Il climatizzatore rappresenta di certo la soluzione più semplice e comunemente utilizzata per combattere la calura estiva sia a casa, che negli uffici, nei negozi o nei locali ricettivi.
Tutti, però, quando si parla di impianti d’aria condizionata pensano principalmente al raffrescamento. In realtà questi apparecchi si rivelano molto utili anche per ridurre l’umidità presente negli ambienti o per scaldarli, specie nelle mezze stagioni, quando l’impianto di riscaldamento non è in funzione.
Oramai, sono davvero pochi gli italiani che ancora nella propria casa non ne sono dotati. Se siete tra questi e desiderate sopperire a tale mancanza non aspettate l’arrivo dell’estate e delle prime notti insonni per colpa del caldo!
È bene iniziare a pensare per tempo, sin da ora, a quale potrebbe essere l’impianto aria condizionata casa che maggiormente fa al caso vostro e ricordatevi che più si avvicina la bella stagione più i prezzi di questi apparecchi salgono, così come i preventivi degli installatori. Senza contare che all’ultimo momento un tecnico libero e disponibile a farvi subito i lavori potrebbe non essere così semplice da reperire!
La prima cosa da fare, però, è capire che tipo di impianto si desidera installare: se esterno oppure canalizzato; di quanti split o uscite ci si vuole dotare e dove posizionarli e quante macchine e di che potenza servono per soddisfare le proprie esigenze. Peraltro, in commercio esistono un’infinità di modelli diversi di condizionatore, sia per ciò che concerne le unità interne che per quelle esterne.
Questi differiscono gli uni dagli altri sotto molteplici aspetti, che sono tutti fondamentali e vanno ponderati con estrema attenzione prima di procedere all’acquisto: marca, prezzo, dimensioni, estetica, ma soprattutto potenza e caratteristiche tecniche e prestazionali.
Vediamo, dunque, di capire come effettuare la scelta del tipo di impianto migliore, anche in virtù del fatto che siate già dotati di apposita predisposizione, oppure no e di quale siano non solo le dimensioni della vostra abitazione, bensì anche la sua conformazione e le modalità costruttive a suo tempo impiegate per realizzarla.
– Installazione aria condizionata
Innanzitutto, a seconda di quanto volete investire in termini puramente economici e dell’ambiente in cui pensate di installare il climatizzatore che vi accingete ad acquistare, dovrete valutare quale potrebbe essere la tipologia di apparecchio che maggiormente fa al caso vostro.
Infatti, oggigiorno, è possibile trovare vari modelli fissi, la maggior parte dei quali sono dotati di un’unità esterna e dei classici split da installare a parete, ma ne esistono anche molti altri pensati per venir architettonicamente integrati, che sono di fatto installati a scomparsa.
In questi casi deve esserci una particolare predisposizione, oppure prima di procedere con l’installazione è necessario far realizzare anche diversi lavori di muratura, ma alla fine il risultato è impeccabile.
In tutti i casi, la cosiddetta “unità esterna” dovrà sempre esserci (o quasi) ed accade spesso che sia proprio la sua presenza a causare grossi problemi, perché non si sa dove metterla.
Chi dispone di una terrazza o di un balcone abbastanza grandi è fortunato e generalmente in questo ambito riesce a ritagliarsi uno spazio dove nascondere il condizionatore esterno, o quanto meno dove posizionarlo senza che dia troppo nell’occhio.
Nelle abitazioni più recenti, sovente, vi è una sorta di vano ripostiglio a muro, dotato di una porta metallica grigliata o con delle lamelle, che contiene la caldaia (ove questa sia presente): sotto questa può stare senza problemi l’unità esterna.
Si pensi però a quegli appartamenti nei condomini privi di balcone, o nei contesti a ballatoio, come molti ve ne sono nelle grandi città. In questi casi l’unità esterna del climatizzatore andrebbe appesa in facciata compromettendo l’estetica del fabbricato.
In molte case d’epoca è impensabile una cosa del genere, tanto che vi sono regolamenti condominiali o comunali che vietano espressamente di agire in tal senso. Come fare allora? La soluzione può essere quella di optare per un modello di condizionatore che non necessita di unità esterna.
Nell’ultimo decennio, proprio per tentare di venire incontro alle esigenze di tutti, ne sono stati creati vari modelli: basta effettuare solo un foro passante nella muratura e collegarlo all’unità interna.
