– La pulizia dei tappeti: perché è importante?
La pulizia dei tappeti è fondamentale se si possiedono questi eleganti oggetti d’arredamento, infatti i tappeti sono accessori preziosi, che donano luce e calore alle stanze; tuttavia, al tempo stesso, costituiscono un ricettacolo di batteri, acari e polvere, è perciò importante provvedere alla loro igiene, affinché la superficie resti sempre brillante.
Tale operazione deve essere innanzitutto regolare: si garantirà così l’igiene dell’ambiente circostante e si preserverà la salute degli abitanti della casa.
Non bisogna dimenticare che spesso i tappeti vengono utilizzati come terreno di gioco dei bambini, attirati dalla loro morbidezza e varietà di colori.
La pulitura può essere svolta in vari modi e con prodotti facili da reperire, come il bicarbonato, il sale e l’aceto: tutte soluzioni valide, naturali ed ecologiche.
I tappeti, per conservare la propria originale bellezza e valorizzare il design di una stanza, devono essere puliti in maniera corretta e con i giusti accorgimenti.
– Come pulire i tappeti in casa
Per la pulizia dei tappeti è opportuno seguire alcune regole basilari, grazie alle quali si potranno svolgere tutte le operazioni necessarie in maniera corretta.
Questi particolari complementi d’arredo sono noti per la loro delicatezza e tendono a deteriorarsi se non trattati nel modo giusto. A volte capita di peggiorare la situazione tendando di eliminare una macchia, con il risultato di danneggiare i colori del tappeto.
Si raccomanda, ad esempio, di non strofinare mai un panno o una spazzola sulla superficie: ciò provocherebbe abrasioni oppure farebbe penetrare l’eventuale macchia in profondità.
Un’idea ancora peggiore è utilizzare una retina da cucina, errore che alcuni fanno con la convinzione di grattare via lo sporco, ottenendo come unico risultato un tappeto irrimediabilmente rovinato.
Un altro consiglio, anche se può apparire scontato, è di non adoperare mai un panno già usato per la pulizia di altri oggetti: è fondamentale usarne uno nuovo oppure lavato in precedenza, e cambiarlo regolarmente più volte nel corso del processo. I tappeti assorbono con estrema facilità lo sporco e uno straccio già macchiato non sarebbe di nessun aiuto.
Invece di strofinare la superficie, come accennato poco prima, è importante tamponarla con mano leggera, armandosi di pazienza e buona volontà. La pulitura dei tappeti non è un lavoro rapido da eseguire, ma alla fine la casa sarà impreziosita dai colori vivaci e brillanti di un accessorio unico.
Bisogna dedicarsi a questo compito quando si ha del tempo a disposizione, anche perché spesso è utile lasciare il detergente a riposare qualche ora sulla superficie. È il caso del sapone di Marsiglia, che va diluito in acqua tiepida e distribuito con l’ausilio di un comune spruzzino per detersivi.
Prima di procedere, inoltre, è opportuno agire su una piccola parte del tappeto che non sia troppo in vista, in modo da verificare l’azione e l’efficacia del metodo scelto. Bisogna selezionare un angolo nascosto da un mobile o da un divano, che potrà essere agevolmente coperto qualora si verifichino danni al tessuto e ai suoi colori.
Ciò non dovrebbe accadere se ci si serve di prodotti naturali, ma potrebbe succedere con i detergenti chimici: questi sono caratterizzati talvolta da ingredienti corrosivi e perciò sono da utilizzare con cautela.
I tappeti non vanno mai lavati in lavatrice e non devono essere stesi ad asciugare sotto un sole troppo intenso. C’è il pericolo, infatti, che ne escano secchi e sbiaditi. È utile rivoltare un tappeto prima di procedere con la pulizia, così da eliminare eventuali briciole e granelli di polvere, ma sempre con grande delicatezza.
Un simile oggetto, indipendentemente dal materiale e dallo spessore, non va in nessun caso sbattuto con forza in casa o fuori dalla finestra, né sottoposto al battipanni. Si tratta di un accessorio raffinato, prezioso e da trattare con tutte le dovute accortezze affinché resti come nuovo nonostante lo scorrere del tempo.
