Prima di comprare una compostiera da giardino occorre sapere quali sono i parametri da tenere in considerazione in fase di acquisto e, una volta scelto il prodotto, è altrettanto importante sapere come usarlo e su quali elementi.
Per venirvi incontro, in questa guida vi offriamo una selezione delle migliori compostiere da giardino attualmente in commercio. Si tratta di articoli prodotti da brand leader del settore, con un rapporto qualità prezzo molto conveniente.
Tra di essi spicca senz’altro la compostiera da giardino Mattiussi Ecologia S.p.A., piacevolmente compatta e perfetta anche per i piccoli giardini. Il suo colore verde la rende molto simile al modello Sirsa S.p.A., un’altra delle nostre proposte.
In alternativa, se siete alla ricerca di una compostiera domestica di grande capienza, ne abbiamo una in grado di contenere oltre 400 litri di materiale. Proseguite con la lettura per scoprire di quale si tratta.
– LE MIGLIORI COMPOSTIERE SUL MERCATO
Quelle che vi presentiamo qui di seguito sono le migliori compostiere da giardino attualmente sul mercato. Perfette per contenere i rifiuti organici e contribuire così alla raccolta differenziata, offrono tutte un buon rapporto qualità prezzo. Una caratteristica che contribuisce a renderle ulteriormente interessanti.
1. Composter per giardino da 310 litri di Mattiussi Ecologia S.p.A.
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- in omaggio l'AERATORE MANUALE per agevolare il...
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Questa compostiera da giardino presenta dimensioni di 80x44x91 centimetri e un peso di poco più di nove chili. Le misure sono perfette anche per un giardino non troppo grande all’interno del quale può mimetizzarsi grazie al suo colore verde bosco.
Per quanto riguarda il materiale di costruzione, questo modello è completamente realizzato in polipropilene 100% riciclabile e trattato in modo da garantire la massima schermatura ai raggi ultra-violetti.
Si tratta di un modello da utilizzare esclusivamente in giardino perché va posto a diretto contatto con il terreno ricco di humus. Il fondo, infatti, è caratterizzato da una griglia aperta attraverso la quale la compostiera da giardino scambia aria e umidità.
In questo modo si può avere la certezza di un corretta trasformazione dei rifiuti organici in fertilizzante, con riduzione della possibilità di putrefazione o secchezza eccessiva del materiale in decomposizione. Oltre a questo, è anche possibile garantire una concreta riduzione dei costi nell’acquisto dei concimi.
La compostiera è dotata di un’apposito strumento a forma di arpione per rendere più semplice e veloce il rimescolamento del compost.
2. Bio-Composter da 300 litri di Sirsa S.P.A.
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Questa compostiera da giardino ha dimensioni medio-grandi, essendo caratterizzata da misure di 100x87x80 centimetri e peso di circa sette chili e mezzo. Il volume totale è pari a 300 litri.
La forma a cupola la rende particolarmente semplice e veloce da utilizzare ed esteticamente piacevole, grazie anche al colore verde. Il materiale di costruzione è il polipropilene riciclabile.
Questa compostiera da giardino può essere utilizzata sia in giardino che in terrazzo, essendo resistente al freddo e dotata di una pratica base removibile. Per l’uso in giardino si consiglia di togliere la base visto che il diretto contatto con il terreno assicura una maggiore ossigenazione ed evita l’imputridimento del compost.
Oltre all’apertura sommitale, questo bio – composter in plastica presenta un’ulteriore apertura alla base, che permette di estrarre il compost derivante dai rifiuti organici senza dover aprire la compostiera dall’alto. Utilizzando questa compostiera è possibile garantire una concreta riduzione dei costi nell’acquisto dei fertilizzanti.
3. Compostiera Eco-Box Rugby di Brixo
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Questa compostiera da giardino è caratterizzata da dimensioni medio-grandi, avendo misure pari a 89x89x80 centimetri e un peso di sei chili. Viene venduta smontata e va assemblata seguendo quanto riportato nel manuale d’uso: facile da montare, non richiede attrezzi specifici.
Si tratta di un modello di volume relativamente elevato, permettendo infatti di contenere fino a 420 litri di materiale in compostaggio.
