Il Governo anche quest’anno, con la Legge di Stabilità 2016, ha ufficialmente prorogato diversi tipi di incentivi, già presenti negli anni passati, che agevolano fiscalmente chi decide di investire sulla propria casa, apportando migliorie di un certo tipo.
Ancora per qualche mese, dunque, è possibile usufruire del cosiddetto eco-bonus, così come del bonus ristrutturazioni ed anche del bonus mobili.
Se quest’estate, nelle giornate più calde, vi siete ripromessi che avreste ben presto provveduto a far installare un condizionatore, in modo che l’estate prossima non avreste mai più sofferto il caldo, sappiate che ora è giunto il momento perfetto per approfittare degli incentivi, perché dopo la fine di dicembre non si ha alcuna certezza di cosa potrebbe accadere, probabilmente ci sarà una proroga ma le aliquote potrebbero essere inferiori a quelle attuali.
È vero che oramai il gran caldo è finito, ma proprio per tale motivo questo è il periodo migliore per scegliere di installare un condizionatore, poiché in virtù del calo fisiologico della domanda rispetto ai mesi passati, non solo si ha molta più possibilità di scelta, dato che gli installatori hanno tutti abbastanza tempo e disponibilità, ma questi sovente offrono anche interessanti sconti o promozioni.
Inoltre la maggior parte delle macchine non solo raffrescano ma sono in grado anche di produrre calore e dunque un condizionatore nei primi giorni freddi autunnali può tornare subito utile per poter dare una “scaldatina” a casa quando i riscaldamenti sono ancora spenti!
Sappiate che l’installazione di un nuovo condizionatore, al pari della sostituzione di uno già esistente, può di fatto fruire di due differenti tipologie di detrazione, quella per le ristrutturazioni edilizie (al 50%) o quella per gli interventi finalizzati al risparmio energetico (al 65%), oltre che, in entrambi i casi, di una riduzione dell’aliquota Iva dal 20 al 10 per cento.
Vediamo dunque di chiarire come e quando è possibile recuperare il 65% delle spese sostenute e quando invece bisogna puntare al 50%. In entrambi i casi si tratta di una detrazione fiscale dall’IRPEF,pertanto una quota consistente di quanto speso viene pian piano recuperata ed il recupero viene ripartito in dieci anni.
Possono fruire di questo credito d’imposta tutti i contribuenti, che possiedono l’immobile oggetto dell’intervento di ristrutturazione o di riqualificazione energetica; ovviamente il recupero fiscale, essendo spalmato in 10 anni, non viene immediatamente percepito nelle tasche di chi paga, ma comunque poter recuperare, seppure nel tempo, la meta (o anche più) di quanto speso, non è cosa da poco e vale la pena approfittarne! Vediamo dunque come fare.
Eco-bonus con detrazione al 65%: quando è possibile
In realtà sono pochi i condizionatori che possono beneficiare della detrazione del 65%,destinata agli interventi volti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici.
In questo caso infatti non solo bisognerebbe installare delle macchine con pompa di calore, in grado di fornire sia riscaldamento che raffrescamento e ad alta efficienza (come definito da specifiche tabelle dell’Agenzia delle Entrate), ma queste dovrebbero essere installate in sostituzione dell’impianto di riscaldamento esistente.
Comunque per questo intervento il limite di spesa detraibile è di 30mila euro e per usufruirne è necessario registrarsi sul sito dell’ENEA ed entro 90 giorni dalla fine dei lavori inviare telematicamente la scheda relativa all’intervento realizzato.
Bonus ristrutturazioni con detrazione al 50%
Nella stragrande maggioranza dei casi non sostituendo integralmente l’impianto di riscaldamento esistente, ma andando semplicemente ad aggiungere dei nuovi elementi, si opta per il recupero fiscale destinato alle ristrutturazioni che consente di detrarre in 10 anni il 50% di quanto speso, a prescindere dal fatto che si apporti o meno un miglioramento energetico all’immobile.
Anche in questo caso l’incentivo è possibile solo se si opta per climatizzatori con pompa di calore, sebbene siano ammessi si anche quelli non ad alta efficienza, purché possano essere utilizzati anche per il riscaldamento nella stagione invernale, ad integrazione dell’impianto di riscaldamento esistente.
Come approfittare degli incentivi: alcune avvertenze.
Se per ciò che concerne l’Eco-bonus, a seconda del tipo di intervento realizzato, è necessario compilare gli appositi moduli ed inviarli con gli altri documenti richiesti tramite il portale dell’Enea, vi sono altre accortezze di tipo burocratico a cui attenersi, indipendentemente che si desideri approfittare del 50 o del 65% di detrazione.
Innanzitutto in entrambi i casi è assolutamente necessario effettuare tutti i pagamenti con bonifico bancario appositamente ideato per questo scopo, dove si riporta anche il codice fiscale del soggetto pagante, che beneficerà della detrazione ed il codice fiscale o il numero di partita IVA del beneficiario del pagamento; sono escluse tutte le altre forme di pagamento (assegni, contanti, carte di credito e bonifici ordinari).
Bisogna conservare tutte le fatture, le ricevute di pagamento, nonché le certificazioni relative alle macchine installate e dare copia di tutto al vostro commercialista, o al CAF, che vi sapranno dire esattamente come, quando ed in che misura potrete portare in detrazione la parte spettante delle somme versate.
Non vi resta dunque che affrettarvi: che aspettate a farvi redigere qualche preventivo, solo così riuscirete ad installare, prima della fine dell’anno, un impianto di condizionamento (che possa fungere anche da riscaldamento) nella vostra abitazione! Già nei prossimi mesi potrebbe venirvi utile, ma di certo poi l’estate prossima non soffrirete più il caldo.
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