In aggiunta, si suggerisce di ricorrere a prodotti diversi a seconda del materiale con cui è realizzato il tappeto.
Un paio di esempi: per le superfici in fibre naturali le migliori soluzioni sono il sapone di Marsiglia e il bicarbonato, mentre per quelle in lana molti preferiscono la pulitura a secco.
Per le macchie è ottimo l’aceto, ancora meglio se mescolato a del sale grosso; contro le tracce di olio o di unto molti si trovano bene con una miscela di bicarbonato e amido di mais. Vi è anche l’alternativa del pulitore a vapore, strumento versatile e indicato per la moquette.
– La pulizia dei tappeti con il bicarbonato
Il bicarbonato di sodio offre una serie di benefici in ambito casalingo ed è molto apprezzato anche per la cura personale: esso è in grado di contrastare l’acido grazie alla sua formula chimica ed è, per questo motivo, spesso usato contro i cattivi odori.
Inoltre il bicarbonato ha un ben noto potere disinfettante ed è un’eccellente soluzione per combattere i batteri e gli acari. Questa sostanza è contraddistinta da un piacevole e leggero profumo, da un potere abrasivo molto delicato e dalla capacità di eliminare persino le macchie più persistenti.
La pulizia dei tappeti con il bicarbonato è, di conseguenza, una pratica molto diffusa tra coloro che possiedono tali accessori.
Esistono vari metodi con cui è possibile procedere. In ogni caso è consigliabile iniziare con una passata di aspirapolvere, in modo da lavorare su una superficie uniforme e priva di scorie: ciò va fatto non solo sulla parte anteriore del tappeto, ma anche su quella posteriore, a contatto con il pavimento e quindi soggetta alla polvere.
Se l’obiettivo è semplicemente una pulizia generale, magari nel corso di un cambio di stagione o per eliminare tracce di muffa, è sufficiente spargere un po’ di bicarbonato sulla zona interessata e poi rimuoverlo con l’aspirapolvere.
Un simile procedimento consentirà di aerare il tappeto e di ravvivare le sue tonalità, regalando alla stanza un nuovo tocco di luce e colore. Le eventuali macchie di muffa saranno assorbite dal bicarbonato e letteralmente aspirate via.
L’ideale sarebbe far riposare il prodotto per un’ora o due, così da lasciargli il tempo di agire del tutto, prima di passare l’aspirapolvere.
Se invece bisogna liberarsi delle macchie più fastidiose, quali ad esempio quelle di olio, di vino o di cibo in generale, è opportuno diluire pochi cucchiaini di bicarbonato in acqua tiepida, cospargere il ricavato sul tappeto e, come sottolineato in precedenza, tamponare senza strofinare.
È essenziale che la quantità di acqua non sia eccessiva, fattore che sarebbe controproducente e renderebbe difficile l’asciugatura del tappeto.
Una valida alternativa è costituita da una miscela di bicarbonato, amido di mais e borace: quest’ultimo è un cristallo dotato di proprietà antisettiche e spesso contenuto nei saponi e nei detergenti per la casa.
Mescolando insieme queste sostanze si otterrà un composto malleabile che andrà spalmato sulla macchia e rimosso dopo circa quattro o cinque ore, sempre con l’aiuto dell’aspirapolvere.
A tale composto si può aggiungere qualche goccia di olio essenziale, affinché il tappeto risulti perfettamente pulito e al tempo stesso profumato. Si può scegliere l’odore dolce e familiare della lavanda, quello frizzante del limone, quello esotico dell’arancia o quello zuccherino della vaniglia, a seconda dei gusti personali di ciascuno.
L’importante è non esagerare, perché un aroma troppo intenso alla lunga finirebbe per stancare e il tappeto ne resterebbe impregnato per molto tempo.
