Il saturimetro è uno dei quei dispositivi medici che ci permettono di tenere continuamente sotto controllo il nostro stato di salute attraverso il monitoraggio del livello di ossigenazione del sangue, individuando, prima che la situazione si complichi, una condizione di carenza di ossigeno (ipossia).

Svolgendo questa importante funzione, la scelta del pulsossimetro deve essere fatta in modo oculato, considerando fattori quali le informazioni fornite, la leggibilità del display, l’accuratezza delle rilevazioni, l’autonomia, il prezzo e molto altro ancora.

Nella seguente guida all’acquisto, ti accompagneremo nella scelta del prodotto che meglio risponde alle tue esigenze e ti mostreremo 5 migliori saturimetri da dito disponibili online.

– Che cos’è il saturimetro

Il saturimetro, chiamato anche pulsossimetro o semplicemente ossimetro, è uno strumento medico che si usa per misurare la saturazione di ossigeno nel sangue arterioso (SpO2) o, più precisamente, la percentuale di emoglobina legata rispetto all’emoglobina totale presente nel sangue.

Questo piccolo apparecchio, assolutamente non invasivo e facile da usare, è stato sviluppato nel 1974 dal bioingegnere Takuo Aoyagi per la Nihon Kohden, azienda nipponica fondata a Tokyo.

Le ridotte dimensioni, l’estrema portabilità e il basso costo ne hanno favorito la diffusione, rendendolo un importante strumento per il monitoraggio costante dei pazienti ed uno standard di prevenzione in tutto il mondo. Senza perforare i tessuti del corpo, consente infatti di misurare le funzioni vitali di un individuo e di diagnosticare precocemente uno stato di carenza d’ossigeno prima che la situazione si complichi. Basti pensare che l’introduzione della pulsossimetria ha permesso di ridurre del 90% le morti anestesia-correlate.

Il saturimetro può essere utilizzato ovunque: nei reparti ospedalieri, sui mezzi di soccorso, come le ambulanze, ma anche a livello domestico, sia dal personale medico che fa visite a domicilio, sia dagli stessi pazienti. Il misuratore ossigeno dito è un ottimo strumento per valutare se un paziente gode di buona salute e non soffre, ad esempio, di insufficienza respiratoria.

Conoscere la saturazione di ossigeno nel sangue serve per stabilire la funzione respiratoria del paziente ed è quindi utile in caso di difetti cardiaci, malattie polmonari croniche, asma bronchiale, patologie neuromuscolari, ma si può usare anche durante l’attività sportiva in altitudine come, ad esempio, l’aviazione o le escursioni in montagna.

Oltre alla percentuale di emoglobina legata nel sangue, il saturimetro permette di misurare altri parametri vitali del paziente, quali:

– il tracciato-andamento della pulsazione (curva pletismografica);

la frequenza cardiaca;

l’indice di perfusione, ovvero un sistema che permette di ritenere valida la misurazione del saturimetro individuando il punto del corpo ottimale per la rilevazione della saturazione di ossigeno.

– Come funziona il saturimetro portatile

Il saturimetro portatile è composto da una sonda a forma di pinza che viene applicata in un punto del corpo attraversato da un buon flusso sanguigno superficiale, generalmente il dito indice della mano del paziente, in corrispondenza dell’ultima falange, oppure, nel caso dei neonati e dei bambini molto piccoli, il lobo dell’orecchio.

Il funzionamento di questa metodica si basa sulla spettrofotometria: la sonda è formata da due diodi che emettono una radiazione luminosa con differente lunghezza d’onda nel campo del rosso e dell’infrarosso (rispettivamente 660 nm e 940 nm) e da un foto detector posto all’altra estremità della pinza che cattura i fasci di luce dopo che questi hanno attraversato i tessuti e il sangue del paziente.

L’emoglobina ossigenata (HbO2) assorbe di più la radiazione infrarossa, lasciando passare la luce rossa, mentre nella forma libera (Hb) avviene esattamente il contrario: calcolando l’assorbimento delle due lunghezze d’onda, l’apparecchiatura permette di avere una stima della saturazione dell’ossigeno nel paziente. Il valore della saturazione viene registrato durante il battito cardiaco, quando il sangue arterioso cambia di volume.

La sonda è collegata tramite un filo al calcolatore che, a sua volta, visualizza il risultato sul monitor oppure sul pc tramite connessione wireless. La lettura dei dati richiede particolare attenzione e deve essere interpretata da un professionista sanitario. Infatti, il pulsossimetro misura il grado di saturazione dell’emoglobina legata nel sangue, senza però rivelare quale gas sia legato.

