Preparare il caffè, oltre che un piacere, è soprattutto un’arte. E lo diventa ancora di più nel momento in cui decidi di usare una moka napoletana. Questa caffettiera, nota con il nome di “cuccumella”, presenta infatti delle caratteristiche molto particolari, tali da renderla unica.

Conoscere nel dettaglio il suo funzionamento ti aiuterà a preparare il perfetto caffè napoletano, buono come quello che ti viene servito nei bar del noto capoluogo campano.

Se, pertanto, apprezzi l’idea di svegliarti la mattina con la consapevolezza che ti attende una squisita tazza di caffè partenopeo, questa è la guida per te! Prosegui con la lettura e scopri come usare correttamente la caffettiera napoletana.

– Caffè napoletano: la storia di una tradizione

Forte, deciso e di qualità decisamente robusta. Il caffè napoletano è il frutto di una miscela arabica corposa, il cui sapore tradizionale viene arricchito da una carica maggiore di caffeina, creando così una bevanda meno dolce e dal sapore piacevolmente intenso.

E, se è vero che il successo del caffè dipende molto dall’acqua in cui viene preparato, quello napoletano ha trasformato tale regola in una vera e propria arte, servendosi dell’acqua purissima proveniente dalle sorgenti del Serino, situata nei monti irpini e apprezzata perfino dagli antichi romani.

Ma il vero segreto del caffè partenopeo è custodito nella moka napoletana: uno strumento indispensabile per la sua preparazione in grado di far assaporare l’essenza più profonda di questa bevanda che, fino a non molti secoli fa, era addirittura considerata di origine diabolica!

moka napoletana

Nascita e diffusione del caffè napoletano

Nel XVII secolo, Napoli era nota per essere la città più popolata dell’Occidente, tanto che nel Mediterraneo era seconda soltanto a Costantinopoli. I primi chicchi di caffè vennero introdotti dai mercanti veneziani, ma il loro successo non fu immediato, a causa dell‘influenza negativa della Chiesa.

La città partenopea era infatti dominata dal Clero, che ostracizzava la diffusione del caffè, ritenendola una bevanda diabolica e portatrice del malocchio. D’altro canto, Napoli era pur sempre sotto il dominio spagnolo e i mercati iberici commerciavano soprattutto il cacao, che era quindi molto più diffuso e consumato del caffè.

caffè e cacao

L’affermazione di questa bevanda non avvenne infatti prima del 1768, quando Maria Carolina andò in sposa al re Ferdinando di Borbone. Essendo di discendenza asburgica, la giovane principessa seguiva altri usi e tradizioni, tra le quali figurava per l’appunto anche il caffè che, con il suo insediamento nel regno di Napoli, iniziò a essere consumato per motivi “diplomatici”, spazzando via tutte le false credenze religiose dell’epoca.

Grazie alla sua capacità di risvegliare la mente, il caffè divenne ben presto il simbolo dell’illuminismo napoletano: un primato che venne definitivamente confermato nel 1819, quando lo stagnino francese Jean-Louis Morize inventò la prima macchina da caffè napoletana, ossia la cuccumella.

Il suo successo, tuttavia, si affievolì nel 1933, quando il brand Bialetti ideò la più antica moka napoletana: uno strumento tutt’oggi amato e apprezzato, grazie al quale è possibile preparare il vero caffè napoletano, assaporando così una delle più genuine tradizioni partenopee. Ma in che cosa consiste esattamente, il funzionamento della moka napoletana?

– Come si utilizza la moka napoletana: i segreti per preparare un ottimo caffè

Per capire l’esatto funzionamento della moka napoletana, è doveroso conoscere gli elementi che la compongono, vale a dire:

  • il serbatoio del caffè, cavo e liscio al tatto;
  • il serbatoio dell’acqua, forato e provvisto di manico;
  • un filtro del caffè per chiudere il primo serbatoio;
  • una caffettiera con beccuccio e maniglia;
  • il coperchio.

Per preparare il caffè con questo strumento, devi innanzitutto inserire la miscela in polvere nell’apposito serbatoio, per poi avvitare il filtro. Fatto questo, procedi a riempire il serbatoio dell’acqua fino al limite indicato, infilandoci dentro quello del caffè.

Il forellino presente sul serbatoio dell’acqua deve ovviamente rimanere libero, in quanto da esso verrà emesso un soffio che ti permetterà di capire quando spegnere il fuoco.

Dopo aver posizionato la caffettiera sui due serbatoi, avrai finalmente ottenuto un corpo unico, pronto per essere scaldato sul fornello. A quel punto si svolgerà la cosiddetta “percolazione”, ossia un procedimento attraverso il quale l’acqua contenuta all’interno del serbatoio in alto attraversa il filtro del caffè, estraendone tutti gli aromi con la giusta lentezza.

Nel giro di 10 – 12 minuti otterrai infatti un caffè piacevolmente profumato e dal gusto intenso, in grado di farti assaporare il gusto più forte e genuino della tradizione napoletana.

caffè con moka napoletana

Tutto questo, naturalmente, a patto che tu ti sia servito di una moka napoletana classica, strumento indispensabile per ottenere il vero caffè napoletano. E, se ritieni di non essere in grado di riconoscerne una, allora abbiamo quello che fa per te: un elenco delle migliori caffettiere partenopee che puoi tranquillamente trovare su Amazon!

– Come scegliere la perfetta moka napoletana: la nostra “Top 3”

La moka napoletana Bialetti è stata soltanto la prima a essere inventata. Negli anni successivi, infatti, molti brand si sono impegnati a ideare una propria caffettiera partenopea, tanto che acquistarla oggi significa ritrovarsi letteralmente con l’imbarazzo della scelta.

Per venirti incontro, abbiamo quindi deciso di proporti tre bellissime macchine da caffè napoletane facilmente reperibili su Amazon, il cui prezzo rientra nella media del prodotto, aggirandosi tra i 20 e i 40 euro a seconda del modello che sceglierai. Dunque, senza ulteriore esitazione, andiamo subito a scoprire quali sono queste tre caffettiere.

1. Moka napoletana Caffè Barbera

La prima che ti proponiamo è una bellissima moka per caffè napoletano color argento, realizzata in alluminio e in grado di preparare tre tazze di caffè.

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2. Moka napoletana ILSA

Questa seconda caffettiera, realizzata dal brand ILSA, è fatta anch’essa in alluminio ma, a differenza della precedente, presenta un design più squadrato, molto simile a quello della moka antica napoletana.

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3. Caffettiera napoletana ILSA

Terza e ultima moka napoletana in acciaio inox, sempre a marchio ILSA. Rispetto alle due precedenti, presenta dimensioni più ridotte, garantendo quindi non più di 1 – 2 tazze di caffè alla volta. Ciò la rende quindi la soluzione perfetta per i single e le coppie.

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– Conclusione

A prescindere che la si chiami caffettiera napoletana o moka, questo strumento rappresenta un alleato indispensabile per gustare il vero caffè della tradizione partenopea. Anche se l’espressione “strumento” mal si addice alla moka napoletana, che rappresenta piuttosto un autentico prodotto di artigianato locale, simbolo concreto della storia di una città.

Eliana Tagliabue