Se state pensando di acquistare un estrattore di succo per la vostra cucina, in modo da poter gustare tranquillamente a casa bevande fresche, sane, nutrienti ed ipocaloriche, ma non avete la minima idea di come fare ad orientarvi nella scelta, allora leggete attentamente questo articolo.
Troverete le dritte giuste per stabilire, in maniera consapevole, quale sia il modello che maggiormente rispecchi le vostre esigenze tra i tanti presenti in commercio.
Inoltre potrete finalmente capire quali sono le principali differenze tra un estrattore ed una centrifuga e di conseguenza quelle tra un succo estratto ed un centrifugato, in modo che possiate decidere per quale dei due elettrodomestici optare.
– Come funziona
Gli estrattori di succo, altrimenti detti slowjuicer, consentono di estrarre il cosiddetto “succo vivo” da verdura, frutta, erbe, germogli, ma anche di ottenere latte di soia, di riso, di mandorle e molto altro ancora e per farlo non utilizzano delle lame che triturino gli alimenti, ma li spremono mediante una vite senza fine, la cosiddetta coclea, che può essere sia orizzontale che verticale, ma comunque lavora a bassa velocità.
Il movimento dell’estrattore, essendo lento non produce alcun calore durante la lavorazione, mantenendo così inalterate tutte le proprietà nutritive degli alimenti; per questo motivo spesso si sente parlare di estrattoti di succo a freddo, in realtà non vi sono estrattori che lavorino a caldo: tutti lavorano a freddo, è di fatto la peculiarità che li distingue dalle centrifughe!
Con l’estrattore non si ottengono grandi quantità di scarti, che peraltro risultano molto secchi, poiché attraverso una pressatura lenta, continua e protratta si riescono a separare dalla polpa quasi la totalità dei succhi presenti negli alimenti e le bevande hanno un aspetto limpido ed uniforme.
– Come scegliere il migliore: caratteristiche di un buon estrattore
Il mercato degli estrattori è in continua evoluzione, poiché le ditte produttrici lavorano costantemente per realizzare modelli sempre più competitivi e all’avanguardia, che consentano di incrementare sempre più la resa e di rendere sempre più semplici e rapide le fasi di pulizia della macchina.
Oltre al prezzo, che come può non rivelarsi un particolare trascurabile, considerando le cifre di cui si parla, quando ci si accinge ad acquistare un estrattore sono diversi i parametri da tenere in considerazione per assicurarsi di acquistare un prodotto di qualità: vediamo di passarli rapidamente in rassegna.
Il fattore fondamentale che consente di stabilire se ci si trova dinnanzi ad un buon estrattore è dato dalla sua capacità estrattiva: in genere minore è la velocità a cui lavora migliore è la qualità del succo estratto e maggiore è la resa. Per i modelli più performanti, quelli cosiddetti di terza generazione, la spremitura avviene a 40 giri al minuto.
Un occhio di riguardo va sempre riservato ai materiali con cui viene realizzato l’estrattore, specie quelli destinati alla coclea e ai filtri; una valutazione andrà fatta anche nei confronti della rumorosità della macchina, anche in virtù del fatto che comunque per ottenere un succo sono necessari 5-10 minuti.
Gli estrattori di succo più performanti sono in grado di funzionare in maniera continuativa per 30 minuti e lavorano alla perfezione con qualunque tipo di ingrediente, con alte percentuali di resa; mentre quelli più economici possono estrarre un succo alla volta e poi necessitano di una pausa, hanno percentuali di resa inferiori e faticano con la verdura e la frutta più dure e fibrose.
Per gli estrattori, le operazioni di pulizia, smontaggio e riassemblaggio dei vari elementi sono generalmente piuttosto macchinose, pertanto una maggior semplicità, che permetta di risparmiare tempo e agevoli il tutto, oltre alla presenza di componenti che possono essere lavati in lavastoviglie, di certo sono fattori importanti da tener presenti, soprattutto se si fa un utilizzo frequente dell’estrattore.
Infine, come sempre, non si può fare a meno di prendere in considerazione anche il design e le dimensioni dell’estrattore, che dovrà trovare spazio in cucina, magari in bella mostra!
– Estratto o centrifuga?
