– Insonorizzare la porta: un aspetto spesso sottovalutato

L’importanza di insonorizzare la porta e un adeguato isolamento acustico della porta di ingresso e delle finestre è dovuta alla crescente presenza di rumori molesti.

Tra gli aspetti negativi della società contemporanea, uno dei maggiori è rappresentato dall’inquinamento acustico, che è l’insieme di tutti quei rumori e suoni di elevata intensità che dall’esterno penetrano nelle case, provocando un esponenziale peggioramento del comfort abitativo.

L’inquinamento acustico è un aspetto estremamente importante e, al pari di quello atmosferico, non è assolutamente da sottovalutare. Per questo motivo è stato regolamentato da una legge la n.447/1195 che, tra le altre cose, specifica come sia un grave pericolo per la salute umana.

Quando il livello dei rumori diventa insostenibile non rimane altra soluzione che provvedere a isolare l’ambiente domestico, in modo da impedire alle onde sonore di penetrare.

Spesso si finisce con il coibentare pareti e soffitti tralasciano porte e finestre. È un errore da non commettere perché, proprio in questi elementi architettonici, i suoni molesti trovano una facile via d’accesso.

Come calcolare l’abbattimento acustico

L’abbattimento acustico è un valore espresso in decibel (dB) e rappresenta la diminuzione della potenza sonora avvertita. Per i serramenti è regolamentato dalle normative EN ISO 140-3 ed EN ISO 717-1.

Per la sua corretta valutazione si devono tenere presenti tre parametri fondamentali:

  • l’indice d’isolamento acustico Rw (espresso in dB);
  • lo spettro di adattamento alle alte frequenze (come rumori generati da elettrodomestici tipo TV e apparecchi Hi-Fi);
  • lo spettro di adattamento alle basse frequenze (come il rumore generato dal traffico).

Tenendo in considerazione questi fattori i costruttori realizzano le porte insonorizzate offrendo prodotti con prestazioni più o meno alte a seconda delle necessità.

– Differenza tra materiali fonoisolanti e fonoassorbenti

Prima di analizzare i metodi per insonorizzare la porta, è importante conoscere la differenza tra un materiale con capacità fonoassorbenti da un altro con caratteristiche fonoisolanti.

Di seguito vedremo come in molti casi sia importante, non tanto impedire ai rumori di entrare in casa, quanto non permettergli di uscire all’esterno.

Quando si parla di inquinamento acustico la maggior parte delle volte si pensa subito al fastidio generato dal rumore del traffico, ai suoni molesti provenienti da fabbriche o da vicini particolarmente rumorosi e poco educati. Spesso però si dimentica il fatto che potremmo essere noi stessi la fonte dell’inquinamento acustico.

Immaginiamo per esempio un appassionato di musica che decide di suonare uno strumento in casa.

In generale l’attività domestica è una grandissima e insospettabile fonte di rumore, basta pensare alle decine di elettrodomestici presenti come lavatrici, lavastoviglie, tv e stereo ad alto volume, per non dimenticare attrezzi da giardino come tosaerba e utensili per il fai da te.

In base alla situazione sarà necessario provvedere ad un isolamento utilizzando appositi materiali con caratteristiche idonee per risolvere le varie problematiche.

Si potrà avere una porta fonoassorbente nel caso si voglia evitare che i rumori escano verso l’esterno e invece una porta fonoisolante per impedire che le onde sonore penetrino all’interno. In linea di massima possiamo dire che un buon fonoassorbente è in grado di assorbire le onde sonore mentre un fonoisolante le respinge.

I migliori materiali fonoassorbenti

I materiali fonoassorbenti hanno al capacità di trasformare l’energia acustica in un’altra forma. Ogni materiale ha un certo grado di fonoassorbenza ma nel caso di quelli utilizzati per l’isolamento acustico, tale caratteristica è particolarmente accentuata.

