Nel nostro paese, la stragrande maggioranza delle case sono dotate di una cantina, ovvero di un locale accatastato come C2, di pertinenza dell’abitazione stessa.
Una cantina, quasi sempre, si trova nel seminterrato, o addirittura a piano interrato e le sue dimensioni possono variare a seconda dei casi. In genere, però, nelle villette si può contare su ambienti più ampi, mentre nei condomini le cantine sono tutte all’incirca uguali e misurano mediamente da un minimo di 2-3 mq fino ad un massimo di 8-10 mq.
Indipendentemente dalle dimensioni, si ha a che fare con ambienti adibiti per lo più a deposito, dove vengono conservati oggetti ingombranti e che si usano di rado o solo periodicamente, come ad esempio l’albero di Natale e i suoi addobbi, gli elementi d’arredo da giardino, gli sci e quant’altro si desideri.
Spesso, poi, in cantina si tengono anche i vini e provviste di generi alimentari non facilmente deperibili. In alcuni casi, quando la conformazione e le dimensioni della cantina lo consentono, questa viene utilizzata anche come piccolo laboratorio personale dove svolgere, per passione o per necessità, dei lavoretti di bricolage e fai da te.
Alla stessa stregua, vi sono cantine che adeguatamente attrezzate ed insonorizzate possono prestarsi a fungere da piccole sale prova per musicisti.
Premesso questo, per sua natura una cantina è un ambiente piuttosto rustico e poco rifinito, dove la cura per i dettagli è davvero minima. Solo in alcuni casi si tinteggiano le pareti e, non di rado, soprattutto per abitazioni un po’ datate, accade che questa, così come il box, originariamente non sia stata pavimentata.
Vediamo, allora, quali alternative si hanno se si desidera ristrutturare la cantina, magari rendendola più piacevole ed inserendovi una pavimentazione ad hoc.
Prima di capire come è possibile intervenire per creare un’adeguata pavimentazione per la vostra cantina bisogna, però, accertarsi di quale sia l’effettivo stato di fatto delle cose ed al contempo avere già ben chiaro in mente per quali scopi si ha intenzione di utilizzare questo locale.
Questo vale a prescindere dal fatto che nel momento in cui decidete di intervenire la vostra cantina non abbia alcuna pavimentazione, o che ce ne sia una che, però, per un motivo o per l’altro volete sostituire perché non vi soddisfa più.
Perché si desidera un nuovo pavimento per la cantina
Spesso, quando si decide di fare dei lavori in casa, soprattutto in ambienti di servizio che nessuno vede, come le cantine, è perché ci sono degli evidenti problemi da risolvere.
Nella maggior parte dei casi i guai che si riscontrano nelle cantine, così come nei box, nelle taverne ed in tutti gli ambienti anche solo parzialmente interrati o costruiti direttamente a quota del terreno, riguardano la presenza di eccessiva umidità.
Nel peggiore, dei casi questa può causare infiltrazioni, che danno luogo a macchie, efflorescenze e muffe, rendendo gli ambienti maleodoranti e poco salubri. Qualora, poi, non vi sia la possibilità di areare i locali con l’apertura di finestre o queste offrano davvero un recircolo minimo, le cose peggiorano. Ecco allora che, anche solo pensare di depositare qualcosa in cantina, diventa impossibile senza prima correre ai ripari.
Per ciò che concerne le nuove costruzioni, per evitare il verificarsi di inconvenienti di questo genere la cosa migliore, e che solitamente viene fatta, è realizzare contro terra un vespaio areato, poi isolare il pavimento cantina ed al contempo impermeabilizzare a dovere fondazioni e muri contro terra.
Ovviamente, se si interviene sull’esistente tutto si complica. Innanzitutto se la vostra cantina presenta un semplice battuto di cemento ed è priva di una vera e propria pavimentazione, potete iniziare ad escludere l’eventualità che vi sia un vespaio areato.
Se volete pavimentare dovrete inevitabilmente prevedere di realizzarne uno. Una cosa è certa: mai andare a realizzare un massetto e a posare un pavimento direttamente sul battuto esistente: finirete per peggiorare le cose e comprometterete irreparabilmente lo stato delle murature!
Nel caso in cui nella vostra cantina una pavimentazione ci sia, ma non abbiate certezze circa la presenza di un vespaio, prima di prendere qualunque iniziativa fate fare un assaggio da un tecnico.
Come scegliere il pavimento cantina
La scelta del pavimento di cantina, dunque, è fortemente dipendente, non tanto dal risultato estetico che si desidera ottenere, quanto da cosa effettivamente c’è sotto. Inoltre è fondamentale capire quanto si è disposti a fare (e a spendere) in termini di lavori, per migliorare la situazione in essere.
Un pavimento per cantina realizzato con dell’autolivellante può essere più che sufficiente nei casi in cui questo ambiente venga effettivamente impiegato solo come deposito, mentre per altri scopi è meglio optare per un rivestimento più “formale” e rifinito.
Piuttosto che il legno, che è un materiale vivo e soffre la presenza di umidità e gli sbalzi di temperatura, è meglio optare per delle piastrelle.
Anche il cemento stampato è un ottima alternativa, specie se si ha necessità di una superficie con elevata portanza, magari anche carrabile. Nelle case di campagna il cotto o la pietra rimangono un must.
Una volta che si è sistemato il fondo, in realtà, sulla scelta del materiale di rivestimento è possibile spaziare. Non dimenticate però che una cantina è pure sempre un ambiente di servizio: pertanto prediligete la resistenza e la manutenibilità delle superfici!