Nato in Liguria, laureato in Veneto e attivo negli Stati Uniti. Se esistesse la qualifica di “designer giramondo”, spetterebbe sicuramente a Gaetano Pesce, artista ligure che ha ben presto abbandonato il mare cristallino della sua città natale per inseguire la sua unica e vera passione: il design.
Attualmente residente a New York, ha avuto il merito di arricchire il design americano con il suo inconfondibile tocco italiano, divenendo ben presto uno degli artisti più prolifici non solo del nostro Paese, ma di tutti gli Stati Uniti.
Ma chi è Gaetano Pesce? Scopo del nostro articolo è quello di svelarti gli aneddoti più affascinanti della sua esistenza, le opere che l’hanno reso famoso e il motivo per cui è considerato a tutt’oggi uno dei migliori designer viventi.
Indice
– Da La Spezia a New York: la vita avventurosa di Gaetano Pesce
Il designer Gaetano Pesce nasce a La Spezia, in Liguria, l’8 novembre 1939. Per conseguire i suoi studi, tuttavia, decide di spostarsi a Venezia, dove dapprima frequenta lo IUAV, per poi passare all’Istituto di Disegno Industriale.
A partire dal 1959 entra a far parte di EnneA, un gruppo padovano composto da nove designer, la maggior parte dei quali provenienti dalla Facoltà di Architettura dell’Università di Venezia.

Insieme a lui, nel gruppo, figurano anche: Tino Bertoldo, Alberto Biasi, Tolo Custoza, Sara Ivanoff, Bruno Limena, Manfredo Massironi, Milla Muffato e Gianfilippo Pecchini. Il gruppo ha tuttavia una vita breve, tanto da essere sciolto già nell’anno successivo alla sua creazione.
Il 1983 è l’anno del trasferimento a New York, città nella quale Gaetano Pesce risiede tutt’ora. Prima di quella data, vi si era già recato per partecipare alla mostra “Italy: The New Domestic Landscape”, realizzata nel 1972 al Museum of Modern Art di New York.
Le sue opere continuano a essere esposte al MOMA, ma non solo. Molti sono infatti i musei del mondo in cui possono essere ammirate, tra i quali figurano anche i prestigiosi Metropolitan Museum of Art di New York e il Victoria and Albert Museum di Londra. La città di New York è inoltre famosa per ospitare la celebre società “Fish Design”, fondata dallo stesso Pesce.
– Stile e opere di Gaetano Pesce
Considerato uno dei maggiori esponenti del design italiano, Pesce Gaetano ha abbracciato soprattutto la corrente del cosiddetto “design radicale”, un movimento sperimentale sviluppatosi nel campo dell’architettura tra il 1960 e il 1975. Per Pesce, infatti, design doveva essere sinonimo d’innovazione, ponendosi l’obiettivo di apportare dei cambiamenti utili alla società del tempo.
Da qui nasce il suo costante bisogno di sperimentazione, che ha portato l’artista a mettersi alla prova in svariate discipline, allo scopo di eliminare i confini culturali che le separavano in favore di una poetica ibrida che ha di fatto caratterizzato la sua intera produzione artistica.
Produzione artistica che è partita dal campo della scultura, settore in cui Pesce brillava particolarmente, per poi estendersi via via a quello dell‘interior design: disciplina che ha il merito di annoverare le migliori opere dell’artista. Tra i suoi capolavori ricordiamo infatti le bellissime poltrone Up, una serie di sette sedute progettate nel 1969 per l’ex brand C&B, poi divenuto B&B (Bed & Breakfast).

Sempre nell’ambito dell’interior design, merita poi di essere menzionato il divano modulare “La Michetta”, realizzato nel 2005 per Meritalia, il cui nome rimanda espressamente al tipico pane milanese.

Il design di Pesce, tuttavia, non si limita certo al settore dell’arredamento d’interni. L’artista ha infatti realizzato svariate opere in qualità di architetto, una delle quali è l’imponente Organic Building di Osaka: un vero e proprio “assaggio ante – litteram” di bioarchitettura, edificato tra il 1989 e il 1993.

La grande versatilità dell’artista, unita alla sua costante e irrefrenabile voglia di sperimentare, l’hanno quindi reso un designer particolarmente richiesto e le svariate collaborazioni da lui avviate con altrettanti brand ne sono chiaramente una prova. Tra i marchi che hanno lavorato con Gaetano Pesce ricordiamo infatti:
- Cassina;
- Le Fablier;
- B&B;
- Meritalia.
Molti di essi sono noti brand italiani con i quali Pesce collabora tutt’ora. Questo perché, pur avendo scelto di vivere in pianta stabile a New York, la sua è una vita consacrata al nomadismo, che lo porta a tornare spessissimo nel suo amato paese d’origine.
Del resto, visto il suo intenso spirito innovativo e dedito alla sperimentazione, non potrebbe essere diversamente. Pesce è infatti un designer che non è in grado di stare fermo: né sul lavoro, né per quanto riguarda le abitudini di vita.
Amatissimo tanto in Italia quanto in America, il design di Gaetano Pesce è stato oggetto di numerosi studi e pubblicazioni, dei quali ci permettiamo di segnalartene un paio, allo scopo di offrirti l’opportunità di approfondire la vita e le opere di questo straordinario e talentuoso artista.
– Gaetano Pesce designer: scopri tutto di lui attraverso questi libri
I due volumi che stiamo per sottoporre alla tua attenzione potrebbero svelarti nuove e interessanti informazioni sul design di Pesce e sulla sua sua continua sperimentazione. Si tratta infatti di due cataloghi di altrettante mostre, ricchi di affascinanti fotografie delle opere esposte.
Il primo, nello specifico, s’intitola: “Gaetano Pesce. Il tempo della diversità”, in riferimento all’omonima mostra svoltasi a Roma tra il 26 giugno e il 5 ottobre 2014.
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Il secondo libro, intitolato “Gaetano Pesce. Pink Pavillion”, si riferisce invece a una mostra milanese organizzata nel 2008 ed è anch’esso ricco di bellissime fotografie delle opere esposte.
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– Conclusione
Scultore, designer, architetto e innovatore. Gaetano Pesce è tutto questo e molto altro ancora. Artista per certi versi “tormentato” e alla costante ricerca di un design innovativo, ha il merito di aver realizzato alcune tra le opere più apprezzate e famose del mondo, che gli hanno valso una fama senza tempo.
E se l’America beneficia della sua presenza in qualità di residente in pianta stabile, l’Italia può vantare il fatto di avergli dato i natali, nonché un amore viscerale per il Paese che, ancora oggi, porta il designer a visitarlo periodicamente, ritrovando così i sapori e i profumi della terra che l’ha visto formarsi e muovere i primi passi come artista.
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