Come si intuisce dal nome un buon fonoassorbente riesce a limitare al minimo il fenomeno di riflessione delle onde sonore, cercando di intrappolarle e trasformale per esempio in calore.

Per avere la giusta efficacia, questi materiali hanno una struttura particolarmente porosa ma nello stesso tempo anche con un certo grado di rigidità e densità. Offrono una buona capacità di assorbimento sopratutto delle medie e alte frequenze

Tra i migliori materiali di questa tipologia troviamo quelli così detti minerali. I più noti sono la lana di roccia e la lana di vetro: sono presenti in commercio sotto forma di pannelli o rotoli, hanno un costo molto economico e trovano largo impiego in edilizia per la progettazione dell’isolamento acustico.

Tra i materiali più green in assoluto c’è il sughero che unisce alle buone doni di fonoassorbenza una notevole leggerezza. Grazie alla sua particolare struttura a celle, cattura e assorbe l’onda sonora impedendo la sua propagazione.

Questi appena citati sono tutti materiali che si possono considerare di origine naturale. Esistono ovviamente anche prodotti sintetici altrettanto prestazionali.

I più utilizzati sono i derivati del petrolio come il poliuretano espanso e il poliestere. Offrono il vantaggio di essere poco costosi e facilmente malleabili (soprattutto il poliuretano espanso sotto forma di schiuma).

I migliori materiali fonoisolanti

Un materiale fonoisolante invece è in grado di riflettere l’energia acustica. In questo caso la sua composizione avrà un peso specifico molto elevato per respingere le onde sonore e proteggere l’ambiente dai rumori molesti.

Tra i migliori materiali isolanti naturali ci sono il piombo e la gomma. Anche la lana di vetro, oltre ad essere un ottimo fonoassorbente, offre buone proprietà di isolante acustico.

Viste le differenze tra le due tipologie si comprende come, ad esempio, per migliorare l’acustica di un ambiente (sala per registrazione o ascolto musica) vengano impiegati materiali con spiccate qualità fonoassorbenti. Per limitare la trasmissione di un segnale acustico tra due ambienti la soluzione ideale sono invece i materiale fonoisolanti.

Nella realtà in edilizia o qualora fosse necessario 1000, i pannelli utilizzati sono costituiti da entrambe le tipologie di materiali, in modo da ottenere da una parte il massimo isolamento dai rumori molesti e dall’altra migliorare l’acustica dell’ambiente, limitando il riverbero e altri fenomeni fisici simili.

– Quando utilizzare una porta insonorizzata

Casa è sinonimo di pace, libertà e privacy. Almeno lo dovrebbe essere, ma il più delle volte la presenza di rumori molesti finisce con l’alterare i ritmi di vita, impedendo di godere della sana e rilassante tranquillità offerta dalle mura domestiche.

Per riappropriarsi dell’adeguato comfort abitativo non rimane che eliminare il problema: le onde sonore inquinanti. L’isolamento acustico 1000 è un buon primo passo per riavere un adeguato silenzio.

Le porte antirumore non hanno una gran diffusione perché si pensa che sia più importante isolare le pareti, il soffitto e i pavimenti. In realtà sono fondamentali soprattutto in ambienti ad uso promiscuo come abitazioni con uffici oppure per isolare acusticamente una zona giorno da quella notte.

Anche insonorizzare la porta di ingresso, sia che si tratti di un modello normale o blindato, permette di limitare l’accesso, non solo ai ladri, ma anche ai rumori fastidiosi.

Dovendo sostituire gli infissi di casa si può richiedere direttamente un preventivo per porte insonorizzate. Da questo punto di vista il mercato garantisce una vasta gamma di scelta sia sotto l’aspetto funzionale che estetico.

Esattamente come per i modelli tradizionali si potrà decidere il tipo di materiale (PVC o legno) e la finitura che meglio si preferisce.

Fino a qualche anno fa le resa estetica era un po’ il tallone di Achille di questo genere di prodotti. Oolto piacevole.

