Quando ci si accinge all’acquisto di un nuovo materasso è importante fare tutta una serie di considerazioni e riflessioni di vario tipo, anche perché oggi in commercio sono disponibili davvero tantissimi modelli differenti ed in genere l’investimento economico iniziale non è trascurabile.
In questo modo potrai essere certo di scegliere un prodotto di qualità, adatto alle tue esigenze, capace di durare nel tempo e di assicurarti per anni un perfetto riposo.
Iniziamo dunque a vedere quando è necessario sostituire il nostro vecchio materasso, quali sono i fattori di cui tener conto, per poi infine passare rapidamente in rassegna i principali modelli presenti oggi sul mercato, che si differenziano tra loro essenzialmente per i materiali che li compongono.
– Quando cambiare il materasso
Esordiamo dicendo che la vita media di un comune materasso si attesta attorno ai sette / dieci anni, trascorsi i quali, anche qualora non dovessimo avvertire disagi particolari, sarà bene cominciare a pensare di comprarne uno nuovo: talvolta però purtroppo, a meno di evidenti segni di cedimento, non ci si fa caso e si lascia passare molto più tempo.
Indubbiamente, quando si comincia a svegliarsi al mattino con dolori alla schiena o al collo viene subito in mente che forse potrebbe essere giunto il momento di sostituire il vecchio materasso; così come anche se la superficie di quest’ultimo presenta strani avvallamenti o qualora il rivestimento esterno dovesse non essere più in buone condizioni.
Se vi state chiedendo per quale motivo non notando segni evidenti d’usura dovreste cambiare il vostro materasso, a parte l’età anagrafica dello stesso, tenete conto che ogni giorno che passa questo perde un po’ della propria elasticità, divenendo più rigido e di conseguenza aumentando i punti di pressione.
Purtroppo però il nostro corpo tende ad adattarsi ed abituarsi alla superficie sui cui riposa e per questo non è in grado di cogliere la differenza tra supporti diversi e di accorgersi repentinamente del disagio: quando si cominciano ad avvertire dolori articolari, che peraltro possono sfociare in seri problemi di salute e posturali, ormai è tardi e probabilmente era da tempo che avreste dovuto sostituire il materasso!
Se ancora non siete convinti di questa cosa, sappiate che la sostituzione del materasso, qualunque sia il tipo di supporto prescelto, dopo un certo numero di anni risulta assolutamente necessaria, quanto meno per una questione igienica! Con il passare del tempo purtroppo qualsiasi materasso tende a riempirsi di acari e batteri, che sovente sono causa di allergie, riniti ed asma.
Senza poi voler mettere in discussione la pulizia e l’igiene personale di ciascuno, è scientificamente provato che ogni notte il nostro corpo perde all’incirca un grammo e mezzo di cellule morte, rilasciando sudore, frammenti di pelle, capelli, forfora, umori corporali, che in parte chiaramente evaporano, ma in parte rimangono sulla biancheria e vengono assorbiti dal materasso.
Pertanto se il vostro materasso si avvicina a compiere i suoi 10 anni sappiate che, per quanto gli siate affezionati e a prescindere da quanto vi sia costato, oramai, è da sostituire.
Consigli di manutenzione ed uso
Ci sono poi delle semplici accortezze che possono aiutare a conservare al meglio il proprio materasso, facendo in modo che duri più a lungo e nelle migliori condizioni possibili (altrimenti non arriverà mai neppure ad avere 7-8 anni di vita!); vediamo di capire quali sono, pur tenendo conto che ovviamente molto dipende dal tipo di prodotto che acquistiamo e dalle sue caratteristiche tecniche specifiche.
Regola numero 1: Ruotare/girare periodicamente il materasso
Non tutti i materassi sono uguali sui due lati (intesi come quello su cui ci si adagia e quello invece che poggia sulla rete) e non tutti hanno le medesime caratteristiche estese a tutta la superficie su cui si dorme (taluni hanno portanza differenziata zona per zona) pertanto non è detto che quest’operazione di girare il materasso o di ruotarlo scambiando la posizione della testa con quella dei piedi sia sempre possibile.
Talvolta solo una di queste manovre è fattibile, in altri casi nessuna delle due!
Qualora però il vostro materasso ve lo consenta di tanto in tanto giratelo e/o rivoltatelo frequentemente così da garantire un’usura uniforme nel tempo: quelli che hanno un lato estivo ed uno lato invernale, rifiniti con materiali diversi, chiaramente andranno utilizzati dal lato giusto a seconda della stagione, mentre ad esempio i materassi “monolato” in lattice o in materiale viscoelastico andrebbero ruotati testa-piedi mensilmente.