Ad esempio, in caso di intossicazione da monossido di carbonio, i valori misurati dallo strumento saranno comunque elevati per via delle molecole di CO legate all’emoglobina, inducendo ad un potenziale errore. Tuttavia, in caso di intossicazione da monossido di carbonio, i dati registrati dallo strumento saranno in contrasto con le condizioni cliniche del paziente che, a causa dell’ipossia, potrebbe perdere i sensi molto rapidamente. Quindi bisogna dare la precedenza all’uomo e non alla macchina.

– Oximetro e pulsossimetro quali differenze?

Vi sono differenze tra ossimetro e pulsossimetro? No, nessuna. Entrambi i termini si riferiscono allo stesso apparecchio medicale capace di misurare la quantità di emoglobina legata nel sangue, ma lo fanno richiamando diverse funzioni o caratteristiche.

Nello specifico, il termine ossimetro, che deriva dall’inglese oximeter, cioè ossimetro, richiama la caratteristica di calcolare la percentuale di ossigeno legato nel sangue, mentre il termine pulsossimetro si riallaccia alla capacità dello strumento di rilevare la frequenza e l’intensità cardiaca.

– Saturimetro valori

Il saturimetro fornisce la misurazione fisiologica della saturazione di ossigeno nel sangue sotto forma di percentuale di emoglobina legata rispetto a quella totale. Nello specifico:

– valori superiori al 96% sono considerati nella norma, sebbene un valore pari al 100% in “aria ambiente“, cioè senza che l’ossigeno venga somministrato artificialmente, potrebbe essere sintomo di iperventilazione dovuta, ad esempio, ad un attacco di panico;

– valori compresi tra il 93% e il 95% sono associati ad una parziale carenza di ossigeno (ipossia lieve);

– valori compresi tra 90% e il 92% indicano un’ossigenazione insufficiente;

– valori inferiori al 90% sono indicativi di una severa ipossia per la quale è importante sottoporsi ad emogasanalisi.

Talvolta anche un valore di saturazione di ossigeno intorno al 90% può risultare normale se il paziente è affetto da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

Il pulsossimetro deve misurare il livello di saturazione dell’ossigeno con la massima precisione perché, come abbiamo visto, al di sotto di una determinata soglia, le condizioni del paziente possono complicarsi. Per effettuare una corretta misurazione sono necessari alcuni accorgimenti volti ad impedire errori di lettura che possano falsare i risultati.

Ad esempio, è necessario rimuovere lo smalto per unghie, soprattutto se di colore verde, blu o nero, in quanto potrebbe schermare l’assorbimento delle radiazioni luminose emesse dalla sonda.

Inoltre la lettura del saturimetro diventa sempre meno affidabile in condizioni quali vasocostrizione periferica, ipotensione, anemia, temperatura inferiore ai 35°C, eccessivi movimenti del paziente e presenza di coloranti come il blu di metilene nel circolo sanguigno.

– Fattori da valutare nella scelta del saturimetro da dito

Display – Uno dei fattori decisivi nella scelta del saturimetro è il display perché da esso dipende la leggibilità delle rilevazioni. Un buon display deve essere facilmente leggibile anche in movimento o in condizioni di scarsa luminosità e deve essere comprensibile a colpo d’occhio, in modo da garantire fruibilità anche ai pazienti anziani o a coloro che hanno scarsa dimestichezza con la tecnologia.

Generalmente i modelli più economici hanno un livello di nitidezza piuttosto limitato, mentre se si desidera uno schermo più sofisticato che visualizzi chiaramente e a colori numeri e scritte, è meglio optare per i modelli di fascia medio-alta. I saturimetri più evoluti sono dotati di diversi livelli di luminosità e di rotazione automatica dello schermo, e sono anche retroilluminati, per permettere la visualizzazione dei dati anche di notte.

Funzioni – Un altro fattore da non sottovalutare sono le funzioni. Com’è facilmente intuibile, i prodotti che offrono tante funzioni sono quelli più costosi. In questo caso, la scelta del saturimetro dipende dalle esigenze personali: chi prevede di utilizzare spesso lo strumento, farebbe bene a puntare su un modello ricco di funzioni, mentre chi non ha malattie specifiche può anche accontentarsi di un modello basilare dal punto di vista funzionale. Ecco alcune funzioni da prendere in considerazione:

Trasferimento dati: alcuni saturimetri altamente tecnologici permettono di trasferire, tramite cavo USB o tecnologia bluetooth, i risultati di ogni rilevazione ad altri dispositivi come il computer, il tablet o lo smartphone.

