In fase di costruzione di una scala interna, tendiamo spesso a concentrarci sul suo design, preoccupandoci di elementi quali materiali, colori e tipologia della scala. Tutti questi parametri, per quanto importantissimi, non sono però gli unici che devono essere tenuti in considerazione.
A essere ugualmente importanti sono infatti i fattori tecnici, che si riferiscono alla struttura e a tutte le misure delle scale interne da conoscere. Espressioni come “alzate” e “pedate” delle scale interne, nonché appunto la loro stessa struttura afferiscono a dati importanti che, per quanto tecnici, è doveroso sapere.
La nostra guida di oggi nasce dunque con l’obiettivo di fare un po’ di chiarezza tra tutti questi tecnicismi, spiegandoti il loro significato e interpretandoli nell’ottica della struttura di una scala interna.
– Scala per interni: inclinazione e lunghezza massima
Quando si parla di misure delle scale interne, ci si riferisce a numeri molto precisi, stabiliti sulla base di fattori ergonomici, che afferiscono cioè alla fruibilità della scala e alla sua sicurezza strutturale.
Una delle prime misure sulla quale è doveroso soffermarsi riguarda la lunghezza della scala interna, in quanto molte persone si chiedono se esista una misura massima da rispettare in fase di costruzione.
Più che di misura massima, tuttavia, sarebbe opportuno parlare di misura minima: un dato che dipende a sua volta dalle dimensioni della pedata della scala e da quelle dei pianerottoli.
Se il termine “pianerottolo” ti risulterà senz’altro famigliare, potresti avere qualche difficoltà a comprendere l’espressione “pedata”, una parola apparentemente incomprensibile ma che in realtà designa semplicemente la profondità di ogni gradino.
A seconda di questi dati, pertanto, è possibile calcolare quanto dev’essere lunga la tua scala: in linea di massima possiamo dire che dovrebbe avere una lunghezza non inferiore ai 300 cm e, nel caso di un modello a L, ogni rampa dovrebbe essere lunga almeno 275 cm.
Per quanto riguarda invece la pendenza, vale a dire il dato che stabilisce quanto dev’essere ripida la scala, la normativa prescrive un valore che si attesti tra i 30 e i 60 gradi, capace di mantenersi costante per tutta la lunghezza della scala.

– Alzata dello scalino
L’alzata dello scalino è un’altra importante misura da prendere in considerazione. Essa si riferisce infatti alla differenza in quota che intercorre tra un gradino e l’altro ed è normalmente compresa tra i 15 e i 17 cm per le scale interne considerate comode. Di contro, è prevista un’alzata massima per scale interne di servizio corrispondente a 20 cm: un valore che vale soltanto per questa tipologia di scala.
Afferente a questo dato vi è poi quello relativo alla soletta della scala, ossia la parte portante sulla quale poggiano i gradini, il cui spessore varia anch’esso a seconda della tipologia di scalinata e delle altre misure, inclusa la già citata “pedata” (delle cui dimensioni parleremo meglio nel prossimo paragrafo).
– Dimensioni della pedata delle scale
Come ti abbiamo accennato prima, la pedata della scala altro non è se non la misura della profondità del gradino, che viene calcolata a partire dallo spigolo anteriore del primo fino alla proiezione dello spigolo anteriore di quello successivo.
Nel caso delle scale a rampa o in muratura, misurare questo dato è abbastanza facile, in quanto i gradini di queste tipologia di scala sono perlopiù rettangolari e presentano quindi un valore di pedata che si mantiene sempre uniforme.
Diverso è invece il caso delle scale a chiocciola, i cui gradini hanno una forma tendenzialmente triangolare e sono disposti a ventaglio. Ciò va inevitabilmente a condizionare il valore della pedata, che diviene così irregolare.
Fortuna vuole però che esista una specifica formula matematica per calcolare la pedata della scala, denominata Formula di Blondel e basata sul rapporto che intercorre tra alzata e pedata. La formula in questione è la seguente:
2 volte l’alzata + la pedata = 62/64 cm
In sostanza, la formula stabilisce che il risultato della somma tra il valore doppio dell’alzata e la pedata deve dare una cifra compresa tra i 62 e i 64 cm, valore che a sua volta indica la lunghezza media del passo di una persona.
Sfruttando tale formula è dunque possibile calcolare la misura della pedata della scala con grande facilità, anche e soprattutto quando si parla di modelli complessi come quelli a chiocciola o elicoidali.

