Non è inusuale svegliarsi un bel giorno e notare sui muri della propria abitazione una o più crepe che prima non c’erano.

Non sempre questo è sintomo di un problema importante, ma qualora dovesse esserlo è indispensabile intervenire tempestivamente, per evitare che il danno si propaghi causando cedimenti o crolli improvvisi.

In realtà anche gli eventi più eclatanti non sono mai davvero improvvisi, tanto è vero che la crepa era comparsa e magari per molto tempo è rimasta sotto gli occhi di tutti, senza che nessuno dicesse niente!

Le fessure sono il linguaggio con cui gli edifici riescono a comunicare con noi.

Una crepa o un particolare quadro fessurativo sono sempre sintomo di un problema, grande o piccolo che sia: l’edificio denuncia chiaramente che vi è un cambiamento in atto, bisogna però saper interpretare e leggere in modo corretto questi segnali, per agire di conseguenza.

Normalmente i non addetti ai lavori hanno due atteggiamenti opposti nei confronti delle crepe che scorgono sui muri della propria casa. Taluni, appena vedono una crepa, per quanto di piccole dimensioni, si preoccupano immediatamente, sovente anche senza che vi sia un reale motivo per angosciarsi, perché di fatto si tratta solo di un problema estetico.

Al contrario, vi sono invece persone che minimizzano e tendono a sottovalutare i segnali che la propria casa gli invia, anche quando appare palese che si tratti di un problema strutturale piuttosto serio.

Come fare allora a riconoscere i diversi tipi di crepe che possono venire a formarsi sulle murature, interessando anche le strutture?

Vediamo di capire insieme quando è il caso di preoccuparsi e di interpellare un ingegnere strutturista che possa fornirvi una consulenza, valutando l’entità del danno, ma soprattutto ravvisandone le cause, in modo da offrirvi la soluzione migliore per intervenire risolvendo il problema.

C’è crepa e crepa: crepe da assestamento o cedimenti strutturali

Molto spesso una fessura è solamente un segnale di assestamento, altre volte invece è sintomo di un dissesto strutturale più importante. Sono questi ultimi i casi in cui è bene correre ai ripari perché di fatto si riducono i margini di sicurezza calcolati in fase di progettazione e, a lungo andare, si possono verificare cedimenti e crolli, che possono mettere in serio pericolo anche l’incolumità degli abitanti.

Tecnicamente, l’insieme delle crepe e delle lesioni presenti, su un intonaco, su un qualunque altro paramento murario, o su un elemento strutturale di un edificio, viene definito quadro fessurativo.

Per comprendere la gravità di un determinato quadro fessurativo è importante valutare la posizione in cui si trovano le singole crepe, analizzare attentamente la loro conformazione e la loro entità, mettendo il tutto in relazione anche con la tipologia costruttiva e la storia del fabbricato.

Tentare di risanare una crepa in qualche modo, senza aver prima analizzato adeguatamente il quadro fessurativo e senza avere riconosciuto con chiarezza quali siano state le cause scatenanti, purtroppo, è un a prassi abbastanza consolidata, ma sappiate che è la peggior cosa che possiate fare a meno che non si tratti evidentemente di una crepa da assestamento!

In via del tutto generale, infatti, quando una crepa è di assestamento l’intervento non è assolutamente necessario, se non per motivi estetici; quando invece le fessure sono sinonimo di un dissesto importante, tentare di ripararle a caso non risolve assolutamente il problema, anzi mascherando il reale quadro fessurativo rischiate di rendete la diagnosi più complessa!

Crepe da assestamento

Partiamo dal presupposto che qualche crepa sui muri si forma sempre: è inevitabile!

In molti casi però si ha semplicemente a che fare con “segni” dovuti all’assestamento dell’edificio. Tenete presente che tutti i materiali da costruzione, specie quelli che per loro natura non possiedono un’altissima capacità elastica, tendono a formare sottili fessurazioni nell’intonaco.

Pertanto, specie in alcuni punti, come vicino alle porte o alle finestre, all’incrocio tra due murature, tra parete e solaio e negli angoli, non è inusuale notare piccole o grandi crepe, generalmente sottili, dovute alla dilatazione o al ritiro dei materiali edili ed al loro diverso modo di assorbire l’umidità.

Queste fessurazioni non comportano alcun pericolo per la stabilità l’edificio, al massimo creano un problema estetico.

Cedimenti strutturali

Le cause di un cedimento strutturale possono essere molteplici e di varia natura. Nella maggior parte dei casi si ha a che fare con cedimenti in fondazione, che a loro volta possono essere legati ad una variazione del livello di falda con disseccamento del terreno fondale; ad un cedimento del terreno causato da scavi o lavori realizzati nelle vicinanze; all’aumento dei carichi in esercizio (dovuti ad esempio all’aggiunta di un sottotetto); a vibrazioni di qualche sorta;  ma anche semplicemente ad errori progettuali; o al verificarsi di particolari eventi naturali quali terremoti, frane, alluvioni, che chiaramente possono accelerare il manifestarsi di una fessura.

Sovente, a seconda di dove si manifesta la crepa, un tecnico riesce subito a capire cosa possa averla causata. Oggi le modalità di intervento, anche grazie all’impiego di nuovi mezzi e materiali sono diverse, ma quando il dissesto è strutturale serve sempre prima l’intervento di un esperto!

Se avete un forte sospetto che le crepe che notate sui muri della vostra casa non siano dovute semplicemente ad un assestamento, ma siano sintomo di un cedimento strutturale più importante, vi consigliamo di non perdere tempo ed interpellare subito un tecnico di vostra fiducia, che possa analizzarle in maniera competente e restituirvi un quadro più chiaro della situazione.

Ricordate: la sicurezza viene sempre prima di ogni altra cosa!

Sara Raggi