La resina è un rivestimento in materiale sintetico il cui impiego in edilizia può essere considerato una novità abbastanza recente. La relativa facilità con cui viene posato e la possibilità di ottenere eccellenti effetti estetici lo rendono particolarmente adatto agli ambienti residenziali, dove viene usato per realizzare soluzioni di design eleganti ed esclusive.
Grazie alla versatilità che lo caratterizza, questo rivestimento risulta perfetto tanto per i pavimenti quanto per le pareti: una caratteristica che gli consente di arredare la casa a 360°.
Se desideri dotare la tua abitazione di un rivestimento in resina, ti trovi nel posto giusto: la guida di oggi è infatti interamente dedicata a questo materiale, del quale ti sveleremo tutto quello che devi sapere per adattarlo al meglio al tuo arredamento.
Indice
– Resina per i rivestimenti in casa: composizione e caratteristiche
Universalmente considerata il rivestimento del futuro, la resina altro non è se non l’insieme di polimeri sintetici termoindurenti e facilmente modellabili. Nel suo stato originario si presenta infatti come un liquido dalla consistenza vischiosa, che si solidifica nel momento in cui entra in contatto con l’aria.
Uno dei settori nel quale viene maggiormente sfruttata è per l’appunto quello edilizio, dove viene usata come rivestimento per pareti e pavimenti. La dote principale dei pavimenti in resina è indubbiamente la facilità e rapidità di posa, per la quale non è quasi mai necessario ricorrere a lavori di muratura. Inoltre, lo spessore limitato del rivestimento ne consente la posa anche direttamente sopra al pavimento già in essere, spesso senza intervenire sulle dimensioni delle porte.
Un’altra caratteristica che ha indubbiamente contribuito al successo di questo tipo di rivestimenti è l’assenza di fughe. Il pavimento in resina consiste infatti in una superficie uniforme, senza soluzione di continuità, tale da offrire sicuramente un’estetica eccezionale, ma anche indicata per l’aspetto igienico, permettendo di effettuare facilmente e rapidamente le operazioni di pulizia.
Anche le doti di resistenza di queste pavimentazioni sono ottime: i rivestimenti in resina non si graffiano facilmente, sopportano bene gli urti e la pressione e non vengono danneggiati al cadere degli oggetti. Per questo motivo possono essere considerati perfetti anche negli ambienti industriali, nei magazzini e negli spazi commerciali.
In passato, i rivestimenti in resina venivano infatti impiegati soprattutto per la realizzazione di pavimentazioni industriali, capannoni, spazi commerciali, impianti sportivi e ambienti pubblici in genere, al fine di creare rivestimenti impermeabilizzanti di strutture in cemento. Venivano inoltre sfruttati negli interventi di ristrutturazione e spesso anche per rivestire vecchi pavimenti in piastrelle consumati o danneggiati.
L’utilizzo dei pavimenti in resina in ambito residenziale è dovuto principalmente alle qualità estetiche di questo materiale, che consentono di realizzare superfici dall’eccezionale valore creativo. Una caratteristica, quest’ultima, valida anche per le pareti che, una volta ricoperte con questo rivestimento, potranno godere di una serie di affascinanti vantaggi.
– Vantaggi e svantaggi del rivestimento in resina in casa
Sia che tu decida di stendere la resina sul pavimento, sia che tu preferisca applicarla alle pareti di casa, i vantaggi di cui godrai sono sempre gli stessi e consistono in:
- un’elevata personalizzazione nella scelta dei colori e dei disegni;
- un’igiene maggiore, ottenuta per merito della superficie liscia tipica della resina, che respinge sporcizia, germi e batteri;
- una forte resistenza all’acqua e ai liquidi in generale, che non riescono a penetrare su una superficie così liscia;
- una pulizia semplice e veloce.
In contrasto a questi aspetti positivi, sono presenti anche alcune lacune, vale a dire:
- il rischio che il rivestimento appaia finto e costruito, proprio in virtù della sua eccessiva uniformità;
- una scarsa resistenza all’azione degli agenti atmosferici, agli urti e ai graffi: tutti fattori che, alla lunga, potrebbero danneggiare il rivestimento;
- una certa sensibilità all’umidità in risalita: una caratteristica che rende necessaria la scelta della giusta tipologia di resina a seconda dell’ambiente in cui verrà inserito il rivestimento.