Regola numero 2: Aprire la cerniera
Se il vostro materasso è uno di quelli completamente sfoderabile, dotati di cerniera perimetrale sui tutti i lati, anche se non avete necessità di lavare la fodera, di tanto in tanto abbiate l’accortezza di aprire completamente la cerniera, in modo da far prendere aria al materasso.
In tutti i casi è buona abitudine, ogni mattina, prima di rifare il letto, far arieggiare il letto prima di rifarlo.
Regola numero 3: Tenere il materasso più pulito possibile
Inutile dirlo, ma specie per coloro che soffrono di allergia, sarebbe bene lavare la fodera del materasso e/o il coprimaterasso con una certa frequenza e regolarità.
In commercio è possibile trovare fodere ipoallergeniche, lavabili anche ad alte temperature, particolarmente indicate a chi è molto sensibile alla polvere e agli acari. Ovvio poi che se si hanno degli animali domestici sarebbe buona norma tenerli quanto più possibili lontani dal letto in cui si dorme!
I materassi tradizionali possono essere battuti (un po’ come si fa con i tappeti), mentre quelli in lattice permettono di venir direttamente aspirati; in tutti i casi è buona norma seguire le indicazioni specifiche fornite dal singolo rivenditore e produttore, sia per quanto riguarda il corretto utilizzo del materasso acquistato che per riuscire a garantirgli un’ottima manutenzione ed una pulizia adeguata.
Regola numero 4: Non saltare sule letto!
Questo ultimo consiglio sembra davvero banale, ma chiunque abbia dei figli sa che tutti i bambini adorano saltare sul materasso ed impedirglielo potrebbe non essere così semplice.
Detto questo però, saltare sul materasso può provocare delle deformazioni irreversibili negli strati più interni dello stesso, causandogli importanti cedimenti strutturali, che sebbene magari non risultano visibili finiscono per avere inevitabili conseguenze negative per la postura ed il sonno.
– Come scegliere il miglior materasso
È praticamente impossibile stabilire tout court quale sia il miglior materasso oggi in commercio: la verità è che non ne esiste uno in assoluto migliore degli altri, in particolare è difficile stabilire quale sia la tipologia di supporto più performante, perché ognuno dovrà scegliere in base al proprio fisico, alla propria postura, alle proprie necessità ed alle proprie preferenze.
Non è detto che il materasso che per qualcuno risulta perfetto per un qualcun altro invece può risultare davvero deleterio!
Ovviamente è sempre bene orientarsi su prodotti di buona qualità, anche in virtù del fatto che trascorriamo circa un terzo della nostra vita a letto, per cui è auspicabile farlo nel migliore dei modi, garantendoci una postura corretta grazie ad un supporto che riesca a sostenere egregiamente il peso del nostro corpo, senza essere causa di problemi alla schiena, alla cervicale o alle gambe.
Un buon materasso deve essere comodo, ergonomico, indeformabile, anallergico, traspirante ed in grado di regolare la temperatura corporea, vediamo però questo, a conti fatti, in cosa si traduce ed a quali fattori dobbiamo prestare maggior attenzione nel momento in cui ci accingiamo ad acquistare un nuovo materasso.
Le dimensioni
Ovviamente la prima cosa da capire quando ci si accinge ad acquistare un nuovo materasso è se si desidera un modello singolo, piuttosto che matrimoniale, ad una piazza e mezzo o addirittura fuori misura.
Ad esempio la lunghezza di un materasso standard è pari a 190/200 cm, ma per persone molto alte potrebbe non essere sufficiente per cui in commercio si trovano anche modelli più abbondanti, così come se è pur vero che la larghezza di un singolo è generalmente 80/90 cm ve ne sono anche alcuni larghi 100/110 cm, senza contare che esistono
ovviamente anche modelli matrimoniali più abbondanti, i cosiddetti queen size ed i king size e perfino materassi rotondi!
Unica cosa da tener presente è che se la biancheria per i materassi dalle dimensioni standard è semplice da trovare ed è possibile sbizzarrirsi con tessuti e fantasie di ogni tipo, per formati o forme particolari potreste avere qualche difficoltà nell’acquisto, tanto da poter essere costretti a farvi realizzare lenzuola su misura.
L’altezza del materasso
Un altro parametro importante da considerare in un materasso è la sua altezza: in genere quelli troppo sottili non garantiscono un sonno confortevole ed un supporto adeguato; molto però dipende dal materiale con cui sono realizzati e dal peso della persona che deve utilizzarli.
