Quando si parla di parquet, ci si riferisce solitamente al parquet con listoni di rovere. Questa tipologia rappresenta infatti la più comune in assoluto, il parquet per antonomasia, e il motivo è ovviamente da attribuire alle caratteristiche del rovere.
Il legno di rovere, infatti, si presta particolarmente a essere utilizzato come materiale per il parquet: le sue calde tonalità di colore, la sua estetica raffinata e, non ultimo, la sua resistenza, lo rendono la scelta ideale per questo tipo di pavimentazione.
Scopo della nostra guida è dunque quello di fornirti una panoramica completa di questa soluzione. Prosegui con la lettura e scopri tutte le caratteristiche, i vantaggi e gli svantaggi del parquet in rovere!
Indice
– Listoni di rovere: caratteristiche del legno
Il legno di rovere si estrae da una quercia semi – caducifoglia chiamata Quercus petraea. Lavorarlo è piuttosto semplice, il che giustifica il suo impiego in numerosi settori, in primis quello della pavimentazione. Il pavimento in rovere naturale può infatti essere sottoposto a ogni tipo di finitura, oltre a prestarsi con facilità a tutte le tipologie di posa. Oltre a questo, i colori del parquet in rovere possono variare molto, passando dal bruno giallastro a una serie di sfumature estremamente variegate, offrendoti così un’ampia varietà di scelta per quanto concerne le tonalità del tuo pavimento.
Per quanto riguarda invece le caratteristiche più meccaniche, il legno di rovere si dimostra particolarmente flessibile alle sollecitazioni, proprio in virtù della sua grande resistenza. Offre una buona stabilità e una discreta durabilità, sebbene necessiti comunque di un minimo di manutenzione. In generale, pertanto, possiamo affermare che si tratta del legno più richiesto nel settore dei parquet ma, prima di adottarlo come scelta definitiva, è bene che tu conosca nel dettaglio i vantaggi e gli svantaggi che lo caratterizzano.
– Parquet in rovere: vantaggi e svantaggi
Dalle caratteristiche che ti abbiamo illustrato, dovresti esserti già fatto un’idea dei vantaggi offerti dal parquet in legno di rovere. Tuttavia, fedeli al motto latino “Repetita iuvant”, di seguito te li riassumiamo in un pratico elenco, così che tu possa fissarteli in testa una volta per tutte. Gli aspetti positivi del legno di rovere sono:
- una resa estetica elegante;
- la possibilità di scegliere tra diversi tipi di rovere, caratterizzati da svariate sfumature di colore e tonalità;
- una notevole resistenza, che rende questo pavimento adatto anche a locali soggetti all’umidità come il bagno e la cucina;
- una manutenzione semplificata.
Per quanto riguarda invece gli svantaggi offerti da questo pavimento, abbiamo:
- l’ossidazione, un processo pressoché inevitabile che causa delle profonde modifiche nella colorazione originale del pavimento;
- la tendenza a graffiarsi con facilità;
- il costo elevato.
– Parquet con listoni di rovere: quanto costa posarlo?
Se, dopo aver letto la lista precedente, ti stai giustamente domandando cosa s’intenda per “costo elevato”, devi sapere che il prezzo finale di un pavimento in rovere dipende da una serie di fattori. Elementi quali la provenienza del legno e il tipo di lavorazione che richiedi, la dimensioni delle tavole, la finitura che scegli e, ovviamente, la messa in posa con relativa manodopera, contribuiscono inevitabilmente a far lievitare il costo totale del lavoro.
Per darti un’idea generale, tieni presente i costi del parquet in rovere vengono calcolati al metro quadrato e, stante tutti i parametri di cui sopra, possono variare da un minimo di 15 euro fino ad arrivare ai 50 euro. Ciò significa che, se vuoi avere una stima esatta di quanto ti verrà a costare la posa del tuo pavimento, ti conviene farti fare più di un preventivo, così da poter scegliere quello che ti garantisce il miglior rapporto qualità – prezzo.
– Parquet in rovere, in bamboo o in teak: meglio le essenze classiche o quelle esotiche?
Prima di prendere la tua decisione finale, optando per il parquet in rovere, sarebbe bene che avessi almeno un’idea delle varie tipologie di legno offerte dal mercato. Più nello specifico, infatti, dovresti aver chiaro in testa se preferisci le essenze classiche o quelle esotiche. Questo perché il rovere viene considerato l’essenza classica per antonomasia, il simbolo indiscusso del legno nostrano, con tutte le caratteristiche positive di cui ti abbiamo ampiamente parlato.
