Normalmente, nelle abitazioni moderne non siamo abituati ad imbatterci in cavi elettrici a vista, perché gli impianti, quasi sempre, vengono realizzati passando tutti i cavi e le tubature necessarie sottotraccia, a pavimento o a parete. Ciò che oggi appare sempre ben evidente è il quadro generale, assieme alle prese, agli interruttori e ai vari comandi.
Non è sempre stato così e tutt’ora, volendo, è possibile realizzare un impianto elettrico a vista perfettamente a norma. Nella maggior parte dei casi queste tipologie di impianti si trovano nei box, nelle cantine, nelle soffitte, nei capannoni, o in quei luoghi in cui l’estetica passa un po’ in secondo piano rispetto alla funzionalità. Detto ciò, nulla vieta che si possa ricorrere ad un impianto a vista anche all’interno di un’abitazione.
Chiaramente, ci sono dei vantaggi pratici nell’optare per un impianto elettrico a vista, poiché si riesce a realizzare tutto in tempi brevi e con disagi e costi decisamente più contenuti. Non tutti sanno, però, che un impianto a vista, se realizzato in un certo modo e con elementi particolari può persino costituire un valore aggiunto, proprio sotto il profilo estetico, divenendo un vero e proprio fiore all’occhiello della vostra abitazione.
Vediamo, allora, di capire com’è fatto un impianto elettrico a vista, in cosa si differenzia da uno sottotraccia, quali tipologie di impianto a vista esistono attualmente, quando conviene ricorrervi e che vantaggi comporta il loro impiego. Infine, analizzeremo a grandi linee, quali possono essere i costi per la creazione di un impianto di questo tipo, anche paragonandoli a quelli di un impianto tradizionale.
– Come nasce e che vantaggi comporta un impianto elettrico a vista
Nel momento in cui, verso la fine dell’Ottocento, all’interno degli edifici iniziarono ad essere installati i primi impianti elettrici, questi erano tutti realizzati a vista ed utilizzavano componenti in ceramica e/o in metallo, con cavi a sezione tonda o piatta.
Solo dopo la fine della seconda guerra mondiale cominciò a diffondersi l’usanza di realizzare gli impianti civili sottotraccia, riducendo sensibilmente l’impiego di quelli a vista, che da quel momento in poi, di fatto, hanno trovato applicazione quasi esclusivamente all’interno di ambienti di servizio o spazi lavorativi.
Ad onor del vero, nel periodo in cui vi fu il passaggio dagli impianti a vista a quelli sottotraccia, non vi era molta scelta per quel che riguardava la componentistica, specie da un punto di vista prettamente estetico. Insomma: ci si doveva accontentare!
Come accade ogni volta che subentra un’innovazione, anche per gli impianti elettrici a vista, il vecchio venne così ben presto accantonato per lasciar spazio alla novità. L’impiego di tali elementi, da allora, è stato relegato a casi particolari, come ad esempio laddove si voglia intervenire contenendo i costi, dove vi è difficoltà ad effettuare le tracce, o ancora qualora sia necessario apportare delle modifiche in tempi brevi ad impianti esistenti e/o già a vista.
Ultimamente, però, gli impianti elettrici a vista, al pari di molti altri elementi dal sapore antico, sono tornati di gran moda, non solo per la loro praticità ed economicità, ma anche proprio per la loro valenza estetica.
– Come si realizza un impianto a vista
Un impianto a vista realizzato oggi sarà del tutto analogo ad un impianto elettrico antico, se non che, chiaramente, adesso si utilizzano, componenti più moderne, che talvolta però possono volutamente richiamare in tutto e per tutto quelle di un tempo e la scelta è davvero varia.
La prima cosa da fare, anche in questi casi, è affidarsi ad un tecnico e predisporre uno schema dell’impianto, decidendo dove andranno posizionate luci, prese, interruttori ed ovviamente il quadro elettrico.
Durante la fase operativa tutte le varie componenti dell’impianto verranno fissate a muro: basta forare le pareti utilizzando un normalissimo trapano ed applicarvi le scatole da frutto e quelle di derivazione che servono. Fatto ciò, si procede tirando i cavi, che rimarranno a vista correndo lungo pareti e soffitti, con un disegno prestabilito e lineare.
– Tutti i vantaggi di un impianto elettrico a vista
Forse vi starete chiedendo: per quale motivo, oggi che non si fa che parlare di domotica e di impianti di ultima generazione gestibili da remoto, si dovrebbe scegliere consapevolmente di tornare alle origini e di installare nella propria abitazione un impianto elettrico a vista?