Inoltre, forniscono un software che permette di conservare i dati nel tempo, archiviandoli come quelli ospedalieri, analizzare l’andamento delle misurazioni, visualizzare i dati sotto forma di grafico e girare le misurazioni raccolte al medico curante tramite posta elettronica.

L’interfaccia dati è un costo aggiuntivo che vale la pena sostenere.

– Funzione memoria: permette di memorizzare le misurazioni anche per più di un utente;

– Tecnologia stabilizzatrice: questa funzione consente di utilizzare l’apparecchio medico anche su pazienti soggetti a tremori o in movimento;

– Arresto automatico: l’auto-spegnimento, che fa sì che l’apparecchio si spenga automaticamente dopo qualche secondo di mancato utilizzo, permette di allungare la durata della batteria, traducendosi in un adeguato risparmio energetico;

– Avviso batteria scarica: un’apposita icona segnala quando è il momento di ricaricare il dispositivo;

– Funzione allarme: alcuni pulsossimetri dispongono di un segnale d’allarme acustico che avverte quando la saturazione di ossigeno raggiunge livelli al di sotto della norma;

– Settaggio valori: questa funzione consente di impostare il range di valori entro cui le rilevazioni dovrebbero rientrare;

– Monitoraggio continuo: permette di misurare la saturazione arteriosa in modo continuo e sono quindi utili per chi soffre di determinate malattie e deve tenere monitorata l’ossigenazione del sangue per un’intera giornata o durante il sonno, tenendo sotto controllo eventuali alterazioni.

Peso e dimensioni – Chi prevede di utilizzare spesso il saturimetro o intende misurare la saturazione arteriosa di ossigeno e/o la frequenza cardiaca durante l’attività sportiva, deve considerare con attenzione i fattori portabilità e ingombro.

È meglio che il saturimetro sia provvisto di un fodero o di una custodia protettiva che permetta di trasportare lo strumento comodamente in una borsa o di riporlo correttamente in casa, proteggendolo dalle cadute accidentali e conservando a lungo l’efficienza delle sue componenti elettroniche.

Alcuni modelli forniscono anche un laccetto da agganciare al saturimetro in modo da poterlo tenerlo appeso al collo o ad un gancio. Per quanto riguarda il peso e le dimensioni, la scelta dovrebbe ricadere su apparecchi piccoli e leggeri.

Autonomia – Gli ossimetri da dito possono essere alimentati grazie ad una batteria interna ricaricabile oppure pile mini stilo ed hanno un’autonomia variabile. Se si ha intenzione di utilizzare l’apparecchio con una frequenza elevata, è preferibile acquistarne uno dotato di maggiore autonomia, per evitare di dover ricaricare spesso la batteria.

Accuratezza – È abbastanza scontato che un pulsossimetro, per essere valido, debba fornire rilevazioni precise, altrimenti serve a ben poco. In genere, privilegiando marchi più noti, si ha la certezza di acquistare un apparecchio ben calibrato e in grado di garantire misurazioni affidabili.

Materiali – Un misuratore di ossigeno nel sangue realizzato con materiali di qualità in termini di robustezza resistenza agli urti e all’usura è più longevo di uno strumento di fattura mediocre ed è ovviamente anche più costoso.

Prezzo – Il costo di un saturimetro varia in base alle funzioni presenti, agli accessori in dotazione, ai materiali e alla notorietà del marchio. Si va da un minimo di 20-25 euro per i dispositivi dal funzionamento basilare, con pochi fronzoli, adatti ad un utilizzo saltuario ma non per un monitoraggio continuo, a più di 300 euro per gli apparecchi top di gamma.

– Saturimetro/pulsossimetro professionale

In commercio si possono trovare modelli di saturimetro da dito di ogni tipo. Gli apparecchi più economici sono pensati per un utilizzo domiciliare modesto o per finalità sportive, ed in questo caso vanno tutti bene, ma quando il misuratore di ossigeno nel sangue deve essere utilizzato su pazienti con patologie cardiologiche o polmonari, si ha bisogno di un apparecchio che sia il più affidabile e accurato possibile.

