Negli ultimi tempi, le persone sono più attente alla propria salute e di conseguenza anche alla salubrità degli ambienti nei quali vivono. Infatti, l’aria può essere inquinata non solo all’esterno, per via delle emissioni delle fabbriche e delle auto, ma anche all’interno delle abitazioni. I composti organici presenti nelle vernici e nei trattamenti chimici di mobili, pareti, detersivi, rivestimenti, ecc., infatti, si sommano alle polveri che entrano dall’esterno e possono rendere l’ambiente nel quale si vive inquinato.
Proprio per questo, è fondamentale prestare attenzione all’aria indoor e purificarla per respirare aria sana ed evitare problemi respiratori, cattivi odori e temperature troppo elevate.
Indice
– Usare un purificatore d’aria
Un suggerimento per migliorare la salubrità dell’aria è quello di utilizzare un purificatore d’aria efficiente. Si tratta di un dispositivo in grado di rimuovere gli agenti inquinanti presenti negli spazi chiusi, catturando le particelle rilasciate nell’ambiente. Infatti, anche pulendo gli ambienti domestici da cima a fondo, è impossibile catturare le particelle più piccole che fluttuano nell’aria e possono essere respirate.
Esistono diversi tipi di purificatore d’aria. Tra i più utilizzati rientrano quelli dotati di filtro HEPA, ovvero un “High Efficiency Particulate Air filter”. Questo termine indica un sistema di filtrazione composto da più strati, che riesce a catturare le particelle in maniera meccanica. I purificatori dotati di filtro a carbone attivo, invece, sono studiati specificatamente per catturare gli agenti inquinanti che causano cattivo odore, come ad esempio il fumo.
I purificatori con tecnologia a ioni non sono dotati di filtro, ma emettono ioni che si “attaccano” alle particelle inquinanti e, rendendole più pesanti, le fanno cadere a terra oppure le attaccano alla piastra elettrostatica del purificatore d’aria. Questa tipologia di purificatore, chiamato anche ionizzatore, è capace di catturare particelle più piccole del purificatore dotato di filtro. Infine, è possibile trovare sul mercato anche purificatori a raggi UV, che emettono raggi in grado di spezzare la struttura molecolare delle particelle inquinanti. In ogni caso, qualsiasi sia il purificatore scelto, è fondamentale tenerlo sempre ben pulito.
– Un aiuto naturale
Un altro metodo valido che può contribuire ad un ambiente più sano viene dalla natura. Alcune piante, infatti, sono in grado di catturare alcune particelle inquinanti. Tra queste, vi è la sansevieria, a foglie piatte oppure coniche. Si tratta di una pianta da posizionare negli ingressi, poiché non richiede particolari cure e si adatta sia alla luce che al buio, producendo ossigeno anche in ambienti non luminosi.
L’Anthurium andreanum, è più complicata da coltivare perché bisogna mantenere un ambiente caldo ed umido, ma oltre ad essere molto bella e scenografica riduce la presenza di formaldeide e ammoniaca nell’aria.
Non si può non menzionare tra le piante che hanno proprietà filtranti anche l’edera, consigliata specialmente a chi ha problemi respiratori, poiché è in grado di catturare gli allergeni che fluttuano nell’aria. È possibile piantarla in vasetti da appendere negli ambienti più frequentati, come la cucina o la sala da pranzo. In ogni caso, bisogna specificare che le piante non sostituiscono i depuratori.
– Altri consigli per migliorare la qualità dell’aria
Per migliorare la qualità dell’aria indoor è fondamentale tenere sotto controllo la temperatura interna e l’umidità. In particolare, è necessario mantenere un tasso di umidità intorno al 50% e mai inferiore al 30%: solo in questo modo è possibile prevenire la formazione di muffa e funghi.
È importante, inoltre, cambiare l’aria degli ambienti con una certa frequenza. Se durante l’inverno si teme la dispersione del calore, non bisogna preoccuparsi: aprire porte e finestre per circa dieci minuti ad intervalli regolari, consente anche di mantenere costante la temperatura interna.
Bisogna, poi, evitare i rivestimenti interni che trattengono la polvere, come ad esempio la moquette e la carta da parati. È preferibile orientarsi su materiali traspiranti, anche per la realizzazione di rivestimenti termoisolanti. Questi ultimi, infatti, costituiscono una delle principali cause dell’aria domestica inquinata, così come i condizionatori. I microorganismi, infatti, si annidano nei sistemi di condizionamento, ed è per questo fondamentale pulire i filtri almeno una volta all’anno, affidandosi all’aiuto di un professionista se non si è in grado di farlo, oppure utilizzando prodotti appositi.
Infine, quando si sceglie l’arredamento e le vernici per la propria casa, è bene leggere attentamente la composizione, cercando di prediligere i materiali naturali che non rilasciano particelle.
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