Le case in bioedilizia stanno riscuotendo un successo sempre più grande: c’è infatti una crescente attenzione e sensibilità al tema dell’efficientamento energetico e della riduzione dell’impatto ambientale delle case, ma anche al benessere e alla qualità della vita quotidiana all’interno della casa, il luogo in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo.

I materiali che vanno per la maggiore sono il legno e la paglia. Conoscere le caratteristiche di entrambi è molto importante, poiché ti permette di capire che le case in bioedilizia non sono affatto tutte uguali e, a seconda di come vengono costruite, offrono benefici differenti e un diverso tipo d’impatto ambientale.

Su questo genere di abitazioni circolano infatti una serie di dicerie e convinzioni errate: molti tendono a pensare che una casa in legno sia necessariamente sinonimo di ambiente salubre e comfort abitativo, ma non è affatto detto! Ecco perché è importante conoscere la differenza fra i vari materiali ma, ancora di più, sapere in che cosa consiste esattamente la bioedilizia.

– Cosa s’intende per bioedilizia

L’approccio architettonico che sta alla base delle case ecosostenibili della bioedilizia prevede che la costruzione, la progettazione e la gestione di un edificio debbano seguire i principi della sostenibilità ambientale. Questo è il motivo per il quale vengono utilizzati materiali naturali come il legno e la paglia, unitamente a tecniche costruttive a basso impatto ambientale ed energetico.

Affinché una casa sia davvero ecosostenibile, massima considerazione deve essere data anche alle persone che andranno a viverla: la sua costruzione deve infatti tenere in primaria considerazione la  salute e il comfort dei futuri abitanti (fatto che, però, non sempre accade). Oltre a questo, viene data una grande importanza anche a tutte le variabili del territorio in cui la casa viene inserita: temperatura, illuminazione, pendenza, tasso di umidità, altitudine e presenza o meno di vegetazione.

Case bioedilizia legno paglia

Tecniche di costruzione delle case in bioedilizia

La scelta dei materiali delle case in bioedilizia è molto importante, in quanto vengono privilegiate materie prime ecosostenibili e a basso impatto ambientale, come per l’appunto il legno e la paglia. Non sempre, però, il fatto che una casa sia realizzata in legno è garanzia di per sé di sostenibilità e, soprattutto, di benessere per le persone che ci vivono.

Ecco perché, per parlare di costruzioni in bioedilizia, è di fondamentale importanza conoscere le differenze come vengono davvero realizzate, quali tecniche costruttive vengono adottate e come, analizzandone con attenzione i pro e i contro.

casa in legno bioedilizia

– Case in legno: pro e contro

Le case in legno offrono alcuni vantaggi che hanno contribuito negli anni alla loro diffusione. Rispetto ad altri materiali utilizzati nell’edilizia tradizionale, per esempio, risentono meno dei fenomeni sismici; oltre a questo, hanno dimostrato di essere molto durevoli nel tempo. Il legno, inoltre, è un ottimo isolante termico, il che influisce positivamente sulle prestazioni energetiche e sui conseguenti consumi.

Come ti abbiamo già anticipato, però, la caratteristica principale delle case in legno è paradossalmente quella di non essere fatte esclusivamente di legno. Questo materiale viene infatti utilizzato per la sola struttura portante dell’abitazione, il resto della quale viene quindi realizzato sfruttando materiali ben diversi, che spesso di naturale hanno davvero molto poco.

Poiché il legno viene usato per la struttura principale, si tende erroneamente a ritenere che esso sia stato utilizzato per l’intera casa, considerandola un’abitazione ecosostenibile e in grado di garantire il completo benessere dei suoi residenti. La realtà, sfortunatamente, è assai meno esaltante: accanto al legno vengono spesso utilizzati materiali che, oltre a non essere affatto naturali, contribuiscono a creare l’inquinamento indoor, disperdendo nell’aria dei composti che influiscono negativamente sullo stato di salute degli abitanti.

In aggiunta a questo ne risente anche il comfort abitativo: questi materiali non sempre riescono a garantire il giusto bilanciamento tra umidità e temperatura, con conseguenti disagi per chi vive e frequenta l’ambiente domestico. Ma quali sono, esattamente, i materiali utilizzati nelle cosiddette case in legno?

Ebbene, solitamente queste abitazioni prefabbricate presentano stratificazioni di materiali come l’OSB, la lana di roccia, il polistirolo e il cartongesso. L’OSB, in particolare, consiste in pannelli di lamelle di legno provenienti da scarti di lavorazione e assemblati tra loro mediante l’uso di collanti. Sono proprio questi collanti ad essere tra le principali cause di inquinamento domestico, rilasciando ogni giorno sostanze inquinanti invisibili, ma che possono avere un impatto negativo su chi vive gli ambienti della casa ogni giorno.

Anche l’utilizzo di membrane sintetiche è abbastanza frequente, causando così il “soffocamento” delle pareti, che non traspirano. Ecco perché molte case in legno richiedono l’installazione di un sistema di ventilazione meccanica controllata, necessario per ovviare a queste problematiche.

