– Realizzare lo schema dell’impianto telefonico domestico
La giusta realizzazione e la corretta struttura dell’impianto telefonico domestico sono fondamentali per avere la certezza di poter utilizzare il telefono in maniera sempre perfetta, senza continue cadute di linea o interferenze. Nella maggior parte degli appartamenti, quando ci si trasferisce, l’impianto telefonico è già installato.
Tuttavia può accadere che, per necessità di posizionamento dei terminali telefonici, sia necessario effettuare delle modifiche. Pertanto, è importante sapere quali sono le principali caratteristiche di questo tipo di impianto in modo da poter intervenire per deviazioni e prolunghe.
Tipologie di impianto
Quando si parla di impianto telefonico domestico è bene specificare che ne possono esistere differenti tipologie, che si differenziano in base all’età e al numero di prese.
Nel momento in cui si vuole effettuare una modifica all’impianto, quindi, per prima cosa è necessario comprendere come esso è strutturato, attraverso quali muri passa, da quante prese è caratterizzato e, soprattutto, qual è il punto di entrata.
Quest’ultimo punto è sicuramente il più importante, visto che dalla presa di entrata si ha la diramazione del doppino telefonico all’interno dell’appartamento.
Riconoscere il punto di entrata non è difficile: esso solitamente è posizionato vicino all’ingresso oppure alle finestre che affacciano sulla strada. Inoltre, la presa che funge da comunicatore con l’esterno è caratterizzata dal fatto di avere, nei pressi, la scatola di derivazione, solitamente coperta da una placca plastificata.
Le diverse prese telefoniche
Una volta individuati i punti in cui sono presenti le prese telefoniche, è necessario valutare di che tipo di presa si tratti. Un impianto telefonico, infatti, permette la connessione ai telefoni tramite due diversi tipi di attacchi: la presa tripolare e la presa telefonica RJ11.
Il primo tipo, ossia quella tripolare, è quella più comune. Si tratta del tipo più vecchio di presa telefonica, caratterizzata da tre punti di ingresso. La presa tripolare è molto semplice da installare: tuttavia, essendo strettamente connessa alle vecchie linee telefoniche presenta spesso un problema.
Al suo interno, infatti, è collegato un condensatore che rappresenta un fattore limitante per la velocità della linea, soprattutto se questa, oltre ai dati telefonici, trasporta informazioni di rete. Per velocizzare la connessione si può procedere con l’eliminazione del condensatore oppure con la sostituzione della presa, a favore delle più moderne RJ11.
Come cambiare una presa
Se si sceglie di passare dalla presa tripolare a quella RJ11 è necessario sapere alcuni particolari sulla caratterizzazione di quest’ultima. Per prima cosa va sottolineato che hanno un costo molto basso e per pochi euro possono essere acquistate in qualsiasi negozio specializzato in telefonia o elettronica.
La struttura della presa è molto semplice: all’interno possono esservi quattro, sei o otto differenti poli. In realtà, anche se comunemente ci si riferisce sempre a prese RJ11, i modelli a sei e otto poli sono rispettivamente denominati RJ12 ed RJ45. Per il collegamento telefonico standard, ossia con i doppini in rame, saranno necessari solo due poli.
I cavi che vanno connessi hanno solitamente due colori standard, ossia il rosso e il verde. Questi, andranno collegati rispettivamente con il cavo rosso e con quello bianco del doppino telefonico.
Prima di collegare una presa telefonica ad un’altra per creare così più terminali in varie stanze è necessario sapere che i collegamenti possono essere effettuati in due differenti modalità: in serie e in parallelo.
I collegamenti in serie, proprio come avviene nel caso di lampadine di uno schema elettrico, prevedono una successione delle prese tale che ognuna è connessa alla presa precedente. Nel caso di prese in parallelo, invece, si ha che le prese non sono connesse tra di loro ma sono tutte connesse a un unico punto.
