Scegliere un rivestimento in granito per la casa significa arredarla con uno dei materiali più duri e resistenti mai creati. Questa roccia naturale presenta infatti la caratteristica di essere durissima, al punto da classificarsi al secondo posto della scala Mohs, vale a dire il parametro di valutazione usato in mineralogia per stabilire la durezza delle pietre.

Il granito si piazza per l’appunto in seconda posizione, superato soltanto dal diamante. La durezza, tuttavia, non rappresenta certo la sua unica qualità. Grazie alla sua notevole versatilità e resa estetica, viene infatti impiegato per rivestire varie superfici della casa: dai pavimenti alle pareti, passando per i top di bagno e cucina.

Prima di decidere di adottarlo per la tua abitazione, tuttavia, è bene che tu conosca con precisione tutte le sue caratteristiche: sia positive che negative. Perché si sa, il materiale perfetto non esiste, e tale regola vale anche per il durissimo granito.

– Origine e caratteristiche del granito

Le origini del granito vengono tutt’ora dibattute dagli studiosi. Il suo nome deriva dalla parola latina “granum”, che significa letteralmente “a grani”, in riferimento alla peculiare struttura di questa roccia.

Attualmente, l’ipotesi più accredita considera il granito una roccia di origine vulcanica che si è raffreddata lentamente all’interno della crosta terrestre, attraverso un processo di solidificazione e trasformazione.

Le impurità e i cristalli contenuti nella roccia e responsabili della sua colorazione sono stati poi ricoperti da un guscio esterno particolarmente duro e resistente, che ha dato vita al granito così come lo conosciamo oggi.

Le sue caratteristiche, del resto, sono piuttosto note e riguardano la sua straordinaria durezza e resistenza, che lo rendono la soluzione ideale per tutti coloro in cerca di un rivestimento bello da vedere ma anche durevole nel tempo e, soprattutto, pressoché indistruttibile.

Il granito, oltretutto, non è sempre uguale, in quanto ne esistono svariate tipologie. Più nello specifico, è possibile classificare questa roccia secondo due differenti criteri:

  • quello chimico, che si basa sulla sua composizione interna e identifica cinque diverse tipologie di granito;
  • quello cromatico, che classifica il granito sulla base di elementi più semplici quali la colorazione, le caratteristiche generali e la destinazione d’uso.

Noi ci serviremo ovviamente di quest’ultimo criterio, più adatto ai nostri scopi e in grado d’individuare ben otto differenti tipologie, una più bella dell’altra.

– Le otto tipologie di granito

Tenendo come punto di riferimento la classificazione cromatica, è possibile individuare otto differenti tipologie di granito. Scopriamo insieme quali sono.

Granito bianco

Come il suo stesso nome lascia chiaramente intuire, questa prima tipologia di granito presenta una texture bianca e compatta, con sfumature tendenti al grigio. Nota per la sua particolare resistenza, viene impiegata per rivestire sia le superfici interne che quelle esterne, in particolare scale e scalinate.

Granito rosa

Estratto dalle cave di Baveno, sul Lago Maggiore, viene largamente impiegato nell’edilizia e della decorazione. Nella sua versione più pregiata presenta una colorazione grigia con sfumature rosate.

Granito nero

Conosciuto anche come granito nero Zimbabwe, viene estratto in Sud Africa e impiegato anch’esso sia per rivestimenti interni che esterni. La sua principale destinazione d’uso lo vede come materiale di rivestimento per le opere di grandi dimensioni, ma anche per semplici top di bagno e cucina, proprio in virtù della sua apprezzata eleganza.

granito nero
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Granito grigio

Quella grigia è in assoluto la tipologia più classica e usata di granito. Viene largamente impiegata sia nell’ambito dell’arredo privato, sia in quello urbano. Oltre a questo, il granito grigio viene usato molto anche nel settore funerario, per realizzare tombe e lapidi.

Granito rosso

Il granito rosso si suddivide a sua volta in tre sotto – tipologie:

  • il rosso Santiago, proveniente dall’Argentina e di colore rosso accesso con sfumature beige e nere;
  • il rosso Africa, caratterizzato da una bellissima tonalità rubino, alternata al nero;
  • il rosso Taivassallo, dalla trama puntinata e uniforme.

Quest’ultimo, in particolare, è quello più resistente e viene impiegato soprattutto per rivestire le superfici esterne soggette a calpestio (pavimenti, scale, ecc…).