A questo proposito, pertanto, andiamo a scoprire insieme quali solo le tipologie di resina maggiormente utilizzate nel campo dell’interior design.
– Resina in casa: le tipologie utilizzate
Quando si parla di resina intesa come materiale di arredamento, ci si riferisce generalmente a tre precise tipologie:
- resina epossidica;
- resina acrilica;
- resina poliestere.
La resina epossidica consiste in un polimero sintetico ad altissima viscosità che, in quanto tale, garantisce rivestimenti altamente resistenti all’usura e agli sbalzi termici, dotati altresì di grandi capacità idrorepellenti: una caratteristica che la rende il perfetto rivestimento del bagno.
La resina acrilica viene ottenuta attraverso la polimerizzazione di molecole acriliche: un procedimento che le consente di raggiungere prestazioni molto più elevate rispetto ai normali rivestimenti in resina. Oltre a essere particolarmente traspirante, infatti, questa tipologia offre anche una buona resistenza ai mutamenti climatici e perfino alle fiamme.
La resina poliestere, infine, viene usata più che altro come rivestimento di superfici realizzate con altri materiali (es. legno, cemento, plastica rigida, ecc.), al fine di proteggerle e tutelarle dall’attacco degli agenti atmosferici.
– Dove posare il rivestimento in resina
In edilizia, in architettura e nei progetti di interior design i pavimenti in resina per interni sono considerati oggi una vera e propria tendenza, grazie all’eleganza e alla versatilità di questo materiale, che offre il vantaggio della raffinatezza unita alla resistenza e alla manutenzione molto semplice.
Un pavimento in resina per superfici interne è ideale per dare più luce ad un ambiente, per esaltare i dettagli architettonici e per impreziosire una casa ristrutturata con una pavimentazione lucida e brillante, arricchita dalle tipiche fantasie della resina spatolata o con gli effetti a mosaico.
Pavimento in resina per bagno
Nel contesto dell’arredo bagno, un pavimento in resina permette di realizzare ambienti unici, eleganti e funzionali, e si rivela una scelta ideale sia negli appartamenti di recente costruzione che in una residenza da ristrutturare.
La possibilità che offre la resina di realizzare una superficie unica, priva di fughe e di interruzioni, e la sua totale impermeabilità la rende adatta non solo per la pavimentazione, ma anche per rivestire pareti, piani di appoggio ed elementi architettonici.
Un esempio classico è la realizzazione di vasche e lavandini in muratura completati da una finitura in resina senza soluzione di continuità, creando un effetto uniforme di grande originalità.
Occorre valutare però i pro e i contro nell’utilizzo della resina in bagno: se l’ambiente è molto umido, ad esempio, si rischia che il pavimento diventi spesso scivoloso.
Pavimento in resina per cucina
Nei progetti per l’ambiente cucina, il pavimento in resina è la scelta migliore, sia per la resa estetica che per le caratteristiche tecniche. Un altro punto di forza è la vastissima gamma cromatica, che permette di realizzare soluzioni di arredo inedite e personali: da uno stile sobrio e minimalista, ai progetti più estrosi e originali.
Anche per la cucina, la resina si adatta non solo alla pavimentazione ma al rivestimento delle pareti e del piano di lavoro, in base allo stile dell’ambiente e agli elementi architettonici la cucina può essere anche realizzata in muratura e successivamente completata con resina a finitura opaca o brillante.
La resina come rivestimento per le pareti
Grazie alle sua tecniche di posa e alla possibilità di ottenere magnifici effetti decorativi, con la resina è possibile trasformare anche un piccolo appartamento in un ambiente di design con un’estetica di forte impatto, raffinata e glamour.
Attualmente la resina è uno dei materiali che offrono maggiori possibilità per quanto riguarda gli aspetti decorativi e può essere posata su qualsiasi parete verticale, anche in legno o pietra, se opportunamente livellata.
