Sei in cerca di un consiglio per l’illuminazione della cucina? Nella guida di oggi ne troverai molti. Il nostro obiettivo è infatti quello di aiutarti a realizzare il miglior progetto illuminotecnico, così da valorizzare la tua cucina non solo dal punto di vista funzionale, ma anche a livello estetico.

Se, infatti, la luce riveste una funzione molto importante all’interno della casa, in un ambiente come la cucina svolge un ruolo assolutamente fondamentale. Dunque non tentennare oltre, prosegui con la lettura e scopri tutti i segreti per illuminare la tua cucina con successo!

– Illuminazione della cucina: di quali esigenze bisogna tenere conto?

L’illuminazione di una cucina moderna non implica soltanto il fatto di posizionare qualche luce qua e là: come ti abbiamo già accennato nell’introduzione, infatti, è una faccenda un po’ più complicata, alla base della quale ci dev’essere un vero e proprio progetto illuminotecnico.

Attenzione! Con l’espressione “complicata” non intendiamo assolutamente affermare che sia un’esperienza faticosa. Al contrario, se seguirai correttamente i consigli che stiamo per darti, potresti anche trovarla divertente!

Questo perché la cucina rappresenta uno degli ambienti più importanti della casa e, anche se magari non sei solito trascorrervi molto tempo, illuminarla con la giusta luce potrebbe essere un primo passo per valorizzarla e, magari, riuscire ad apprezzarla un po’ di più.

Ma di quali esigenze bisogna tenere conto, nell’illuminazione per la cucina?

Di base, dovresti installare due differenti tipologie di luce:

  • una centrale, con un effetto decorativo/ambientale: per esempio un lampadario, o comunque una luce volta a illuminare la stanza in generale;
  • una funzionale, vale a dire una luce strategica e tecnica, da posizionare nelle aree di lavoro come i fornelli e il top.
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Una volta compresa questa fondamentale distinzione, l’illuminazione della cucina ti apparirà di colpo come un compito molto più semplice! Chiarito questo, pertanto, andiamo subito a scoprire, più nel dettaglio, come posizionare le suddette luci.

illuminazione cucina dove metterla

– Dove posizionare l’illuminazione in cucina

Dove mettere il lampadario in cucina? Porsi questa domanda è molto importante in quanto, proprio come stavamo dicendo prima, questa tipologia di luce rappresenta la soluzione principale, ossia la luce ambientale. Il suo posizionamento andrà quindi a influire direttamente sulla resa estetica finale, il che però non significa che non debba svolgere anche un compito funzionale.

L’ideale, infatti, sarebbe quello di collocare il lampadario al di sopra di un elemento che necessita di essere ben illuminato, come per esempio il tavolo da pranzo. In alternativa, se la tua cucina fosse un modello diverso, puoi tenere come riferimento il piano a isola, se ce l’hai. O, in generale, predisporre il lampadario al centro del soffitto, in una posizione che gli consenta d’illuminare senza difficoltà l’intero ambiente.

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Per quanto riguarda invece l’altra tipologia di luce, vale a dire quella funzionale, una buona opzione è quella di servirti di appositi led per l’illuminazione della cucina. Il vantaggio di queste luci, oltre al fatto di essere a basso consumo energetico, è dato dalle infinite soluzioni che ti permettono di realizzare.

I led, infatti, possono essere facilmente installati sotto i pensili e in zona cappa, assolvendo così una doppia funzione:

  • da un lato, ti permettono di illuminare correttamente la zona cottura e il piano di lavoro, garantendoti il giusto apporto di luce per godere di una visione perfetta;
  • dall’altro, riescono a dare vita a soluzioni estetiche particolarmente affascinanti e suggestive.

illuminazione cucina piano cottura

Va da sé, naturalmente, che le luci a led non rappresentano necessariamente l’unica soluzione possibile e che, in alcuni casi, non è nemmeno detto che siano consigliabili. Per poter scegliere efficacemente la migliore illuminazione, infatti, dovresti tenere conto delle caratteristiche specifiche della tua cucina e partire da quelle.

– Come scegliere l’illuminazione per la cucina

Le cucine non sono tutte uguali ma, al contrario, si può tranquillamente affermare che ogni cucina fa caso a sé. Ecco perché è importante scegliere l’illuminazione tenendo conto delle specifiche caratteristiche del locale, anziché di regole generali.

Prima ti abbiamo fatto l’esempio del lampadario, indicandolo come un’ottima luce ambientale: in linea di massima è vero. Se, tuttavia, possiedi una cucina molto piccola o vivi in un monolocale, il lampadario potrebbe risultare troppo “ingombrante”. In questo caso, pertanto, molto meglio optare per un semplice faretto posizionato al centro del soffitto: una soluzione decisamente più “minimal” ed essenziale.

