Impiegato per lungo tempo nei soli contesti rustici e campagnoli, il rivestimento in cotto per interni è stato lentamente riscoperto e riadattato anche negli stili d’arredamento attuali.
Del resto, nulla è più incantevole di una parete di mattoni rossi a vista che, grazie al suo fascino suggestivo, è in grado di arricchire gli ambienti più moderni e “cittadini” con un originale tocco contadino.
Prima di adottare un rivestimento del genere per gli interni di casa tua, è tuttavia necessario che tu conosca nel dettaglio le caratteristiche del cotto, così da riuscire a sfruttare questo materiale nel migliore dei modi.
Indice
- 1 – Origine e produzione del cotto
- 2 – Caratteristiche, pro e contro del rivestimento in cotto
- 3 – Dove posare il rivestimento in cotto
- 4 – Rivestimento in cotto: dove acquistare il migliore
- 5 – Come applicare un rivestimento in cotto
- 6 – Quanto costa il cotto per interni
- 7 – Come pulire un pavimento in cotto
– Origine e produzione del cotto
Il cotto è un materiale naturale e totalmente ecologico che viene ricavato dall’argilla attraverso un particolare trattamento, grazie al quale è possibile ottenere un rivestimento caratterizzato da un ampio spettro cromatico, che varia dal giallo ocra al rosso amaranto.
Questo perché l’argilla presenta un elevato contenuto di silicio, la cui composizione cambia a seconda dell’area di escavazione, dando vita a rivestimenti molto diversi tra loro sia sotto l’aspetto cromatico, sia sotto quello della granulometria e delle caratteristiche meccaniche.
Un’argilla ricca di ossidi di ferro, per esempio, produrrà un cotto rosso; una composta prevalentemente dal calcare, invece, darà vita a un materiale maggiormente poroso dai colori più tenui.
Tipologie di cotto
Per ottenere il cotto dall’argilla, è necessario come prima cosa sottoporla a un periodo di stagionatura, per poi mescolarla con l’acqua mediante apposite impastatrici. A seconda del metodo usato per la sua lavorazione, la pasta ottenuta viene colata all’interno di stampi o modellata a mano, per poi attendere che si asciughi mediante essicazione.
In base alla soluzione adottata, pertanto, è possibile ottenere tre differenti tipologie di cotto:
- cotto industriale;
- cotto artigianale;
- cotto fatto a mano.
Il cotto industriale è quello trafilato a macchina ed è disponibile in diversi tipi di finiture. Attraverso questa produzione è possibile ottenere due mattoni separati da diaframmi, che andranno poi eliminati in fase di separazione, o imballati e preparati per la vendita sul mercato.
Il cotto artigianale, al contrario, si ottiene senza l’ausilio di macchinari, ma con il solo impiego degli utensili. In questo modo, è possibile ottenere dei formati particolarmente grandi, che vengono proposti al mercato esattamente in queste dimensioni.
Il cotto fatto a mano, per finire, rappresenta in assoluto la tipologia più pregiata, in quanto viene lavorato senza nessun tipo di utensile né macchinario. Il risultato ottenuto è dunque unicamente il frutto del talento e della manualità dell’artigiano e, in quanto tale, pressoché unico.
Tutte e tre le tipologie di cotto, una volta fatte essiccare, devono essere cotte. Ciò avviene a diverse temperature, vale a dire:
- 600 – 800 gradi per le argille meno pregiate;
- 1000 – 1200 gradi per quelle più nobili.

