Togliere il calcare dal bollitore è un’operazione che prima o poi tocca a ciascuno di noi. Questo piccolo elettrodomestico riveste infatti un’importanza non da poco, in quanto è l’accessorio che ci consente di prepararci una rilassante tazza di latte caldo prima di addormentarci, o magari della gustosa cioccolata: quale che sia l’uso che ne facciamo, è evidente che la presenza del calcare potrebbe procurare seri danni.
Questa guida, dunque, nasce con l’intento di svelare quali sono le tecniche migliori per eliminare il calcare dal bollitore, assicurandogli così una lunga durata nel tempo. Se rientrate fra coloro che non possono fare a meno della bevanda calda della buonanotte, pertanto, vi consigliamo vivamente di proseguire con la lettura.
– Come si forma il calcare? Conosciamo il nostro avversario
Prima di andarci a concentrare specificatamente sulle tecniche per eliminare il calcare dal nostro bollitore, può risultare utile conoscere questo minerale in maniera un po’ più ravvicinata.
Capire come si forma e quali sono i danni che è in grado di provocare, infatti, è d’importanza fondamentale al fine di evitare di prendere il problema sottogamba. Andiamo quindi a vedere insieme che cos’è e come si origina questa roccia.
Cos’è il calcare
Il calcare è una roccia di tipo sedimentario che, in quanto tale, deve la propria formazione all’accumulo di detriti di vario tipo, derivanti per la maggior parte dall’erosione di altre rocce.
Esso è naturalmente presente nella nostra acqua per via della lenta ma inesorabile azione che essa esercita sulle rocce che incontra durante il suo passaggio: i sedimenti finiscono così per essere raccolti e trasportati all’interno dell’acqua, fino a giungere a noi che ne facciamo uso.
Quali sono i danni provocati dal calcare
Tra i tanti danni che questo minerale è in grado di provocare, quelli di nostro interesse riguardano il danneggiamento della superficie interna delle pentole, bollitore incluso.
Le incrostazioni di calcare, se ignorate per troppo tempo, finiscono infatti per rovinare irreparabilmente l’interno del tegame che, di conseguenza, non può più essere usato né per cucinare, né per far bollire l’acqua: in entrambi i casi, infatti, il calcare ha il potere di alterare il sapore di tutto ciò che inseriamo all’interno della pentola, oltre a non essere molto salutare da ingerire.
Come possiamo notare, dunque, intervenire al fine di contrastare la formazione del calcare è d’importanza primaria, anche quando si tratta di un semplice bollitore. Nel prossimo paragrafo, dunque, entreremo specificatamente nell’argomento, proponendo una serie di soluzioni molto utili al nostro scopo.
– Pulire il bollitore dal calcare: come intervenire e quali ingredienti usare
Dopo aver spiegato che cos’è il calcare e quali sono i danni che questo minerale è in grado di provocare, è tempo finalmente di concentrarci specificatamente sull’argomento oggetto di questa guida, ossia come decalcificare il bollitore.
Come sempre, i rimedi naturali risultano essere i migliori: parliamo infatti d’ingredienti che tutti noi abbiamo in casa o, se così non fosse, che possiamo comunque procurarci con grande facilità e a costi davvero modici. Andiamo quindi a scoprirli insieme, uno per uno, spiegando anche come si devono utilizzare.
I rimedi naturali contro il calcare
Di seguito proponiamo una serie di ottimi rimedi naturali da sfruttare contro il calcare nel bollitore. Come abbiamo già detto, si tratta di soluzioni semplici e di veloce applicazione, che chiunque di noi è in grado di mettere in atto.
Limone
Questo primo rimedio prevede di pulire il bollitore elettrico (così come anche quello a gas) con l’aiuto di un comunissimo limone o, per meglio dire, del suo succo. Per poterlo mettere in atto correttamente, è sufficiente spruzzare uno o due cucchiai di limone all’interno del nostro bollitore, mescolandoli con l’acqua.
A quel punto, dovremo semplicemente portarla a ebollizione, lasciando riposare la soluzione per almeno un’ora. A quel punto, dovremo svuotare il bollitore e ripulire le ultime tracce di sporcizia con l’aiuto di una spugnetta, per poi far bollire dell’altra acqua. Terminata anche quest’ultima operazione, potremo finalmente tornare a utilizzarlo normalmente.
