Le stufe a gas per interni rientrano tra i sistemi di riscaldamento della casa più apprezzati e utilizzati. Esse, come il loro stesso nome lascia supporre, vengono alimentate per mezzo del gas e rappresentano un’eccellente maniera di riscaldare l’ambiente, oltre a presentare un design spesso molto accattivante.
Questo perché le stufe a gas possono considerarsi dei veri e propri oggetti d’arredamento, motivo per cui la loro estetica viene curata sin nei più piccoli dettagli.
L’estetica, per quanto importante, non è tuttavia la prima questione sulla quale bisogna concentrarsi in fase d’acquisto di una di queste stufe. Il nostro primo pensiero dovrebbe infatti essere rivolto all’alimentazione della stufa, che può essere a metano o a gpl: quale delle due opzioni è la migliore?
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Scopo di questa guida è proprio quello di rispondere a questa e altre domande, illustrando nel dettaglio i vantaggi e gli svantaggi legati alle due tipologie di stufe, nonché il loro funzionamento.
Capito questo, infatti, scegliere il modello migliore per noi e per la nostra casa ci risulterà molto più semplice e immediato. Se il programma riscuote la vostra approvazione, vi auguriamo dunque una buona lettura!
– Stufe a gas a metano: caratteristiche e funzionamento
Quando parliamo di stufa a gas moderna ci riferiamo ovviamente a quella alimentata a metano. Questa soluzione, infatti, sta riscuotendo un successo e una diffusione sempre maggiore, per via dei molteplici vantaggi che è in grado di assicurare, tanto che sono sempre più numerosi i consumatori che optano per questa particolare forma di riscaldamento.
In questo paragrafo cercheremo quindi di capire quali sono questi lati positivi, come possono essere impiegate queste stufe e, soprattutto, come funzionano.
Stufa con alimentazione a metano: come funziona
La decisione d’installare una stufa alimentata a metano può rivelarsi molto utile soprattutto nel caso in cui si trascorra fuori casa la maggior parte della giornata, rientrando soltanto alla sera.
In questi casi, infatti, si tende a sfruttare soltanto alcune stanze della casa, a discapito di altre che invece non vengono quasi mai utilizzate e che, pertanto, non vi è alcun bisogno di riscaldare.
L’installazione di una stufa a metano, dunque, rappresenta sicuramente un’ottima idea utile a riempire la casa di un gradevole tepore, facendoci al contempo risparmiare notevolmente sui consumi. Ma a che cosa è dovuto il suo funzionamento?
Il riscaldamento di questo tipo di stufa avviene per mezzo di tre mattoncini a infrarossi, che possono essere accesi sia uno alla volta che tutti quanti insieme, a seconda del grado di calore che si vuole ottenere.
Un solo mattoncino è generalmente in grado di generare una potenza pari a 1400 watt, raggiungendo un totale di 4200 watt quando viene acceso insieme agli altri due. Ciò rende quindi la stufa a metano incredibilmente potente, con un rendimento termico che ammonta al 100% per merito del fatto che non vi è alcuna dispersione del calore.
Stufa a metano vs stufa gpl: che differenza c’è?
Come abbiamo anticipato nell’introduzione, oltre alla stufa a metano esiste anche la stufa gpl, di cui parleremo in maniera approfondita nel prossimo paragrafo. Qui ci limiteremo a porre in evidenza la principale differenza strutturale che intercorre tra queste due stufe dalla differente alimentazione e che è data dalla presenza della bombola.
Il principale vantaggio della stufa a metano, infatti, sta proprio nella sua possibilità di fare a meno di questo strumento che, se usato scorrettamente, può portarci anche a correre dei grossi rischi.
Oggigiorno, fortunatamente, contro la pericolosa bombola della stufa a gas sono state approntate delle adeguate misure di sicurezza, in grado di ridurre drasticamente il margine di rischio.