La soluzione migliore in questi casi è acquistare un saturimetro/pulsossimetro professionale, anche se comporta un esborso economico maggiore. I modelli più costosi sono ipertecnologici e hanno ottenuto la certificazione come dispositivo medico. Tuttavia, sebbene nei centri ospedalieri si utilizzino grossi pulsossimetri con sensore esterno, molti operatori sanitari tengono in tasca un piccolo saturimetro che, pur non essendo il massimo dell’accuratezza, fornisce quell’ulteriore segnale d’allarme che al momento giusto può rivelarsi molto utile.

– I 5 MIGLIORI SATURIMETRO DA DITO

Dopo aver parlato in modo approfondito del saturimetro da dito e dei fattori da prendere in considerazione per un acquisto oculato, è il momento di presentarti una selezione dei migliori modelli sul mercato per aiutarti a scegliere il dispositivo più adatto alle tue esigenze. I consigli si basano su test, esperienze e recensioni reali dei clienti. Ecco una panoramica sui 5 migliori modelli di pulsossimetri disponibili online.

1. Pulox PO 200: Saturimetro più venduto

Pulsossimetro Pulox PO-200 set nero per...
  • Produttore: Contec MContenuto della confezione: 2...
  • Contenuto della confezione: 2 batterie alcaline...
  • Include custodia rigida per esterno, progettata...
  • Custodia in nylon nero con passante per cintura e...
  • Custodia in silicone, molto facile da usare,...

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Iniziamo la lista dei migliori saturimetri da dito con il Pulox PO 200, attualmente il più venduto in Italia grazie al buon rapporto qualità/prezzo. Si tratta di un prodotto di fascia media dalle prestazioni discrete adatto ad un target molto vario, dagli atleti che vogliono monitorare la saturazione di ossigeno ed il battito cardiaco durante l’alpinismo e attività simili, alle persone che soffrono di malattie come l’asma.

Può essere utilizzato da tutti i componenti della famiglia, compresi anziani e bambini molto piccoli. In questo caso, però, il dispositivo dovrà essere posizionato sul pollice del bebè. Il primo aspetto da considerare sono le informazioni fornite, che nel caso del Pulox PO 200 sono abbastanza dettagliate e comprendono:

la saturazione di ossigeno nel sangue;

la curva pletismografica;

la frequenza cardiaca.

Tra le funzioni offerte da questo dispositivo spicca l’auto-spegnimento dopo 8 secondi di inutilizzo, che permette di evitare inutili sprechi di energia, e l’avviso di batteria scarica. Trattandosi di un modello di fascia media, delude un po’ l’assenza della funzione memoria, che viene però compensata dall’accuratezza delle rilevazioni. I dati acquisiti durante una misurazione presentano infatti un margine di errore molto basso (circa il 2%) e l’intervallo della saturazione di ossigeno parte addirittura dal 70%.

Anche la frequenza cardiaca è misurata con buona precisione, con un margine compreso tra i 30 e i 250 battiti al minuto. L’accuratezza è comprovata dalle esperienze degli utenti che hanno confrontato i risultati del Pulox PO 200 con quelli delle apparecchiature ospedaliere trovandoli quasi identici. Il design è pensato per rendere l’apparecchio facile da usare e versatile. Questo modello supporta un display di tipo LED a colori di nuova generazione che garantisce una risoluzione piuttosto buona (160×94).

Le dimensioni sono standard (1,3 pollici) e la luminosità è regolabile su cinque livelli, il che permette la visibilità anche al buio. Tuttavia, nonostante le 6 differenti modalità di visualizzazione ed il fatto che possa essere orientato in quattro direzioni diverse, l’organizzazione dei dati sullo schermo non è particolarmente convincente dal momento che, a colpo d’occhio, i valori della misurazione non sono immediatamente intuibili.

L’apparecchio funziona grazie a due mini stilo alcaline di classe AAA già incluse nel pacchetto, per permettere all’acquirente di utilizzare il dispositivo subito dopo l’acquisto. Le batterie forniscono un’autonomia di circa 40 ore, sufficiente sia per il monitoraggio continuo nel corso della giornata sia per le misurazioni durante gli allenamenti.

Il pulsossimetro Pulox PO 200 vanta un kit di accessori di tutto rispetto. Il produttore ha pensato soprattutto a facilitare il trasporto per chi desidera utilizzare l’apparecchio in viaggio: la pratica valigetta in silicone è resistente agli urti leggeri, mentre la borsetta in nylon è una soluzione meno ingombrante per il trasporto quotidiano, in borsa o in tasca.

