Gli aumenti del costo del gas e, come diretta conseguenza, della corrente elettrica, sono sotto gli occhi di tutti; l’arrivo di bollette sempre più care non lascia dubbi, soprattutto a quanti, controllando i consumi, si rendono conto che non sono uguali a quelli dello stesso periodo dell’anno precedente.

Nel nostro Paese, provvede l’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, a confermare la tendenza, mettendo in chiaro, sul proprio sito, non solo gli aggiornamenti tariffari, ma anche gli aumenti degli ultimi 12 mesi, mostrando come il costo del gas naturale sia quasi quadruplicato. Per fortuna, a ridurre i costi in bolletta ci hanno pensato gli interventi governativi, i quali hanno permesso di abbassare i costi degli oneri di sistema.

Per ridurre ulteriormente i costi e tenere sotto controllo le spese per il gas, si può valutare di cambiare gestore del gas, cercando offerte e promozioni a prezzi vantaggiosi, che consentano di superare questo periodo.

– Costi del gas aumentati: il problema non è solo italiano

Una delle cause principali della crisi del gas è la riduzione delle forniture causata dalla riduzione delle importazioni dalla Russia, tra le principali fornitrici mondiali di gas grazie alle immense risorse disponibili sul territorio.

Gli aumenti del costo del gas non riguardano solo l’Italia, ma stanno facendo sentire il loro peso in molti Paesi, compreso un caposaldo europeo che, fino a qualche mese fa, sembrava intoccabile dal punto di vista economico, la Germania.

Oggi molti Paesi devono dunque fare i conti non solo con l’aumento dei prezzi del gas, ma anche con la riduzione delle forniture, le quali potrebbero non arrivare alla fine dell’inverno.

A soffrire della situazione attuale sono in particolare i Paesi del continente europeo, i quali hanno visto un aumento generalizzato dei prezzi che ha colpito praticamente tutti, comprese Francia e Gran Bretagna.

– Gas naturale: di quanto è aumentato

Andando ad analizzare i dati dell’anno scorso, si rileva che a fine agosto il prezzo del gas sul Ttf di Amsterdam si era attestato sui 27€; dodici mesi dopo, lo stesso mercato di riferimento ha fatto registrare prezzi da record, superando abbondantemente i 300€ per megawattora.

Negli ultimi giorni, a seguito della comunicazione da parte della Commissione Europea di voler mettere un tetto ai prezzi del gas e della corrente elettrica, la corsa al rialzo ha subito una rapida frenata, facendo registrare un’inversione di rotta. Secondo le notizie Ansa, a metà settembre il prezzo era sceso a 190€ per megawattora.

Come si può vedere, si tratta sempre di prezzi molto alti, i quali superano di circa sette volte quelli dell’anno passato.

– Cosa succede nel nostro Paese

Analizzando nel dettaglio la situazione in Italia, quello che si prospetta non è certo un quadro rassicurante. Secondo il Centro Studi Ircaf, l’Istituto ricerche consumo ambiente e formazione, gli italiani, a partire dai primi di agosto, potrebbero vedere raddoppiati gli importi delle bollette del gas.

Analizzando il grafico pubblicato da Arera, riferito ai consumi annui di una famiglia tipo, la quale utilizza circa 1400 m3 di gas, il prezzo del solo gas naturale in bolletta sarebbe passato dai 36,86 c€/m3 del terzo trimestre del 2021 ai 114,03 c€/m3 dello stesso trimestre di quest’anno; a calmierare i prezzi delle bollette, come anticipato nell’introduzione, ci ha pensato il governo, il cui intervento ha permesso di ridurre le spese degli oneri di sistema di 33,32€ rispetto a un anno fa.

Gli aumenti del gas influenzano inoltre direttamente il costo della corrente elettrica, causando ancora più problemi non solo alle famiglie, ma anche alle aziende.

Luca Padoin