D’altro canto, è innegabile che si parla per l’appunto di “riduzione” del margine di rischio e non di annullamento. Questo, infatti, è possibile soltanto con l’utilizzo della stufa a metano che, a differenza di quella a gpl, può tranquillamente essere installata sul pavimento o sulla parete con l’ausilio di staffe, per poi essere collegata al tubo dell’alimentazione.
– I vantaggi della stufa a metano: quali sono?
Sulla base delle informazioni che abbiamo fornito nel paragrafo precedente, risulta evidente che le stufe a metano sono molto più sicure rispetto a quelle alimentate a gpl.
La sicurezza, tuttavia, non rappresenta certo il loro unico vantaggio: in questo paragrafo ci occuperemo di elencare e spiegare tutti i lati positivi che caratterizzano questo eccellente sistema di riscaldamento.
I vantaggi della stufa a metano
Giunti a questo punto, dovrebbe risultare ormai chiaro che l’installazione di una stufa alimentata a metano è in grado di portare con sé una molteplicità di vantaggi, di cui la già citata assenza della bombola ne rappresenta soltanto uno.
Di seguito andiamo dunque a elencare tutti i numerosi lati positivi garantiti dall’utilizzo di questo sistema di riscaldamento che, come vedremo, possiede caratteristiche tali da risultare davvero consigliato.
Facile collocazione
Il primo vantaggio che è giusto far presente si riferisce alla collocazione. Tra tutte le stufe a gas per il riscaldamento, infatti, quelle a metano offrono il merito di essere le più semplici da installare. Non necessitando della canna fumaria, infatti, possono essere tranquillamente poste in qualsiasi stanza, a nostra completa discrezione o quasi.
Facile installazione
Oltre alla collocazione, di facile c’è anche la loro installazione. Le stufe a metano non richiedono infatti l’intervento di alcun tecnico e non sono soggette a norme legislative.
Ciò significa che per installarle è sufficiente allacciarle alla rete di distribuzione del gas tramite un tubo di metallo.
Sicurezza nell’accensione e nello spegnimento
In questo caso parliamo di un vantaggio duplice, che si riferisce sia all’accensione di questo tipo di stufe sia al loro spegnimento. Il primo, infatti, avviene tramite il piezoelettrico, il che significa che si riesce a fare a meno della corrente elettrica (con conseguente risparmio economico).
Lo spegnimento della stufa, invece, ha direttamente a che fare con la nostra sicurezza: grazie ai sistemi di protezione di cui questi sistemi riscaldanti sono dotati, infatti, essi si spegneranno in automatico in caso di assenza della fiamma pilota.
Rispetto per l’ambiente
Uno dei migliori vantaggi derivanti dall’utilizzo delle stufe a metano deriva dal fatto che esse sono molto ecologiche rispetto ad altri sistemi di riscaldamento.
Il motivo è da attribuire al loro funzionamento, che si basa sulla presenza di un catalizzatore in grado di trasformare il monossido di carbonio, che si genera durante il processo di combustione, in una miscela composta da vapore acqueo e anidride carbonica, dispersa nell’ambiente in piccoli quantitativi. L’aria che si respira a contatto con una stufa a gas metano, di conseguenza, risulta più pulita e salubre.
Scarso ingombro
Come abbiamo già spiegato, i sistemi riscaldanti a metano non appartengono alla categoria delle stufe a gas con la bombola.
Ciò le porta a vantare dimensioni più ridotte rispetto a quelle che funzionano a gpl e, di conseguenza, a essere anche meno ingombranti e più facilmente installabili.
Costi ridotti
L’ultimo, ma non meno importante lato positivo offerto dalle stufe alimentate a metano si riferisce ai loro costi contenuti, che le rendono dunque acquistabili anche da chi non dispone di molti soldi. Un vantaggio senz’altro apprezzabile.