– Larghezza dei gradini delle scale interne
La larghezza dei gradini è un valore molto importante, in quanto ha direttamente a che fare con la fruibilità della scala da un lato e con l’ingombro della sua struttura dall’altro.
Una scala con i gradini troppo stretti risulterebbe infatti scomoda e difficoltosa da percorrere, soprattutto nel caso in cui vi transitino più persone contemporaneamente. Di contro, tuttavia, una scala con i gradini eccessivamente larghi finirebbe per occupare troppo spazio, risultando così ingombrante.
Da qui la necessità di stabilire una misura standard pensata innanzitutto per garantire la sicurezza e la fruibilità da parte delle persone: una misura che, nello specifico, prevede una larghezza dei gradini di minimo 80 cm.
Questa misura, tuttavia, può variare in base al flusso delle persone che transitano per la scala, arrivando quindi a toccare i 120 cm e oltre. In quest’ultimo caso, tuttavia, si rischia d’influire negativamente sull’ingombro della scala, che andrebbe per l’appunto a occupare uno spazio eccessivo.
– Soletta della scala
Come ti abbiamo già spiegato, con l’espressione “soletta della scala” s’intende la trave portante sulla quale vengono costruiti i gradini. Parliamo pertanto di un elemento fondamentale, che sostiene letteralmente l’intera struttura della scala e la cui misura varia a seconda della tipologia di scala e dell’edificio in cui si trova.
Prendendo come esempio una soletta standard realizzata in cemento armato e situata all’interno di un edificio privato, la misura minima da tenere in considerazione ammonta a 11 cm, valore che si riferisce ovviamente al suo spessore.
La soletta, a sua volta, si compone di altre parti: abbiamo infatti le due travi sulle quali si poggia (quella di partenza e quella di arrivo) e la trave laterale che ne segna il percorso. Quest’ultimo elemento, denominato “cosciale della scala” svolge anch’esso un’importantissima funzione portante, in quanto contribuisce a mantenere in piedi la struttura della scala.

– Ballatoio della scala
Il ballatoio della scala, chiamato anche pianerottolo, altro non è se non un piano che si frappone tra una rampa e l’altra allo scopo di garantire una superficie di sosta e riposo.
Esattamente come tutti gli altri elementi esaminati finora, anche il ballatoio è soggetto a precise norme di costruzione, che stabiliscono che ve ne debba essere uno ogni 15 gradini. L’obiettivo è infatti quello di rendere la scala il più comoda e fruibile possibile: da qui la necessità di predisporre un pianerottolo alla fine di ogni rampa.
Al ballatoio è poi legato un altro importante elemento, vale a dire la ringhiera. Osservando una qualsiasi scala interna, ti sarai certamente accorto del fatto che la balaustra tende a interrompersi proprio in corrispondenza dei pianerottoli, sui quali vengono infatti predisposti dei paletti volti a sostenere il parapetto.
Quest’ultimo elemento è direttamente connesso a un’altra importante questione, che si riferisce all’altezza del corrimano della scala, vale a dire quella parte alla quale ci aggrappiamo quando scendiamo o saliamo i gradini, magari nei momenti in cui ci sentiamo stanchi e affaticati.
Il corrimano rappresenta pertanto un importantissimo elemento della scala, in quanto serve a garantire la nostra sicurezza. Ecco perché la sua altezza non può mai essere inferiore ai 90 cm: una misura in grado di assicurare una facile presa ma, soprattutto, di fungere da efficace barriera anti – caduta.

– Conclusione
Se sei arrivato a leggere fino a qui, ti sarai convinto una volta per tutte che una scala non dev’essere soltanto bella da vedere, ma deve anche risultare sicura e funzionale per chiunque la percorra.
Da qui l’importanza di costruirla nel rispetto di tutte le misure standard che ti abbiamo illustrato, il cui obiettivo è per l’appunto quello di garantirti una struttura comoda e spaziosa, senza tuttavia risultare ingombrante.
Va da sé che in questi frangenti è doveroso rivolgersi a dei professionisti: persone esperte in architettura delle scale che siano in grado di fabbricartene una che, oltre a possedere un bel design, sia anche rispettosa di tutte le normative del caso.
Il settore delle scale interne è infatti molto vasto e i modelli presenti in commercio sono talmente tanti e diversificati da avere letteralmente l’imbarazzo della scelta. Ecco perché è sempre meglio richiedere l’aiuto di un esperto del campo, ossia una persona in grado di fornirti consigli personalizzati.
Scarica la guida gratuita di Abitativo®