Innanzitutto un impianto a vista evita quasi completamente di ricorrere ad opere di muratura: niente tracce, niente muratori, niente macerie, niente polvere, il che, a conti fatti, significa aver a che fare con un lavoro più pulito, con tempi di realizzazione decisamente più brevi e con costi più contenuti.
Se l’installazione, ovviamente, viene eseguita da parte di un elettricista specializzato, tecnicamente e normativamente non vi è alcuna controindicazione al fatto che l’impianto non venga realizzato sottotraccia. Al termine dei lavori vi verrà rilasciata senza problemi la certificazione (la cosiddetta Dichiarazione di Conformità, o DiCo) e nessuno potrà avere nulla da ridire.
Mi raccomando: è essenziale pretenderla, ma abbiamo già affrontato in passato questa questione, pertanto in caso non l’abbiate letto vi rimandiamo all’articolo dedicato.
È importante sfatare il falso mito per cui se un impianto viene realizzato a vista non è sicuro: nulla di più falso. Anzi, se si dispone di un impianto a vista è più semplice intervenire a posteriori, sia modificandolo o ampliandolo, che rimuovendolo, ma anche semplicemente per effettuare una riparazione, qualora dovesse esserci un guasto o un malfunzionamento.
Solitamente si ricorre ad un impianto esterno se si deve “aggiungere un nuovo pezzo” ad un impianto già esistente e non si ha alcuna intenzione di effettuare troppi lavori, o qualora si voglia spendere il meno possibile. Rappresenta un’ottima soluzione anche se si desidera realizzare un impianto ex novo a norma, laddove non vi sia per nulla, specie se si ha a che fare con edifici vecchi, magari antichi e dal particolare pregio, sui quali meno invasivamente si interviene meglio è. In questi casi, peraltro, le componenti più moderne visivamente stonerebbero alquanto.
Nella maggior parte dei casi, la riluttanza nell’impiego di tali impianti è per lo più dovuta a motivi estetici. Anche rispetto a questa questione, però, è necessario distinguere tra impianti a vista moderni, volutamente semplici ed essenziali, realizzati con il preciso intento di contenere costi e demolizioni e quelli che potrebbero essere definiti “vintage”, dal sapore antico, che impiegano componenti e cavi decisamente particolari e dal grande effetto. Vediamo, allora, di capire brevemente di che si tratta.
– Impianto elettrico a vista moderno
Oggi, quando si parla di impianti elettrici a vista per interni, in genere, ci si riferisce ad elementi molto semplici ed essenziali, volutamente anonimi e scelti proprio per limitare i costi ed accelerare i lavori. In alternativa, al contrario, con la medesima espressione si possono indicare elementi molto particolari, che catturano immediatamente l’attenzione e servono a riprodurre le atmosfere d’un tempo.
Quelli del primo tipo sono i cosiddetti impianti a vista moderni, assolutamente economici, puliti, basici e lineari, che nelle abitazioni troviamo quasi sempre installati nei locali di servizio, come box e cantine, ma che nessuno vieta di utilizzare anche in casa, o in ambienti lavorativi.
Persino per la realizzazione di tali impianti, però, è possibile procedere in due modi distinti. Si possono lasciare i cavi completamente visibili, fissandoli a muro con l’ausilio di piccolissimi fermacavi, che nella maggior parte dei casi vengono poi tinteggiati insieme alle tubazioni per risultare meno in vista possibile.
In alternativa, per nascondere i cavi veri e propri, è possibile utilizzare apposite canaline passacavi per impianti elettrici a vista. In commercio, oggi, se ne trovano di varie tipologie, fattezze e colorazioni: bianche, grigie, argento, effetto legno, effetto alluminio, piatte, piuttosto che a sezione tonda o quadrata, ecc… Ciò non toglie che sia possibile anche utilizzare canaline da tinteggiare, o da rivestire con carta da parati, sempre in continuità con la parete, in modo da camuffarle al meglio, anche se chiaramente non sarà mai come avere tutto sottotraccia!
Quando si ha a che fare tali elementi l’unica cosa a cui prestare attenzione sono i pezzi speciali, come raccordi d’angolo o derivazioni a T, per i quali è bene procurarsi componenti ad hoc. Il problema è che questi pezzi, rispetto alle canaline rettilinee, hanno costi piuttosto elevati, pertanto alcuni installatori per ridurre le spese, realizzano tali giunzioni artigianalmente, con un impatto estetico decisamente discutibile.