Basandoci su questo elenco, verrebbe proprio da pensare che acquistare una stufa a gas metano rappresenti la scelta migliore che si possa fare; ciò nonostante, è giusto far presente che anche questi eccellenti sistemi di riscaldamento non sono esenti dal presentare difetti e svantaggi. Rispetto ai numerosi lati positivi offerti, in realtà, si tratta perlopiù di dettagli, che è però corretto sottolineare.
Il primo di essi si riferisce, molto banalmente, al fatto che per poter godere del calore a metano occorre possedere l’allacciamento: una possibilità che purtroppo non tutti possono vantare.
A differenza del gpl, infatti, il metano arriva solo nelle zone servite dalla rete nazionale, che non copre quelle più impervie e isolate. Oltre a questo, le tariffe sul gas metano vengono applicate a scaglioni, il che obbliga il consumatore a verificare da sé i propri consumi, con conseguente incomodo.
In ultimo, è giusto ricordare che, sebbene la collocazione di questo tipo di stufe sia a discrezione dell’acquirente, esse dovrebbero essere poste solo ed esclusivamente in stanze di almeno quaranta metri quadri, dove vi sia una presa d’aria esterna in grado di assicurare un costante arieggiamento ed evitare così una saturazione dell’ossigeno che potrebbe risultare potenzialmente rischiosa.
Come possiamo notare, dunque, anche le stufe a metano presentano qualche piccolo svantaggio che, tuttavia, non supera comunque la grande quantità dei lati positivi offerti da questo sistema di riscaldamento.
Nel prossimo paragrafo, ad ogni modo, ci concentreremo sul suo principale avversario, vale a dire la stufa gpl, valutando anche per essa funzionamento, pro e contro.
– Stufe a gas gpl: caratteristiche e funzionamento
Dopo aver presentato nel dettaglio le stufe a metano, è tempo di occuparci delle stufe a gpl che, proprio come le loro avversarie, traggono il proprio nome dal tipo di alimentazione cui sono soggette.
Mentre il metano appartiene alla categoria degli idrocarburi semplici, il gpl è più complesso, essendo composto da una miscela degli stessi, i cui elementi principali sono solitamente il propano e il butano.
La differenza principale con il metano, ad ogni modo, è data dal fatto che mentre quest’ultimo non riesce ad arrivare dappertutto, motivo per cui non tutti se lo possono permettere, il gpl è sempre disponibile, in quanto è sorretto da una rete di distribuzione tale che gli consente di raggiungere qualsiasi zona. Optare per una stufa a gpl, pertanto, in alcuni casi non rappresenta una libera scelta, bensì l’unica soluzione possibile.
Chiarito questo, andiamo subito a esaminare il funzionamento di questo tipo di stufa, concentrandoci anche sulla sua struttura esterna che, come avremo modo di scoprire, può presentarsi con o senza canna fumaria.
Come funziona una stufa a gpl
Come abbiamo affermato poc’anzi, esistono stufe a gas con la canna fumaria e stufe che invece riescono a farne a meno. Oggigiorno quelle che riscuotono maggiore successo sono quelle che ne sono sprovviste e la motivazione è piuttosto evidente.
Le stufe dotate di canna fumaria necessitano inevitabilmente di dover affrontare degli ingenti e costosi lavori di muratura per poterla installare; quelle che ne sono sprovviste, al contrario, sfruttano un semplice tubicino per l’uscita dei fumi, semplificando così non poco la vita.
A prescindere da questo dettaglio, tuttavia, il funzionamento di una stufa alimentata a gpl si basa sulla presenza della bombola, che viene posta all’interno del vano che si trova sul retro. Il gas in essa contenuto viene poi collegato a un tubo, grazie al quale può raggiungere il punto di combustione e iniziare a irradiare il calore.
La potenza di quest’ultimo può essere regolata attraverso un’apposita manopola, che permette di scegliere fra diversi livelli, solitamente tre. Esistono poi delle variazioni che dipendono dalla tipologia di stufa a gpl che ci troviamo di fronte: un argomento di cui parliamo nel dettaglio nella prossima sezione.