Dettagli di questo tipo possono fare la differenza tra un rivestimento in cotto durevole nel tempo e uno destinato a danneggiarsi poco dopo la sua posa. Questo materiale, se opportunamente lavorato, è infatti in grado di assicurare una serie d’interessanti vantaggi, accompagnati però anche da qualche piccola lacuna.
– Caratteristiche, pro e contro del rivestimento in cotto
Come ti abbiamo appena accennato, il cotto è un rivestimento in grado di offrire diversi vantaggi, anche grazie alla sua ottima lavorabilità, che gli permette di essere sfruttato tanto per rivestire le pareti, quanto i pavimenti. Le pavimentazioni in cotto, in particolare, sono particolarmente apprezzate proprio in virtù dei loro numerosi aspetti positivi, che sono:
- la bellezza estetica e la versatilità, in quanto il cotto è un materiale in grado di adattarsi anche a stili d’arredamento molto diversi da quelli rustici e campagnoli, riuscendo sempre a creare una resa estetica estremamente suggestiva.
- La resistenza agli urti e alle intemperie, che fa dei pavimenti (e in generale dei rivestimenti) in cotto delle superfici perfette per resistere al calpestio, agli sbalzi termici e, in generale, all’azione degli agenti atmosferici. Una caratteristica, quest’ultima, che rende i rivestimenti in cotto ideali anche per gli ambienti esterni.
- La possibilità di optare per un rivestimento personalizzato e realizzato su misura, secondo i propri gusti, preferenze ed esigenze.
Accanto a questi indubbi vantaggi, tuttavia, si segnalano anche alcune piccole lacune, come per esempio la scarsa linearità dei rivestimenti in cotto ottenuti mediante lavorazione artigianale. Nel caso di pavimentazioni oggetto di questa tecnica, pertanto, occorrerà prestare una certa attenzione quando si spostano i mobili.
Oltre a questo, se si opta per il cotto artigianale (che, lo ricordiamo, è il migliore in assoluto), è necessario mettere in conto una spesa maggiore, che verrà però ampiamente ripagata dalla bellezza del rivestimento e dalla sua resistenza.
– Dove posare il rivestimento in cotto
Assodato il fatto che è possibile sfruttare il cotto sia per i pavimenti che per le pareti, è importante capire qual è la soluzione che si adatta meglio alla propria abitazione e agire di conseguenza.
Per quanto riguarda i rivestimenti in cotto per le pareti, per esempio, due locali che si prestano in modo particolare a una scelta di questo tipo sono senz’altro la cucina e il bagno.
La prima, in quanto ambiente conviviale per antonomasia, è infatti perfetta per ospitare una bella parete in cotto con mattoni a vista, in grado di conferire alla stanza un elegante tocco rustico. Una soluzione che è ugualmente sfruttabile anche per il bagno, prediligendo magari il cotto smaltato dipinto nelle tonalità dell’azzurro o del bianco.

La verità, tuttavia, è che se apprezzi l’idea delle pareti di mattoni, sei libero di realizzarle in qualsiasi ambiente della casa: in soggiorno, per creare un’atmosfera particolarmente calda e conviviale; oppure in camera da letto, per avere l’illusione di dormire in un rustico casale di campagna. Non vi è davvero alcun limite agli usi del rivestimento in cotto per le pareti, e lo stesso vale per i pavimenti.

In quest’ultimo caso, date le loro caratteristiche, si possono sfruttare per gli ambienti soggetti a maggiore calpestio, come per esempio il soggiorno. Se poi hai la fortuna di possedere un bel camino, potresti decidere di rivestire anch’esso con questo materiale, creando così un perfetto arredamento a tema “campagna”.

