Avete mai sentito parlare dei radiatori elettrici svedesi? Normalmente, con quest’espressione si vuole indicare un particolare tipo di riscaldamento a basso consumo, che, come si evince dal nome, ha una chiara provenienza scandinava.

Oggi, proprio in virtù degli innumerevoli vantaggi che tale sistema è in grado di offrire, il suo utilizzo sta iniziando a diffondersi anche nel nostro paese.

Soprattutto nelle seconde case, dove magari non si dispone di un tradizionale impianto di riscaldamento con caldaia, poter contare sulla presenza di elementi scaldanti che consentano di portare gli ambienti ad una temperatura adeguata, in breve tempo e senza spendere cifre folli, è un bel vantaggio.

Vediamo dunque di capire bene di cosa si tratta, come funzionano questi elementi, se è possibile installarli ovunque, che cosa offrono di più o di diverso rispetto ad un riscaldamento di tipo tradizionale e a che prezzo.

– Riscaldamento elettrico svedese

Un radiatore svedese altro non è che un termoconvettore elettrico a basso consumo, che sostanzialmente si compone di un’innovativa resistenza elettrica e di un termostato di semplice utilizzo, ma al contempo particolarmente performante. Sono proprio questi due elementi che consentono il buon funzionamento del tutto.

La resistenza elettrica di un termoconvettore svedese viene realizzata in ceramica e posizionata all’interno di un dissipatore in alluminio, chiuso all’interno del radiatore stesso, così da evitare pericolo di ustioni o scottature.

In particolar modo, è bene tener presente che l’elemento riscaldante, in questi radiatori, ha una superficie di scambio molto maggiore rispetto a quella di tutti gli altri prodotti del medesimo tipo che è possibile trovare sul mercato e peraltro funziona a bassa temperatura (al massimo 80°C). L’aria fredda viene aspirata dal basso e per effetto camino sale all’interno del radiatore per fuoriuscire, una volta riscaldata, dalla parte alta del termoconvettore stesso.

I termostati dei radiatori svedesi (uno per ciascun radiatore!) rappresentano sicuramente l’elemento più tecnologico del sistema. A differenza di quelli dei radiatori convenzionali, che riscaldano l’ambiente in cicli di 10 minuti e dunque sono soggetti a sbalzi di temperatura che inevitabilmente portano ad un innalzamento dei consumi energetici, questi reagiscono di continuo.

Ogni 40 secondi confrontano la temperatura in ingresso con quella impostata ed in base a ciò fanno lavorare la resistenza. Così si riesce a mantenere una temperatura sempre costante e uniforme nell’ambiente, peraltro avendo la più bassa temperatura possibile sull’elemento scaldante ed al contempo risparmiando energia.

– I punti di forza del riscaldamento elettrico svedese

Abbiamo detto che l’utilizzo di un termoconvettore svedese comporta numerosi vantaggi. Ovviamene, vi starete chiedendo quali. Bene, vediamo allora di elencarveli puntualmente, ad uno ad uno.

Bassi consumi

Come abbiamo già detto il radiatore elettrico svedese è un termoconvettore elettrico a basso consumo, pertanto uno dei principali vantaggi che si hanno nell’istallazione di questa tipologia di elementi sicuramente è il risparmio energetico.

Facile istallazione e nessuna manutenzione

Per l’installazione di un radiatore svedese non è richiesta alcuna competenza particolare, così pure il funzionamento del termostato, nonostante questo sia un elemento di alta tecnologia, è davvero semplice ed intuitivo. Senza contare che questi elementi non necessitano di alcuna manutenzione e dopo anni di funzionamento il loro rendimento rimane sempre identico al primo giorno.

Sicurezza e comfort ambientale

I radiatori svedesi offrono un perfetto comfort ambientale. Innanzitutto, non bruciando ossigeno durante il loro funzionamento, non provocano danni alle vie respiratorie; evitano il cosiddetto “effetto bocca secca”; così come fanno sì che non vi sia quell’odore di bruciato, che spesso invece capita di sentire facendo uso di normali stufe elettriche e non sono soggetti a pericolo di incendio.

Inoltre, l’aria calda che fuoriesce dai termoventilatori non tende a salire verso l’alto, stratificandosi e facendo in modo che si formino zone a maggior temperatura di altre. Il caldo si distribuisce uniformemente, in modo tale che in ogni angolo della stanza la temperatura non vari mai di oltre 1°C.