Nel pacchetto è compreso anche un astuccio rigido resistente all’acqua, agli UV e alla polvere, ideale sia per le attività all’aperto, sia per una corretta conservazione in casa, e un laccetto per chi vuole portare il dispositivo al collo.

Pro
Buon rapporto qualità/prezzo
Auto-spegnimento dopo 8 secondi
Accuratezza delle misurazioni
Ottimo kit accessori

Contro
Manca la funzione memoria
L’organizzazione dei dati visualizzati non è ottimale
Le istruzioni non sono disponibili in italiano, ma solo in tedesco

Ricapitolando:
Il saturimetro Pulox PO 200 è un’ottima soluzione per chi si approccia per la prima volta ad un misuratore ossigeno dito senza voler spendere una fortuna e, anche se la gamma di funzioni non è particolarmente ampia, il prodotto è decisamente valido sia in termini di accuratezza dei dati rilevati che di leggibilità del display.

2. Beurer PO 80: Miglior saturimetro

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Beurer PO 80 Saturimetro con Funzione di...
  • Determinazione della saturazione arteriosa di...
  • Funzione di allarme: i valori limite possono...
  • Registrazione continua dei dati fino a 24 ore e...
  • Piccolo e leggero per un utilizzo a casa o in...
  • Software per PC (scaricabile dal sito Beurer) per...

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                                                                                                                               Il Beurer PO 80 è considerato forse il miglior saturimetro da dito che si possa trovare online. È un misuratore di ossigeno professionale dotato di funzioni oltre la media e, di conseguenza, ha un prezzo adeguato alle sue caratteristiche. È pensato per un utilizzo frequente anche da parte di medici ed infermieri ed offre la possibilità di registrare, nel corso delle 24 ore, tutte le variazioni di ossigeno nel sangue.

La casa produttrice ne consiglia l’uso in caso di insufficienza cardiaca congestizia, malattie polmonari croniche, asma bronchialeapnea notturna. Può essere anche collegato al PC tramite cavo USB: ciò permette di memorizzare, analizzare e stampare i risultati delle tue misurazioni. Ma vediamolo più nel dettaglio.

Trattandosi di un pulsossimetro di fascia medio-alta, il Beurer PO 80 si contraddistingue per l’ampia gamma di informazioni fornite, che includono:

– Saturazione dell’ossigeno nel sangue;

Curva pletismografica;

Frequenza cardiaca.

Ma ciò che fa la differenza rispetto alla maggior parte dei saturimetri appartenenti alla stessa fascia di prezzo è la completezza delle funzioni presentimemoria, auto-spegnimento, segnale batteria scarica, trasferimento dati su pcmisurazione continua dello stato di ossigenazione del sangue fino ad un max di 24 ore senza interruzione. Inoltre, il Beurer PO 80 è dotato di un allarme acustico che avverte quando viene rilevato un valore anomalo rispetto all’intervallo di valori impostati dall’utente.

Una delle caratteristiche principali dell’apparecchio è la possibilità di trasferire i dati rilevati su un pc tramite un cavo USB; i risultati potranno così essere memorizzati e analizzati grazie al software SpO2 Viewer Manager. Il display di questo modello è più grande rispetto alla media dei saturimetri e raggiunge il massimo dell’efficienza in termini di leggibilità.

Si tratta di uno schermo LCD a colori dotato di retroilluminazione per leggere i dati anche in condizioni di scarsa luminosità, con quattro prospettive di visualizzazione e luminosità regolabile su tre livelli diversi. I dati sono organizzati sullo schermo in modo ordinato e chiaro, permettendo di capire a colpo d’occhio le rilevazioni effettuate.

Il saturimetro Beurer PO 80 è alimentato da una batteria interna agli ioni di litio ricaricabile collegando l’apposito caricabatterie in dotazione alla presa di corrente oppure connettendo il cavetto USB al PC.

Questo tipo di alimentazione è preferibile a quella con pile stilo o mini stilo, che bisogna provvedere a sostituire ogni volta che si scaricano, e grazie all’icona che mostra lo stato di carica della batteria, il rischio di ritrovarsi con il pulsossimetro scarico e inutilizzabile è praticamente inesistente.