Ovviamente si tratta di elementi più rumorosi rispetto a quelli con unità esterna e bisogna fare molta attenzione alla collocazione degli elementi. In questi casi, infatti, è necessario seguire alla lettera le indicazioni della casa produttrice per quanto riguarda la distanza dello split da soffitto e anche dai muri perimetrali. Senza contare che questi andranno posizionati quanto più possibile in concomitanza di dove è possibile effettuare il foro passante. Detto ciò, se non avete alternative, sappiate che comunque anche queste macchine svolgono egregiamente il loro lavoro.
Infine, ci sono i climatizzatori cosiddetti portatili, che sono a tutti gli effetti dei modelli mobili e monoblocco. Indubbiamente sono più economici, ma raffrescano un unico ambiente alla volta e sono generalmente meno potenti, più energivori e rumorosi di tutti i climatizzatori fissi, specie di quelli realizzati alla stregua di un vero e proprio impianto.
Senza contare che, questi oggetti portatili, essendo poggiati a terra ed emettendo aria fredda ad altezza uomo, se posizionati troppo vicino all’utente possono finire per provocare qualche problema di salute, come se non peggio di un ventilatore.
Ciascuna delle tipologie di condizionatori suddetti, ovviamente, ha i suoi vantaggi ed i suoi svantaggi. Per scegliere bisogna prima di tutto capire quanti locali e che tipo di ambienti desiderate raffrescare, la loro estensione e configurazione.
Soprattutto, però, la prima cosa da capire è se in casa siete già dotati di una predisposizione impiantistica di qualche tipo, il tutto senza chiaramente trascurare l’aspetto economico della questione.
La spesa da una tipologia all’altra può variare in maniera davvero considerevole ed anche i lavori che bisogna effettuare per rendere possibile l’installazione possono essere pari a zero o piuttosto complessi ed onerosi!
Vediamo allora come fare a seconda dei casi, partendo dalle situazioni più semplici fino ad arrivare a quelle più complesse.
– Predisposizione aria condizionata
Normalmente, tutte le case di nuova costruzione vengono vendute già con la cosiddetta “predisposizione aria condizionata”. Cosa significa?
Avere una predisposizione di questo tipo significa che, di fatto, sono già stati effettuati un dimensionamento ed un progetto di massima per la realizzazione di detto impianto di climatizzazione per la casa, individuando non solo il luogo dove andrà collocata la macchina esterna, ma anche i punti in cui internamente installare gli split.
Quando entrate in un’abitazione con predisposizione ve ne accorgete immediatamente perché in ogni locale, in genere sopra le porte d’accesso, troverete dei coperchi di plastica bianchi avvitati a muro, che corrispondono ai luoghi in cui andranno posizionati gli split. Fuori, in un luogo riparato, troverete la predisposizione per la macchina esterna con gli attacchi e la tubazione di scarico della condensa.
Cosa resta da fare in questi casi?
Solo acquistare la macchina esterna e gli split e chiamare un installatore che passi all’interno dei muri e/o nei controsoffitti nelle tracce già esistenti tutte le tubazioni necessarie, in modo da collegare ogni punto interno d’uscita dell’aria, fino alla macchina esterna, sia da un punto di vista elettrico che idraulico.
Alcune abitazioni moderne poi, soprattutto quelle in classe A+, sono addirittura dotate di impianto di raffrescamento a pavimento. In questi frangenti, data l’elevata coibentazione dell’involucro e la presenza della ventilazione meccanica, risulta di fatto sufficiente un unico impianto radiante sia per il riscaldamento invernale che per riuscire a creare le perfette condizioni di comfort durante le calde giornate estive.
– Condizionatore canalizzato
Se si è già dotati di apposita predisposizione aria condizionata, oppure nel caso in cui si decida di ristrutturare radicalmente una casa, contemplando lavori di una certa entità, qualora si desideri una soluzione il più possibile gradevole da un punto di vista estetico, quasi sempre si ricorre all’installazione di un impianto di climatizzazione canalizzato.
Solo in questo modo potrete dire addio agli split, che comunque sono una presenza incombente e per quanto oggi ve ne siano anche di molto carini e di design, rappresentano pur sempre un ingombro fastidioso.
Ecco allora che, all’interno dei vari ambienti domestici, vedrete solo delle bocchette dotate di lamelle. In generale potrà esserci un’unica bocchetta di emissione in ogni locale oppure ad essa potrebbe aggiungersene un’altra di ripresa dell’aria ed a seconda dei casi, poi se le bocchette sono dotate di alette, queste potranno essere orientabili oppure fisse.