Nonostante negli ultimi anni l’attenzione nei confronti di una sana ed equilibrata alimentazione sia molto cresciuta e macchine come estrattori e centrifughe, un tempo considerate di nicchia, stiano sempre più diffondendosi, facendo la comparsa in moltissime case, sono ancora in molti a domandarsi, a conti fatti, di che cosa si tratta e soprattutto a chiedersi quale differenza c’e tra questi due elettrodomestici, per quale sia meglio optare e perché.
Vediamo dunque di analizzare le caratteristiche ed i tratti distintivi di ciascuno dei due prodotti; mettendo a confronto pro e contro di entrambi, per poter capire quale potrebbe essere la scelta migliore per noi.
Iniziamo con il dire che ambedue questi macchinari consentono di ricavare deliziosi, salutari e nutrienti succhi di frutta e di verdura, privi di fibre, ma ricchi di sostanze nutritive, vitamine e sali minerali.
Detto ció qualità delle bevande ricavate da una centrifuga è leggermente diversa rispetto a quella che è possibile ottenere con un estrattore di succo e le differenze sono dovute al modo con cui questi due elettrodomestici di fatto operano per separare la polpa dal succo.
Le centrifughe (Trovi qui la nostra guida) lavorano sfruttando la forza centrifuga, ovvero sminuzzano frutta e verdura facendo girare un gruppo di lame ad altissima velocità, separandone così la polpa che viene filtrata e trattenuta grazie alla presenza di un setaccio anch’esso rotante, che filtra i succhi restituendoli all’utente e trattenendo la fibra.
Diversamente invece gli estrattori non sono dotati di lame, in quanto operano senza tagliare gli alimenti ma di fatto schiacciandoli come all’interno di una sorta di vite senza fine, che lavora a bassissima velocità. Una centrifuga è dunque per sua natura veloce: effettua tra i 6.000 e i 18.000 giri al minuto, con potenze elevate che vanno in genere dai 900 ai 1200 Watt, mentre un estrattore fa meno di 100 giri al minuto, quelli di ultimissima generazione lavorano addirittura a 40, con potenza bassissime che si aggirano tra i 150 ed i 400 Watt.
Questa differenza di funzionamento fa sì che i succhi estratti con l’estrattore siano più omogenei, più limpidi e meno schiumosi di quelli ottenuti con la centrifuga, che sono invece più densi e compatti.
Ad onor del vero però va detto che la qualità e la densità dei succhi ricavati dalle due macchine dipende molto anche dal tipo di alimento che si decide di trattare: gli estrattori hanno più difficoltà con le verdure fibrose come carote, finocchi o spinaci, sebbene comunque alla fine riescano ad estrarne molto più succo rispetto ad una centrifuga che invece fatica maggiormente a trattare i frutti più morbidi, quali ad esempio le banane o gli avocado.
Un aspetto da non sottovalutare, specie per un utilizzo domestico, è la praticità dello strumento che decidiamo di acquistare ed in questo caso la scelta di una centrifuga risulta decisamente vincente rispetto a quella di un estrattore. Ovviamente, per sua stessa natura, una centrifuga consente di ottenere bevande più velocemente di quanto non faccia un estrattore; ma il tempo che si risparmia non è solo quello necessario alla preparazione, bensì anche quello necessario per le operazioni preliminari.
Infatti mentre all’interno della centrifuga possono essere inseriti alimenti interi, nell’estrattore prima di caricare gli alimenti è preferibile tagliarli prima a pezzetti, perché il rischio di bloccaggio è molto maggiore.
Altro tempo da considerare è quello necessario per la pulizia: purtroppo sotto questo aspetto non tutte le centrifughe sono semplici da pulire e forse, in via del tutto generale, gli estrattori da questo punto di vista sono ancor peggio.
Difficile però generalizzare: in questo caso, per entrambe le tipologie di elettrodomestico, moltissimo dipende dal modello che si sceglie di acquistare, poiché esistono in commercio alcune centrifughe dotate di sistemi capaci di agevolare molto le operazioni di pulizia e gli estrattori di ultima generazione sono molto migliorato da questo punto di vista.
Meglio poi sempre optare per apparecchi i cui componenti possono essere lavati in lavastoviglie piuttosto che a mano!
Ció che solitamente porta a prediligere l’acquisto di una centrifuga piuttosto che quello di un estrattore è sicuramente il minor costo: se per una centrifuga di buona qualità si spendono circa 120 euro, per un estrattore ne servono almeno 400, ma per alcuni modelli particolari si può arrivare anche sopra i 1000 euro!