Le essenze esotiche, tuttavia, costituiscono un’alternativa ugualmente appetibile. Esse comprendono infatti tutti quei legni di provenienza orientale, in particolar modo dalle foreste asiatiche. Il bamboo, per esempio, rappresenta la soluzione ideale per le persone ambientaliste: la pianta da cui viene estratto, infatti, ha il potere di autorigenerarsi, il che la rende immune dal fenomeno della deforestazione. Optare per un parquet in bamboo significa quindi scegliere un pavimento ecologico, stabile e resistente, sebbene scarsamente resistente all’umidità.
Un’altra essenza esotica particolarmente apprezzata è data dal teak, un legno caratterizzato da una peculiare eleganza e da una colorazione marrone unica nel suo genere. Noto per la sua incredibile resistenza, al punto da essere usato come materiale di costruzione delle barche, tende però a ingrigirsi con il passare del tempo ed esige pertanto di essere periodicamente trattato con oli specifici.
– Quando scegliere il pavimento in rovere
A fronte di tutto quello che ti abbiamo detto finora, dovresti esserti fatto un’idea chiara sul pavimento in legno di rovere ma, soprattutto, dovresti aver capito se questo tipo di parquet sia adatto a te oppure no.
Confrontato con essenze orientali quali il bamboo e il teak, apparentemente non sembra avere particolari qualità aggiuntive da offrire. Rispetto al teak tende forse a ingrigirsi di meno (sebbene sia comunque soggetto al fenomeno dell’ossidazione) e, rispetto al bamboo, è maggiormente resistente agli attacchi dell’umidità. Dunque perché sceglierlo?
La risposta è molto semplice: perché è il legno italiano per eccellenza, proveniente da foreste italiane e prodotto e in maniera ecosostenibile. Sceglierlo significa optare per un legno già presente nel nostro Paese, quindi con ridotti costi di spedizione, se non addirittura a chilometro zero.
Sceglierlo vuol dire affidarsi a un prodotto made in Italy dalla qualità garantita, lavorato dai nostri operai all’interno di un mercato sempre più prospero e in crescita. Sceglierlo, infine, significa anche fare affidamento esclusivamente sulle nostre risorse, evitando di depredare quelle straniere.
E, nonostante quelle elencate costituiscano già eccellenti motivazioni, tieni anche presente il fatto che il parquet in rovere è in assoluto uno di quelli più facili da posare e trattare, nonché da pulire: tutte caratteristiche che contribuiranno a non farti pentire della tua decisione!
– Parquet con listoni di rovere: le tecniche di posa
Il pavimento in legno di rovere è soggetto a tre differenti tipologie di posa, ciascuna con i propri pro e contro:
- la posa inchiodata
- la posa incollata
- la posa flottante
La prima posa è tendenzialmente quella meno utilizzata, in quanto poco pratica e molto laboriosa da mettere in atto, con conseguente aumento di prezzo. Essa consiste infatti nell’inchiodare letteralmente il parquet al fondo sottostante e, per poterla mettere in atto, è necessario che siano presenti determinate condizioni, come per esempio listelli di spessore non inferiore ai 18 millimetri.
La posa incollata, decisamente più consigliata e frequente, può essere sfruttata sia per fondi creati ex novo, sia per quelli preesistenti, sopra ai quali il rivestimento viene semplicemente incollato mediante speciali collanti. Si tratta di un metodo di posa definitivo, per cui il pavimento non potrà più essere rimosso a meno di non romperlo del tutto.
La posa flottante, infine, prevede di appoggiare il parquet sulla base sottostante, alla quale viene agganciato mediante una serie d’incastri a click o, in alternativa, facendo uso di una colla vinilica che leghi le assi di legno l’una con l’altra. La prima opzione, quella a click, costituisce solitamente la soluzione migliore, in quanto ti darà la possibilità di smontare e rimontare liberamente il tuo parquet in caso di bisogno.
– Pulizia e manutenzione del pavimento in rovere: come e quando eseguirle
Come tutti i parquet, anche quello in rovere necessita di un minimo di cura e attenzioni, che si traducono in una pulizia frequente e in periodiche operazioni di manutenzione. Queste ultime consistono più che altro in una lamatura da eseguirsi ogni dieci – quindici anni, allo scopo di cancellare i segni dell’usura e far durare il rivestimento più a lungo.
La pulizia, che dev’essere ovviamente molto più frequente, può invece essere eseguita con un panno in microfibra impregnato di detergente, di quelli specifici per i parquet in legno. Per passare meglio il panno, è possibile aiutarsi con una scopa con setole di plastica o saggina.
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