La ricerca tecnologica ha fatto progressi anche nella realizzazione di materiali sintetici per l’isolamento acustico, permettendo di ottenere pannelli antisuono di spessore ridotto, leggeri e con alte prestazioni.

Tutto questo si traduce in una serie di modelli di porte che vanno da quelle scorrevoli a vista o a scomparsa, per arrivare a porte blindate di ultima generazione con prestazioni inimmaginabili fino a pochi anni fa.

Come insonorizzare la porta di casa

Abbiamo già accennato quanto sia grave il problema dell’inquinamento acustico. Soprattutto nelle grandi città l’inevitabile vicinanza tra le abitazioni causa una maggior diffusione di rumori molesti e fastidiosi.

Le pareti di casa a volte offrono già un discreto isolamento ma il vero punto debole sono porte e finestre. Un buon isolamento può essere completamente compromesso da serramenti non insonorizzati.

La situazione diventa ancor più problematica quando vogliamo goderci della musica ad alto volume o guardare un film con gli effetti sonori alla massima potenza, senza disturbare i vicini di casa. In queste situazioni è praticamente indispensabile insonorizzare la porta.

Per creare una porta antirumore si può procedere scegliendo due vie: rivolgersi ad un professionista oppure attraverso il fai da te. Non vi è alcun dubbio che la soluzione migliore sia mettersi nelle mani di una ditta specializzata, ma non sempre è una possibilità percorribile.

A volte si tratta di dover insonorizzare la porta di scantinati o comunque locali di servizio senza voler spendere grosse cifre. In altre situazioni non c’è la possibilità di poter sostituire la vecchia porta perché magari si tratta di un appartamento in affitto.

Prima di prendere in considerazione interventi di coibentazione fai da te che possono anche fallire miseramente, è bene valutare l’acquisto di porte realizzate su misura impiegando materiali come la fibra vulcanica a media intensità o la gomma riciclata.

Sono prodotti che, nonostante costi particolarmente convenienti, offrono un buon isolamento acustico limitando la propagazione dei rumori interni verso l’esterno e viceversa.

Il prezzo della porta è senza dubbio economico ma resta il problema di un prodotto da realizzare su misura. È necessario rivolgersi a ditte specializzate del settore per acquistare una porta insonorizzata perfettamente intercambiabile con il modello da sostituire.

La buona notizia è che grazie ad internet poter richiedere un preventivo è molto facile, veloce e soprattutto gratuito. Perciò è sempre consigliabile confrontare più offerte per l’acquisto di una porta nuova, prima di agire di impulso con la smania del fai da te.

Porta insonorizzata con il fai da te

Se il preventivo non ha soddisfatto o si ritiene di avere le capacità per ottenere dei buoni risultati, si può decidere di provare ad insonorizzare la porta. In questi casi è necessario procedere per gradi.

Per prima cosa è indispensabile conoscere il proprio nemico. Bisogna sapere che il suono è ostacolato in maniera molto efficace dalla massa del corpo che deve attraversare. Più alto è tale valore e maggiore sarà la difficoltà con cui si propagheranno le vibrazioni.

Le onde sonore, nel tentativo di muovere le molecole molto dense del materiale, dissiperanno gran parte della loro energia perdendo di intensità.

Questo è un grande vantaggio che deve essere sfruttato. Sarà opportuno utilizzare materiali isolanti con alto peso specifico come fogli di piombo o lastre di gomma, in grado di offrire un’altissima densità molecolare.

Il piombo è la soluzione di più difficile impiego. Innanzitutto è un materiale tossico e in secondo luogo è praticamente impossibile applicarlo all’estero. Nel caso si ritenga di possedere adeguate capacità, si potrebbe togliere l’anta di copertura della porta e posizionare il foglio di piombo all’interno.