In questa tipologia di impianti, per regolare il tutto, normalmente, oltre ai telecomandi, si ha un pannello fisso a muro (tipo termostato): si tratta di una postazione digitale da cui effettuare i vari settaggi, che potranno essere unici per l’intera abitazione, o differenti nelle varie stanze della casa.
Anche con impianti canalizzati vi sarà sempre e comunque un’unità esterna. In più, in una parte della casa, generalmente all’interno del disimpegno, dovrà esserci un ribassamento in cartongesso, meglio se dotato di botola ispezionabile, all’interno del quale passano delle tubazioni piuttosto grandi, dirette alle varie bocchette.
Oltre all’indubbio vantaggio estetico, questi impianti non solo sono i più silenziosi di tutti, ma garantiscono anche una migliore distribuzione dell’aria e vantano consumi energetici ridotti rispetto a quelli di un analogo impianto con split.
Seguendo lo stesso principio è possibile anche pensare ad un impianto aria condizionata a soffitto. Questa tipologia concettualmente uguale prevede però che le bocchette e dunque l’erogazione dell’aria avvenga dall’alto, il che presuppone che tutta la casa sia dotata di controsoffitto.
Oggi le abitazioni moderne difficilmente hanno un’altezza dei locali tale da permettere una cosa del genere e questa è la ragione per cui generalmente questi impianti sono più diffusi nei locali commerciali e negli uffici, dove i controsoffitti sono piuttosto alti ed al loro interno ci sono già un sacco di passaggi e predisposizioni impiantistiche.
– Installazione condizionatore senza predisposizione
Fin qui abbiamo analizzato cosa succede quando si vuole intervenire in un’abitazione già dotata di predisposizione, ma le dolenti note arrivano quando invece si desidera intervenire in ambienti che ne sono totalmente privi.
In questi casi, a meno di non procedere con l’installazione dei cosiddetti condizionatori senza unità esterna, di cui abbiamo già brevemente parlato prima, per poter godere di un vero e proprio impianto di climatizzazione, si dovrà essere disposti a fare dei lavori abbastanza ingenti, con i costi e i disagi che questi comportano. Per tale ragione se state pensando di ristrutturare casa, il consiglio è quello di fare realizzare sempre, contestualmente, anche la predisposizione per l’impianto di condizionamento.
Non importa se al momento non avete intenzione di installarlo, dopo i primi caldi potrete cambiare idea ed in quel caso, di sicuro, finirete per pentirvi di non averci ascoltato, anche perché poi intervenire in un secondo momento non è né facile né economico. Inoltre, ricordate che se voleste cambiar casa il fatto che ci sia l’impianto di climatizzazione, o quanto meno la predisposizione, vi renderà le cose più semplici.
Infondo, far realizzare la predisposizione, a lavori già in atto, non vi costerà più di tanto, a seconda delle dimensioni della casa, della sua conformazione e del numero dei locali da climatizzare si va dai 1000 euro, anche meno, a salire.
In questi casi però rimettendo già mano agli impianti e avendo già tracce e canalizzazioni in corso d’opera tutto sarà più facile, veloce e funzionale.
Intervenire a posteriori, invece, significa rompere i muri, per consentire il passaggio dei vari tubi, collegare l’impianto elettrico e idraulico e solo in ultima battuta installare il tutto. Vi troverete così a dover fare i conti con lo sporco, il rumore e la polvere, senza contare che dovrete far rimbiancare tutti i locali interessati.
– Concludendo
Come avrete capito, l’installazione condizionatore senza predisposizione non è cosa semplice e indolore, ma ovviamente sempre possibile.
In questi casi se non si è disposti a spendere o non si vogliono affrontare ingenti lavori, non resta altro da fare che optare per un modello portatile, o tutt’al più per dei condizionatori fissi, ma privi di unità esterna, per l’installazione dei quali le opere di muratura richieste sono decisamente più contenute.
C’è da dire che oggi, l’installazione di un impianto di climatizzazione può sicuramente beneficiare dell’iva agevolata e delle detrazioni fiscali dedicate alle opere di ristrutturazione, ma in taluni casi in alternativa, anche di quelle relative miglioramento dell’efficienza energetica. Insomma, una buona parte di quanto spenderete potrete recuperarla portandola in detrazione dall’Irpef per i prossimi 10 anni.
Non aspettate, dunque, l’arrivo del caldo: il momento ideale per pensare ad un impianto di condizionamento è senza dubbio questo!