In via del tutto generale un buon range per quanto riguarda lo spessore dei materassi è compreso tra i 23 ed i 30 cm; mentre un materasso molto alto non è generalmente causa particolari di problemi, uno troppo sottile potrebbe risultare non solo decisamente scomodo, ma soprattutto poco salutare, provocando dolori muscolari, articolari e cervicali.
Rigidità del supporto e peso dell’utente
È fondamentale scegliere un materasso che non sia né eccessivamente rigido, altrimenti non si ha una corretta distribuzione del peso corporeo, né troppo morbido, perché il corpo tende ad affondare e non sostiene in maniera consona la colonna vertebrale, oltre a far aumentare la sensazione di calore limitando il passaggio d’aria.
Per le persone più robuste è meglio optare per un sostegno più rigido e soprattutto coloro che sono in sovrappeso sarebbe meglio si orientassero verso un modello a molle a portanza sostenuta, mentre ad esempio il lattice, il memory foam ed altri tipi di schiuma non sono molto adatti.
Attenzione alla rete
Quando si compra un nuovo materasso è bene capire quale sia la
rete maggiormente consigliata da abbinarvi, perché non tutti i modelli vanno bene per tutti i supporti, dunque, specie qualora si desideri cambiare solo il materasso la prima cosa da fare è trovarne uno che sia compatibile con il supporto che già abbiamo, controllando che questo ovviamente sia ancora in buono stato e non necessiti anch’esso di essere sostituito!
In via del tutto generale i materassi più sottili necessitano di una rete più rigida; l’ideale qualora dobbiate acquistare anche la rete sarebbe optare per una modulabile, che possa essere regolata a seconda del materasso e delle necessità del momento.
Rivestimento esterno
Altro fattore di estrema importanza nella scelta del miglior prodotto da acquistare è il rivestimento esterno, poiché si tratta dello strato che si trova più a diretto contatto con la pelle e dunque inevitabilmente ha un’influenza diretta sia sulla qualità del sonno, che sul costo del materasso, sul suo confort, sulla sua freschezza e sulla sua manutenibilità.
Esistono tantissimi materiali differenti che possono essere utilizzati per rivestire un materasso, da quelli sintetici come la viscosa o il poliestere a quelli più naturali come il cotone o la lana; ovviamente la traspirabilità è determinate sia per avere un confort ottimale, per che per garantire una corretta manutenzione del materasso.
L’ideale sarebbe riuscire a prediligere materassi dotati di un rivestimento sfoderabile, ovvero che può essere completamente rimosso e lavato, così come è possibile trovare alcuni prodotti “anallergici” trattati in modo tale da risultare antibatterici ed antiacari, che sono l’ideale per chi soffre di allergie.
Attenzione all’ambiente in cui andrà collocato il materasso
Quando ci si appresta ad acquistare un materasso bisogna sempre considerare dove andrà collocato poiché non tutti le tipologie esistenti in commercio si prestano ad essere utilizzate ovunque, indipendentemente dalle condizioni ambientali.
Ad esempio i materassi in lattice non sono consigliabili in ambienti particolarmente umidi, poichè il caucciù di cui sono fatti, tende ad assorbire l’acqua presente nell’aria con estrema facilità e pertanto se non vengono areati in adeguatamente si corre concretamente il rischio che si formino muffe, che chiaramente finirebbero per compromettere non solo l’estetica del materasso, ma anche la sua funzionalità e la sua igiene; in questi frangenti l’opzione migliore sarebbe un materasso in memory foam che non teme in alcun modo la presenza di umidità.
Quanto vogliamo o possiamo spendere?
Ovviamente per acquistare un nuovo materasso si può spendere davvero molto, così come anche molto meno! Il primo fattore che influenza in maniera determinante il prezzo finale sono i materiali utilizzati per la realizzazione della struttura interna, ma anche quelli che caratterizzano il rivestimento.
Ovviamente non si può pensare di risparmiare a discapito della propria salute, ma prima di sbilanciarsi a guardare modelli super costosi sarebbe meglio stabilire a priori un budget di spesa ed entro quel limite trovare il miglior prodotto, quello che rispecchi i vostri gusti e le vostre esigenze: infondo considerate che si tratta di un prodotto, che se di buona qualità, è destinato a durare una decina d’anni e peraltro sarà grazie ad esso che potrete trascorrere notti tranquille!
Provare per credere!
L’ideale sarebbe sempre riuscire a provare diversi tipi di materass
i prima di decidere quale acquistare: solo sdraiandosi per una decina di minuti su modelli differenti è davvero possibile rendersi conto se, indipendentemente dall’ottima qualità decantata dal produttore, possa essere ciò che fa al caso nostro!