Molto semplice da utilizzare per estrarre il compost, assicura un compostaggio perfetto dei rifiuti organici, grazie alla presenza di un’apertura in cui inserire l’aeratore manuale: strumento in grado di assicurare il corretto mantenimento ed equilibrio tra ossigenazione, umidità e temperatura interna. Le pareti, infatti, sono caratterizzate da un gran numero di fessure per uno scambio continuo di aria.
La copertura corretta è garantita dalla possibilità di utilizzo di un coperchio che può essere bloccato con lucchetto per evitare aperture improprie. Inoltre, la compostiera è dotata di aperture di scarico. Il fissaggio a terra tramite specifici ancoraggi garantisce una perfetta tenuta, anche in caso di cattive condizioni meteo.
La base è aperta, rendendo questa compostiera da giardino idonea solo per i giardini e non per i terrazzi. L’apertura, inoltre, assicura un ulteriore passaggio d’aria per l’ossigenazione corretta del compost. Come tutte le compostiere, anche questa è in grado di garantire una concreta riduzione dei costi dei fertilizzanti.
4. Bidone per compostaggio Compost Converter da 300 litri di 4smile
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Questa compostiera da giardino, perfetta per garantire una concreta riduzione dei costi dei fertilizzanti, è caratterizzata da dimensioni di 83x61x61 centimetri, un peso di poco meno di cinque chili e da un volume di 300 litri. Viene venduta smontata ma, seguendo le istruzioni riportate sul foglio illustrativo, è molto facile da montare.
Si tratta di un modello da giardino, che non presenta un fondo chiuso ma una griglia che permette il diretto contatto con il terreno ricco di humus.
Il colore è scuro e garantisce una maggiore omogeneità della temperatura interna grazie a una maggiore concentrazione dei raggi solari. Allo stesso tempo, le numerose fessure laterali assicurano una corretta ventilazione che permette al compost di mantenere elevata l’ossigenazione, evitando cattivi odori e regolando l’umidità.
Per l’inserimento del materiale da compostare basterà sollevare il coperchio superiore del bio – composter in plastica, mentre per la raccolta del compost pronto si potrà usare la porta inferiore. Questa permette di prelevare il fertilizzante senza interagire con gli elementi ancora in decomposizione e non ancora pronti per essere utilizzati.
– Come usare la compostiera
Il corretto utilizzo della compostiera da giardino non è complesso, ma richiede una certa attenzione, soprattutto all’inizio, ossia quando si è alle prime esperienza con la formazione dei fertilizzanti.
Per prima cosa, prima di acquistare una compostiera, è necessario preparare il luogo in cui essa verrà posizionata. Il terreno al di sotto, infatti, dovrebbe essere sempre ben drenante, per cui può essere utile procedere con una zappettatura. Inoltre, per evitare ristagni, si può scegliere di coprire il terreno con argilla espansa o con rametti sminuzzati a bassa degradazione.
Dove posizionare la compostiera
Per realizzare un compost è necessario avere uno spazio idoneo: non si può infatti pensare di posizionare una compostiera da giardino in casa. Quando si dispone di un giardino o di un orto, si potrà invece scegliere di realizzare in casa il proprio fertilizzante, in modo da avere la certezza di utilizzare esclusivamente prodotti naturali per le proprie piante.
Lo spazio necessario dipende, naturalmente, dalle dimensioni della compostiera da giardino. Questa può essere di diverse forme e misure per cui va selezionata quella che meglio si adatta alle necessità e spazi che si hanno in giardino.
Quando non si dispone di molto spazio, si potrà optare per un modello che si sviluppa soprattutto in altezza ma presenta una base non troppo ampia.
Il posto più idoneo al posizionamento della compostiera da giardino è quella parte di giardino che può essere sempre facilmente raggiungibile: non deve quindi essere una zona che si allaga in caso di pioggia o troppo soggetta a vento.
Il modo migliore per creare una zona di compostaggio, infatti, è quella di selezionare un’area riparata, che non sia troppo soggetta ai raggi diretti del sole durante l’estate e che sia protetta dalla pioggia o dalla neve nel periodo invernale.
Quali elementi si possono compostare?
Per realizzare un buon centro di riciclo per la realizzazione di fertilizzanti per il giardino, per prima cosa è necessario sapere cosa mettere nella compostiera da giardino.
Gli elementi che possono essere utilizzati per la realizzazione di fertilizzanti e humus sono naturalmente tutti i residui organici provenienti dalla cucina: bucce di frutta, verdura, avanzi di pasta, carne e pesce, gusci d’uovo e molto altro.