Controllare il numero di prese
Per realizzare un impianto in maniera corretta è necessario valutare quante prese sono in casa e se esse sono sufficienti o meno per il numero di apparecchi telefonici che si vogliono installare.
Se l’appartamento in cui vivete è antico, è probabile che esso non disponga di molte prese mentre in caso di appartamenti di più recente costruzione si possono avere anche una o più prese per stanza.
Indipendentemente dal numero, però, come già è stato detto in precedenza, è necessario controllare se i punti di attacco sono collegati tra di loro, ossia se l’impianto è in serie, oppure se sono indipendenti, cioè sono realizzati su un impianto in parallelo.
Il cavo telefonico e il suo passaggio: dentro o fuori dal muro?
Un cavo telefonico è caratterizzato da due piccoli fili in rame uniti e raccolti in un cavo unico. La presenza del doppio filamento in rame è all’origine del nome del cavo telefonico che, infatti, viene anche comunemente chiamato doppino.
Il doppino telefonico funge da supporto sia al segnale telefonico che all’ADSL. Diverso, invece, il caso della fibra ottica. L’impianto telefonico per la fibra, infatti, è differente ed è realizzato tramite cavi di fibra ottica.
Può accadere che, in alcuni casi, il passaggio dalla cabina locale all’appartamento avvenga ancora sui doppini. Questo porta alla differenza tra le varie tipologie di connessione in fibra, che permettono velocità più o meno elevate.
Nella maggior parte dei casi, in Italia, la fibra ottica è di tipo FTTC, ossia la trasmissione avviene su cavi in fibra ottica solo fino alla cabinet (Fiber To The Cabinet), ossia fino alla cabina da cui si diramano poi le singole linee per i vari appartamenti. In questa parte finale della trasmissione, il segnale torna a viaggiare sul doppino telefonico.
In questo caso è fondamentale poter disporre in casa di un impianto moderno ed adeguato alle elevate velocità necessarie per una buona trasmissione dei segnali.
Quando si opera una variazione della direzione dei cavi telefonici per connettere una camera in cui non è prevista la presa, si può operare in due modi. Il primo è quello di realizzare un passaggio per i cavi all’interno del muro; il secondo, invece, è quello di optare per il passaggio sopra il muro.
Nel primo caso sarà necessario procedere alla realizzazione di passaggi per i cavi, ossia bisognerà effettuare delle vere e proprie opere murarie per permettere l’alloggiamento dei cavi. In tal caso è necessario ricordare che i cavi telefonici devono essere fatti passare a una certa distanza da quelli elettrici, per non rischiare di creare interferenze nella linea.
Se non si ha la possibilità di fare passare il cavo all’interno del muro allora si dovrà optare per il passaggio sopra di esso. Per questo sarà necessario tendere al meglio il cavo e fissarlo con dei ferma-cavo in modo che sia ben fermo contro il muro.
– Presa telefonica e connessione in serie e parallelo: un’ulteriore considerazione
La scelta di connessione in serie o in parallelo in molti casi è obbligata. Si può infatti dire che la connessione in serie è tipica delle vecchie linee telefoniche o di tutti quegli impianti su cui viaggiano solo le comunicazioni telefoniche e non quelle legate ad internet.
Questa veniva realizzata per isolare ogni telefono ed evitare così che, durante una conversazione, alzando un’altra cornetta del telefono si potesse ascoltare la conversazione stessa.
Chi ha visto il passaggio da rete telefonica classica a utilizzo della rete anche per internet, ricorderà sicuramente quanto spesso si verificavano problemi ci utilizzo contemporaneo del telefono e di internet. In queste situazioni, si verificava che quando si parlava al telefono non si poteva navigare e viceversa.
Il motivo principale era dato dal tipo di impianto telefonico: quando esso è in serie, infatti, non si possono avere più elementi in utilizzo contemporaneo. Gli impianti in serie quindi, non sono idonei quando si fa uso del doppino telefonico sia per la comunicazione vocale che per internet.