– Impianto elettrico a vista vintage
In alcuni frangenti, si decide di realizzare un impianto elettrico a vista di design proprio per la sua valenza estetica, senza camuffarlo, ma al contrario mettendolo volutamente in primo piano per ottenere un effetto vintage.
Certo, in molti casi si unisce la praticità all’estetica, perché chiaramente si riescono ad evitare i costi ed i disagi che comporterebbe effettuare le tracce, ma al contempo si risolvono anche problematiche di compatibilità in contesti particolari, in cui vi sono decorazioni di un certo pregio, piuttosto che tappezzerie, o boiserie.
Anche in questi casi le possibilità sono diverse.
Impianto elettrico a vista in seta
Forse la soluzione migliore è quella di impiegare cavi a treccia in seta, che ricordano le case anni ’30 e ’40 ed offrono una vasta gamma di colorazioni, consentendo anche di vivacizzare il tutto, dando quel tocco particolare a ciascun ambiente.
Impianto elettrico a vista in rame
Se il periodo di ispirazione, invece, è quello dell’archeologia industriale, allora sarà bene optare per canaline portacavi realizzate con sottili tubi di rame. In questi casi si può anche ricorrere ad interruttori più semplici, persino nascosti in apposite scatole, abbinandoli a componenti in metallo dalle forme più severe, semplici e squadrate.
Impianto elettrico a vista in acciaio
Infine, se si desidera dare al proprio impianto un aspetto retrò ma un po’ più contemporaneo, al posto dei fili in rame si può optare per quelli in acciaio.
In tutti i casi, l’effetto vintage è assicurato solo se si scelgono con cura anche interruttori e prese, prediligendo elementi dall’aria retrò, in ceramica, in ottone, in acciaio, in legno, anticati o meno, ma sempre con un occhio di riguardo rispetto ai cavi prescelti.
Qualora, poi, si desideri creare un atmosfera industrial più semplice la scelta di placche e scatole è ancora più varia, sia per ciò che concerne materiali che forme e colori, con elementi volutamente vistosi. L’ultimo tocco poi andrà riservato alla scelta delle lampade!
– Costo di un impianto elettrico a vista
Ovviamente, come accade per gli impianti elettrici sottotraccia, anche il costo di un impianto a vista può variare sensibilmente a seconda della sua estensione, ma anche in base alla complessità dello stesso ed al tipo di componenti che si sceglie di utilizzare.
Se per un impianto tradizionale, già solo optare per una certa linea di interruttori e placche piuttosto che per un’altra può spostare in maniera considerevole il prezzo finale, per uno a vista valgono le medesime considerazioni. Chiaramente, quando si realizza un impianto elettrico a vista in locali come box o cantine, o in ambienti lavorativi quali capannoni, dove comunque l’estetica passa in secondo piano, si impiegano elementi standard e scossaline in tecnopolimero dai costi contenuti.
Al contrario, se si desidera realizzare un impianto a vista che ricalchi quelli antichi, utilizzando fili di rame intrecciati, interruttori e prese vintage, allora i costi salgono esponenzialmente, variando in base ai modelli e ai materiali, che possono spaziare dal legno, alla ceramica, passando per il bronzo, il rame, il ferro e l’acciaio.
Detto ciò, in via del tutto generale, solo con l’intento di fornire un’indicazione di massima, tenete conto che per la realizzazione di un impianto a vista in un trilocale di circa 90 mq si possono spendere a partire un minimo di 1000–2500 euro per uno di fattura più semplice, fino ad arrivare a 4500, qualora si scelgano componenti dal design più ricercato. Per un impianto sottotraccia delle stesse dimensioni, invece, il costo è sicuramente superiore perché si parte, considerando una dotazione base ed elementi standard, da una spesa minima complessiva di 3500-4000 euro, per salire ed arrivare anche al doppio.
– Concludendo
Come avrete capito, un impianto a vista non rappresenta esclusivamente una soluzione economica e non per forza si ha a che fare con elementi poco gradevoli da vedere.
In alcuni frangenti, decidere di optare per un impianto a vista può addirittura rappresentare un valore aggiunto all’interno di un’abitazione, trasformandosi in elemento distintivo e di pregio, specie se si ha a che fare con loft, con ambientazioni arredate in stile industrial o vintage, o con abitazioni antiche, classiche o art decò, volutamente datate anche nella tipologia delle finiture.
Ciò che è certo è che il fatto che un impianto sia realizzato a vista non lo rende “non a norma” né tanto meno non sicuro. Pertanto, se l’idea di un impianto elettrico a vista di design vi ispira, non temete e provate a dare un occhiata ai vari componenti per vedere che effetto potrebbero fare nella vostra casa.