Affidarsi ad un bravo architetto, possibilmente uno che già conoscete e che goda a pieno della vostra fiducia, è forse la decisione più importante che dovete prendere quando decidete di ristrutturare la vostra abitazione.

Certo, tra le varie spese da sostenere sarà necessario considerare anche quella relativa all’onorario dell’architetto, ma vi assicuro che se vi mettete nelle mani di un vero professionista si tratta di soldi ben spesi!

Un bravo architetto, una volta visionato l’immobile e dopo aver preso atto dei vostri desideri e delle vostre esigenze, sarà in grado di sottoporvi varie soluzioni progettuali alternative, trovando quella che davvero fa al caso vostro, tenendo conto anche del budget che vi siete prefissati.

Una volta trovata la soluzione perfetta, l’architetto vi guiderà nella scelta di ogni dettaglio, indirizzandovi fin da subito verso determinate opzioni ed escludendone altre. Terrà conto anche dei vincoli imposti dalla normativa e da quelli relativi alla parte impiantistica, delle tempistiche e della burocrazia da sbrigare e redigerà un progetto definitivo ed uno esecutivo.

Se lo desiderate, potrà predisporre anche un computo metrico estimativo, che terrà conto di tutto quanto c’è da fare e da spendere e vi servirà per farvi innanzitutto un’idea precisa del costo da sostenere e poi sarà utilissimo per potervi far preparare dei preventivi attendibili e comparabili da diverse imprese, in modo da individuare quella a cui affidare i lavori. Senza contare che controllerà per voi tutte le fasi esecutive, facendo in tutto e per tutto sempre il vostro interesse.

Vediamo allora di capire quanto costa tutto ciò, come procedere al calcolo della parcella dell’architetto, quali voci sono indispensabili e quali accessorie.

Costo CILA architetto: tutte le voci possibili

Normalmente quando si deve ristrutturare un immobile, mediante lavori definibili di manutenzione straordinaria, in Comune è necessario presentare una pratica definita CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata), pertanto bisogna incaricare un architetto che si occupi quanto meno della parte burocratica, della progettazione e della direzione lavori.

Le suddette voci saranno sempre presenti nel preventivo di parcella relativa all’onorario architetto.

Se però non avete bene le idee chiare sul da farsi e desiderate che il professionista esegua un sopralluogo preventivo, realizzandovi una progettazione preliminare, sottoponendovi almeno 4 o 5 diverse proposte di progetto tra cui scegliere, dovrete aggiungere anche questa voce.

La progettazione esecutiva, ovvero quella dei dettagli in scala maggiore all’ 1:100 (1:50 e 1:20 per i bagni) non è indispensabile, ma assolutamente consigliata, proprio per non lasciare nulla al caso.

Anche la redazione del computo metrico, così come la stesura del contratto d’appalto con l’impresa, che vi tuteli in modo consono, sono voci che potrete decidere di escludere, a vostro rischio e pericolo.

Altra voce che è possibile includere è quella relativa alla sicurezza in cantiere, che vi tutela in caso di eventuali incidenti che potrebbero verificarsi agli operai mentre sono al lavoro in casa vostra. In alcuni casi è obbligatoria sia l’invio della Notifica preliminare, che la nomina di un coordinatore e la redazione di un Piano della Sicurezza, in altri, volendo, è possibile farne a meno. È un costo in più, ma sono responsabilità in meno!

La progettazione d’interni è un’ulteriore spesa: se desiderate che l’architetto crei per voi un ambiente personale e perfetto, accompagnandovi nella scelta di ogni cosa, dai mobili ai complementi, passando per l’illuminazione fino ad arrivare alla scelta di quadri e tessili, questo è un servizio aggiuntivo.

Ognuna delle voci suddette ha un suo prezzo, che varia a seconda dei casi, della situazione di partenza e delle dimensioni del vostro immobile. Se poi dovete intervenire anche sugli impianti e sull’involucro, potrebbe essere necessaria la redazione della cosiddetta Legge 10, così come, se dovete apportare modifiche che influiscono sull’aspetto esterno della casa, potrebbe rendersi d’obbligo una relazione di impatto paesistico. Infine, quasi sempre, è necessario redigere una nuova scheda catastale.

Detrazione parcella architetto per ristrutturazione

Un bravo architetto, infine, vi saprà indirizzare fin da subito, in modo consono, anche per ciò che riguarda l’iter da seguire per poter usufruire delle detrazioni fiscali.

Al pari di ogni altra spesa sostenuta, infatti, anche la parcella professionale può godere degli incentivi dedicati alle ristrutturazioni edilizie, pertanto potrete recuperare il 50% di quanto corrisposto all’architetto, portandolo in detrazione IRPEF per i 10 anni successivi, a patto di seguire la medesima procedura che si applica ai lavori.

Ricordate….

Fate attenzione, perché se da un lato è vero che i minimi tariffari ormai da tempo sono stati aboliti, un preventivo professionale eccessivamente basso, normalmente, è sinonimo di un lavoro approssimativo, di poca attenzione e poca presenza in cantiere.

Dovete avere piena fiducia nelle capacità del vostro architetto e sentirvi sicuri che faccia in tutto e per tutto il vostro interesse, tramutando i vostri desideri in realtà: solo così quelli relativi alla parcella saranno soldi ben spesi!

Sara Raggi