Oggi come oggi, quando si parla di porte di primo ingresso, sia che queste si aprano direttamente verso l’esterno sia che invece si affaccino su un pianerottolo di un vano scala condominiale, è quasi scontato pensare che si tatti di porte blindate.

A questo termine infatti viene automatico associare il concetto di sicurezza: è opinione comune che una porta blindata sia capace di proteggerci dai pericoli provenienti dall’ambiente esterno ed in particolare dall’ingresso di ladri e malintenzionati che tentino di fare effrazione all’interno della nostra casa.

Prima di accingerci a scegliere quella che fa al caso nostro è bene che sappiate che ne esistono di vario tipo e non tutte garantiscono il medesimo “grado” di sicurezza.

Vediamo dunque di capire innanzitutto in cosa si distingue una porta blindata da una che invece non lo è, se basta questa dicitura a garantirci sonni tranquilli, quali sono i parametri da tenere in considerazione al momento della scelta e che differenze possono esserci tra una blindata ed un’altra.

In tutto ciò non ci si può esimere dal trattare le serrature, che delle porte costituiscono una parte importante, senza dimenticarci che anche l’estetica ha il suo peso nella scelta e come sempre non si può non valutare l’aspetto economico della questione!

Le porte blindate: tipologie e varianti

Ogni porta blindata che possa definirsi tale, oltre ai classici elementi che compongono qualunque altra porta (ovvero telaio, controtelaio, cerniere, maniglie, serratura, ecc…), si distingue per la presenza di alcuni elementi che le garantiscono una sicurezza maggiore rispetto ai modelli tradizionali.

Di solito, una  porta blindata che si rispetti per irrobustire l’anta vi inserisce due lamiere d’acciaio, una posizionata verso l’interno ed una verso l’esterno; il telaio ed il suo controtelaio sono rinforzati e vengono zancati alla muratura tramite elementi d’acciaio; inoltre sono sempre presenti serrature di sicurezza ed eventualmente altri accessori che servono ad aumentarne le prestazioni (come la presenza di chiavi elettroniche, di rostri antiscasso, o di materiale isolante che ci ripari anche dal freddo e/o da rumori molesti provenienti dall’esterno).

Lo scopo perseguito con la posa di una blindata è quello di creare un’unione indissolubile tra la porta e parete in cui si colloca, così da rendere inefficace ogni tentativo di scardinamento; perché ciò avvenga il telaio deve, appunto, venire agganciato al muro mediante l’impiego di zanche di acciaio, che possono raggiungere i 15 cm di lunghezza e vanno fissate con del cemento a presa rapida.

L’ideale, ovviamente, sarebbe poter agganciare la nostra porta blindata ad una muratura più robusta possibile, ad esempio in cemento armato, ma non sempre è possibile ed in questi casi si rende necessario innanzitutto rinforzare la porzione di muro a contatto con la nostra porta.

Le differenze tra una “porta blindata” ed un’altra dunque non riguardano solo l’estetica, ovvero il modo ed il materiale con cui vengono realizzati i pannelli di finitura, ma anche e soprattutto le prestazioni che ciascuna è capace di garantire, sia per ciò che riguarda il grado di isolamento termico ed acustico che per il grado di protezione che sono in grado di offrirci.

Le porte blindate vengono classificate in differenti classi, in tutto sei, a ciascuna delle quali corrisponde un grado di sicurezza differente: normalmente per le abitazioni non è necessario disporre di porte super blindate, ma è comunque bene conoscere la differenza tra una porta di classe 1 ed una di classe 6, così da poter valutare consapevolmente quale possa essere il prodotto che maggiormente risponde alle nostre esigenze, anche in base al nostro tenore di vita ed al contesto in cui ci troviamo a vivere.

Oltre alla somma di tutte le componenti che concorrono a formare una porta blindata in un dato modo, mai come in questi casi risulta determinate, per la buona resa finale, sia estetica che prestazionale, il momento dell’installazione e soprattutto quello di fissaggio alla muratura, che è un’operazione piuttosto “delicata”, assolutamente da far eseguire solo da ditte ed artigiani specializzati, affinché venga fatta a regola d’arte.

La normativa europea riguardo alle porte blindate

La norma UNI ENV 1627 (e sue successive modifiche) stabilisce quali siano le 6 “classi di qualità” in base alle quali identificare il grado di sicurezza delle diverse tipologie di porta blindata, che vengono elencate in ordine crescente di resistenza alle effrazioni: le porte più sicure in assoluto sono dunque quelle di classe 6.

L’attribuzione ad una classe piuttosto che un’altra viene stabilita in base ad una serie di prove, realizzate secondo quanto prescritto da specifiche normative europee in merito, che simulano varie modalità di effrazione e che accertano la resistenza al carico statico, a quello dinamico e la resistenza all’attacco manuale di ciascuna porta.

Mentre una porta di classe 1 può resistere unicamente ad uno scassinatore improvvisato, che provi a forzarla senza l’ausilio di alcuno “strumento” e pertanto non è indicata come porta di primo ingresso di un’abitazione; una porta di classe 2 invece può resistere ad uno scassinatore che tenti di violarla utilizzando attrezzi piuttosto semplici, quali cacciaviti o tenaglie e per questo può essere impiegata negli uffici o nella maggior parte delle abitazioni in condominio.

