La Sydney Opera House rappresenta indubbiamente uno degli edifici più noti della celebre città australiana.

Costruito a partire dal 1958, è tutt’oggi meta di migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo, affascinati dalla sua peculiare struttura sferica e dalla lunga storia della sua costruzione.

Obiettivo del nostro articolo è proprio quello di narrartela nel dettaglio, accompagnandoti alla scoperta degli interni della Sydney Opera House e svelandoti come e perché è stata realizzata.

– Opera House di Sydney: storia della sua costruzione

Inaugurata ufficialmente il 20 ottobre 1973, la Sydney Opera House è il frutto di una lunga serie di lavori di costruzione, basati su un progetto risalente al 1954. A volere la sua realizzazione è stato infatti Joseph Cahill, che in quel periodo ricopriva la carica di premier del Galles del Sud. Il suo obiettivo era infatti quello di costruire un teatro dell’opera dall’aspetto importante e autorevole, il cui scopo sarebbe stato quello di dare vita a una comunità migliore e più illuminata.

Cahill decise così d’indire un concorso internazionale cui parteciparono ben 200 architetti provenienti da tutto il mondo. Il vincitore, tuttavia, venne scelto in maniera molto particolare e da parte di un giudice presentatosi in ritardo al concorso: Eero Saarinen. Fu proprio lui, infatti, a pescare tra i progetti scartati quello dell’architetto danese Jorn Utzon, restandone così colpito da riuscire a convincere gli altri giurati a proclamarlo vincitore.

Nel 1958, pertanto, si diede il via ufficiale ai lavori, che furono però caratterizzati da numerosi ritardi, rinvii e litigi di Utzon con le autorità locali. Litigi che culminarono con un brusco taglio di fondi nel 1966, a causa del quale l’architetto non riuscì più a pagare gli operai, finendo con l’abbandonare il progetto. Quest’ultimo venne quindi preso in mano e portato a termine dai suoi colleghi Peter Hall, Lionel Todd, David Littlemore e Ted Farmer, per un costo totale pari a 102 milioni di dollari.

Sydney Opera House

– Sydney Opera House: descrizione degli interni

Proclamata patrimonio dell’umanità Unesco nel 2007, la Sydney Opera House è una struttura polifunzionale, che comprende un parco di divertimenti nella zona sud e un grande parcheggio per le autovetture accessibile da MacQuarie Street. Al suo interno è presente circa un migliaio di sale, la più importante delle quali è senz’altro la “Concert Hall”, che ospita ben 2679 posti a sedere.

La vera peculiarità di questa sala, tuttavia, è rappresentata dai suoi eleganti interni in legno e dal design ispirato a quello di una cattedrale gotica, il cui scopo è quello di consentire al suono di amplificarsi in maniera naturale. Degna di nota la presenza di uno degli organi più antichi e preziosi del mondo, costato oltre un milione di dollari.

Sydney Opera House interni
Credits: Jason7825, Wikipedia

Le restanti 999 sale presentano anch’esse una propria peculiarità, nonché la caratteristica di essere state progettate e costruite ciascuna per un determinato scopo. Più nello specifico troviamo:

  • sale per le rappresentazioni teatrali;
  • sale “Studio” per ospitare dj set ed eventi creativi in generale;
  • sale per le feste, delle quali la più nota è senz’altro la “Utzon Room”, dedicata al grande architetto ideatore del progetto.

Parliamo pertanto di un’architettura di design improntata alla creatività, a tal punto da aver dato vita a un mercato di oggettistica a essa dedicato, comprensivo di una serie di gadget volti a stimolare, a loro volta, l’ingegno e la creatività dei loro acquirenti.

– Gadget dedicati alla Sydeny Opera House: quali sono e dove acquistarli

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Si tratta di due giochi di lego che ti faranno sperimentare l’ebbrezza d’improvvisarti “architetto”, mettendoti alla prova nella costruzione della tua Sydney Opera House personale. Non ti piacerebbe sentirti un piccolo Jorn Utzon? Per farlo, ad ogni modo, è bene che tu conosca più da vicino questo grande costruttore danese.

– Chi era Jorn Utzon, l’architetto della Sydney Opera House

Jorn Oberg Utzon (Copenaghen, 9 aprile 1918 – Helsingør, 29 novembre 2008) era il figlio di un importante architetto navale e, già a 18 anni, inizia a collaborare con il padre disegnando barche per lui. Laureatosi nel 1942 in Architettura, presso l’Accademia Reale delle Belle Arti di Copenaghen, decide di partire alla volta della Finlandia, dove lavora nello studio del noto designer Aalvar Alto.

Tornato in Danimarca alla fine della guerra, apre un suo studio personale, iniziando al contempo a viaggiare in tutto il mondo. Dopo le vicissitudini che lo vedono coinvolto nella costruzione dell’Opera House di Sydney, con conseguente abbandono del progetto, torna nuovamente in patria.

A partire dal 1985, i suoi figli Jan e Kim iniziano a collaborare con lui, portando avanti il lavoro dello studio anche dopo il ritiro del padre. Ai due giovani architetti viene inoltre richiesto di seguire il restauro dell’Opera House, progettandone il completamento degli interni, nella versione in cui sono visitabili a tutt’oggi.

Sydney Opera House Jorn Utzon
Credits: National Portrait Gallery, EN Wikipedia

– Dove si trova la Sydeny Opera House?

La Sydney Opera House si trova ovviamente a Sydney, più precisamente a Bennelong Point. L’edificio è aperto alle visite tutti i giorni dell’anno, dalle 9 alle 17, ad esclusione di Natale e del Venerdì Santo. Il biglietto costa 24,69 euro ma, come per qualsiasi altra architettura storica, sono disponibili sconti e riduzioni.

Data la grande importanza che riveste questo monumento, per l’Australia e per il mondo, merita assolutamente di essere visitato. Quindi, se dovessi avere la fortuna di trovarti da quelle parti, la nostra raccomandazione è quella di non perdere l’occasione di farci una capatina o, già che ci sei, andarci direttamente per uno dei numerosi spettacoli in programmazione al suo interno.

Eliana Tagliabue