Granito Shivakashi

Caratterizzato da un fondo chiaro e cristallino di tonalità prevalentemente crema e beige, viene estratto in India e lavorato secondo diverse finiture: levigato, fiammato spazzolato, spazzolato e lucidato. La sua destinazione d’uso principale riguarda i pavimenti, anche grazie alla sua capacità di creare un’impressione di profondità dello spazio.

Granito Alaska

Contrariamente al suo nome, questa tipologia di granito viene estratta in Brasile e presenta una colorazione a sfondo bianco, con sfumature che variano dal marrone chiaro a quello più intenso, impreziosito da felspati di colore beige. Viene impiegato sia per gli ambienti interni che per quelli interni.

Granito brasiliano

Quest’ultima tipologia si caratterizza per il fatto di essere disponibile in un’ampia varietà di colori, che spaziano dal verde scuro alle tonalità giallognole. Anche i suoi impieghi sono davvero molto numerosi, grazie alle caratteristiche di resistenza, bassa porosità e facilità di pulizia che contraddistinguono questa roccia.

granito brasiliano
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– Rivestimento in granito per la casa: vantaggi e svantaggi di questa soluzione

Scegliere un rivestimento in granito per la casa, significa optare per una soluzione estremamente vantaggiosa, che però non è esente da piccole lacune. Andiamo quindi a scoprire insieme quali sono i pro e i contro del granito, partendo ovviamente dai primi:

  • è un materiale particolarmente versatile, che può dunque essere sfruttato per qualsiasi superficie della casa: pavimenti, pareti e top di bagno e cucina. Risulta inoltre perfetto anche per gli ambienti esterni;
  • grazie alla sua grande resistenza, che lo rende pressoché immune a urti e graffi, un rivestimento in granito è destinato a durare per sempre. Oltre a questo, non subisce alcun danno in presenza di temperature elevate;
  • è una pietra che richiede pochissima manutenzione e una pulizia davvero semplice, che può essere effettuata con l’ausilio di qualsiasi detergente, in quanto il granito non si scalfisce nemmeno con i prodotti più aggressivi;
  • dulcis in fundo, presenta una bellezza naturale dal fascino rustico e un design che può essere personalizzato a piacere.

Per quanto riguarda invece gli aspetti negativi che caratterizzano questo materiale, ne segnaliamo soltanto uno, ma decisamente rilevante: il costo elevato. A causa della difficoltà che si riscontra nel lavorarlo (non scordare il fatto che stiamo parlando del secondo materiale più duro del pianeta!), il granito viene venuto a prezzi più alti rispetto a quelli di altri materiali, marmo incluso. Più avanti, cercheremo infatti di capire insieme quanto può venirti a costare un rivestimento in granito per la casa, approssimando una stima.

– Dove applicare il rivestimento in granito in casa

Una delle caratteristiche principali dei rivestimenti in granito è data dal fatto che, essendo un materiale particolarmente versatile, può essere applicato con facilità a numerose superfici della casa.

Non c’è ambiente dell’abitazione nel quale il granito non possa essere sfruttato, a partire da quelli più umidi e “difficili” per antonomasia, vale a dire il bagno e la cucina. Qui il granito può infatti essere usato come materiale del top, proprio in virtù della sua grande resistenza agli agenti esterni, acqua inclusa.

rivestimento granito in cucina
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Il granito risulta ottimale anche in locali come la camera da letto e il soggiorno, dov’è possibile sfruttare le sue numerose tonalità di colore per dare vita a rivestimenti dall’estetica unica e personalizzata, in grado di arricchire di fascino questi ambienti.

rivestimento in granito in soggiorno
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rivestimento in granito in camera da letto
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– Dove acquistare i migliori rivestimenti di granito per la casa

Per essere certo di applicare il rivestimento migliore, devi ovviamente servirti del granito migliore. Trovarlo, tuttavia, non è così difficile, in quanto è sufficiente conoscere le aziende giuste alle quali rivolgersi. Aziende come quelle che ti proponiamo in questo elenco, note per essere specializzate nella produzione e nella lavorazione della pietra, granito incluso:

  • Marcolini Marmi, un’azienda veronese che propone pregiato granito made in Italy;
  • Masutti Marmi, altro marchio italiano con sede a Treviso, specializzata nella lavorazione artigianale del granito;
  • Italmarmi, un noto brand milanese esperto nella lavorazione della pietra e nella sua posa;
  • Fratelli Marmo, un’azienda di Viterbo attiva da oltre quarant’anni e specializzata nel proporre e lavorare granito sia di provenienza italiana che straniera.