Stufa a gpl: le tipologie
Di stufa a gpl non ne esiste un tipo solo ma, al contrario, se ne possono trovare tre distinte tipologie: la stufa a gas con pannello catalico, la stufa a gas con pannello a infrarossi e, per finire, la stufa a gas ventilata. Di seguito le presenteremo brevemente, spiegando le differenze che sussistono tra di loro.
Stufa a gas con pannello catalitico
Questa prima tipologia di stufa presenta un pannello piuttosto grande, caratterizzato quindi da una superficie radiante molto più estesa rispetto a quella delle altre tipologie. La sua potenza riscaldante, pur essendo regolabile attraversi i già citati tre livelli, ha però il difetto di essere un po’ limitata.
Stufa a gas con pannello a infrarossi
Questa seconda tipologia, al contrario di quella precedente, presenta una superficie di irraggiamento composta da tre speciali pannelli in ceramica, materiale in grado di garantire una maggiore tenuta del calore.
Essi possono essere attivati uno per volta o tutti insieme, a seconda dell’intensità del riscaldamento che si desidera avere. Ad ogni modo, proprio come nel primo caso, abbiamo anche qui la possibilità di regolare la potenza su tre differenti livelli.
Oltre a questo, è giusto poi ricordare che sia la tipologia a infrarossi sia quella catalitica sono dotate di due utilissimi sistemi di sicurezza, vale a dire: una valvola che consente al combustibile di bruciare e di spegnersi quando la fiamma si spegne; e l’analizzatore dell’ambiente, che controlla il livello di CO2 presente nell’atmosfera, spegnendo immediatamente l’impianto se esso dovesse superare l’1,5%, che rappresenta il massimo della quantità accettabile.
Da ciò si evince chiaramente che sia la stufa catalitica, sia quella a infrarossi sono stufe a gas per grandi ambienti, dove per l’appunto l’aria è più libera di circolare e non si rischia quindi di soffocare.
Vero è che è tranquillamente possibile adattarle anche alle piccole stanze, a patto però di garantire un adeguato riciclo d’aria: dopo tutto, ne va della nostra personale sicurezza.
Stufa a gas ventilata
La differenza di questa terza tipologia rispetto alle due che abbiamo precedentemente descritto è di fatto minima. Il suo funzionamento, infatti, si basa sempre sulla presenza dei pannelli ma, in questo caso, sono presenti anche due ventole ricoperte da una griglia.
Il loro scopo consiste infatti non solo nel diffondere il calore, ma anche nel direzionarlo verso le zone della stanza che ne hanno maggior bisogno: si tratta dunque di un optional in più, che risulta particolarmente gradito nelle stanze di grandi dimensioni, dove spesso sono presenti delle aree che tendono a rimanere fredde.
– Quali sono i vantaggi delle stufe a gpl ?
Arrivati a questo punto, dopo aver descritto nel dettaglio le tre tipologie in cui è possibile suddividere le stufe a gpl, è tempo di valutare quali sono i vantaggi garantiti da questa forma di riscaldamento.
Proprio come abbiamo fatto per le stufe a metano, infatti, andremo a esaminare con attenzione tutti i lati positivi offerti dal gpl, insieme agli eventuali svantaggi.
Vantaggi delle stufe a gpl
Di seguito proponiamo l’elenco dettagliato di tutti i vantaggi e i lati positivi derivanti dall’utilizzo delle stufe a gpl. In questo modo, la scelta tra i due differenti tipi di riscaldamento risulterà molto più facile.
Totale reperibilità
Come abbiamo già avuto modo di dire, a differenza del metano, il gpl è sempre e comunque reperibile. Ciò significa che chiunque ne può fare uso facilmente, a prescindere da dove si trovi.