Con il sempre più frequente uso di internet e in particolare dell’ADSL, gli impianti in rete vengono realizzati sempre di meno, preferendo invece quelli in parallelo. Un impianto telefonico in parallelo, infatti, permette l’utilizzo contemporaneo di telefono e internet.
Impianti moderni, modem/router e connessioni
Se gli impianti telefonici in serie non sono in grado di supportare il collegamento di telefono e internet, va sottolineato che oggi c’è la possibilità di connettere più apparecchi telefonici e dispositivi alla rete dei doppini in rame anche usando una sola presa.
Infatti, si può operare sulla sola presa principale, ossia quella dalla quale il doppino entra direttamente in casa e allacciare a questa sia il telefono che un modem di tipo router.
Va subito evidenziato che l’uso sempre più comune di cordless ha completamente cambiato l’idea del telefono fisso visto che, indipendentemente da dove è situata la presa e quindi la base del telefono, sarà possibile parlare in qualsiasi stanza della casa.
Non solo: oggi i moderni telefoni cordless sono disponibili anche nelle versioni duo o con anche tre o quattro terminali. Questi, a differenza dei telefoni classici, non vanno connessi con la rete telefonica ma con quella elettrica. In tal modo si potrà avere la possibilità di avere una stazione telefonica anche in altre stanze.
Per quanto riguarda invece la navigazione in internet, va sottolineato che i modem/router danno la possibilità di connessione tramite wi-fi e wirless di più dispositivi tramite un unico punto di attacco fisico, ossia tramite presa del telefono, alla rete telefonica stessa.
Questa soluzione permette quindi di by-passare l’impianto telefonico assicurando una maggiore velocità di connessione ed evitando problemi di connessioni in serie tra apparecchi telefonici e computer.
La scelta di questo tipo di connessione assicura due principali vantaggi. Il primo è quello di evitare la decadenza del segnale lungo il percorso effettuato all’interno dei doppini telefonici.
Questi ultimi, infatti, soprattutto in caso di vecchia installazione, non saranno mai in grado di garantire un corretto mantenimento della qualità delle informazioni durante il percorso. Il secondo vantaggio è quello di poter connettere un gran numero di dispositivi, dal computer portatile al tablet fino a diversi smartphone e il tutto senza alcun filo.
Se l’appartamento è di grosse dimensioni e il segnale del modem non permette la completa copertura, basterà connettere un’antenna da posizionare in modo tale da assicurare la massima copertura del segnale. Il tutto, ancora una volta senza fili.
Procedure da effettuare prima dell’installazione dell’impianto
La realizzazione pratica dell’impianto telefonico non è molto complessa, ma va specificato che prima di poter procedere alla sistemazione dei cavi secondo le proprie esigenze, è necessario avere la certezza che la linea telefonica sia abilitata.
Se già si vive in casa e quindi già si dispone di un collegamento telefonico, tale problema non sussiste. Se, invece, si entra in un appartamento nuovo, prima di sistemare l’impianto è conveniente attendere l’attivazione della linea.
L’attivazione dovrà essere effettuata dai tecnici che effettueranno una gestione esterna dei cavi, ossia collegheranno i doppini telefonici dalla cabina locale all’appartamento. Essi, inoltre, provvederanno ad effettuare il collegamento della presa telefonica che comunica con l’esterno.
Va sottolineato che i tecnici della compagnia telefonica alla quale ci si rivolge sono autorizzati ad effettuare il solo collegamento con la cabina e non a realizzare l’impianto elettrico.
La realizzazione dell’impianto va fatta in un secondo momento: se non si è in grado di procedere da soli si potrà richiedere un intervento di un professionista, viceversa si potrà operare autonomamente.
Prima ancora del controllo del tecnico e dell’installazione della presa, è necessario tuttavia assicurarsi di stipulare un contratto telefonico qualora questo non fosse ancora attivo.