Quello che spesso non si considera è che oltre all’investimento di capitale iniziale vi sono dei costi di “gestione ed utilizzo” della macchina, che se viene utilizzata con una certa frequenza possono portare all’ammortamento della spesa sostenuta.
Oggi frutta a verdura sono alimenti piuttosto costosi, se considerate che con un estrattore ogni volta potete ottenere anche il 20-30%di prodotto in più a lungo andare il risparmio che potrete ottenere dal fruttivendolo o al supermercato sarà considerevole; senza contare che le centrifughe hanno motori piuttosto potenti, che consumano maggior quantità di energia rispetto a quelli a bassa potenza degli estrattori, che però ad onor del vero restano in funzione per un tempo maggiore.
Concludendo possiamo affermare che, indubbiamente, una centrifuga risulta più semplice e pratica da utilizzare rispetto ad un estrattore di succo, nonché più veloce e soprattutto ha un costo nettamente inferiore.
Un estrattore di succo però consente di ottenere bevande di qualità migliore, in grado di preservare inalterate le proprie caratteristiche nutrizionali anche 48 ore dopo l’estrazione, riesce a lavorare anche gli ortaggi e la frutta “più difficili” ed è decisamente più silenzioso.
Nella tabella sottostante abbiamo riassunto in maniera schematica e parallela le peculiarità dell’uno e dell’altro elettrodomestici, così che analizzando pro e contro di ciascuno dei due apparecchi possiate liberamente e consapevolmente decidere quale fa maggiormente al caso vostro.
Ovviamente se non avete alcun problema di budget il nostro consiglio è quello di orientarvi su un estrattore di buona qualità; specie se pensate di farne un utilizzo intenso, perché in questo modo comunque ammortizzerete la spesa, anche in virtù del fatto che riuscirete ad avere una resa molto maggiore di succo; se invece volete solo togliervi uno sfizio per poter preparare un succo ogni tanto allora, a tale scopo, una centrifuga vi sarà più che sufficiente.
Tabella riassuntiva utile per comparare centrifughe ed estrattori di succo
Estrattore | Centrifuga | |
Potenza motore | 150-400 Watt | 900-1000 Watt |
Giri al minuto | Lavora a bassa velocità: tra i 40 ed i 100 giri al minuto, per questo motivo viene anche chiamato a freddo, poiché a differenza della centrifuga non surriscalda gli ingredienti durante la lavorazione | Lavora ad alta velocità: tra 6000 e 18000 giri al minuto. Può raggiungere alte temperature (fino a 70°) distruggendo parte delle sostanze nutritive presenti negli alimenti |
Modalità di lavorazione ingredienti | È dotato di un masticatore, o coclea (orizzontale o verticale): una sorta di vite senza fine, che lavora gli ingredienti spremendoli, senza tagliuzzarli e ricavandone il succo. | È dotata di una lama che, sfruttando la forza centripeta, gira ad altissima velocità e tritura la frutta separando il succo dalla polpa che viene trattenuta da un filtro |
Preparazione degli ingredienti | È consigliabile tagliare a pezzi la verdura e la frutta prima di inserirle all’interno della macchina, evitando così che si inceppi. | Se il tubo deputati all’introduzione degli alimenti lo consente, gli ingredienti possono essere inseriti interi |
Scarto | Minor quantità di scarto; la polpa che rimane è molto più secca ed insapore rispetto a quella prodotta da una centrifuga | Maggior quantità di scarto, che rimane più umida e volendo, cucinando, può essere impiegata per altre preparazioni |
Rumore della macchina in funzione | Basso | Elevato |
Facilità di pulizia | Discreta | Buona |
Quantità di bevanda | Estrae fino ad un 20/30 percento in più di succo rispetto ad una centrifuga | Si ottiene una minor quantità di succo rispetto a quanta se ne ricava con un estrattore |
Qualità della bevanda | Si ottiene un succo più limpido, meno denso e più gustoso e profumato rispetto a quello ricavato con una centrifuga | Si ottiene una bevanda più densa che tende a separarsi e sovente schiumosa in superficie |
Possibilità lavorazioni particolari | È possibile ricavare latte di soia, di mandorle, di riso | Non è possibile ricavare latte di soia, di mandorle, di riso, ma la polpa di “scarto” può essere utilizzata per particolari preparazioni |
Possibilità di conservare la bevanda ottenuta | L’estratto può essere conservato in frigorifero e consumato anche 48 ore dopo l’estrazione | Il centrifugato va bevuto appena preparato e non può essere conservato |
Prezzo della macchina | Piuttosto elevato |
Abbastanza contenuto |
– Caratteristiche di un estratto
La diffusione dei succhi estratti a freddo, si deve a Norman Walker, pioniere del crudismo, che già negli anni ’40 del secolo scorso, con il suo libro Fresh Vegetable and Fruit Juices, ha contribuito a diffondere una nuova filosofia, la cosiddetta juicing therapy, una terapia sperimentata su sè stesso e basata appunto sul consumo di succhi freschi di frutta e verdura, che consentendo di avere un colon sano e pulito e rigenerando e rivitalizzando l’organismo aiutano a far fronte ad innumerevoli malanni e disturbi di varia origine, sia dal punto di vista fisico che psicologico.