La resina può essere autolivellante o posata a strati. In ogni caso, è possibile inserire all’interno del prodotto materiali inerti di diverso genere, per ottenere effetti decorativi eccezionali: schegge di cristallo, pietre e ciottoli naturali, frammenti metallici, persino conchiglie e perle di vetro.
In base alla tecnica di posa utilizzata si possono realizzare texture decorative che offrono risultati estetici differenti e creare superfici lucide, satinate, ruvide o spatolate. L’effetto nuvolato permette di ottenere una superficie del tutto simile alla pietra naturale, mentre l’effetto spatolato, ottenuto mescolando colori diversi, produce trame insolite e un’elegante prospettiva di profondità.
Inserendo nel film di resina piccoli oggetti, glitter, petali di fiori o addirittura fotografie tridimensionali, il risultato raggiunto sarà del tutto unico e inimitabile: una vera e propria opera d’arte.
La resina trasparente, con l’aggiunta di sabbia, quarzo e glitter, può trasformarsi anche in splendide pareti a effetto acqua, superfici luminose dalle sfumature policrome, fantasie e disegni personalizzati, adatti soprattutto agli ambienti open space e alle aree estese.
– Rivestimento in resina per la casa: a quali marchi affidarsi
Per realizzare i bellissimi effetti estetici che ti abbiamo appena elencato, è di fondamentale importanza che tu ti rivolga ai migliori brand, esigendo solo ed esclusivamente resina della migliore qualità. A tal proposito, noi ti consigliamo di affidarti ai seguenti marchi:
- Leroy Merlin, noto e apprezzato per offrire prodotti di qualità a prezzi convenienti;
- Oltremateria, un’azienda specializzata nella produzione di rivestimenti ecologici e altamente igienici;
- Naici, marchio leader nel settore dei pavimenti in resina;
- ARKdekò, i cui rivestimenti in resina sono delle vere e proprie opere d’arte.
Chiarito questo, vediamo ora di capire come si presenta un rivestimento in resina e cosa devi fare per posarlo.
– Rivestimento in resina: in che formato si presenta e come si posa
La posa di un pavimento in resina è un’operazione relativamente semplice e può essere effettuata su qualsiasi superficie, l’unico elemento indispensabile è la perfetta integrità del fondo il quale, per consentire un ottimo risultato, deve essere totalmente privo di irregolarità. In alternativa, è opportuno provvedere preventivamente ad un intervento di ristrutturazione, finalizzato a rendere la superficie di riferimento completamente piana.
In genere, la posa della resina consiste nell’applicazione di un prodotto fissante, il cui fine è quello di proteggere il fondo del pavimento e permettere una migliore presa della resina stessa. Successivamente viene posata la resina, solitamente nella forma di un materiale liquido e autolivellante, che si distribuisce automaticamente su tutta la superficie, richiedendo talvolta solo qualche breve intervento di precisione con una spatola.
La terza fase consiste nella posa di una vernice protettiva, che comporta al pavimento una finitura lucida o satinata. A questo punto è necessario attendere circa quattro o cinque giorni perché la superficie della nuova pavimentazione in resina sia tranquillamente calpestabile.
La relativa semplicità di posa dei pavimenti liquidi in resina li rende adatti, negli ambienti dall’estensione limitata, anche agli appassionati del fai da te: tuttavia per le grandi superfici è necessario rivolgersi ad un’impresa specializzata.
Un consiglio che in realtà è sempre meglio seguire, a maggior ragione se l’intenzione è quella di stendere lo strato di resina sulla parete, magari al fine di creare effetti scenici particolarmente spettacolari, come quelli tridimensionali. In casi come questi, pertanto, l’ideale è quello di lasciar perdere il fai da te, rivolgendosi piuttosto a professionisti del settore.
Lo stesso discorso vale nel caso in cui il rivestimento in resina non sia da applicare, bensì da rimuovere. In commercio esistono infatti diversi metodi ai quali è possibile affidarsi, come l’utilizzo di appositi detergenti da stendere sulla superficie oggetto del rivestimento o il ricorso alla pistola termica.
Trattandosi di sistemi che comportano un certo grado di rischio, tuttavia, anche in questo caso sarebbe meglio evitare il fai da te, affidando il compito nelle mani di personale qualificato.
– Quanto costa un rivestimento in resina?