– Tipologie di materassi (memory foam, lattice, molle tradizionali ed insacchettate ecc)
Il primo fattore discriminate, quello che sostanzialmente distingue un materasso da un altro, è dato dalla sua composizione interna ed in effetti è il materiale utilizzato per realizzare la struttura del materasso a fare la differenza maggiore ed in base a questo si classificano i vari prodotti, tanto è vero che per i materassi si sente sempre parlare di elementi a molle, in lattice, in memory foam, ad acqua, ecc…
Vediamo dunque di analizzare brevemente le principali caratteristiche dei modelli più venduti.
Materassi a molle
Tra i vari tipi di materassi oggi in commercio quelli a molle sono indubbiamente i più diffusi, tanto da poter essere considerati i materassi tradizionali per eccellenza.
Internamente presentano svariate file di molle, che garantiscono al contempo elasticità e rigidezza e che sono variabili sia nella grandezza che nella quantità: tanto più piccola è la loro dimensione, tanto maggiore è il numero di molle presenti e più elevato risulterà il confort offerto dal materasso.
Ovviamente è possibile trovare diversi tipi di materassi di questo genere, che differiscono gli uni dagli altri anche per l’imbottitura, ovvero lo strato che separa il nostro corpo dalle molle e a seconda delle caratteristiche prescelte la forbice di prezzo è molto ampia.
In genere l’utilizzo di materassi a molle non è indicato per le persone che soffrono di particolari problemi alla schiena, mentre invece non si rilevano controindicazioni o problemi neppure per le corporature più robuste; si tratta di materassi particolarmente consigliabili a quanti vivono in aree molto calde e tengono a sudare molto durante la notte, perché la presenza di aeratori collocato ai lati, a differenza di quanto non avvenga con altri prodotti, permette di arearli piuttosto bene.

Detto ció, bisogna rilevare che negli ultimi anni questo tipo di prodotti ha subito delle evoluzioni sostanziali che hanno permesso di migliorarne sensibilmente le caratteristiche.
Infatti oggi in commercio si possono trovare sia i materassi a molle “multi-zona”, caratterizzati dalla presenza di aree con portanza differenziata, capaci di sostenere le diverse parti del corpo in maniera differente, sia i cosiddetti materassi “a molle insacchettate”, dove le molle sono racchiuse ad una ad una all’interno di sacchetti i di tessuto che evitano frizioni e fanno sì che queste possano agire indipendentemente così da offrire un sostegno più performante.
Materassi in lattice
Fino ad una decina di anni fa i materassi in lattice sembravano essere l’ultima frontiera in questo settore e si pensava che fossero destinati, in breve tempo, a soppiantare tutti i modelli più tradizionali; in realtà non è andata proprio così, anche perché dopo poco sono stati introdotti sul mercato prodotti ancor più performanti realizzati con materiali sempre più innovativi.
Nonostante ciò questi materassi hanno comunque tutta una serie di prerogative che fa sì che il loro acquisto si riveli un buon investimento.
Innanzitutto il lattice non consente né che gli acari della polvere né che qualunque altro tipo di batteri, si annidino in superficie o all’interno del materasso, risultando così particolarmente igienico e molto indicato per coloro che soffrono di allergie o problemi respiratori.
I materassi in lattice, inoltre, sono rinomati per la le loro proprietà termiche, poiché risultano freschi in estate e caldi in inverno; sono dunque in genere particolarmente confortevoli, traspiranti e a differenza di altri non temono l’umidità.
L’unico errore che non bisogna commettere è quello di ritenere che un materasso in lattice sia al 100% naturale: se é pur vero che il lattice viene ricavato dal caucciù, viene poi trattato chimicamente, con l’impiego di particolari additivi, in modo che non si deteriori e non si polverizzi nel giro di poco tempo.
I materassi in lattice possono contenere % diverse di caucciù, ma in genere per essere considerati prodotti di buona qualità bisogna che ve ne sia almeno un 50%, detto ciò la naturalità e la qualità del materasso in generale aumentano all’aumentare della quantità di materia prima naturale in esso presente.
Questo tipo di materassi è piuttosto pesante ed è l’ideale anche per quanti solitamente durante il sonno si muovono molto, perché è in grado di assorbire in maniera efficace e rapida tutti i movimenti del corpo; inoltre offre un supporto rigido ma allo stesso tempo flessibile, che si adatta bene al corpo, distribuendone la pressione in modo uniforme e favorendo così un sonno ininterrotto e più riposante.
L’unica controindicazione alla loro scelta potrebbe essere quella di una specifica allergia al lattice, che molte persone hanno!