– Il controllo da remoto

È possibile anche pensare di controllare questi radiatori da remoto, attraverso un’apposita app da installare sul proprio smartphone.

In questo modo, un sistema di tale tipo è ancora più performante nelle seconde case, perché vi consentirà di riscaldare gli ambienti e trovarli già in temperatura al vostro arrivo.

– Consigli per ottimizzare il funzionamento

Vediamo ora di fornirvi alcuni consigli per ottimizzare il funzionamento di queste stufe svedesi.

Come prima cosa, per riuscire ad ottenere il massimo confort, garantendosi consumi quanto più possibile ridotti, è importantissimo scegliere il modello giusto di termoconvettore per ogni singolo locale della vostra casa. Per effettuare un dimensionamento corretto dei singoli elementi è indispensabile valutare non solo la superficie della stanza (in metri quadri), ma anche la sua altezza, nonché l’esposizione, il livello di isolamento che la caratterizza ed infine la tipologia di infissi che in essa sono presenti e la loro estensione.

Chiaramente, è importante che capiate fin da subito anche in quanto tempo desiderate che il radiatore sia in grado di portare in temperatura l’ambiente in cui avete deciso di installarlo.

Se una o più delle variabili suddette risultasse “penalizzante”, ovvero se vi trovaste in presenza di locali con altezza importanti, magari esposti completamente a nord, oppure di murature poco coibentate, o ancora di infissi decisamente datati e non particolarmente performanti, sarà bene che optiate per radiatori di maggior potenza rispetto a quelli consigliati per i mq che dovete effettivamente scaldare.

Detto ciò, se per l’acquisto dei vostri nuovi radiatori svedesi vi rivolgerete a ditte specializzate proprio in questa tipologia di prodotti, saranno i loro tecnici a fornirvi una consulenza gratuita, trovando la soluzione più performante ed adatta alle vostre esigenze. Ad esempio, nei bagni è bene scegliere moduli ad hoc, dotati di adeguato grado di protezione (IP65).

In linea generale, comunque, tenete presente che tutti i radiatori svedesi vanno installati in orizzontale, ad un’altezza massima dal pavimento pari a 20 cm. Di fatto si possono appendere alla parete come dei quadri, servendosi di apposite staffe o si possono anche appoggiare a terra, basta utilizzare il loro basamento, studiato ad hoc per tale tipo d’installazione.

Infine, come buona norma, sappiate che sarebbe sempre meglio, una volta installate, non spegnere le stufe svedesi durante il periodo di riscaldamento, anche se si prevede di rimanere fuori casa per diversi giorni. In questi casi è consigliabile abbassare il termostato lasciandolo a circa 12-15°C, se poi avete in mente di assentarvi per periodi di tempo molto lunghi basterà impostarlo sulla funzione antigelo automatica.

– Quanto costano e quanto consumano effettivamente i radiatori svedesi?

Per stabilire quale possa essere il reale consumo dei radiatori svedesi nel nostro paese è stato condotto un test in Trentino Alto Adige (indubbiamente uno dei territori più freddi d’Italia). Da questa prova è emerso che, pur rimanendo accesi per tutto il giorno, i radiatori assorbivano energia all’incirca per una decina di ore al giorno.

Calcolando un costo medio dell’energia elettrica pari a 0,20€/kWh, per un singolo radiatore di potenza pari a 0,8 kW, al giorno è ipotizzabile una spesa di circa 1,6 euro (ovvero [0,8 kW] X [10 ore] X [€ 0,20 kWh] = € 1,60).

Il costo per acquistare dei radiatori svedesi, comunque, non è per nulla eccessivo, si trovano elementi a partire da 200 euro in su.

Inoltre, per il loro acquisto è possibile usufruire del Bonus Mobili ed Elettrodomestici, che consente di ottenere una detrazione del 50% dall’IRPEF di quanto speso (fino ad una spesa massima di 10.000 euro), sempre che questi siano finalizzati ad arredare immobili che siano stati oggetto di ristrutturazione.

La nostra opinione è che i radiatori svedesi sono un’ottima soluzione se avete necessità di riscaldare “elettricamente”, magari saltuariamente, una casa di villeggiatura in montagna o anche al mare, o solo dei locali in particolare.

Sara Raggi