Le mele sono uno dei frutti più amati e conosciuti in ogni parte del mondo. Chi non ha mai assaggiato una mela?

Si tratta di frutti che si possono mangiare durante tutto il corso dell’anno e che vantano origini antichissime: basti pensare alla famosa mela di Adamo ed Eva. Se anche voi siete amanti delle mele ed avete sempre desiderato poter avere un piccolo melo tutto per voi, per vederlo fiorire e per poi assaporarne i frutti, proseguite nella lettura.

Oggi, infatti, vogliamo darvi qualche consiglio su come coltivare i meli e se non avete un giardino niente paura: l’albero delle mele può crescere anche in vaso.

Il melo

Il melo (malus domestica) è una pianta diffusissima e coltivata un po’ ovunque, fa parte della famiglia delle Rosacee e rientra nel sottogruppo delle pomacee, poiché la mela in realtà è un pomo: il frutto vero e proprio è solo il suo torsolo.

Come ben saprete, c’è mela e mela. Gala, Red Delicious, Goden, Fuji, Granny Smith, Pink Lady sono solo alcune varietà di mele che normalmente possiamo trovare quando andiamo a fare la spesa. Non c’è davvero che l’imbarazzo della scelta, potrete scegliere in base ai vostri gusti, ma anche a seconda di cosa dovete farci con le mele (mangiarle nature, cuocerle, prepararci una torta, un estratto, ecc…).

Un melo è un albero che in natura può raggiungere anche i 10-12 metri d’altezza. Chi però si occupa di coltivare mele, per facilitarsi la vita nella gestione della pianta e in fase di raccolta, ne limita l’altezza mediante idonea potatura.

Se disponete di un bel giardino vi sarà possibile piantare qualche melo in un angolo per l’autoconsumo, o anche solo per godere della sua fioritura in attesa di scorgere dei bei frutti rossi tra la chioma. Detto ciò, si tratta di piante da frutto che, con le dovute cautele e cure, possono tranquillamente crescere anche in vaso.

Nei garden center troverete anche meli di varietà nana, perfetti per chi sul balcone vuole togliersi lo sfizio di provare questo tipo di coltivazione. Ecco dunque che, se avete sempre sognato di occuparvi di un albero di mele, nulla e nessuno vi vieta di provare a crescerne uno.

Il melo: clima e terreno ideali per la crescita

Iniziamo a capire quali siano le condizioni ideali per crescere un melo. Questo predilige comunque posizioni assolate e con una buona circolazione d’aria.

L’ambiente ideale per coltivare queste piante è a clima temperato-freddo; basti pensare che la zona italiana delle mele per eccellenza è il Trentino Alto Adige. I meli non solo sono in grado di tollerare bene temperature estreme fino a –25°C, trovando così spazio anche ad alta quota, ma la presenza del freddo per molte varietà di mele è proprio una condizione indispensabile perché la pianta produca i suoi frutti nel modo migliore possibile.

Ciò non toglie che alcune varietà di mele, come ad esempio l’Annurca, possono venir coltivate anche in zone caratterizzate da inverni più miti. Dunque, chi abita nel sud dell’Italia, per avere successo dovrà orientarsi su questa tipologia di meli.

Per quanto riguarda il terreno, il melo è una pianta dalle poche pretese, sebbene prediliga una terra ricca, consistente, profonda ed abbastanza ben drenata. L’unica vera accortezza da osservare riguarda il calcare: se presente in eccesso può danneggiare la coltivazione, ma al contempo livelli di calcio troppo esigui possono portare al fenomeno della butteratura amara.

Come piantare ed accudire un melo

Per avere un melo, sappiate che è sempre meglio evitare di partire dal seme, optando per l’acquisto di una pianta già cresciuta (di almeno 1-2 anni) e già innestata dal vivaista, al quale vi converrà chiedere consiglio su quali siano le varietà più idonee al clima della vostra città, nonché eventualmente quelle ottimali da crescere in vaso.

Attenzione poi: se desiderate coltivare un unico melo accertatevi di acquistare una pianta che si auto-impollini; perché in genere il melo è una pianta ad impollinazione incrociata e dunque perché fruttifichi normalmente è necessaria la presenza di più esemplari.

I meli vengono venduti a radice nuda e vanno piantati da ottobre ad aprile. Per mettere correttamente a dimora una pianta di questo tipo bisogna fare una buca profonda almeno mezzo metro e larga circa un metro così da sistemare al meglio le radici.

Per i dodici mesi seguenti alla messa a dimora è bene lasciare che melo cresca naturalmente.

Alla fine dell’inverno e dopo la fioritura, è sempre consigliabile effettuare un trattamento preventivo alla poltiglia bordolese, così da evitare che la pianta sviluppi malattie.

Ogni anno, per garantire un’idonea fertilità del terreno così da avere una buona fruttificazione, conviene aggiungervi del concime organico in autunno, e uno speciale concime per alberi da frutto in primavera. Fate sempre attenzione alla presenza di pidocchi e parassiti e prima di potare il vostro melo informatevi a dovere su come fare.

In vaso basterà assicurare al melo una quantità di terra più che sufficiente, scegliendo un vaso abbastanza grande. In primavera ed estate si dovrà irrigare frequentemente e impiegare fertilizzanti e compost maturo.

In conclusione

Seguendo i nostri consigli, in aprile potrete godere di una splendida fioritura, con colorazioni che vanno dal bianco puro al bianco rosato. Il periodo ottimale per la raccolta dei frutti, invece, cambia a seconda della varietà di mele con cui si avete a che fare. Ricordate che il vostro melo inizierà a dare i primi frutti dopo 2-4 anni dalla messa a dimora: quindi è bene che siate disposti a pazientare.

Sara Raggi