I modelli di classe 3 resistono anche all’utilizzo del piede di porco e sono pertanto quelli più utilizzata negli appartamenti di lusso o nelle villette;  le porte di classe 4 e 5 resistono agli scassinatori più esperti ed attrezzati con trapani, scalpelli, accette, martelli e seghe manuali o addirittura elettriche; infine quelle di classe 6, in assoluto le più sicure e costose, possono resistere persino a scassinatori che impieghino strumentazioni elettriche ad alta potenza.

Qualunque porta blindata si decida di acquistare dovrà essere marchiata CE (secondo quanto prescritto dalla norma EN 14351-1) e corredata da varie certificazioni, oltre a quella che indica la classe di sicurezza, ce ne deve essere anche una che dichiari i parametri di isolamento termico e di quello acustico.

Esiste poi anche la possibilità che sulla vostra porta vi sia un’ulteriore sigla SCCQ (acronimo di Sicurezza e qualità certificata e controllata): si tratta di un “marchio volontario”, che assicura che la porta blindata che avete acquistato è stata prodotta in Italia, non contiene in alcun modo sostanze nocive ed è almeno di classe 3, con un grado di protezione acustica di almeno 32 Db.

Serrature di sicurezza per porte blindate

Ovviamente un ulteriore elemento che contribuisce in maniera determinante a definire la sicurezza di una porta è il tipo di serratura che la caratterizza, che viene definita blindata qualora sia in grado di resistere alla perforazione ed allo scasso.

In fatto di serrature, per prima cosa, si distingue tra quelle di tipo tradizionale, ovvero meccaniche e quelle più moderne, di ultima generazione, che sono di tipo elettronico; le prime, che presentano una struttura in acciaio, si suddividono poi, a loro volta, in serrature a cilindro ed a profilo europeo e quelle cosiddette a doppia mappatura.

Ad onor del vero vi è anche la possibilità di unire le due “tecnologie” suddette ed utilizzarle entrambe per una stessa porta, cosa che avviene oggi sempre più di frequente, proprio per aumentare il livello di sicurezza, riducendo sensibilmente le possibilità di effrazione.

Serratura europea per porta blindata

Le serrature più diffuse sul mercato sono indubbiamente quelle a cilindro europeo, che hanno dimensioni piuttosto ridotte, resistono ai tentativi di scasso sia effettuati con grimaldelli che con il trapano ed inoltre funzionano con chiavi di sicurezza, corte e dotate di forature o tacche sulla superficie, che possono essere duplicate solo nel caso in cui si possegga uno speciale tesserino, unico per ogni porta e che viene consegnato nel momento dell’installazione della stessa: in questo modo solamente il proprietario può fare copie della propria chiave!

Serratura a doppia mappatura per porta blindata

Le serrature a doppia mappatura, a differenza delle precedenti, vengono aperte da chiavi di dimensioni più importanti, a gambo lungo e dotate di piccoli denti laterali, che normalmente chiudono con quattro mandate.

Attenzione, nel caso abbiate in casa una serratura di questo tipo, sappiate che è consigliabile sfilare la chiave dopo aver chiuso, perché lasciarla infilata nella toppa può facilitare l’ingresso di malintenzionati che potrebbero riuscire ad aprire facendola girare dall’esterno, senza fare alcuna fatica!

Serratura elettronica per porta blindata

Le cosiddette chiavi elettroniche, più moderne e tecnologiche, sono quelle che possono invece essere attivate ed aperte sia da una chiave, che con l’ausilio di un telecomando, di un tastierino alfanumerico, di una tessera magnetica o perfino di un dispositivo mobile come lo smartphone.

Quanto costa una porta blindata?

Nella scelta della porta blindata perfetta per la nostra abitazione, ovviamente, non possiamo esimerci dal considerare anche il fattore economico, sebbene quando si tratta di sentirsi sicuri in casa propria in genere si è disposti a spendere anche qualcosina in più!

Nonostante ciò è bene assicurarsi di pagare il “giusto”, facendo attenzione sia ai prezzi troppo concorrenziali, che potrebbero rivelarsi indice di scarsa qualità e di bassi livelli di sicurezza, che a richieste economiche particolarmente elevate, che potrebbero essere del tutto ingiustificate.

Normalmente il costo di una porta blindata standard parte dai 700-1000 euro, a cui poi vanno aggiunti il prezzo della serratura, variabile anch’esso in base alla tipologia prescelta (ma che per i modelli più comuni si attesta tra i 100 ed i 300 euro) e quello necessario per la posa in opere, comprendente eventuali lavori di rimozione della vecchia porta ed, ove necessario, anche quelli che servono ad irrigidire la muratura esistente.

Per poco che spendiate 1000 euro almeno dovete metterli in conto, poi, a seconda dei pannelli di finitura scelti, dello strato isolante che caratterizza la porta, del marchio più o meno noto, della classe di sicurezza e di altro ancora, il prezzo base potrà subire variazioni, anche non da poco!

Non dovete però scordare che qualora decidiate di sostituire la porta di primo ingresso della vostra abitazione potete accedere agli incentivi fiscali riguardanti il risparmio energetico e detraendo il 65% di tutte le spese sostenute; a patto ovviamente di acquistare un modello che garantisca determinati parametri di trasmittanza termica, che ovviamente rispetto a porte meno isolate fanno salire il prezzo!

Oggi come oggi, comunque, le possibilità in fatto di porte blindate e serrature sono davvero infinite; l’importante è valutare bene tutti quei parametri che concorrono a determinare le prestazioni e la sicurezza di una porta blindata, sempre senza dimenticarsi dell’aspetto estetico, dato che la porta è la prima cosa della casa che vedranno i nostri ospiti!

 

Sara Raggi