Molto più semplice è utilizzare la lastra di gomma che, seppur molto pesante, è più malleabile potendola fissare all’esterno. La cosa importante è coprire completamente la porta: anche la minima zona lasciata liberà sarà una scorciatoia immediatamente imboccata dalle onde sonore.

Con il metodo appena descritto abbiamo ottenuto un notevole incremento della massa e della densità della porta. Un altro fattore che assicura un adeguato isolamento è creare delle stratificazioni.

Quando l’onda sonora si propaga, oltre a perdere energia per l’alta densità molecolare del mezzo attraversato, viene anche in parte riflessa. Più alta è la riflessione e maggiore sarà il livello di isolamento acustico.

È quindi necessario realizzare una serie di strati, anche di materiali diversi, in modo da creare delle specie di trappole in grado di imprigionare e riflettere le onde sonore.

Fogli di sughero, pannelli di cartongesso o MDF e schiume sintetiche di poliuretano, sono tra le soluzioni migliori che si possono adottare. Naturalmente maggiore sarà il numero di strati e migliore sarà l’isolamento acustico.

Questo procedimento ha un evidente limite rappresentato dal peso via via crescente della porta: aspetto che dovrà essere preso in considerazione in base alla funzione, la struttura portante e i cardini di sostegno.

Altro fattore da tenere in considerazione è la gamma di frequenze che costituiscono i suoni. Valori bassi o alti reagiscono in modo completamente diverso a seconda del materiale che attraversano.

È bene sapere che una lastra di sughero, ad esempio, è adatta per isolare le alte frequenze, mentre uno strato di MDF (pannello a media intensità realizzato con derivati del legno) smorza quelle più basse.

L’alternanza e la tipologia di materiali scelti, variano a secondo dalla natura dei suoni da dovere attutire ed è fondamentale per ottenere risultati soddisfacenti.

Infine è importante otturare qualsiasi piccolo spiffero e spiraglio dove le onde sonore inesorabilmente potrebbero passare. Se alla fine di questa lunga operazione l’isolamento dovrebbe risultare ancora non ottimale, come ultima spiaggia si può applicare davanti alla porta un telo acustico da teatro.

È realizzato con un particolare tessuto ad alta densità, molto pesante, estremamente performante ed efficace ma con prezzi decisamente molto elevati e di difficile reperibilità.

– Tipologie di porte insonorizzate

A seconda dell’utilizzo previsto le porte insonorizzanti si possono dividere in:

  • porta acustica a singolo battente: questa tipologia può essere utilizzata come porta di ingresso o come accesso per un ambiente che necessita di essere isolato acusticamente. È la porta che trova il più largo utilizzo e grazie alle moderne tecniche costruttive è praticamente indistinguibile da un modello non insonorizzato. Fanno parte di questa tipologia anche le porte blindate.
  • Porta acustica a due battenti: è il modello più utilizzato come porta di ingresso per ambienti di rappresentanza come: alberghi, ristoranti, teatri, ecc. Sono modelli che offrono la massima personalizzazione con design, materiali e colori diversi in base alle necessità.
  • Porta acustica scorrevole: quando si hanno problemi di spazio la scelta migliore è questa tipologia che offre molteplici vantaggi. Con i moderni materiali e le tecniche costruttive si riescono ad ottenere modelli con ottimi livelli di isolamento acustico e ampia versatilità di utilizzo. Si possono impiegare sia come porte di separazione per ambienti interni oppure come accesso per l’ingresso. È possibile scegliere anche tra modelli a una o due ante con o senza vetri.
  • Porta acustica per garage: un ambiente spesso particolarmente rumoroso è il box auto, soprattutto se utilizzato più come locale per lavori di fai da te che come alloggio per l’automobile. Per evitare di disturbare il vicinato è possibile scegliere porte basculanti manuali o motorizzate perfettamente isolate acusticamente. È una soluzione molto utili anche per evitare che i rumori molesti entrino in casa attraversando la porta del garage.