Vediamo dunque di capire bene cosa sono questi succhi, se davvero possono vantare benefiche proprietà e come fare a preparali.
È oramai noto a tutti che per una corretta e sana alimentazione, che apporti una giusta quantità di vitamine e sali minerali, sarebbe opportuno consumare ogni giorno 5 porzioni di frutta e verdura, possibilmente a crudo, perché durante la cottura l’alta temperatura uccide gli enzimi facendo sì che una buon la parte delle sostanze nutritive vadano perse. Gustare un succo estratto è un’ottima alternativa per consumare la quantità giornaliera di vegetali necessaria, ma non solo!
Infatti, a differenza però degli alimenti consumati freschi allo stato solido, che necessitano di 3-5 ore per essere digeriti dall’organismo e dei quali viene assimilato solo il 17% dei principi nutritivi contenuti, i succhi aumentano la percentuale di nutrienti assimilata fino al 65% ed arrivando direttamente nello stomaco sotto forma di acqua viva vitaminizzata, vengono digeriti in soli 10-15 minuti.
I succhi estratti a freddo dunque, a differenza di quelli commerciali pieni di zucchero e conservanti, sono energia pura per l’organismo in quanto contengono tutte le vitamine, i sali minerali, gli amminoacidi e gli enzimi necessari al corpo umano, senza contare che hanno un bassissimo contenuto calorico e sono praticamente privi di fibre, che durante il processo estrattivo vengono scartate assieme alla polpa.
I succhi estratti da frutta e verdura vengono spesso utilizzati nei regimi dietetici a basso contenuto calorico o in quelli che necessitano un ridotto apporto di fibre, ma non solo: fanno bene a tutti, grandi e piccini, poiché sono dei veri e propri rigeneratori del corpo umano e sono in grado di agire in vari modi, anche a seconda degli ingredienti utilizzati, possono infatti: riattivare l’intestino pigro, rinvigorire le cellule, ridare tono e lucentezza alla pelle, proteggere gli organi, donare energia e mettere al riparo l’organismo da sintomi influenzali quali febbre, mal di gola, raffreddore, ecc…
Ovviamente per assolvere al meglio alla propria funzione, i succhi vanno estratti in modo corretto, servendosi di un apposito elettrodomestico di buona qualità e andranno preparati servendosi di materie prime fresche, meglio ancora se di stagione e provenienti da colture biologiche, che non fanno uso nè di conservanti nè di pesticidi.
Se siete alla ricerca di qualche spunto interessante sappiate che in rete è possibile trovare tantissime ricette che vi consentiranno di utilizzare gli ingredienti più disparati, mixandoli tra loro; inoltre molte preparazioni sono specificatamente ideate per uno scopo ben preciso, pertanto scoprirete come preparare un estratto antiossidante, uno depurativo, o ancora energizzante, dimagrante e molti altri, non vi è davvero che l’imbarazzo della scelta!
– I MIGLIORI ESTRATTORI IN COMMERCIO
Ora che abbiamo capito cos’è un estrattore di succo, come funziona, che caratteristiche deve avere per essere considerato di buona qualità e che differenza c’è rispetto ad una centrifuga, passiamo ad analizzare più in dettaglio quelli che, secondo le opinioni di utenti ed esperti, possono essere considerati tra i migliori modelli attualmente in circolazione. In questo modo ci auguriamo di fornirvi qualche spunto ulteriore che possa aiutarvi nella scelta dell’estrattore che maggiormente fa al caso vostro.
