Dotarsi della miglior tigelliera disponibile in commercio significa regalarsi l’opportunità di cuocere le famose tigelle o crescentine come vuole la tradizione e senza aver bisogno del classico piano cottura in pietra. Stabilire quali sono i prodotti migliori cui affidarsi, tuttavia, può risultare molto difficile.

Questo è il motivo per cui abbiamo voluto venirvi incontro con la nostra personale classifica di tigelliere, al primo posto della quale trovate il modello a 7 posti di Due Torri, perfetto per le famiglie numerose. Sempre dello stesso marchio, potete anche optare per la tigelliera a 4 posti, ideale per i piccoli nuclei famigliari e per le coppie.

Se invece siete alla ricerca di un modello semi – professionale, allora abbiamo un prodotto pensato apposta per voi. Per scoprire quale brand lo produce, non dovete fare altro che proseguire con la lettura.

– LE MIGLIORI TIGELLIERE DEL 2020

Di seguito potete trovare la nostra personale classifica delle migliori tigelliere presenti sul mercato. I modelli da noi scelti provengono tutti da brand leader del settore, motivo per cui la loro qualità è assolutamente garantita.

1. Tigelliera Due Torri 7 Posti

(Dati da Amazon.it aggiornati il 2023-03-25 / Link affiliazioni / Immagini con API Amazon)

Nella sua versione a sette posti può essere usata per realizzare altrettante crescentine in una volta. È anche un oggetto bello a vedersi. Si caratterizza per il suo aspetto che ricorda tanto quello di un fiore e il fiore della vita rimane impresso nelle tigelle che si realizzano con questo strumento.

Ognuno dei posti, infatti, è decorato con il classico simbolo che contraddistingue questo pane. Solo da un lato e con un’incisione abbastanza profonda da lasciare un’impronta ben visibile sul prodotto finale.

Si usa direttamente poggiandolo sul fornello con uno spargifiamma e la sua qualità complessiva è garantita anche dalle caratteristiche fisiche dell’attrezzo.

La tigelliera non è realizzata in pietra refrattaria, bensì in moderno alluminio con rivestimento antiaderente, lavabile in lavastoviglie. Malgrado il peso specifico di questo materiale sia piuttosto basso, in questo caso il tegame raggiunge quasi 3 chili, quasi come se fosse prodotto in acciaio inox: una garanzia del fatto che le materie prime usate sono solide e robuste.

Anche i manici sono ben saldati al corpo dello stampo e le cerniere che collegano le due metà sono scorrevoli ma stabili. Insomma, ce la mette tutta per essere semplice da usare e molto intuitivo.

La tigelliera consente di preparare le classiche crescentine della misura standard, circa 9 cm ciascuna. Per far bene e in fretta, è compresa nella confezione anche la formina tagliapasta. Si usa per tagliare i dischetti della giusta dimensione dall’impasto più grande e steso in uno strato uniforme.

Un accorgimento indispensabile per essere certi di tagliare la pasta alla misura esatta ed evitare che fuoriesca dall’incavo che serve per cucinare le tigelle.

I comodi manici sono abbastanza grandi da garantire una presa salda e sicura. Sono realizzati in materiale atermico per isolare perfettamente le estremità. Sono indispensabili per facilitare le operazioni necessarie a cucinare a puntino i piccoli panini all’interno.

2. Tigelliera Due Torri 4 posti

(Dati da Amazon.it aggiornati il 2023-03-26 / Link affiliazioni / Immagini con API Amazon)

Ecco un altro prodotto Due Torri che includiamo nella nostra classifica alla ricerca della migliore tigelliera attualmente in commercio. Questo modello si distingue dagli altri solo per le dimensioni e per il fatto di essere perfetta per cuocere quattro tigelle alla volta.

Per il resto le caratteristiche rimangono invariate e la padella fa esattamente ciò che ci si aspetta da un buon accessorio da cucina. Sebbene non sia costruita in pietra refrattaria, è comunque realizzata in un ottimo alluminio con rivestimento antiaderente, in una struttura densa e solida che consente la distribuzione ottimale del calore all’interno delle formine.

La cerniera che lega le due metà è solida e promette di restare ferma al suo posto per gli anni a venire. Anche la presa è ferma e sicura grazie al manico con le estremità ergonomiche che non si surriscaldano.

Il bello di questa soluzione mini è che è più facile da maneggiare, perché di certo più leggera del modello a sette incavi.

Non è nemmeno indispensabile dotarsi di spargifiamma per distribuire al meglio il calore. Le dimensioni sono ideali per stare quasi completamente su un fornello grande. Un po’ come fanno le pentole dal fondo più largo.

Per avere maggiori informazioni su queste tigelliere vi consigliamo di leggere la nostra recensione delle migliori tigelliere Due Torri.

