Quando pensi a un box doccia, la tua priorità si concentra ovviamente sul comfort che dovrebbe essere in grado di offrirti. Esigi infatti che sia comodo e spazioso, in modo tale da trasformare la doccia giornaliera in un delizioso momento di relax. Senza nulla togliere a questo importantissimo aspetto, tuttavia, ce n’è un altro altrettanto importante, relativo al materiale del box doccia.
Che tu ci creda o no, infatti, la comodità del box doccia dipende anche dal materiale con cui viene realizzato. Più precisamente dai materiali, al plurale, in quanto è doveroso tenere conto sia di quelli della parete, sia di quelli del piatto su cui posi i piedi. Obiettivo di questo articolo è dunque quello di svelarti quali sono i migliori materiali del box doccia, aiutandoti così a scegliere quelli più idonei per il tuo bagno.
– Box doccia: i materiali del piatto
Cominciamo subito con i materiali del piatto del box doccia, la cui scelta è importante sia sotto l’aspetto pratico e funzionale, sia sotto quello estetico. I tre che abbiamo selezionato, infatti, hanno il merito di soddisfare egregiamente entrambi i requisiti.
Piatto doccia in ceramica
La ceramica rappresenta una delle soluzioni maggiormente adottate per il piatto del box doccia. Uno dei suoi principali vantaggi, del resto, è la possibilità di sceglierla in svariate finiture: lucida, opaca, ma anche colorata, a seconda dei tuoi gusti e delle tue esigenze.
Oltre a sposarsi perfettamente con i sanitari del bagno, creando così un piacevole continuum stilistico, la ceramica è anche un materiale fortemente resistente all’usura del tempo, ai graffi e agli sbalzi termici dell’acqua.
Dulcis in fundo, è anche facile da pulire e da gestire. Lo svantaggio? Solo uno: è un materiale molto sensibile agli urti, il che significa che potrebbe creparsi se ci cade sopra un oggetto pesante.
Piatto doccia in resina
La resina rappresenta un altro materiale particolarmente quotato per il piatto doccia. Il motivo è ovviamente da attribuire alla sua superficie antiscivolo, nonché alla possibilità di personalizzarla a piacere.
Oltre a questo, la resina è anche una soluzione particolarmente igienica, in grado di respingere efficacemente l’attacco di muffe e batteri.
Ciò detto, il principale problema di questo materiale si ravvisa nel momento in cui non viene ricoperto da un adeguato filtro protettivo: in quel caso, infatti, tenderà a macchiarsi e a variare il colore, danneggiando la sua estetica.
Piatto doccia in acrilico
L’acrilico è un materiale piacevolmente elastico, in grado di conferire al piatto doccia la capacità di adattarsi agli assestamenti delle superfici.
Molto meno fragile della ceramica, conferisce al tatto una rassicurante sensazione di calore ed è possibile averlo sia nella classica versione bianco lucida, sia arricchito con una finitura opaca, colorata o a effetto pietra.
L’unico problema del piatto doccia in acrilico è dato dalla sua sensibilità ai detergenti aggressivi, ma anche a shampoo e bagnoschiuma che, se lasciati troppo a contatto con il materiale, potrebbero finire per macchiarlo.
– Pareti del box doccia in vetro: quale scegliere?
Optare per un box doccia in vetro rappresenta una soluzione particolarmente in voga. Il vantaggio di questo materiale, del resto, è il fatto di prestarsi a innumerevoli forme di personalizzazione, ma anche di essere caratterizzato da una grande resistenza, a maggior ragione se opterai per quello giusto.
Ma qual è il miglior vetro per il box doccia? La soluzione migliore in assoluto prevede ovviamente di optare per quello temprato: un vero e proprio cristallo di sicurezza opportunatamente trattato che, nel malaugurato caso di rottura, non finirebbe in mille pezzi, ma solo in piccole particelle non taglienti. Dando quindi per assodata questa scelta, valutiamo insieme quali sono le migliori finiture.
Box doccia con vetri trasparenti
I vetri trasparenti rappresentano la soluzione migliore per gli amanti dello stile minimal, in quanto sono contraddistinti da un’eleganza particolarmente discreta, contribuendo al contempo ad ampliare il senso dello spazio. Perfetti per catturare e sprigionare la luce, hanno però il difetto di necessitare di una pulizia impegnativa, al fine di mantenerli sempre brillanti e, inevitabilmente, non garantiscono alcuna privacy.
Box doccia con vetri serigrafati
Un’alternativa particolarmente accattivante, in grado di garantirti tutta la privacy che desideri e di arricchire il tuo bagno con un tocco di fantasia, prevede di sfruttare i vetri serigrafati. A tua scelta, puoi semplicemente chiedere di lavorare il vetro con decorazioni in rilievo o, in alternativa, dotarlo di veri e propri pannelli artistici. Lo svantaggio, in questo caso, risiede unicamente nel prezzo elevato che ti verrà a costare.
Box doccia con vetri scuri/satinati
Una buona via di mezzo tra le due soluzioni precedenti è quella di optare per vetri scuri e/o satinati. Il vetro scuro, o fumèe, presenta una tonalità più intensa, che lascia solo vagamente intravedere l’interno del box doccia.
La finitura satinata, al contrario, può anche presentarsi di colore chiaro, regalando però una trasparenza molto più sfumata e assicurando così una maggiore privacy.
Parliamo pertanto di una soluzione particolarmente conveniente, che esige però un grande impegno per quanto concerne la pulizia, in quanto il rischio che si formino aloni è piuttosto elevato.
– Conclusione
Ora che sai come sono fatti i box doccia e di quali materiali possono essere composti, non ti resta che scegliere quelli che ritieni più idonei ai tuoi gusti alle tue esigenze, senza ovviamente trascurare gli aspetti pratici.
Per quanto un materiale possa apparirti esteticamente attraente, infatti, te lo godrai ben poco, se non sei in grado di garantirgli le giuste cure. Ecco perché la soluzione migliore è sempre quella di adottare una sana via di mezzo, optando per un materiale del box doccia in grado di soddisfarti sia sotto l’aspetto estetico, sia a livello funzionale.
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