Quanto costa insonorizzare la porta di casa?

Una risposta precisa non esiste.

Sono troppo numerosi i fattori che vanno ad incidere sull’aspetto economico. In linea di massima una porta acustica fonoisolante ha un costo superiore rispetto ad una modello per così dire normale.

Innanzitutto il prezzo è strettamente legato al tipo di utilizzo. Insonorizzare la porta blindata avrà costi decisamente superiori rispetto ad una porta finestra che offre l’accesso al giardino o porte interne per la separazione degli ambienti.

Scegliere un modello a uno o due battenti oppure scorrevole con o senza vetri, sono tutti elementi che incidono sul prezzo.

Un fattore determinante sul costo è il livello di abbattimento sonoro che si intende ottenere. Se i rumori da isolare sono particolarmente intensi servirà un prodotto realizzato con materiali molto prestazionali.

È l‘indice di isolamento acustico (Rw) che offre una precisa indicazione del livello di abbattimento dei rumori molesti. La qualità del pannello che costituisce l’anta della porta, il materiale utilizzato per il telaio e per gli accessori sono tutti elementi determinanti per stabilire il costo finale.

La qualità e tipologia dell’isolamento dipenderà poi dalla natura del rumore. La presenza di frequenze molto basse comporterà scelte diverse rispetto a dover trattare suoni particolarmente acuti.

Naturalmente anche l’estetica ha i suoi costi, con modelli più spartani che risultano maggiormente economici e invece porte con finiture pregiate e design ricercati che avranno prezzi decisamente più elevati.

Alla fine non rimane che richiedere una serie di preventivi e confrontare le varie offerte per trovare la soluzione che unisca un buon isolamento acustico, un aspetto gradevole e dei costi accessibili.

L’importanza di rivolgersi ad una ditta specializzata

Alla fine i metodi fai da te per insonorizzare la porta si possono utilizzare giusto per lavori di fortuna senza troppe pretese. Per avere la certezza di un isolamento soddisfacente è indispensabile rivolgersi a professionisti con pluriennale esperienza nel settore.

L’acustica non è affatto una materia semplice e intervengo numerose variabili e grandezze fisiche che è necessario considerare per insonorizzare la porta in modo adeguato in base ad ogni situazione. Quando ci si rivolge ad un’azienda specializzata nella realizzazione di infissi acustici, si ha la certezza che nessun dettaglio verrà tralasciato.

Innanzitutto un tecnico competente in acustica visiterà l’abitazione. Si tratta di una figura professionale con specifiche conoscenze per valutare il livello di inquinamento acustico secondo le normative vigenti. La sua funzione è effettuare tutte le misurazioni necessarie per una corretta valutazione dei livelli di rumorosità.

In questo modo, attraverso l’utilizzo di specifiche strumentazioni, potrà stabilire l’esatta provenienza della fonte sonora e soprattutto la natura del rumore. Una volta ben chiara la situazione si potrà procedere a stilare un preventivo ad hoc in base ai dati rilevati.

Il risultato saranno delle porte insonorizzate fatte su misura come il vestito di un sarto, con l’impiego di materiali fonoassorbenti e fonoisolanti appositamente scelti per opporre l’adeguate resistenza a onde sonore con determinate frequenze.

A tutto questo si deve aggiungere che i prodotti sono garantiti e certificati secondo delle precise normative con allegate schede tecniche con gli indici di isolamento acustico Rw che stabilisco le prestazioni offerte dalle porte.

Infine non si deve dimenticare il fattore estetico che sarà tenuto in prima considerazione per offrire dei prodotti che andranno ad integrarsi perfettamente nello stile dell’abitazione.

Tutto questo ha naturalmente dei costi ma è l’unica soluzione percorribile se si vuole avere la garanzia di risultati soddisfacenti che non hanno nulla a che vedere anche con il più riuscito dei lavori fai da te.

Luca Padoin