– Dalla teoria alla pratica: la realizzazione dell’impianto
Oggi le prese tripolari vengono utilizzate sempre di meno visto che la maggior parte degli impianti telefonici è realizzata in parallelo per garantire una corretta relazione tra la rete telefonica e l’ADSL.
Tuttavia, se si vuole realizzare un impianto in serie, bisogna sapere che il collegamento dei cavi in questo tipo di connessione è molto semplice. All’interno della presa, infatti, sono presenti quattro morsetti differenti e caratterizzati da quattro sigle, rispettivamente ae, be, au e bu.
Le sigle presenti sui morsetti rappresentano una maggiore sicurezza nel momento in cui si effettua il collegamento ma, in realtà, per una connessione ben fatta basta unire i fili dello stesso colore tra di loro, anche senza che sia necessario leggere le sigle sui morsetti.
Inoltre, va sottolineato che i morsetti be e bu presentano un collegamento unico, ossia sono sempre connessi tra di loro; gli altri, invece, sono connessi a un interruttore.
Se si sceglie invece di effettuare un collegamento in parallelo, allora sarà necessario optare per una presa RJ11 oppure per le prese a sei e otto poli, ossia la RJ12 e la RJ45. Va sottolineato che per un impianto domestico standard la RJ11 è la più indicata.
I diversi poli sono numerati, in modo da poter essere distinti nel momento in cui si effettua il collegamento. Solitamente, non vengono utilizzati tutti i poli ma solo quelli centrali, ossia il polo L1 e l’L2.
Se è vero che il procedimento per la realizzazione dell’impianto telefonico in casa è molto semplice, è altrettanto vero che spesso può essere necessario l’aiuto di un professionista per una migliore realizzazione dello stesso e soprattutto per una maggiore velocità nella sistemazione di prese e cavi.
Quando si vuole procedere da soli, invece, bisogna ricordare che oltre alla comprensione delle modalità di realizzazione dell’impianto, è necessario acquistare anche tutti gli strumenti tecnici che potranno servire, dalle pinze al cacciavite per viti di diametro piccolo e molto altro.
– Per concludere
La realizzazione di un impianto telefonico domestico è sicuramente molto più semplice e immediata rispetto a quella di altri impianti come, ad esempio, quello elettrico. Inoltre, a differenza degli altri impianti, non richiede una certificazione specifica che può essere rilasciata solo dai tecnici abilitati per cui può essere realizzato anche autonomamente.
Prima di procedere, tuttavia, soprattutto se si entra in un appartamento nuovo in cui non è abilitata la linea, è necessario assicurarsi che essa venga attivata. Pertanto bisognerà rivolgersi alla compagnia telefonica con la quale si intende stipulare il contratto.
Questa, attiverà la linea e garantirà l’installazione di un’unica presa, ossia quella di entrata del doppino telefonico. Nel caso in cui siano presenti già altre prese controllerà il corretto funzionamento delle stesse ma non sarà compito suo l’installazione di nuove prese e punti di aggancio con la linea stessa.
La realizzazione vera e propria dell’impianto dovrà essere effettuata successivamente. Non si consiglia la realizzazione dell’impianto prima dell’attivazione visto che, in caso di problemi con la presa di ingresso, potrebbe essere necessario rivedere il percorso dei cavi dell’impianto stesso.
Le diverse prese dell’impianto possono essere collegate in serie o in parallelo. Come evidenziato nella guida, il collegamento in serie è sempre meno utilizzato perché crea problemi con la connessione internet dell’ADSL.
Si tratta di un tipo di connessione che veniva effettuata in maniera standard quando il telefono veniva utilizzato solo per le comunicazioni vocali e quando si volevano isolare i vari apparecchi telefonici per evitare che, alzando una seconda cornetta, si potessero ascoltare le conversazioni di quanti parlavano con l’altro telefono.
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