Inoltre, si possono utilizzare anche gli scarti provenienti dal giardino stesso, come foglie e fiori secchi, ramoscelli spezzati e frutta non commestibile, ossia di tipo ornamentale.
Bisogna tuttavia fare attenzione, quando si utilizzano rami di albero, ad assicurarsi che siano facilmente degradabili: alcuni tipi di alberi, infatti, presentano corteccia e rami molto resistenti che, pertanto, non sono idonei a una rapida degradazione in fertilizzante.
Come procedere alla realizzazione del composter
Un corretto utilizzo della compostiera da giardino non dipende solo dal tipo di elementi che vi vengono inseriti, ma anche da come essi vengono controllati, in modo che resti sempre elevata la porosità e la presenza di ossigeno.
La porosità del composter viene garantita dall’inserimento di materiali come paglia o foglie che vanno alternati agli scarti da cucina. Questi ultimi, infatti, tendono ad ammassarsi portando a una diminuzione della porosità e conseguente diminuzione della quantità di ossigeno necessaria agli insetti e ai batteri per procedere con la decomposizione del cibo.
La necessità di mantenere elevata la porosità significa che non bisogna mai comprimere gli alimenti e gli elementi presenti nella compostiera da giardino per cercare di guadagnare spazio per poter inserire ulteriori scarti.
Viceversa, è necessario procedere regolarmente a rimescolare il materiale presente nel contenitore mediante un aeratore manuale, garantendo così il corretto scambio di ossigeno.
Per questo motivo, è sempre consigliabile optare per modelli di compostiere caratterizzati da specifiche aperture che possono essere utilizzate proprio per procedere al rimescolamento del composter con l’aeratore manuale.
Caricare correttamente la compostiera
Per avere la certezza di un utilizzo corretto della compostiera da giardino è necessario ricordare che al suo interno si verificano una serie di reazioni chimiche e biologiche che permettono di ottenere un processo di decomposizione differente a seconda del tipo di elementi che vengono inseriti al suo interno.
Già è stato sottolineato che la presenza di ossigeno è fondamentale per poter garantire una corretta partecipazione da parte di insetti e batteri. Va inoltre sottolineato che un altro elemento che permette di creare un compost perfetto è dato dal rapporto tra la presenza di carbonio e di azoto.
Il rapporto tra carbonio e azoto permette infatti di regolare in maniera corretta l’attività dei micro-organismi presenti nella compostiera da giardino. Tale valore dovrebbe oscillare tra i 20: 1 e i 30:1, ossia dovrebbe prevedere tra i venti e i trenta grammi di carbonio per ciascun grammo di azoto.
Differenti rapporti portano a un rallentamento del processo di decomposizione, che si verifica quando vi è carbonio in eccesso, oppure alla produzione eccessiva di cattivi odori (in caso di eccesso di azoto).
Per avere un corretto rapporto tra questi due elementi e garantire quindi un compostaggio migliore, sarà necessario miscelare gli elementi umidi, derivanti prevalentemente dagli scarti della cucina, con quelli secchi, come foglie, trucioli e rami.
L’umidità e la temperatura del compost
Altri due importanti fattori da prendere in considerazione quando si scegliere di procedere con la realizzazione del compost auto-prodotto, sono quelli dell’umidità e della temperatura.
La presenza di frazione umida e secca all’interno del compost deve essere miscelata in modo tale da garantire, oltre al giusto rapporto tra carbonio e azoto, anche una corretta umidità del compost stesso. Pertanto, non si devono verificare gocciolamenti eccessivi, ma è necessario che la massa sia solo leggermente umida.
Il controllo dell’umidità può essere effettuato a mano, con la cosiddetta prova del pugno. Stringendo in un pugno la massa compostata si dovrà vedere la produzione di qualche goccia di liquido.
Se le gocce sono eccessive, ossia si crea lo scorrimento di un filo continuo di liquido, l’umidità del composter è troppo elevata e va abbassata introducendo materiali secchi.
Viceversa, se non viene emessa neanche una goccia, si dovrà procedere all’umidificazione. Questa può essere effettuata in maniera rapida versando un po’ d’acqua all’interno della compostiera da giardino.