Rispetto dell’ambiente
Contrariamente al pensiero di molti, anche il gpl è un gas rispettoso dell’ambiente che ci circonda. Grazie all’elevata purezza degli idrocarburi che lo compongono, infatti, esso riesce a bruciare quasi del tutto, producendo emissioni nocive molto ridotte e rilasciando pochissime scorie. Un ulteriore vantaggio è dato dal fatto che esso non è nemmeno tossico, motivo per cui non andrà a contaminare il terreno in caso di perdite accidentali.
Elevato potere riscaldante
Grazie al suo grande potere calorifero, il gpl garantisce una fiamma molto più calda rispetto ad altri sistemi riscaldanti e possiede anche il merito di riuscire a diffondere il calore con maggiore efficacia.
Praticità d’uso
Grazie alla sua capacità di passare dallo stato gassoso a quello liquido in condizioni di pressione non troppo elevata, il gpl è molto più facile da trasportare, oltre che maggiormente conveniente.
Per quanto riguarda invece gli svantaggi derivanti dall’utilizzo del gpl, il primo di esso riguarda senz’altro il suo costo. Il consumo di una stufa a gas dipende ovviamente dal suo combustibile ed è assodato che il metano presenti un costo inferiore rispetto al gpl, il cui costo varia sia in base al fornitore sia alle zone in cui viene richiesto.
La necessità di installare un serbatoio, che dovrà poi essere periodicamente rifornito, rappresenta un ulteriore costo, anche se è giusto ricordare che esiste la possibilità di servirsi di un contatore che calcoli il solo consumo effettivo.
Per il resto, non sussistono altri lati negativi, a parte quelli legati alla sicurezza, che però oggi è notevolmente migliorata grazie ai sistemi protettivi che vengono ormai installati in ogni stufa.
– Come scegliere la stufa a gas: i fattori da tenere in considerazione
Dopo aver descritto nel dettaglio le due categorie di stufe a gas disponibili sul mercato, quella a metano e quella a gpl, possiamo essere certi del fatto di possedere l’informazione principale, il fattore più importante da tenere in considerazione in fase di acquisto: la scelta del modello.
Questo, tuttavia, non è certamente l’unico parametro che interviene a influenzare la nostra decisione: nell’acquisto di una stufa a gas occorre infatti tenere presenti diverse altre cose, oltre alla sua categoria d’appartenenza.
Di seguito, quindi, proponiamo l’elenco completo del resto dei fattori su cui dobbiamo concentrare la nostra attenzione al momento dell’acquisto. Chiarita la questione relativa alla scelta della tipologia, vediamo dunque cos’altro è importante valutare.
I tre fattori che influenzano la scelta di una stufa a gas
Di seguito proponiamo un breve elenco relativo ai tre principali fattori in grado d’influenzarci nella scelta della nostra stufa a gas. Vediamo insieme quali sono.
Design
Il design delle stufe a gas si riferisce al loro aspetto esteriore, alla loro struttura e anche alla loro bellezza estetica. Si tratta di un fattore molto più importante di quanto sembri, in quanto la stufa dovrà inserirsi armoniosamente con l’arredamento della stanza in cui andremo a collocarla ed è quindi importante che non appaia come un fastidioso pugno in un occhio.
Le possibilità offerte dal mercato in questo senso sono davvero infinite e non è possibile fornire dei consigli, in quanto si tratta di un fattore esclusivamente di tipo soggettivo: nessuno, meglio dell’acquirente, può sapere se e quanto un determinato modello s’intona alla stanza in cui verrà inserito.
Dimensioni
Un parametro altrettanto importante (se non di più) è quello relativo alle dimensioni della stufa a gas che, proprio come il design, dipendono interamente dalla stanza in cui la stufa sarà inserita.
Se, per esempio, il nostro scopo è quello di riscaldare una stanza di dimensioni molto ampie, allora una stufa ventilata potrebbe rivelarsi la soluzione più giusta, per via delle sue speciali caratteristiche.