Anche l’utilizzo di una plafoniera potrebbe rivelarsi una scelta eccellente: non è ingombrante come un lampadario, ma nemmeno essenziale come un faretto, rappresentando quindi un’ottima via di mezzo.

illuminazione cucina plafoniera

Nel caso di modelli di cucina particolarmente compatte, come per esempio quelle a scomparsa, una luce di questo tipo potrebbe anche assolvere a entrambe le funzioni contemporaneamente: sia quella ambientale che quella funzionale, senza il bisogno di aggiungere altre fonti luminose.

Una soluzione simile alla plafoniera, ma esteticamente più accattivante, è invece quella del led binario: ottima per realizzare bellissime “strisce” luminose che corrono lungo il soffitto e vanno a creare rese estetiche particolarmente suggestive.

Di contro, puoi sempre optare per un’altra opzione “a metà”, che consiste nell’utilizzare dei faretti sospesi da apporre strategicamente in diverse zone della cucina, ottenendo così un’illuminazione più diffusa.

Quest’ultima possibilità, in particolare, viene sfruttata molto nelle cucine a isola, proprio per illuminare questa specifica parte della stanza. In alternativa, è possibile posizionare i faretti sospesi anche sopra il tavolo da pranzo, posto ovviamente che non ti diano fastidio.

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In ultimo, un’altra opzione che ci sentiamo di suggerirti prevede nuovamente l’uso della luce a led, prediligendo però il formato applique. Il vantaggio di questa tipologia di luci, infatti, è quello di poterle posizionare in maniera molto libera, andando così a creare un’illuminazione specifica delle zone di tuo interesse. In commercio, oltretutto, esiste una molteplicità di modelli tra cui è possibile scegliere, tanto che ti ritroverai letteralmente con l’imbarazzo della scelta!

Sia come sia, ciò che conta davvero è il riuscire a illuminare la propria cucina in maniera efficace, evitando di lasciare zone in ombra e godendo sempre di un’illuminazione ottimale che non risulti però stressante per gli occhi. Per riuscire a farlo, tuttavia, è fondamentale individuare la giusta temperatura della luce.

– Temperatura dell’illuminazione: qual è quella giusta per la cucina?

Per rispondere a questa domanda, è necessario come prima cosa sapere cosa s’intende per “temperatura” della luce. Questo parametro indica infatti la tonalità di colore assunta dalla luce emessa da una sorgente luminosa artificiale e viene misurato in Kelvin (K). Ciò significa che non ha nulla a che fare con i watt che, al contrario, servono a indicare la potenza della luce emessa.

illuminazione cucina temperatura

Ma quanti watt servono per illuminare una cucina?

Porsi una domanda del genere, oggi come oggi, non ha molto senso. Le lampadine a led, infatti, pur presentando un valore in watt apparentemente basso, di fatto riescono a illuminare con una potenza superiore a quella delle vecchie lampadine alogene.

Quello su cui ti devi concentrare, al contrario, è il grado della temperatura che, nel caso della cucina, dovrebbe virare verso il freddo. Le luci fredde, infatti, offrono il vantaggio di illuminare in maniera più decisa, risultando così l’ideale per ambienti in cui è necessario vedere bene, come appunto la cucina.

Dunque assicurati di scegliere lampadine di temperatura elevata, in quanto maggiore sarà il valore espresso in Kelvin, più fredda risulterà la luce emessa. Diciamo che l’ideale sarebbe quello di optare per lampadine da 4000K, che sono in grado di assicurare un’illuminazione bianca perfetta per stimolare la produttività e la concentrazione: due fattori che in cucina risultano indispensabili.

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– Conclusioni

Se sei arrivato a leggere fino a qui, ti sarai ufficialmente convinto della grande importanza della luce: un elemento che svolge un ruolo fondamentale non solo in cucina, ma nell’intera abitazione.

E come dare luce a una casa buia? Molto semplicemente approntando un adeguato progetto illuminotecnico, volto a valorizzare entrambi gli aspetti della casa: quello estetico e quello funzionale.

Questo consiglio dovrebbe valere per ciascuna delle stanze presenti, ma ancora di più per la cucina, che svolge un compito fondamentale. Essa rappresenta infatti l’ambiente conviviale per antonomasia, il cuore della casa, il simbolo vivente del focolare.

illuminazione cucina conclusioni

A fronte di queste sue caratteristiche, merita quindi di essere valorizzata come si deve, anche se non sei solito sfruttarla molto, perché magari preferisci mangiare fuori o non ti piace cucinare.

A prescindere dall’utilizzo che ne farai, ad ogni modo, dotarla di un’illuminazione ad hoc gioverà comunque all’ambiante, nonché alla casa in generale. Una cucina luminosa è più bella e sembra più ampia e più grande. Dunque, se c’è una cosa sulla quale non bisogna mai lesinare, è proprio la luce, a maggior ragione in un ambiente che è per antonomasia simbolo di calore e convivialità.

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Eliana Tagliabue