L’utilizzo di tutti questi composti artificiali presenta svantaggi non soltanto a carico dello stato di salute dei futuri abitanti, ma anche sull’ambiente stesso. Questo perché la loro produzione comporta una serie di processi con un impatto ambientale altamente negativo, sia in termini di consumi energetici, sia per quanto riguarda l’impiego di materie prime non rinnovabili, per non parlare poi di tutta la CO2 che viene emessa nell’atmosfera.

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– Case in paglia: pro e contro

Esattamente come quelle in legno, anche le case in paglia vengono assemblate sfruttando diversi materiali, dei quali la paglia costituisce soltanto una parte. Per la precisione ci riferiamo alla paglia di riso, di orzo o di grano e a una struttura portante realizzata in legno.

Al contrario di quanto si potrebbe pensare, le case in paglia non hanno nulla da invidiare alle più tradizionali case o ville di lusso: ogni edificio in paglia, infatti, ha una grande durata nel tempo e offre numerosi vantaggi, come la resistenza al fuoco, le proprietà antisismiche e la possibilità di creare ambienti domestici estremamente confortevoli e salubri.

Anche le case in paglia possono essere realizzate con materiali che quasi azzerano i benefici della paglia: ad esempio, utilizzando isolanti in polistirolo viene meno tutta la traspirabilità della materia prima.

Affinché una casa in paglia possa offrire tutti i benefici derivanti dalla materia prima principale, è importante che l’intero edificio venga realizzato esclusivamente con materiali rigorosamente naturali. Ad esempio, la calce e la terra cruda, sfruttate per gli intonaci interni ed esterni. Usare materiali di questo tipo significa garantire ai futuri residenti un ambiente salutare: risultato che non è invece possibile ottenere con i materiali sintetici.

Vivere in una casa di paglia significa pertanto essere inseriti all’interno di un ambiente estremamente salubre. I materiali utilizzati per la sua costruzione riescono infatti a creare un perfetto equilibrio tra temperatura e umidità e, grazie al loro elevato potere traspirante, mantengono l’ambiente domestico libero da qualsiasi fonte d’inquinamento, tutelando la salute di tutti coloro che lo abitano e lo frequentano.

Ma i vantaggi di questi materiali non si limitano ai soli residenti, in quanto presentano un impatto molto positivo anche sull’ambiente stesso. Il ciclo di vita della paglia e dei materiali naturali che vengono utilizzati insieme ad essa ha un bassissimo impatto ambientale e il loro smaltimento avviene senza un pesante impatto ambientale, al contrario di quanto accade, ad esempio, con il cemento.

Inoltre, le case in paglia offrono numerosi altri benefici, immediatamente percepibili anche da chi entra in una casa in paglia per la prima volta.
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La traspirabilità: il vero punto di forza delle case in paglia

Tra i tanti vantaggi offerti dalle case in paglia, la traspirabilità è probabilmente quello più importante: questo perché le loro pareti presentano una composizione molto particolare. Lo strato principale è ovviamente in paglia, con un spessore pari a 44 cm; nella parte esterna troviamo invece uno strato di calce naturale di 4 cm, mentre quella interna è ricoperta da un intonaco in terra cruda.

L’unione di questi tre materiali rappresenta il vero punto di forza di una casa in paglia. L’intonaco realizzato con la terra cruda, in particolare, ha il potere di assorbire l’umidità in eccesso, rilasciandola solo quando le condizioni interne dell’abitazione lo richiedono. Così facendo, viene a crearsi una naturale regolazione dell’umidità, che viene perennemente mantenuta al 50%, vale a dire il livello ideale all’interno di un ambiente domestico.

Come puoi intuire tu stesso, pertanto, le case di paglia offrono numerosi vantaggi sia a livello di ecosostenibilità, sia relativamente alla salute dei loro residenti. E, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, presentano anche un’ottima resistenza al fuoco: le balle sono infatti talmente compresse da riuscire a opporsi con efficacia alle fiamme di un eventuale incendio.

casa in paglia

– Conclusione

Arrivato a questo punto, dovresti ormai aver capito qual è il miglior materiale nel campo della bioedilizia. Nonostante le case in legno vengano tuttora molto apprezzate, quelle in paglia, se realizzate esclusivamente con materiali naturali, sono in grado di garantire molti vantaggi in più, soprattutto per quanto concerne lo stato di salute di chi le abita.

Come ti abbiamo spiegato, uno dei principali punti di forza è dato dalla traspirabilità: una qualità che le case in legno non possono assicurare, proprio per il tipo di composizione a strati che ne contraddistingue le pareti. Le case in legno si presentano infatti ermetiche, a causa dei loro materiali totalmente sprovvisti della capacità di traspirazione: un problema che impedisce la naturale fuoriuscita dell’umidità, provocandone il ristagno all’interno dell’ambiente domestico.

Le case in paglia, al contrario, si presentano naturalmente traspiranti; sono inoltre resistenti, ignifughe e non impattano negativamente sull’ambiente circostante. Presentano cioè tutte le caratteristiche dell’abitazione perfetta: quella che ognuno di noi sogna un giorno di possedere!

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Luca Padoin