La lavatrice, croce e delizia delle nostre giornate, rappresenta indubbiamente uno degli elettrodomestici fondamentali della casa. Senza questa preziosa alleata, infatti, saremmo costretti a fare il bucato a mano: un’eventualità che fa rabbrividire al solo pensiero.
La comodità di questo macchinario ha tuttavia un prezzo, che si traduce…nel suo prezzo! Con questo termine, non ci riferiamo tanto al costo della lavatrice in sé (che pure può essere elevato), bensì a quello segnato sulla bolletta, legato agli inevitabili aumenti della tariffa energetica causati dall’uso della lavatrice.
Ma si tratta realmente di una difficoltà insormontabile? Ovviamente no. Proseguendo con la lettura di questa guida, infatti, scoprirai quando costa meno fare la lavatrice, in quanto ti sveleremo quali sono gli orari e i giorni migliori nei quali dedicarti a questa (necessaria) incombenza.
– Quando fare la lavatrice per risparmiare?
Il risparmio energetico della lavatrice dipende da tre importanti fattori:
- l’orario e il giorno in cui viene usata;
- il contratto energetico che hai stipulato;
- la classificazione energetica della lavatrice.
Cominciamo con l’analisi del primo parametro, che si riferisce alle fasce orarie nelle quali viene suddivisa la settimana. Abbiamo infatti:
- la fascia F1: dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 19;
- la fascia F2: dal lunedì al venerdì, dalle 7 alle 8 e dalle 19 alle 23, e il sabato dalle 7 alle 23;
- la fascia F3: dal lunedì al sabato, dalle 23 alle 7, tutta la domenica e i giorni di festività nazionale.
Come puoi osservare tu stesso, il sabato e la domenica si collocano in due fasce differenti, sebbene entrambe ti permettano comunque di risparmiare. La fascia più critica, infatti, è quella contrassegnata dalla sigla “F1”, durante la quale la richiesta del fabbisogno energetico cresce in maniera esponenziale.
Detto più semplicemente, pertanto, se punti al risparmio sulla lavatrice, ti basterebbe evitare di usarla durante la fascia F1, prediligendo quindi le due fasce rimanenti: una considerazione che però non è sempre vera, in quanto dipende tutto dal contratto energetico che hai sottoscritto.
– Contratti di fornitura energetica: cosa c’è da sapere?
I contratti energetici possono influenzare l’uso della lavatrice in diversi modi, principalmente attraverso i costi energetici e le tariffe applicate. Ciò significa che, per sapere con esattezza quando fare la lavatrice per risparmiare corrente, devi avere ben presenti le condizioni del tuo contratto di fornitura energetica, concentrandoti in particolare su:
- la tipologia della tariffa, in quanto i contratti energetici possono prevedere tariffe diverse a seconda dell’orario, del giorno o della stagione. Ad esempio, alcuni contratti offrono tariffe notturne più basse, incoraggiando gli utenti a utilizzare elettrodomestici come la lavatrice durante le ore di tariffa ridotta. In questo modo, è possibile risparmiare denaro facendo il bucato nei suddetti momenti;
- la stabilità della tariffa, poiché i contratti energetici possono proporre tariffe fisse o variabili. Le tariffe fisse mantengono un costo costante dell’energia durante un periodo specifico, mentre le tariffe variabili possono fluttuare in base alle condizioni di mercato dell’energia. Con un contratto a tariffa variabile, pertanto, potresti essere incentivato a pianificare l’uso della lavatrice nei momenti in cui l’energia ha un costo più economico.
Al di là del secondo aspetto, che rappresenta quello più imprevedibile, vale la pena di concentrarsi sulla prima questione, relativa alla tipologia della tariffa, a seconda della quale puoi capire se e quanto tu possa sfruttare gli orari di risparmio energetico della lavatrice che ti abbiamo illustrato prima. Questo perché la tua tariffa potrebbe essere: monoraria, bioraria o trioraria.