1. Estrattore Hurom Juicer HU 700
- Una migliore efficienza di spremitura e una...
- Nuova coclea ideata appositamente per le velocità...
- Tappino salvagoccia e brocca da 500ml, due filtri...
- Vincitore del Red Dot design 2013
(Dati da Amazon.it aggiornati il 2023-09-15 / Link affiliazioni / Immagini con API Amazon)
L’ Hurom Juicer HU 700 Second Generation è un ottimo estrattore di succo, bello da vedere e realizzato con materiali di qualità, garantisce una resa impareggiabile ad un prezzo che pur non essendo di certo accessibile a tutti, comunque risulta decisamente buono, se valutato in rapporto alla qualità del prodotto.
Rispetto ai precedenti modelli della medesima marca, questo estrattore di ultima generazione monta una nuova coclea, progettata proprio per lavorare a velocità più ridotte, in modo da garantire una maggior efficienza di spremitura. Immancabile il tappo salva goccia.
Il design è moderno ed accattivante, caratterizzato sa forme morbide e superfici lisce; peraltro vi è la possibilità di scegliere fra tre colorazioni differenti: bianco, grigio cromato o rosso, mentre i dettagli sono sempre neri.
I materiali utilizzati per la realizzazione di questo estrattore sono di ottima qualità: la coclea è in acciaio inossidabile, in modo da consentire una spremitura costante ed efficace e le altre componenti in plastica sono solide, resistenti, durature e soprattutto certificate BPA free, ovvero prive di bisfenolo A, nocivo per la salute.
Il motore di questo estrattore ha una potenza di 220 watt e lavora a soli 42 giri al minuto, garantendo ottimi risultati, potendo funzionare per oltre 30 minuti consecutivi e mantenendo inalterate le proprietà organolettiche degli alimenti per un’alimentazione davvero sana e nutriente.
In dotazione poi si trova, ovviamente il libretto d’istruzioni, accompagnato da un comodo e pratico ricettario, nonchè due diversi filtri, con setacci di dimensioni diverse in base al tipo di bevanda che si desidera ottenere: quello a maglie più larghe è utile per ottenere succhi più densi e corposi, mentre quello a maglie più strette serve per realizzare succhi più liquidi.
Altra particolarità di questo estrattore sul retro della macchina vi è una levetta che serve per regolare la densità del succo in base ai propri gusti.
Un altro punto a favore dell’Hurom HU700 è la garanzia: il motore, peraltro molto silenzioso, è garantito infatti per ben 5 anni (mentre per la componentistica valgono i soliti due anni)! Per ciò che concerne le operazioni di pulizia queste sono piuttosto laboriose, ma come d’altro canto accade per qualunque estrattore, né più né meno di altri modelli.
2. RGV 110600 Juice Art
- RGV
- Frequenza di ingresso: 50/60 Hz
- Tensione in ingresso: 220 - 240V
- Larghezza: 36 cm
- Profondità: 22 cm
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Questo estrattore di succo è uno dei più venduti, perché è particolarmente economico e dunque può essere considerato un’ottima alternativa per quanti intendano iniziare ad avvicinarsi al mondo degli estratti senza spendere grandi cifre.
Ovviamente non ci si possono aspettare prestazioni eccellenti degne di un estrattore professionale, ma tutto sommato si ottengono succhi discreti, esteticamente l’oggetto è più che apprezzabile e anche i materiali con cui è realizzata questa macchina non sono male, sebbene vi sia una massiccia presenza della plastica (peraltro non BPA Free) anche tra le componenti da assemblare, il che rende le operazioni di pulizia piuttosto impegnative. Da notare che il filtro, a dispetto di quanto ci si aspetterebbe, è in acciaio inox!
Il motore ha una potenza di 400 Watt e lavora a 60 giri al minuto, pertanto sulla carta è in grado di garantire buone prestazioni, se non fosse che non può funzionare per più di tre minuti consecutivi, trascorsi i quali è necessario lasciarlo raffreddare per poi poter riprendere ad utilizzarlo e se 3 minuti sono sufficienti per ottenere un succo da alimenti morbidi non lo è per quelli più duri e fibrosi.