Il kit accessori è veramente completo e comprende: un marsupio nero per il trasporto del dispositivo, una custodia rigida per riporlo in casa in modo ordinato, un cinturino per portarlo al collo o appenderlo ad un gancetto, il cavo USB, il caricabatterie, il manuale di istruzioni e il CD per l’installazione del software sul PC.

Pro
Completezza delle funzioni
Affidabilità delle misurazioni
Leggibilità dello schermo
Trasmissione dei dati a computer

Contro
Sebbene sia consigliato per monitorare le apnee notturne, durante il sonno si sfila facilmente

Ricapitolando:
Il saturimetro Beurer PO 80 ti permette, con un investimento tutto sommato contenuto, di misurare la saturazione arteriosa di ossigeno in modo preciso e affidabile, senza dover acquistare costosi e ingombranti apparecchi ospedalieri.

3. Beurer PO 30: Miglior rapporto qualità/prezzo

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  • Display a colori con luminosità regolabile e 4...
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  • Custodia, cinturino e batterie incluse nella...

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Pur non vantando la completezza di funzioni del fratello PO 80, il Beurer PO 30 è un ottimo saturimetro da dito di fascia media. Leggero e maneggevole, può essere sempre portato con sé nella borsetta o nella zaino e magari usato durante le escursioni in montagna, oppure da medici e infermieri che visitano i pazienti a domicilio. Valido e preciso, fa quel che promette, ma cosa avrà in più rispetto ad altri dispositivi simili acquistabili a metà prezzo? Scopriamolo.

dati forniti dal Beurer PO 30 sono attendibili, abbastanza dettagliati e adeguati alla maggior parte degli utilizzatori, ad eccezione di coloro che, a causa di particolari condizioni patologiche, hanno bisogno di apparecchi più evoluti. Come i precedenti saturimetri di cui abbiamo parlato, questo modello fornisce la saturazione arteriosa di ossigeno, la curva pletismografica e la frequenza cardiaca. Le funzioni sono però sufficienti per un utilizzo basilare e si limitano allo spegnimento automatico e all’indicatore di esaurimento della carica.

Mancano all’appello diverse funzioni utili, come l’interfaccia USB e la memoria, ma questa è una caratteristica comune ai modelli meno sofisticati. La leggibilità delle rilevazioni sul display è buona. Pur essendo mostrati su di uno schermo di dimensioni ridotte, i dati appaiono chiari e di facile consultazione. Grazie al display di tipo LCD a colori dotato di 6 modalità di visualizzazione e luminosità regolabile, i valori acquisiti con le misurazioni sono facilmente leggibili da varie angolazioni anche quando c’è poca luce. Il battito cardiaco è visualizzabile graficamente.

Il Beurer PO 30 è alimentato tramite due pile mini stilo, che sono incluse nella confezione. Questo tipo di alimentazione è meno efficiente rispetto a quella a batteria interna ricaricabile, soprattutto se si intende fare un uso intensivo dello strumento. Ma se ci si limita a non più di tre misurazioni al giorno, la durata della batteria appare soddisfacente.
Oltre alle 2 batterie AAA, il pacchetto include la borsa per il trasporto, il cinturino per tenerlo appeso al collo e il libretto di istruzioni.

Pro
Misurazioni accurate
Buona leggibilità del display
Buon kit accessori
Spegnimento automatico

Contro
No funzione per la registrazione continua
No interfaccia dati
Vano per le pile duro da aprire

Ricapitolando:
Il Beurer PO 30 è un compromesso tra i modelli più economici e quelli top di gamma. Prodotto di ottima qualità e fattura, fornisce rilevazioni accurate che si avvicinano molto a quelle di un saturimetro professionale.

È pensato per misurare la saturazione arteriosa e il polso a casa e in viaggio, oppure per monitorare l’ossigenazione durante l’attività sportiva in altitudine. Vista la mancanza della memoria per registrare le misurazioni e della possibilità di trasferire i dati sul PC, questo modello è consigliato a chi voglia un piccolo ossimetro semplice ma di qualità.

4. Gima Oxy 5 34265: Miglior saturimetro pediatrico

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                                                                                                                                    Nel confronto con i vari saturimetri, il Gima Oxy 5 modello 34265, che si inserisce nella fascia di prezzo media, si distingue per la resistenza ai movimenti. I dati rilevati tramite questo genere di apparecchiature possono essere facilmente inficiati da movimenti bruschi; questo modello, invece, grazie ad un apposito sistema che filtra i disturbi, risulta essere estremamente stabile ed è infatti destinato a neonati e bambini.