- Le tariffe monorarie sono le più comuni e semplici. Se hai aderito a questa tipologia di tariffa, il costo dell’energia elettrica rimane lo stesso per tutto il giorno, 24 ore su 24. Non c’è una distinzione tra fasce orarie o giorni della settimana. Questo rende facile prevedere e gestire i costi energetici, ma può non incentivare un uso più consapevole dell’energia in base all’orario.
- Le tariffe biorarie suddividono la giornata in due fasce orarie principali, di solito un periodo di “punta” e un periodo di “fuori punta”. Il periodo di punta copre solitamente le ore in cui la domanda di energia è più alta e il costo dell’energia più elevato. Il periodo di fuori punta comprende invece le ore in cui la domanda è più bassa e il costo dell’energia è inferiore. Questo tipo di tariffa può incentivare gli utenti a concentrare l’uso di elettrodomestici ad alta energia, come la lavatrice, durante il periodo di fuori punta, risparmiando così sui costi energetici.
- Le tariffe triorarie suddividono la giornata in tre fasce orarie principali: punta, fuori punta e notturna. Di solito, il periodo di punta è quello con i costi energetici più alti, il periodo di fuori punta ha costi intermedi e il periodo notturno ha i costi più bassi. Questo tipo di tariffa offre una maggiore flessibilità rispetto alle tariffe biorarie, consentendo agli utenti di pianificare l’uso degli elettrodomestici in base alle tre fasce orarie, ottimizzandone così i costi.
Riassumendo, pertanto, se intendi usufruire dell’orario di risparmio energetico della lavatrice, devi prima assicurarti di sottoscrivere un contratto energetico con tariffa bioraria o trioraria, perché con quella monoraria non puoi godere di alcun privilegio.
– Risparmio energetico sulla lavatrice: alcuni consigli
Nel caso in cui il tuo contratto energetico preveda una tariffa monoraria, non devi necessariamente precipitarti a cambiarlo. Sapere quando costa meno fare la lavatrice, del resto, non rappresenta certo l’unica soluzione di risparmio che hai a disposizione.
In aggiunta alla questione oraria, puoi infatti sfruttare una serie di escamotage che ti permetteranno di ottenere un ingente risparmio, a patto di seguire alcune regole precise, come ad esempio:
- evitare, quando possibile, i lavaggi a temperature troppo elevate;
- sfruttare la funzione “eco” o quella analoga che hai a disposizione (per sapere qual è, consulta con attenzione i simboli della lavatrice);
- garantire una regolare manutenzione che, tra le altre cose, include anche la pulizia della guarnizione della lavatrice;
- non caricare troppo la macchina, evitando così che il motore lavori in modo eccessivo;
- effettuare il prelavaggio solo in presenza di capi davvero molto sporchi;
- scegliere una lavatrice a elevata efficienza energetica.
Quest’ultimo punto, in particolare, merita di essere approfondito. L’acquisto di elettrodomestici a basso consumo energetico, del resto, fa parte delle istruzioni in merito a come risparmiare energia in casa in 10 trucchi. Ma, a conti fatti, optare per una lavatrice di questo tipo, quando potrebbe farti risparmiare?
In linea di massima, se ti orienti verso un modello di classe A (che, secondo la nuova classificazione energetica, rappresenta la classe più elevata), puoi arrivare a risparmiare quasi 100 euro all’anno. Questo, naturalmente, se segui con attenzione anche il resto dei consigli che ti abbiamo dato.
– Conclusione
Se sei arrivato a leggere fino a qui, ti sarai definitivamente convinto di quanto l’uso intelligente della lavatrice possa aiutarti a risparmiare sui costi della bolletta. Del resto, se sai come leggere il contatore Enel, te ne sarai già accorto.
Da un lato, sapere quando conviene fare la lavatrice può senz’altro risultare molto utile. Dall’altro, tuttavia, se hai un contratto energetico con tariffa monoraria, tale informazione potrebbe rivelarsi abbastanza ininfluente.
Ecco perché la cosa migliore che tu possa fare è quella di dotarti di un modello di lavatrice di classe elevata, mettendo in atto al contempo le piccole strategie che ti abbiamo suggerito. Questo, a conti fatti, rappresenta davvero il sistema più ottimale e sicuro di risparmiare sui costi.
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