La corretta temperatura del compost è direttamente connessa all’equilibrio tra gli elementi precedentemente elencati, ossia l’ossigenazione, il giusto rapporto tra carbonio e azoto e un corretto grado di umidità. Le reazioni di decomposizione portano all’incremento della temperatura che può aggirarsi intorno ai 60-70°C. Il raggiungimento di questi valori è fondamentale perché permette il cosiddetto processo di igienizzazione: il calore, infatti, uccide una serie di micro-organismi patogeni che comprometterebbero la corretta formazione del fertilizzante.
I tempi di realizzazione
Quando si vuole produrre il fertilizzante in casa bisogna tenere in considerazione i tempi necessari per una giusta preparazione. Questi possono variare a seconda di una serie di fattori che variano soprattutto in base al tipo di elementi utilizzati all’interno della compostiera da giardino e alle condizioni atmosferiche esterne.
A seconda dei casi, quindi, il compost può essere pronto all’utilizzo in un periodo che varia tra i quattro e i sei mesi.
Il compost appena preparato è molto umido e va utilizzato solo a copertura del terreno: non deve quindi essere posto a contatto con le radici.
Se invece si attende un periodo di tempo maggiore, ossia si arriva a circa dieci mesi, il compost matura, diventando molto simile a un terreno soffice. Questo tipo di compost può essere utilizzato anche al di sotto del terreno e, quindi, posto a contatto con le radici.
La scelta tra l’uso di un compost fresco e uno maturo dipende anche dal tipo di terreno da fertilizzare. Nel caso di prato erboso, ad esempio, è maggiormente consigliato l’uso di un compost maturo, così come in caso di coltivazione di piante in vaso.
Quando invece si ha un orto, è meglio utilizzare il compost appena pronto prima di effettuare la semina, ossia in primavera e quello maturo in caso di integrazioni successive, ossia in autunno o durante l’inverno.
Problemi nel compostaggio
I tempi previsti in precedenza possono essere più o meno rispettati a seconda del tipo di materiale che viene utilizzato per il compost. Tuttavia, può anche accadere che la corretta decomposizione non si attiva a causa di problemi di varia natura, derivanti soprattutto da erronei valori di umidità e ossigenazione.
Quando non si è esperti nella realizzazione del compost, infatti, i due errori più comuni che si verificano è che l’eccessiva umidità porta a marcire gli elementi all’interno della compostiera da giardino.
In questo caso si potrà notare un cattivo odore, derivante proprio dall’inizio di vari processi di putrefazione. Se questi processi sono da poco attivati è sempre possibile salvare il compost miscelando scarti secchi che riportino un corretto equilibrio di frazione umida e secca.
Altri problemi sono già stati evidenziati in precedenza, e sono dovuti a un cattivo rapporto tra carbonio e azoto, oppure a una non corretta miscelazione, che porta la massa umida a restare in superficie, attirando moscerini in eccesso. In tal caso basterà ancora una volta aggiungere della frazione secca e miscelare al meglio per riportare il giusto equilibrio.
– Come scegliere la compostiera: guida all’acquisto
Per la realizzazione di un compost ben fatto è necessario anche poter disporre di una buona compostiera domestica, veloce da montare e delle dimensioni giuste rispetto al materiale che viene inserito al suo interno.
Anche se molti siti di fai-da-te e bricolage riportano dei tutorial su come realizzare una compostiera domestica da soli, è sempre consigliabile acquistare una compostiera già pronta o veloce da montare, soprattutto se si è alle prime esperienze con la realizzazione del fertilizzante auto-prodotto.
Il mercato offre diverse tipologie di compostiere, differenti per materiali utilizzati, per dimensioni e per forme. Prima di scegliere, quindi, si consiglia di valutare con attenzione le proprie esigenze e gli spazi a disposizione.
I materiali di costruzione
Per avere la sicurezza di realizzare un compost di buona qualità, un altro importante elemento da valutare è il materiale con cui è realizzata la compostiera domestica stessa. I materiali possono essere infatti differenti sia in base alle dimensioni che del luogo in cui esse vengono utilizzate.
Ad esempio, chi ha un giardino in zone fredde o in alta montagna, dovrà optare per una compostiera in plastica o in un materiale resistente al freddo e in grado di assicurare un’elevata impermeabilità. Viceversa, quanti utilizzano la compostiera domestica in aree calde e umide, dovranno optare per modelli caratterizzati da un’elevata presenza di fessure per garantire una maggiore ventilazione.
