suo acquisto è soggetto al rispetto e all’osservazione di specifici paramenti, grazie ai quali saremo in grado di valutare l’effettiva validità del modello di nostro interesse.
Quelli che vi abbiamo proposto, per esempio, rientrano sicuramente tra i migliori del mercato ed è dunque probabile che fra di essi vi sia una lucidatrice in grado di suscitare il vostro interesse.
La decisione finale, comunque, spetta sempre all’acquirente: nessuno meglio di lui, infatti, è in grado di giudicare quali caratteristiche deve garantire l’elettrodomestico dei suoi sogni.
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