Pur essendo un saturimetro pediatrico, può essere utilizzato anche dagli adulti infilando il dito mignolo, purché non sia troppo grosso. Di seguito cercheremo di trattare esaurientemente tutte le sue caratteristiche. Il numero di dati acquisiti con ogni misurazione sono una buona ragione per scegliere questo pulsossimetro: oltre a fornire la saturazione di ossigeno nel sangue e la frequenza delle pulsazioni.

Il Gima Oxy 5 si contraddistingue da molti saturimetri per la capacità di riportare l’indice di perfusione, un valido indicatore dell’intensità del flusso sanguigno nel punto preciso in cui viene collocato il sensore dell’apparecchio; questo dato varia da persona a persona e, affinché la misurazione sia considerata attendibile, deve essere superiore al 4%. Il dispositivo è semplicissimo da usare: basta inserire il dito nel sensore e i pulsossimetro valori di SpO2 e frequenza cardiaca appaiono immediatamente sullo schermo.

La gamma di funzioni fornite è adeguata al prezzo e include: avviso di batteria scarica, auto-spegnimento dopo 8 secondi che il dito non è inserito e allarme acustico per avvisare quando la saturazione arteriosa raggiunge un valore inferiore alla norma. La sua caratteristica principale è però il sistema di filtro dei disturbi che conferisce al dispositivo stabilità anche se il paziente è affetto da tremori o piega il dito, il che lo rende indicato, oltre che per un uso pediatrico, anche per le persone affette da morbo di Parkinson.

L’accuratezza delle rilevazioni è comprovata da coloro che hanno confrontato i risultati con le apparecchiature ospedaliere. Il margine di errore dichiarato dalla casa produttrice è ±2% per i valori compresi tra il 75% e il 99%.

L’organizzazione dei dati, semplice e intuitiva, rende la consultazione del dispositivo facile e immediata per tutte le categorie di utenti, compresi gli anziani e i meno esperti.

I risultati vengono mostrati su un display LCD orientabile in quattro posizioni, retroilluminato, in modo da poter consultare i dati anche al buio. Le pulsazioni vengono visualizzate sullo schermo a istogramma. Il Gima Oxy 5 funziona con due batterie AAA in grado di garantire un’autonomia fino a 100 ore che può essere preservata grazie alla funzione di spegnimento automatico.

Gli accessori in dotazione con il dispositivo sono una valigetta di plastica, un cordoncino di supporto, un astuccio protettivo, 2 pile mini stilo e un manuale di istruzioni in 8 lingue.

Pro
Resistente ai movimenti
Misurazioni accurate
Calcolo indice di perfusione
Dimensioni ridotte

Contro
No monitoraggio continuo
Alcuni utenti lamentano la difficoltà d’uso con i bambini molto piccoli

Ricapitolando:
Leggero, compatto e facile da utilizzare, il Gima Oxy 5 è un saturimetro adatto sia per un uso domestico che ospedaliero. Consigliato a chi vuole uno strumento in grado effettuare misurazioni sulle dita piccole dei bambini e su pazienti non proprio calmi, grazie al sistema di stabilizzazione, spendendo qualche euro in più.

5. Masimo Mightysatpn: il più costoso

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                                                                                                                    Il pulsossimetro da dito più costoso su Amazon è il Masimo Mightysatpn, un apparecchio ipertecnologico dotato di un display touch screen ad altissima risoluzione pensato per chi si dedica ad un’attività sportiva professionale e vuole monitorare la forma fisica grazie a parametri non disponibili su altri saturimetri.

Può essere utilizzato con un’applicazione per iOS o Android, oppure anche in modo autonomo. Ecco una descrizione delle caratteristiche e delle misurazioni ottenibili con questo dispositivo dopo pochi istanti dall’inserimento del polpastrello.

Grazie alla tecnologia Signal Extraction (SET), il saturimetro Masimo Mightysatpn offre un’altissima accuratezza delle misurazione laddove, per via di una scarsa irrorazione sanguigna o cute spessa, gli altri pulsossimetri falliscono o impiegano molto tempo a rilevare la saturazione. Questo dispositivo permette di misurare:

– la saturazione di ossigeno (SpO2);

la frequenza cardiaca;

lindice di perfusione;

la frequenza respiratoria (numero di respiri al minuto), utile per conoscere la velocità di recupero dopo l’esercizio fisico;

il Pleth Variability Index, ovvero la variazione dell’indice di perfusione sul ciclo respiratorio che può indicare cambiamenti nell’idratazione, nello sforzo respiratorio, nella perfusione o in altri fattori.