Materassi in memory foam
Il memory è un materiale estremamente flessibile, che consente una buona distribuzione della pressione durante il riposo ed un buon sostegno alla colonna vertebrale; si adatta facilmente alle forme del corpo, non tanto in virtù del peso quanto piuttosto del calore dello stesso, sebbene non lo faccia istantaneamente, ma necessiti di un po’ di tempo per adattarsi a nuove forme.
In genere si tratta di prodotti abbastanza economici, ma al contempo piuttosto comodi ed duraturi e per tali motivi sono molto gettonati.
Inoltre i materassi in memory foam sono in genere più leggeri degli altri e dunque più facili da trasportare e maneggiare, cosa importante soprattutto per i modelli matrimoniali, anche se proprio per il fatto che la portanza di
questo materiale non è di certo tra le più elevate il suo utilizzo è consigliato per persone esili o normopeso.
Un limite di questi prodotti sta proprio nel fatto che il memory foam è una fibra artificiale e dunque è meno traspirante rispetto ad altri materiali e tende a trattenere il calore, tanto che è consigliato a chi vive in località dal clima rigido o a coloro che sono particolarmente freddolosi; inoltre è assolutamente consigliato ogni mattina dopo averci dormito far aerare bene il materasso in modo da far sì che asciughi tutta l’umidità accumulatasi durante la notte.
– Altri tipi di materassi in commercio (gonfiabile, ad acqua, ortopedico, ecc…)
Oltre alle tipologie di materassi appena analizzate, che sono di certo le più comuni e vendute, in commercio è possibile trovare anche prodotti di diverso tipo.
Innanzitutto va detto che sono sempre di più i casi in cui la composizione interna di un materasso risulta “ibrida”, ovvero costituita da più materiali diff
erenti combinati tra loro a strati, così da unire i vantaggi che i diversi modelli da soli possono offrire ed avere un prodotto più performante possibile: in questi casi si parla appunto di materassi combinati.
Ad esempio in commercio si trovano diversi modelli costituiti da un primo strato in memory foam al quale vengono poi accoppiati due strati di lattice, in questo modo si riesce ad acquistare un prodotto che abbia i vantaggi di un materasso completamente in lattice, ma ad un prezzo decisamente più basso.
Tra i tanti materassi attualmente in commercio ne esistono poi anche alcuni chiamati “a zone differenziate”, i quali prevedono appunto differenti gradi di rigidità a seconda della zona del corpo che sono destinati ad ospitare.
Ovviamente, quando ci si corica, il peso corporeo non si distribuisce in modo uniforme sulla superficie del materasso, con questo tipo di materassi si ovvia al problema, poiché differenziando la portanza delle singole zone, il supporto offre un sostegno diverso da punto a punto, adeguato alla pressione esercitata.
Il numero di zone è variabile a seconda del modello, tanto è maggiore e tanto più il materasso risulta essere sofisticato, performante e confortevole, ma ovviamente anche costoso! L’utilizzo di questo genere di prodotto porta benefici reali ed è indicato specialmente per coloro che soffrono di problem
i alla schiena o dolori articolari.
Sovente si sente poi parlare di materassi ortopedici: di per sé questa dicitura in realtà risulta poco significativa, poiché un tempo venivano ritenuti materassi ortopedici quei modelli estremamente rigidi, che erroneamente venivano consigliati a quanti soffrissero di problemi alla schiena
Per finire la panoramica dei materassi che è possibile trovare in commercio, non possiamo esimerci dal citare i materassi cosiddetti ad acqua e quelli gonfiabili.
Nell’ottica comune entrambi sono prodotti un po’ insoliti e stravaganti, ma mentre i primi, a dispetto di quanto si possa pensare e come ben spiegato nell’articolo sui materassi ad acqua, possono essere destinati ad un utilizzo quotidiano e se di buona qualità vantano eccellenti proprietà ergonomiche e terapeutiche, tanto da costare molto più di un materasso di tipo più tradizionale.
I Materassi gonfiabili invece sono generalmente destinati ad un utilizzo sporadico, da sfoderare all’occorrenza, nei casi in cui sia necessario allestire un posto letto aggiuntivo in breve tempo, per poi sgonfiarli e riporli nell’armadio ed anche economicamente si tratta di prodotti assolutamente accessibili a tutti, come chiaramente illustrato nell’articolo dedicato specificatamente ai materassi gonfiabili.
Ora che avete una panoramica piuttosto chiara su quali siano le principali tipologie di materassi in commercio e rispetto alle caratteristiche da tenere in debito conto, potete avventurarvi più consapevolmente nella scelta del prodotto che maggiormente fa al caso vostro!