Aceto bianco
L’aceto bianco rappresenta un altro eccellente ingrediente che può rivelarsi un valido aiuto per la nostra missione contro il calcare. Proprio come il limone, infatti, funziona molto bene su qualsiasi tipo di bollitore e materiale, anche quando ci ritroviamo a dover pulire il bollitore in acciaio.
Questo perché parliamo di una sostanza dall’elevato potere corrosivo, il cui merito è quello di andare ad agire direttamente sull’elemento che c’interessa eliminare, senza danneggiare il resto.
Per togliere il calcare con l’aceto, dunque, occorre innanzitutto riempire il nostro bollitore per 3\4 d’acqua. Fatto questo potremo per l’appunto procedere con l’introduzione dell’aceto, continuando ad aggiungerlo fintanto che il recipiente non ci apparirà pieno. Fatto questo, dovremo proseguire con il solito processo di ebollizione, lasciando poi riposare la soluzione per l’intera notte.
Il giorno successivo potremo buttarla e procedere con la pulizia accurata del bollitore, aiutandoci con la solita spugnetta. Terminata l’operazione, procederemo a bollire della nuova acqua, dopodiché il bollitore sarà nuovamente pronto a essere usato.
Acido citrico
Nel caso d’incrostazioni particolarmente resistenti, è anche possibile ricorrere all’acido citrico, acquistabile sia in farmacia che in erboristeria.
La soluzione che occorre preparare in questo caso prevede di versare all’interno del bollitore venticinque grammi di acido in mezzo litro d’acqua. A quel punto si deve lasciare riposare il tutto per una notte intera, per poi procedere il giorno dopo con il solito risciacquo a base di acqua e spugnetta.
Data il forte potere corrosivo dell’acido citrico, tuttavia, è bene ricorrere a questo rimedio soltanto nei casi più disperati e, nel maneggiare la sostanza, è sempre meglio proteggersi con dei guanti protettivi.
Bicarbonato di sodio
Un ultimo, efficace sistema da utilizzare contro il calcare che si forma nel bollitore prevede di sfruttare la potente azione del bicarbonato di sodio, un ingrediente di cui assai difficilmente possiamo fare a meno in casa.
La soluzione che bisogna preparare parte come sempre dall’acqua, il primo ingrediente da versare all’interno del nostro bollitore. Fatto questo, sarà sufficiente aggiungere un cucchiaino di bicarbonato e portare la miscela a ebollizione.
Il vantaggio di questo rimedio è dato dal fatto che il bicarbonato agisce in maniera molto rapida, tanto che già dopo soli venti minuti potremo procedere con lo svuotare il bollitore e risciacquarlo con acqua fredda. A quel punto non potremo fare a meno di notare che le incrostazioni di calcare saranno completamente scomparse.
Quelli che abbiamo elencato rappresentano dunque i migliori rimedi naturali per decalcificare facilmente il bollitore. Va da sé, naturalmente, che esso andrebbe sempre tenuto pulito, lavandolo con l’aiuto del normale detersivo per piatti (attenzione a risciacquarlo bene e a non lasciare residui!) e lucidandolo di tanto in tanto con un panno imbevuto di olio di oliva.
Questi piccoli accorgimenti, infatti, hanno il merito di potenziare ulteriormente l’effetto delle soluzioni descritte e, se messi in atto con regolarità, potrebbero perfino renderne inutile l’utilizzo.
– Conclusione
Siamo giunti alla conclusione di questa breve guida dedicata a come eliminare le incrostazioni di calcare dal bollitore, un accessorio d’importanza primaria per tutti coloro che amano concedersi la bevanda calda della buonanotte.
Il calcare, come abbiamo spiegato, può infatti arrivare a procurare danni molto gravi, alterando perfino il sapore di cibo e acqua.
Per questo motivo è dunque molto importante sapere esattamente come bisogna intervenire e farlo il più presto possibile, prima che i danni procurati dal calcare divengano irreparabili.
Solo in questo modo, infatti, potremo essere certi di assicurare al nostro bollitore una lunga vita e, a noi, tante ottime bevande calde da gustare ogniqualvolta ne sentiremo il bisogno, senza rischiare d’ingerire con esse degli indigesti sedimenti rocciosi.
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