Con Mightysatpn, l’indice di perfusione raggiunto è più alto di quello ottenuto con altri saturimetri, e ciò indica che il dispositivo è tanto sensibile da fornire la lettura più accurata possibile. Per effettuare le misurazioni, basta inserire il dito anulare (per avere il miglior segnale possibile) nell’apparecchio. Una delle caratteristiche principali di questo pulsossimetro è la possibilità di collegarlo, tramite connessione bluetooth, all’applicazione Masimo Personal Health.

In questo modo i valori compariranno immediatamente sul tuo smartphone o tablet e potranno essere monitorati e modificati per migliorare le performance atletiche. I dati rilevati vengono visualizzati sul display a colori del saturimetro in pochi secondi, accompagnati anche da grafici, con una leggibilità a dir poco eccellente. Il pannello touch di cui è dotato permette di accedere al menu principale e apportare modifiche allo schermo, regolandone la luminosità e la direzione o collegando il dispositivo al telefono tramite bluetooth.

Il Masimo Mightyasatpn funziona grazie a due batterie AAA fornite nella confezione, insieme al laccio per portare l’ossimetro al collo e alla morbida custodia con coulisse in alcantara grigia. A prima vista, il Masimo Mightysatpn potrebbe sembrare un sensore decisamente costoso.

Tuttavia, i dati offerti dal dispositivo sono molto utili per quegli atleti che prendono sul serio la loro preparazione. Non si tratta semplicemente di registrare i dati per il gusto di farlo, ma per inserirli in un piano di preparazione atletica più ampio.

Avere una lettura accurata, presa all’inizio della giornata, aiuta l’atleta a pianificare l’allenamento per quel giorno. Se un’atleta si è allenato per un certo periodo fino allo stremo delle forze, una misurazione presa la mattina potrebbe indicare una saturazione del 94%, segnalando efficacemente che sarebbe meglio ridurre l’intensità dell’allenamento. Una SpO2 del 97% indica invece che l’atleta è adeguatamente saturo di ossigeno per un allenamento intenso nel corso della giornata.

Allo stesso modo, se la lettura della frequenza cardiaca è più alta del previsto, potrebbe essere un’indicazione di affaticamento, stress o sovrallenamento.

Pro
Lettura accurata
Connessione bluetooth
Ottima leggibilità del display
Tecnologia all’avanguardia

Contro
Prezzo elevato

Ricapitolando:
Masimo Mightysatpn è l’ossimetro da dito più avanzato per i piloti che desiderano monitorare in tempo reale l’andamento della loro condizione fisica durante il volo o per gli atleti che vogliono tenere sotto controllo alcuni parametri vitali durante l’attività sportiva. Pur non essendo certificato come dispositivo medico, questo saturimetro utilizza la tecnologia degli strumenti clinici di fascia più alta e vanta la capacità di ottenere letture accurate in condizioni non ideali come dita troppo fredde per vasocostrizione periferica.

Il prezzo è molto alto, ma le prestazioni sono nettamente superiori in termini di accuratezza e affidabilità rispetto a gran parte dei pulsossimetri sul mercato. Consigliato a chi, quando si tratta di acquistare apparecchiature elettromedicali, non bada a spese.

– Conclusioni

I saturimetri da dito sono dei dispositivi medici molto versatili e facili da usare, adatti per l’auto-monitoraggio dei livelli di ossigeno arterioso durante le attività sportive ma anche per infermieri e professionisti sanitari in generale che hanno bisogno di valori rapidi per farsi un’idea su quali scelte cliniche prendere. Alcuni dispositivi funzionano meglio su alcuni pazienti che su altri.

Nel caso di patologie gravi, il pulsossimetro può risultare addirittura una sorta di salva vita ed è quindi meglio puntare su apparecchi con funzioni che esulino da quelle essenziali, senza badare a spese. Per il fitness o per un uso occasionale, le versioni base senza troppi fronzoli sono una scelta appropriata.

Anche se un ossimetro è a buon mercato non significa necessariamente che sia scadente dal punto di vista della precisione o dei materiali, ma semplicemente che ha funzioni basiche. La decisione finale dipende sempre dalle esigenze dell’utente che, in base all’uso che intende farne, sceglierà un apparecchio più o meno sofisticato e costoso.

Serena - La Pimpa