Come puoi vedere tu stesso, le scelte non ti mancano di certo, a maggior ragione quando si parla dell’applicazione vera e propria del rivestimento: un procedimento complesso e delicato per il quale dovrai necessariamente servirti di professionisti.

– Come posare il rivestimento in granito

Una volta lavorato, il granito si presenta principalmente in due diversi formati: in piastrelle o in lastre. Entrambe possono avere svariate dimensioni, a seconda della loro destinazione d’uso e dell’azienda che le produce.

In linea di massima, le piastrelle partono da un minimo di 20 x 20 cm, per arrivare fino a 80 x 80 cm, misure che si presentano ovviamente meno regolari nel caso di piastrelle rettangolari.

Per quanto riguarda invece le lastre di granito, la loro misura media ammonta a 30 x 60 cm, ma può variare anch’essa a seconda delle specifiche richieste dell’acquirente e dell’azienda che le produce.

A prescindere dal formato richiesto, devi sapere che posare un rivestimento in granito (sia che si applichi al pavimento, alla parete o al top) è un lavoro da professionisti e, in quanto tale, non può assolutamente essere eseguito con il fai da te.

Il granito può infatti essere posato in due differenti modi:

  • direttamente sul pavimento preesistente;
  • su una base in cemento.
granito posa
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Nel primo caso, è bene scegliere lastre di spessore non superiore al centimetro, che andranno fissate al pavimento sottostante (o, in alternativa, a un massetto perfettamente livellato) con l’ausilio di speciali collanti.

Nel secondo, invece, le lastre possono presentare uno spessore compreso tra 1,5 e 3 cm e vengono fissate grazie a un’apposita miscela composta da sabbia, acqua e cemento. A discrezione del posatore, è possibile posare piastrelle già levigate o eseguire la finitura in corso d’opera.

Queste operazioni, che ti abbiamo descritto in maniera molto semplificata, servono a farti comprendere l’importanza di affidare la posa del tuo rivestimento in granito a personale qualificato, dotato di una profonda conoscenza di questa pietra e in grado di applicarne il rivestimento nella maniera corretta.

Lo stesso discorso vale anche nel caso in cui il tuo problema non fosse quello di posare il rivestimento in granito, bensì di rimuoverlo: un’operazione che, esattamente come la posa, richiede anch’essa l’intervento di professionisti del mestiere.

– Quanto costa un rivestimento in granito

Come ti abbiamo già anticipato, in virtù della sua difficile lavorazione, il granito si presenta più costoso rispetto ad altri materiali: molto, tuttavia, dipende dalla tipologia scelta. Calcolare un costo fisso non è dunque possibile e il massimo che riusciamo a offrirti è una stima molto approssimativa di quanto andresti a spendere.

In linea di massima, possiamo affermare che i prezzi del granito (calcolati al metro quadro) partono da un minimo di 20 – 25 euro per salire fino agli 80 – 90 euro se opti per le tipologie più pregiate di questa pietra. A tali prezzi devi poi obbligatoriamente aggiungere i costi della manodopera, che variano da un minimo di 12 euro a un massimo di 30 euro al metro quadrato.

La soluzione migliore è dunque quella di rivolgerti direttamente alle aziende chiedendo loro più preventivi, in maniera tale da farti un’idea più precisa e scegliere di conseguenza.

– Pulizia del granito: come farla?

Come ti abbiamo già spiegato, uno dei vantaggi più apprezzati del granito è dato dalla sua estrema resistenza, che si manifesta anche nel momento in cui lo si pulisce con detergenti aggressivi, che sul granito non hanno alcun effetto deleterio. A tua discrezione, pertanto, puoi servirti della classica candeggina mischiata a mezzo secchio di acqua calda o, in alternativa, a rimedi più naturali ed ecologici.

Un esempio, a tal proposito, è quello che prevede di usare un ottimo detersivo casalingo composto dall’80% d’acqua e dal 20% di aceto bianco, che andrà poi distribuito sulla superficie da pulire con l’ausilio di un semplice spruzzino. Parliamo pertanto di una pulizia davvero molto semplice e immediata, che rappresenta un ulteriore motivo per innamorarsi di questo materiale.

granito pulizia
Credits: Pinterest

Se, tuttavia, nutri ancora qualche dubbio e desideri avere una panoramica più ampia sulle varie soluzioni a tua disposizione per arredare casa:

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Simone Pierdominici