In linea di massima, la scelta migliore è quella delle pareti schiumate o termo-isolate. Queste, infatti, garantiscono un buon isolamento e, allo stesso tempo, una perfetta areazione del materiale interno. Va sottolineato che la scelta di un corretto tipo di materiale permette di migliorare di molto la qualità del compost che si ottiene.
Le dimensioni giuste
Nel momento in cui si dovrà scegliere la compostiera domestica è importante valutare le dimensioni: queste, infatti, non vanno selezionate solo in base agli spazi esterni, ossia alla possibilità di posizionare il recipiente in una zona particolare zona del giardino.
E’ infatti necessario anche valutare i volumi degli alimenti scartati: una compostiera domestica vuota, infatti, non permette un corretto equilibrio dei materiali da compostare. Bisogna infatti sempre ricordare che un fertilizzante di buona qualità si può ottenere esclusivamente dall’equilibrio dei materiali in decomposizione con le condizioni chimico-fisiche che si creano all’interno.
Le prime esperienze nella realizzazione del compost
Prima di procedere con l’acquisto della compostiera domestica e della realizzazione del fertilizzante per compostaggio, bisogna infine ricordare che la prima produzione di compost può avere la necessità di maggiore attenzione.
Bisognerà infatti imparare a regolare al meglio i materiali da inserire, come la frazione secca e umida, nonché gli altri parametri di cui si è già abbondantemente parlato. Con un poco di esperienza si potrà poi migliorare la propria produzione per un fertilizzante di ottima qualità da utilizzare per il proprio giardino, per le piante in vaso o per l’orto.
Compostiera manuale o elettrica?
Nel scegliere la compostiera è possibile optare per due differenti tipologie, di tipo manuale o elettrica.
Per quanto riguarda le funzioni, ossia la possibilità di creare un fertilizzante in casa, le due tipologie di compostiere non differiscono quasi in nulla, visto che sia l’una che l’altra permettono di compostare materiale organico con diverso grado di maturazione.
La vera differenza è data invece dal tempo necessario per realizzare il compost e dagli spazi occupati. I modelli elettrici, infatti, presentano dimensioni molto più compatte e, soprattutto, permettono la produzione di compost in maniera molto più rapida rispetto a quella prevista dai modelli manuali.
A seconda dei modelli, in una sola giornata si possono trasformare diversi chili di materiali organici di scarto.
La velocità di compostaggio viene incrementata dalla presenza di un motore che permette di regolare i diversi parametri necessari per la realizzazione del compost, in particolare la temperatura.
A seconda dei modelli, inoltre, ci sarà la possibilità anche di regolare l’ossigenazione e l’umidità, nonché l’agitazione della massa in decomposizione, in modo da poter gestire tutti i diversi parametri per un compostaggio rapido e omogeneo.
Le compostiere elettriche di maggiore utilizzo e richiesta sono quelle di grosse dimensioni, che vengono utilizzate da ristoranti o altri locali che producono un elevato numero di scarti di tipo alimentare e organico.
Grazie alla velocità di compostaggio, infatti, questi modelli assicurano un’elevata produzione di fertilizzante e la rapida eliminazione dei rifiuti organici.
Naturalmente una compostiera elettrica presenta costi mediamente più elevati rispetto ai modelli manuali: la scelta di investire in questo tipo di strumento, tuttavia, permetterà di produrre una maggiore quantità di compost in molto meno tempo.
– Per concludere
Scegliere di acquistare una compostiera per giardino permette di ottenere un fertilizzante auto-prodotto e, allo stesso tempo, di migliorare lo smaltimento dei rifiuti. Al momento della scelta, è importante ricordare che in commercio esistono diversi modelli di compostiera, visto che questa può essere per giardino, per terrazzo, manuale o elettrica.
Le compostiere da giardino sono caratterizzate dall’avere una base aperta, che permette il diretto contatto con il suolo, per una più corretta areazione e scambio di umidità.
Va sottolineato che la compostiera non è solo un recipiente in cui inserire la spazzatura organica per la decomposizione. Per ottenere un fertilizzante di buona qualità, è importante valutare i diversi parametri chimico-fisici che permettono la decomposizione e non la putrefazione dei materiali.
Pertanto si dovrà ricordare di controllare lo stato del compost in maniera regolare, valutando l’eventuale troppa secchezza o umidità, l’ossigenazione, la temperatura e, soprattutto, i rapporti dei vari elementi chimici fondamentali.
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