– Rivestimento in cotto: dove acquistare il migliore
Per essere certo di ricreare le suggestive rese estetiche che contraddistinguono i rivestimenti in cotto, devi ovviamente acquistare la tipologia migliore, rivolgendoti ai brand più esperti e professionali. Di seguito, pertanto, ti proponiamo un elenco di quelli più affidabili, presso i quali troverai senz’altro il cotto ideale per la tua abitazione:
- Ferrone, un’azienda toscana attiva sin dal 1971 nella produzione del cotto;
- Sannini, un brand anch’esso toscano specializzato nella realizzazione di rivestimenti in cotto dalla peculiare bellezza artistica;
- Antico Cotto Pievese, noto marchio umbro che propone pavimentazioni in cotto realizzate a mano;
- Fornace dei Galli, situata nel Lazio, è un’azienda esperta anch’essa nella realizzazione di rivestimenti in cotto fatti a mano;
- Cotto Tuscania, un brand dell’Emilia Romagna celebre per i suoi rivestimenti in cotto sia per interni che per esterni;
- Ceramica Francesco De Maio, un’azienda campana che propone piastrelle in cotto dipinte a mano.
– Come applicare un rivestimento in cotto
Il cotto si caratterizza per il fatto di presentarsi in vari formati, le cui dimensioni variano a seconda dell’azienda produttrice. In linea di massima, infatti, questo materiale è disponibile nel formato di:
- piastrella;
- mattoncino;
- lastra;
- tavella;
- tavellone;
- elemento d’angolo;
- listello.
Ciascuno di questi formati può presentare dimensioni differenti a seconda della sua lavorazione e destinazione d’uso. Se, pertanto, stai pensando a un rivestimento in cotto per gli interni della tua abitazione, la cosa migliore che puoi fare è parlarne direttamente con produttori esperti, i quali ti sapranno consigliare il formato e le dimensioni più idonee alle tue esigenze.
Ciò vale, a maggior ragione, per l’applicazione vera e propria del rivestimento, che dovrebbe sempre essere eseguita da personale esperto. In linea di massima, infatti, il cotto viene posato secondo due precise pose:
- posa a umido;
- posa a secco.
La posa a umido, a sua volta, può essere tradizionale o incollata, mentre quella a secco comprende una serie di tecniche più innovative. Per realizzare la posa in umido ci si serve di particolari malte o collanti che fungono da strato intermedio tra il fondo e la pavimentazione.
Le piastrelle in cotto vengono infatti posate sul collante dalla parte delle nervature, così da favorire l’incollaggio. Una volta eseguita la posa, si procede poi alla stuccatura delle fughe e, una volta asciugato lo stucco, il cotto dovrà essere passato con l’impregnante, al fine di potenziarne le capacità di resistenza.
Per quanto riguarda invece la posa a secco, frutto degli studi di questi ultimi anni, si realizza fissando il rivestimento in cotto attraverso un’intelaiatura metallica di acciaio o alluminio. Per questa tipologia di posa vengono solitamente impiegate mattonelle di dimensioni variabili, che spaziano in un range compreso tra 20 x 40 cm e 30 x 50 cm.
Come puoi intuire tu stesso, pertanto, la posa di un rivestimento in cotto necessita di estrema precisione, motivo per cui sarebbe meglio evitare il fai da te, affidandola piuttosto a esperti del settore.
Un discorso che vale anche per un’eventuale rimozione del materiale: un’operazione che, per quanto possa essere eseguita manualmente (o al massimo con l’aiuto di una buona smerigliatrice) è pur sempre un lavoro abbastanza certosino e, in quanto tale, richiede una certa perizia.

– Quanto costa il cotto per interni
Arrivato a questo punto, potresti iniziare a chiederti quanto può venirti a costare un pavimento o una parete in cotto. Si tratta ovviamente di una domanda legittima, che non prevede però una risposta assoluta. Questo perché il prezzo finale di un rivestimento in cotto per interni dipende da una serie di fattori, come per esempio:
- la metratura dello strato da ricoprire;
- la tipologia del cotto scelta;
- il tipo di posa;
- il trattamento e la lavorazione del cotto;
- le fasi del lavoro e la manodopera impiegata;
- eventuali costi extra.
Esattamente come quelli di qualsiasi altro rivestimento, anche i prezzi del cotto vengono calcolati al metro quadro.
In linea di massima, giusto per darti un’idea molto generale, possiamo dunque affermare che i costi relativi al solo acquisto del materiale partono dai 12 euro per arrivare ai 60 euro, a seconda del tipo di cotto e della lavorazione richiesta. La posa del rivestimento, invece, parte da un minimo di 25 euro e arriva a sfiorare i 100 euro, per i lavori più complessi.
Ciò significa che, se vuoi farti un’idea precisa di quanto potrebbe costarti un rivestimento in cotto per la tua casa, l’unica soluzione è quella di farti fare dei preventivi personalizzati sulla base delle tue esigenze, così da ottenere una stima molto più affidabile.
– Come pulire un pavimento in cotto
Ottenere una perfetta pulizia del pavimento in cotto è un’operazione molto semplice, che non necessita di particolari strumenti. Per eliminare la polvere e le normali impurità è infatti possibile servirsi di una scopa e/o di un aspirapolvere e, una volta che il pavimento apparirà perfettamente pulito, sarà possibile procedere con l’eventuale lavaggio.
Per lavare un pavimento in cotto ci si può servire dei classici detergenti specifici per questo materiale o, in alternativa, di miscele naturali a base aceto bianco sciolto nell’acqua, nella misura di 5 cucchiai per 2 litri, aggiungendoci anche qualche goccia di detersivo per piatti. In ultimo, per conferire un effetto lucido alla pavimentazione, è possibile passarla con cera d’api una o due volte al mese.

Come puoi intuire tu stesso, trattamenti di questo tipo sono fondamentali al fine di mantenere il tuo pavimento in cotto sempre al top. E, se sei in cerca di ulteriori consigli sui rivestimenti migliori da usare per la tua casa:
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