Il costo di un pavimento in resina non è dei più economici, anche se occorre prenderne in considerazione la lunga durata, la resistenza, la facilità di pulizia e l’estetica.
Indicativamente, i prezzi al metro quadro per le pavimentazioni in resina per interni si aggirano dai 50-70 euro al metro quadro per le versioni più semplici, in resina spatolata di un unico colore e dallo spessore di circa 2 millimetri, per arrivare ai 90-120 euro a mq delle resine autolivellanti e anche 140 euro ed oltre per le resine più spesse e per l’applicazione di particolari tecniche decorative.
Al prezzo del pavimento in resina si somma poi quello della manodopera: a tale riguardo occorre tenere conto che il lavoro di posa di un pavimentazione in resina è molto più rapido di un classico rivestimento in piastrelle o in parquet.
Va infatti considerato che il pavimento in resina richiede dei tempi di lavorazione e asciugatura che impongono più giorni di lavoro, pertanto il prezzo di un pavimento in resina di piccole dimensioni può risultare anche il 20% meno conveniente di uno di dimensioni maggiori.
Ad influire sul prezzo finale, oltre al tipo di materiale e alla superficie da rivestire, sono anche le condizioni del fondo e la necessità di intervenire con lavori di muratura o di applicare un rinforzo metallico.
I pavimenti elaborati, gli effetti a mosaico, le decorazioni complesse e le finiture raffinate, effettuate magari con altri materiali e con tecniche decorative innovative, in relazione all’ampiezza della superficie possono raggiungere anche prezzi piuttosto elevati, arrivano a costare anche il 50% rispetto al prezzo standard di un pavimento in resina, ma offrono un effetto eccezionale e garantiscono un’elevata durabilità anche negli ambienti molto frequentati.
Riassumendo, i fattori che incidono maggiormente sul costo del pavimento in resina sono:
- l’effetto estetico che si vuole ottenere
- le lavorazioni necessarie per il massetto e la finitura del pavimento
- la grandezza della superficie da ricoprire; il prezzo finale a mq risulterà più elevato per le superfici piccole, e sarà più conveniente, in proporzione, per quelle grandi, proprio a causa dei costi della manodopera e dell’attrezzatura necessaria.
Questi fattori sono gli stessi che entrano in gioco anche nel caso in cui il rivestimento sia da applicare alla parete. Ad ogni modo, per darti un’idea del prezzo base, tieni conto che esso varia a seconda della tipologia di resina acquistata: da un minimo di 9 euro per una confezione di resina epossidica, fino a un massimo di 25 euro per una di resina poliestere.
– Pulizia della resina: come eseguirla correttamente
Quando si parla della pulizia di un rivestimento in resina, ci si riferisce più che altro a quella dei pavimenti, maggiormente soggetti all’usura e al depositarsi della sporcizia.
Come ti abbiamo già spiegato, tuttavia, si tratta di una pulizia davvero molto facile e leggera, che può tranquillamente essere eseguita con una scopa a setole morbide o con il classico aspirapolvere.
Per il lavaggio, va benissimo un semplice panno intriso di un detergente specifico, il cui acquisto dovrà essere effettuato sulla base della tipologia della resina e su consiglio del rivenditore presso il quale l’hai acquistata.
– Conclusioni
Una pavimentazione in resina rappresenta un’ottima scelta per chi desidera un rivestimento rapido da posare, facilmente adattabile ad ogni ambiente e contesto e che si presti ad essere personalizzato con dettagli inediti e originali.
La semplicità di manutenzione e di pulizia lo rendono perfetto sia negli ambienti residenziali privati che negli uffici e nelle strutture pubbliche, anche se molto frequentate, e ovunque sia richiesto un elevato livello di igiene.
Una dote importante per questo materiale è l’assenza di fughe e interruzioni, che consente di rivestire non solo i pavimenti ma anche pareti e dettagli architettonici, per creare soluzioni di arredo innovative e di grande impatto estetico.
Dal momento che i costi possono risultare elevati, però, è bene considerare tutti i pro e i contro al fine di scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze: un obiettivo che puoi conseguire con l’aiuto dei nostri consigli in materia di arredamento.
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