Al contrario, se l’ambiente in questione non è invece particolarmente spazioso, la scelta di una piccola stufa a gas sarebbe invece maggiormente auspicabile, in quanto in armonia con le dimensioni ridotte della stanza.
Canna fumaria
La questione relativa alla presenza o meno di canna fumaria l’abbiamo già trattata. Come abbiamo già detto, oggi come oggi vengono preferite le stufe a gas portatili, vale a dire quelle che, essendone sprovviste, possono essere installate praticamente ovunque e senza necessitare di alcun lavoro di muratura.
Quelle dotate di canna fumaria, al contrario, vengono definite “fisse” proprio per il fatto che, una volta stabilita la loro collocazione, non potranno più essere spostate, il che potrebbe provocare una serie di problemi nel caso di traslochi o ristrutturazioni, per non parlare degli inevitabili lavori di muratura richiesti dall’installazione della canna.
Giunti a questo punto, quindi, possiamo tranquillamente affermare di essere in possesso di tutte le informazioni necessarie per accostarci all’acquisto di una stufa a gas con cognizione di causa. Detto questo, pertanto, non ci resta altro da fare che andare a vedere quali sono i modelli migliori offerti dal mercato.
– ECCO LE 4 MIGLIORI STUFE A GAS DISPONIBILI IN COMMERCIO
Dopo aver spiegato nel dettaglio cos’è una stufa a gas e quali sono i modelli disponibili in commercio, è tempo di entrare nella questione in maniera più specifica, presentando quelli che noi riteniamo essere dei veri top di gamma, vale a dire il meglio del meglio attualmente disponibile in commercio.
Di ognuno di essi, dunque, proporremo una breve recensione, nella quale illustreremo tutte le caratteristiche più importanti del prodotto, i suoi punti di forza e le eventuali debolezze. Spetterà poi a voi il compito di stabilire se fra di essi ne figuri uno adatto alle vostre esigenze.
1. Stufa a gas Highlander
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Questo primo modello di cui proponiamo la recensione appartiene alla categoria delle stufe a gas portatili, ossia quelle che non necessitano di una postazione fissa ma possono essere spostate a seconda del bisogno.
Questa caratteristica è resa ulteriormente vantaggiosa dalle sue piccole dimensioni e dal suo ridottissimo peso (poco più di due chili), che la rendono facilmente trasportabile. Alimentata a butano, questa stufetta offre una potenza termica pari a 100 G/H, cui corrisponde un consumo elettrico di 1,3 kW.
Grazie alla presenza dell’accensione piezoelettrica, il modello è in grado di funzionare anche in assenza di corrente, con conseguente risparmio. Viste le sue dimensioni estremamente ridotte, tuttavia, se ne consiglia l’uso soltanto al bisogno, ossia quando si avverte la necessità di godere di un po’ di calore in più.
Essendo portatile, del resto, portarsela appresso è piuttosto facile, per quanto sia importante capire bene come dev’essere usata. Il problema che si segnala, a questo proposito, è che il manuale d’istruzioni è disponibile soltanto in lingua inglese.
2. Stufa a gas Ardes
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Questo secondo modello è uguale al precedente per quanto riguarda la sua trasportabilità: essendo infatti provvisto di comodissime rotelle, lo si può portare da una stanza all’altra, ma niente più di questo.
Ciò con cui abbiamo a che fare è infatti una classica ed elegante stufa a gpl, caratterizzata dalla tradizionale struttura a parallelepipedo interamente dipinta di nero. Nella confezione troviamo ovviamente anche il kit necessario per la sua installazione, che prevede per l’appunto il montaggio e il collegamento dei tubi.
Perfetta per i grandi ambienti, questa stufa possiede il merito di presentare tutti i sistemi di sicurezza necessari a garantirne un tranquillo utilizzo esente da rischi: essa è provvista infatti sia del controllo della fiamma, sia di quello dell’ossigeno, che assicurano che nella stanza sia sempre presente nelle giuste quantità.