Notevole invece la capienza dell’estrattore, il contenitore per il succo può contenerne fino ad 1 litro e gli accessori in dotazione: il recipiente per la polpa, un utile ricettario e uno spazzolino per la pulizia.
3. Panasonic MJ-L500(SXE)
- Sistema di estrazione a bassa velocità (45 giri...
- Accessorio Frozen per ricette di frutta ghiacciata
- Design salva spazio e elevata silenziosità
- Contenuto confezione: accessorio Frozen, bicchiere...
(Dati da Amazon.it aggiornati il 2023-10-03 / Link affiliazioni / Immagini con API Amazon)
L’estrattore Panasonic MJ-L500 è un prodotto di fascia media, che pur potendo vantare il nome del marchio che rappresenta, per le prestazioni che è in grado di offrire ha un prezzo abbastanza buono ed accessibile.
Il motore da 150 Watt, la ridottissima velocità pari a 45 giri al minuto, uniti a materiali di alta qualità garantiscono risultati ottimali e consentono di realizzare succhi ricchi di proprietà nutritive.
Il Panasonic MJ-L500SXE è un prodotto compatto e robusto, visivamente semplice e discreto, che di certo non colpisce per il design, che è molto tradizionale, ma che si fa notare per le prestazioni e la qualità dei materiali di cui si compone.
Anche dimensionalmente è un prodotto nella media, con la capienza del contenitore destinato a raccogliere la polpa da 1,3 litri ed il recipiente per il succo, con una capacità da 0,93 litri.
Una particolarità tipica di questo estrattore è la funzione “Frozen”, che consente di creare deliziosi sorbetti dalla consistenza perfetta, semplice re inserendo all’interno della macchina frutta precedentemente congelata e tagliata a pezzi.
4. Philips HR1882/31 Avance Collection
- Tecnologia Gentle Squeezing: senza lame, separa il...
- Motore silenzioso 200 W per spremere anche gli...
- Sistema antigoccia integrato nel beccuccio
- Fino a 30 minuti di funzionamento no-stop
- Tutti i pezzi sono lavabili in lavastoviglie
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Il Philips HR1882/31 è un estrattore di succo di fascia medio-alta, come si evince dal prezzo, che non è dei più inaccessibili, pur restando non proprio alla portata di tutti, ma anche dalle prestazioni e dalle dotazioni che lo caratterizzano.
Da sottolineare soprattutto la presenza di un utile ricettario e di due filtri caratterizzati da differenti maglie, che consentono così di scegliere se si desiderano bere succhi più o meno denso e corposi, rendendo così questo estrattore decisamente versatile.
Chiaramente inclusi nella confezione si trovano due contenitori, uno per la raccolta del succo ed uno per quella della polpa di scarto, che hanno entrambi una buona capacità, pari a 1,5 litri ciascuno.
La tecnologia Gentle Squeezing, in grado di separare il succo dalla polpa spremendo gli alimenti senza surriscaldalsi; la potenza del silenziosissimo motore da 200 Watt, che lavora a 60 giri al minuto ed è in grado di lavorare anche gli ingredienti più duri e difficili, ininterrottamente per 30 minuti; la presenza del cosiddetto tappo anti-goccia e quella di materiali di ottima qualità, robusti e duraturi, fa sì che questo estrattore si riveli un ottimo acquisto.
Le operazioni necessarie per la pulizia della macchina sono inoltre piuttosto veloci, anche grazie all’ausilio della spazzoli a fornita in dotazione e considerando il fatto che tutti i componenti sono tranquillamente lavabili in lavastoviglie.
Unico difetto di questo prodotto è che fatica a lavorare con le verdure in foglia, problema al quale in buona parte si può ovviare tagliando bene gli alimenti prima di inserirli nell’estrattore, che comunque in generale funziona molto meglio con la frutta.
– Conclusioni
Ora che abbiamo passato in rassegna le caratteristiche di principali che un buon estrattore deve possedere ed abbiamo compreso a fondo come opera ed in cosa differisce da altri elettrodomestici simili, avrete senza dubbio capito che la prima cosa da fare, in realtà, è decidere se optare per l’acquisto di un estrattore di succo piuttosto che per quello di una centrifuga, meno costosa e comunque efficacie.
Solo in seconda battuta, in base alle vostre esigenze, potrete scegliere uno tra i modelli che vi abbiamo consigliato o tra i molti altri presenti in commercio.