3. Tigelliera G3 Ferrari G10025

G3 Ferrari G10025 Tigella Mia Tigelliera...
  • Termostato regolabile
  • Piano cottura in pietra refrattaria naturale
  • Cuoce fino a 15 tigelle o 8 toast...
  • Indicatore luminoso di funzionamento
  • Regolabile su 2 altezze di cottura

(Dati da Amazon.it aggiornati il 2023-03-26 / Link affiliazioni / Immagini con API Amazon)

Nella versione tigelliera, il fornetto elettrico permette di contare sulla temperatura ideale al suo interno. Si possono preparare fino a 15 tigelle alla volta delle dimensioni ideali. Non occupa molto spazio ma la sua potenza è notevole.

Conta su ben 1,2 kW di potenza, così il forno è subito pronto per funzionare ed essere usato per cucinare le crescentine.

Il termostato regolabile si può programmare in base alle necessità di cottura. Infatti il forno si presta anche a cucinare altro, come dei semplici toast o impasti da poggiare direttamente sulla pietra refrattaria che consente la cottura.

Del resto il forno è piuttosto potente e si adatta bene a preparare ogni leccornia che non lieviti eccessivamente in cottura. Quindi spazio per focacce, panini per hamburger, piadine e altri snack per una cena originale.

Meno adatto per le pizze, invece, che richiedono una temperatura decisamente più alta e un cielo dotato di resistenza molto potente. Cosa che qui non è necessaria, perché il calore che serve a cucinare le tigelle per benino è decisamente più basso.

A differenza della speciale padella che si poggia direttamente sui fornelli, questa ha una resistenza alla base che consente alla pietra refrattaria di scaldarsi da sé. La pietra è come quella del forno a legna, un materiale in grado di assorbire il calore e rilasciarlo lentamente per cucinare gli alimenti in maniera perfetta.

Questo speciale fondo ha il pregio di assorbire l’umidità residua degli impasti, quindi la resa è un prodotto da forno croccante e ben cotto.

Per usare il forno al meglio è bene che la piastra abbia raggiunto la temperatura ottimale. Di solito quest’operazione richiede almeno venti minuti.

Se si preferisce è possibile scegliere tra due altezze del ripiano superiore. In questo modo si possono scegliere diversi tipi di cotture e preparazioni. Oppure si può decidere di usare entrambe le piastre per arrostire bruschette o toast.

Nel caso vogliate una panoramica più approfondita su questa tigelliera vi invitiamo a leggere la nostra recensione della tigelliera Ferrari.

4. Tigelliera ELETTRO CENTER

Elettro Center Art.379 Tigelliera,...
  • Tigelliera 7 Posti
  • Manico in legno
  • Diametro per ogni posto 9 cm
  • Bisogno di essere unta solo al primo utilizzo

(Dati da Amazon.it aggiornati il 2023-03-25 / Link affiliazioni / Immagini con API Amazon)

Si è portati a pensare che gli oggetti della tradizione non abbiano bisogno di nessuna miglioria. Non è quello che ritengono i progettisti della ditta Elettro Center, del bolognese. Infatti hanno prodotto un nuovo modello, ossia una padella per cucinare al meglio le sette tigelle sfruttando un semplice accorgimento.

La base all’esterno della padella è realizzata con un disegno di cerchi concentrici. Questo accorgimento non ha funzione estetica, ma serve da spargifiamma.

Accessorio indispensabile per distribuire al meglio il calore del piano cottura su tutta la padella, qui è reso inutile, o meno necessario per via della speciale forma.

Gli anelli concentrici e ben evidenziati contribuiscono a distribuire al meglio la temperatura all’interno. Il risultato è una cottura omogenea e un riscaldamento graduale. La cottura risulta migliore e anche il sapore è tutta un’altra cosa.

Ognuna delle sette tigelle ha il diametro standard di 9 cm. L’altezza della tigella è quella classica e i bordi del panino vengono ben isolati tra le due metà della piastra.

Altra differenza, questa volta sì di natura estetica, il disegno del classico fiore è impresso su entrambe le facce della padella, così la decorazione si mostra su entrambe le facce della crescentina.

La tigelliera è realizzata in un alluminio facile da pulire, in quanto lavabile in lavastoviglie. Riesce inoltre a essere un po’ più leggera e maneggevole rispetto ai modelli della stessa portata.

Il risultato non cambia in termini di qualità del prodotto e resistenza all’esposizione al calore. Si tratta di un buon compromesso che consente di cuocere bene su entrambi i lati le tigelle senza fare troppa fatica sollevando la padella.

Il manico in legno o in plastica varia a seconda del modello scelto. La differenza è minima e qui rientra più il gusto personale che una differenza sostanziale tra i due strumenti.

Prima di usarla e solo la prima volta, il venditore consiglia di passare un leggero strato di olio, questo serve a rimuovere eventuali impurità ma anche a serrare i pori dell’alluminio e consentire una perfetta resa in cottura. Poi non sarà più necessario pulire la tigelliera che non necessita di acqua né tanto meno di sapone prima di essere riposta dopo l’uso.

– Perché acquistare la miglior tigelliera sul mercato

La migliore tigelliera professionale altro non è che il forno a legna con base in pietra refrattaria. La tradizione vuole che i dischi di pasta tirata alta e dalle dimensioni ridotte fossero cotti impilati uno sull’altro, separati da foglie di castagno o altri alberi del luogo. Lo scopo era dare un sapore speciale ed evitare che si attaccassero l’uno all’altro in cottura.