Le sue dimensioni presentano una lunghezza di 42,2 cm, una profondità di 47,5 cm e, per finire, un’altezza di 73 cm, cui occorre aggiungere un vano ideato per accogliere una bombola di 15 chili. Ciò la rende quindi adatta a essere addossata a una parete sufficientemente spaziosa, dalla quale potrà emanare un piacevole e duraturo calore.
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Questo terzo modello appartiene alla categoria delle stufe a gpl a infrarossi e presenta dimensioni leggermente più ridotte rispetto alla stufa precedente. Anch’essa portatile, questa stufa a gas è stata dipinta con un colore abbastanza particolare: una sorta di verdone scuro di cui è bene tenere conto in fase d’acquisto.
Ciò nonostante, la sua struttura è quella tipica degli impianti riscaldanti di questo tipo, con la tradizionale forma a parallelepipedo. Il suo trasporto è facilitato dalla presenza delle pratiche rotelle, dotate però di fermaruota, che può rivelarsi molto utile a impedire gli spostamenti accidentali della stufa.
Oltre all’accensione classica, questo modello offre anche un’accensione piezoelettrica separata, sfruttabile in caso in cui l’elettricità dovesse mancare. Degno di nota è poi il fatto che, oltre ai classici dispositivi di sicurezza volti a controllare la fiamma e i livelli di ossigeno, ne è stato installato anche un altro che impedisce l’eventuale ribaltamento della stufa: un optional sicuramente apprezzabile.
Per quanto riguarda i livelli della potenza elettrica, ne sono presenti tre come in tutte le stufe di questo tipo: a seconda di quello che si decide di selezionare, è possibile passare da un consumo minimo di 1,3 kW a uno di 4,1 kW.
Si tratta pertanto di una stufa a gas assolutamente degna di essere presa in considerazione, fatta eccezione per il suo colore forse un po’ difficilmente abbinabile.
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La caratteristica principale di questo quarto e ultimo modello, con cui chiudiamo ufficialmente la classifica dei top di gamma, è data dalla sua notevole capacità di risparmiare spazio.
Il bello di questa stufa, infatti, sta tutto nella sua struttura piatta, che ne facilita di molto la collocazione. Alla sua forma piacevolmente originale si contrappone un design piuttosto classico: il colore è infatti un intenso grigio antracite, caratterizzato da uno strato di vernice epossidica antigraffio.
Per quanto riguarda invece le sue caratteristiche tecniche, è giusto far presente che questo modello è dotato di un doppio sistema di sicurezza: da un lato procede allo spegnimento dell’impianto nel caso in cui l’anidride carbonica emessa superi i livelli massimi accettati; dall’altro, invece, interrompe l’erogazione del gas nel caso in cui si verifichi uno spegnimento accidentale.
L’alimentazione di questa stufa è pertanto a metano, il che non la rende automaticamente idonea a chiunque, poiché per farla funzionare occorre poter rientrare tra i fruitori del servizio.
– Conclusione
Siamo ufficialmente giunti al termine di questa nostra guida dedicata alla scoperta delle stufe a gas, che rappresentano un’eccellente maniera di riscaldare la casa e che, in quanto tali, vengono ormai sempre più richieste e adottate.
La cosa importante è ovviamente quella di dotarsi del modello giusto: non solo per quanto riguarda il metodo riscaldante (a metano o a gpl), ma anche per quanto concerne caratteristiche “minori” come le dimensioni e il design.
Scegliere la giusta stufa a gas è infatti di fondamentale importanza per poter godere di tutti i vantaggi offerti da questo sistema riscaldante. Con le informazioni fornite in questa guida, tuttavia, riteniamo che non avrete alcun problema a trovare il modello più adatto a voi.
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