Designer, architetto e professore: Mario Bellini è questo e molto altro ancora. Noto in tutto il mondo per le sue opere straordinarie, ha trasformato l’architettura in una vera e propria arte, dimostrando di possedere un talento poliedrico e versatile, che l’ha portato a cimentarsi in vari settori del design.
Ma chi è esattamente questo straordinario artista? Com’è arrivato a essere quello che è? Obiettivo del nostro articolo è quello di fornire le risposte a queste domande, conducendoti in un viaggio che ti porterà a scoprire chi è davvero Mario Bellini.
– Mario Bellini: biografia
Milanese di origine, Bellini Mario nasce il 1° febbraio 1935 nel noto capoluogo lombardo, universalmente considerato la città del design. Il suo futuro, pertanto, è in un certo senso già tracciato, tanto che sin da giovane mostra uno spiccato interesse per il campo dell’architettura: disciplina in cui si laurea nel 1959, dopo aver frequentato la relativa facoltà al Politecnico di Milano.

La sua attività di designer e architetto inizia negli anni Sessanta, con l’apertura del suo studio professionale. Il primo incarico prestigioso, tra il 1961 e il 1963, lo vede direttore del design nel progetto de La Rinascente, nota catena milanese di grandi magazzini.
Il 1963 è anche l’anno che lo vede diventare capo consulente design dell’azienda Olivetti: proprio all’architetto Mario Bellini si deve infatti l’invenzione del primo personal computer al mondo, ossia il P101.
Tra gli anni Settanta e gli anni Novanta, Bellini è impegnato nella sua attività di docente, che lo vede diventare dapprima membro del Consiglio Scientifico della Sezione Design della Triennale di Milano (1979 – 2019) e, successivamente, professore in alcune tra le scuole più prestigiose d’Europa, come per esempio:
- l’Istituto Superiore del Disegno Industriale di Venezia (1962 al 1965);
- la Hochschule für angewandte Kunst di Vienna (1982 e 1983);
- l’Accademia Domus di Milano (1986 al 1991).
Il 1980 è l’anno che vede il designer Bellini dedicarsi prevalentemente all’architettura: il suo grande amore. Tra le opere che realizza in quel periodo figurano infatti:
- il Quartiere Portello di Fiera Milano;
- il Centro Espositivo e Congressuale di Villa Erba a Cernobbio;
- il Tokyo Design Centre in Giappone;
- l’America Headquarters di Natuzzi negli Stati Uniti;
- la National Gallery of Victoria a Melbourne;
- gli Headquarters della Deutsche Bank a Francoforte;
- il Museo di Storia della Città di Bologna;
- l’edificio per il Dipartimento delle Arti Islamiche al Louvre di Parigi;
- il nuovo Centro Congressi di Milano;
- la ristrutturazione della facciata dell’Air Terminal internazionale T3 dell’aeroporto di Roma-Fiumicino.
Questa fiorente e prolifica attività, gli ha valso la vittoria di molti premi, tra i quali spicca il Compasso D’Oro, un prestigioso riconoscimento che Bellini ottiene per ben otto volte. Nel 2004 viene premiato con una medaglia d’oro assegnata direttamente dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, mentre nel 2011 ottiene l’Ambrogino D’Oro di Milano.
Nel 2015 è invece il turno della Medaglia d’oro all’architettura italiana, un premio alla carriera che, nel 2019, si conferma con l’assegnazione della Medaglia della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana e del Premio Speciale alla Carriera del Salone del Mobile.
– Opere e stile del designer Mario Bellini
Definire lo stile di un artista non è mai facile, a maggior ragione se parliamo di un talento eclettico come quello di Mario Bellini. La sua grande prolificità lo ha indotto a dare vita a un gran numero di opere, sia in campo architettonico, sia nel settore del design. Nella sua biografia ci siamo concentrati soprattutto sulle realizzazioni del Bellini architetct, mentre ora andremo a elencare le opere principali di design di Mario Bellini.
Tali opere si concentrano principalmente nel settore dell’interior design, in quanto si tratta di autentici complementi d’arredo per la casa. Una di esse, per esempio, è la bellissima poltroncina Cab 412 di Cassina: la prima seduta al mondo composta da una struttura in cuoio autoportante ispirata al rapporto tra lo scheletro e la pelle.

Sempre restando in tema d’arredamento, un altro capolavoro di Bellini è la serie di divani facente parte della collezione “Le Bambole”, caratterizzati dall’apparente assenza di una struttura portante, nonché da un’estrema naturalità della forma. Questi sofà rappresentano infatti la perfetta sintesi del comfort, della morbidezza e dell’elasticità: tutte caratteristiche messe in luce dal loro design semplice e confortevole.

Un’altra geniale invenzione di Bellini, afferente però al settore informatico, consiste nell’Olivetti ETP 55, una macchina da scrivere elettronica portatile realizzata nel 1987 e facente parte della collezione permanente del MOMA di New York. All’interno del marchingegno è presente un sistema di stampa intercambiabile cosiddetto “a margherita”, grazie al quale è possibile correggere gli ultimi caratteri battuti nonostante l’assenza del display di visualizzazione.

Infine, vale la pena citare nuovamente l’invenzione che ha reso davvero famoso il designer Mario Bellini, vale a dire l’Olivetti Programma 101 (P101), un calcolatore programmabile da molti considerato il primo personal computer della storia e caratterizzato da una struttura avveniristica interamente concepita dalla mente fertile del talentuoso architetto milanese.

Queste che abbiamo elencato, insieme alle altre opere di cui abbiamo parlato nei cenni biografici dell’artista, rappresentano soltanto una parte dell’imponente mole di lavoro dell’architetto Bellini, la cui prolifica carriera lo ha visto collaborare con alcuni tra i più noti brand di design al mondo, tra i quali spiccano:
- Cassina;
- B&B;
- Heller;
- Flou;
- Yamaha;
- Renault;
- Rosenthal;
- Kartnell;
e naturalmente Olivetti, l’azienda che ha offerto a Mario Bellini la possibilità di dare sfoggio del suo grande talento per l’informatica.
E se in questo momento stai avvertendo una certa curiosità nei confronti del lavoro di questo grande designer e architetto, sappi che è perfettamente comprensibile. Motivo per cui abbiamo da suggerirti qualche libro da cui trarre tutte le informazioni che t’interessa sapere.
– Tutto su Mario Bellini: dove reperire le informazioni
Per saperne di più sulla figura di Bellini architetto e designer, la cosa migliore che tu possa fare è attingere le informazioni direttamente dai libri, da sempre la fonte più attendibile. A tal proposito noi ne abbiamo selezionati due in particolare:
- Mario Bellini Architetto, a cura di Ermanno Ranzani;
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- Mario Bellini – Furniture, Machines & Objects.
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Entrambi i volumi ti permetteranno di farti una panoramica precisa su Mario Bellini e il suo inconfondibile stile, che l’ha portato a diventare una vera e propria leggenda nel campo del design, nonché a trasformare l’architettura in un’arte raffinata.
– Conclusione
Riassumere in un articolo la vita e il lavoro di un talento come Bellini non è ovviamente possibile. Di lui è stato detto e scritto e molto e ciò che hai appena letto rappresenta soltanto un piccolo assaggio.
Già solo questo, tuttavia, è sufficiente per farsi una prima idea in merito a questo grande e talentuoso artista: un genio dell’architettura e del design, che ha saputo donare al mondo alcune delle sue opere più belle e rappresentative.
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