Un addetto ai fuochi controllava che tutte le crescentine si cucinassero alla perfezione tramite la cottura in pietra refrattaria e cambiava loro di posto di frequente a questo scopo.

Poi arrivarono in casa le cucine economiche e il piano cottura prese il posto della pietra refrattaria naturale e dei forni, troppo ingombranti e non sempre presenti nelle case. Così non deve stupire che oggi esistano delle graziose padelle che possono essere usate direttamente su fornello o su stufa per preparare fino a sette tigelle alla volta. O che queste siano affiancate da forni elettrici predisposti a questo scopo.

I fornetti elettrici, a differenza dei piani cottura, hanno il vantaggio di mantenere stabile la temperatura durante tutta la cottura, e così velocizzare la preparazione senza rischiare di bruciare tutto.

La tigelliera consente di preparare i tipici piccoli panini a base di acqua farina e strutto. Sono lievitati e salati, quindi deliziosi anche da mangiare come spuntino.

La ricetta tradizionale prevede che le crescentine siano farcite con una salsa a base di strutto o lardo, aglio e rosmarino. Un pesto tipico dal sapore deciso e che allieta le sagre di paese.

Alle robuste tradizioni emiliane che vantano una ricca gamma di salumi e insaccati, si affiancano quelle più contemporanee e non è difficile trovare tigelle vegetariane o del tutto vegane. Dove i grassi di origine animale sono sostituiti dall’olio EVO e, se presente, il latte intero è sostituito dalle bevande vegetali.

Una soluzione ugualmente soddisfacente e che si accompagna bene con qualsiasi condimento. Si sa che le cose più semplici sono anche quelle di una bontà disarmante. Non resta che lanciarsi, dunque e provare questa nuova ricetta per le cene in famiglia.

– Come condire al meglio le tigelle

Le ricette tradizionali che accomunano varie province di una stessa regione sono spesso soggette a diatribe. Le stesse che ricordano il campanilismo che divideva i comuni secoli fa, o che divide le regioni in tifoserie e fazioni tuttora attivissime.

Sulla questione delle tigelle, per esempio, è ancora viva la disputa su quale sia il nome corretto. Prodotto tipico del modenese, non tardano a raggiungere anche le altre ghiotte province dell’Emila Romagna e qui assumono caratteristiche leggermente diverse, e si cominciano a distinguere anche per il nome.

Tigella, in realtà, fa riferimento al forno o al metodo di cottura. Infatti, i dischetti di pane sono messi a cuocere su delle tigelle, la stessa radice latina che porta alla parola tegola. Sono delle basi di pietra refrattaria che consentono di cuocere presto e bene i piccoli panini schiacciati.

D’accordo con la loro natura di prodotti lievitati, il nome originale è invece crescenta o crescentina. Proprio in riferimento al fatto che, durante la cottura, la pasta si gonfia e diventa morbida dentro.

Hanno un formato standard, di 9 cm ciascuna. Un dettaglio che non richiede misurazioni speciali in cottura, ma il semplice impiego di un tagliapasta che permetta di velocizzare il lavoro e rendere omogenea la cottura.

Sono un alimento tipico delle serate informali, e fanno il paio con lo gnocco fritto che si consuma durante le sagre di paese. Sono i degni rappresentati dello street food locale e quindi sono consumati anche come spuntino tra i pasti o in sostituzione di uno dei principali.

Così come un panino può essere farcito come si crede, anche le tigelle possono essere condite con tutto quello di cui si ha voglia. Ma in cima alla lista dei condimenti tradizionali ci sono di certo i salumi tipici locali.

Primo tra tutti il lardo, ma anche un pesto a base di strutto viene usato per esaltare i profumi e gli aromi tipici della solida tradizione di allevatori del posto.

Nulla vieta di usare anche altro per condire le tigelle, anche un’insalata va bene. Del resto, ne esistono così tante versioni che non dovrebbe stupire il fatto di trovare versioni dolci delle tigelle.

Immancabili le versioni alla marmellata o all’onnipresente Nutella, per allietare le merende e da proporre come sfizioso dessert.

– Conclusioni

Le crescentine sono l’ingrediente segreto per una perfetta cenetta informale di sicuro successo. Le ricette sono tante ma è difficile sbagliarsi e portare in tavola qualcosa di molto distante dalle aspettative.

Basterà farci la mano e comprendere qual è la giusta esposizione al calore per essere certi di ottenere il pane perfettamente cotto, e morbido dentro.

Chi ha la fortuna di contare sulla ricetta che si tramanda in famiglia da generazioni potrà andare a colpo sicuro. Per tutti gli altri, saranno sufficienti pochi tentativi, un po’ di intuito e di pazienza prima di ottenere i risultati desiderati.

Le tigelliere che abbiamo proposto in questo articolo si prestano alla perfezione per svolgere il loro compito. È il momento di provare a fare da sé, acquistando la migliore tigelliera disponibile sul mercato.

Lucilla De Luca
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