– Come pulire i tappeti con l’aceto
Un altro metodo infallibile per la pulizia dei tappeti consiste in mezzo bicchiere di aceto bianco da diluire in un secchio d’acqua. Si tratta di una delle tecniche di pulitura più tradizionali, adottata sin dai tempi antichi ma non per questo meno efficace al giorno d’oggi.
Si pensi che tracce di aceto sono state trovate in un vaso che risale a circa diecimila anni fa: in effetti, tale sostanza ha accompagnato l’evoluzione del genere umano sin dall’epoca degli Egizi.
L’aceto consente di eliminare anche gli odori peggiori, come quello di fumo dove l’aria è particolarmente viziata. È antibatterico, disinfettante, economico e semplice da trovare nei più comuni supermercati.
Sono numerosi i vantaggi di questo prodotto, il quale garantisce il totale rispetto dell’ambiente circostante e assicura una completa igiene per diversi mesi. Si tratta della soluzione ideale per tutte le case, soprattutto per quelle in cui vivono bambini, persone anziane o animali domestici.
Per pulire i tappeti con l’aceto è necessario procurarsi pochi, semplici materiali: un secchio di plastica e un panno di cotone o in microfibra andranno benissimo. L’acqua deve essere tiepida: infatti se è fredda l’effetto dell’aceto sarebbe ridotto, se bollente il tappeto potrebbe risultarne danneggiato.
Insieme all’aceto, alcuni consigliano di aggiungere alla soluzione poche scaglie di sapone di Marsiglia, così da rendere ancora più efficace l’azione di questo detergente fai da te.
Proprio come con il bicarbonato, anche in questo caso è importante eseguire una passata di aspirapolvere prima di procedere con la pulizia. Un eccesso di polvere potrebbe ostacolare l’operazione, poiché i granelli tendono ad aderire al panno e a sporcarlo.
Terminata questa prima fase, bisogna passare con delicatezza il panno imbevuto di acqua e aceto sulla superficie, seguendo il verso del tessuto e senza mai calcare troppo la mano. Un terzo step consiste nel risciacquare il tutto, servendosi di un secondo panno leggermente bagnato.
Qualora si dovesse utilizzare acqua in eccesso, si può tranquillamente eliminarla strizzando lievemente il tappeto o trattandolo con un pratico lavavetri.
Se si decide di lasciar asciugare il prezioso accessorio al sole bisogna fare attenzione alle ore più afose della giornata; in alternativa, soprattutto se la zona interessata è minima, ci si può servire di un ventilatore o di un phon non troppo caldo.
Se la macchia si rivela particolarmente persistente è consigliabile ricorrere a uno spruzzino per detersivi da riempire per metà, ovvero un quarto di acqua e un quarto di aceto.
Potrebbe essere necessario spruzzare più volte la soluzione e tamponare con un panno pulito: ancora una volta, mai strofinare!
L’aceto può anche essere mescolato con il bicarbonato per formare un composto denso e pastoso, da spalmare sulle macchie più tenaci con una spazzola dalle setole morbide. Si dovrà poi usare l’aspirapolvere per rimuovere il tutto.
Se si decide di adoperare lo spruzzino bisogna pulirlo per bene, poiché altrimenti potrebbe contenere residui di detersivi precedenti. Alcuni detergenti sono realizzati con sostanze chimiche, le quali rischiano di danneggiare il tappeto anche se usate in minime quantità.
Sarebbe meglio servirsi di uno spruzzatore nuovo, acquistabile in molti negozi e da riutilizzare per le medesime operazioni di pulizia.
Non molti sanno che la pulizia di un tappeto mediante aceto può essere eseguita anche con l’aiuto del vapore. In questo caso nel serbatoio della macchina a vapore, al posto del classici detersivi, si metterà dell’aceto con l’aggiunta di un po’ d’acqua.
Chiaramente le dosi da rispettare sono quelle indicate per i detergenti nelle istruzioni del macchinario. Quest’ultimo va passato sull’intera superficie di tessuto e alla fine non sarà necessario alcun risciacquo.
Un simile procedimento presenta dei vantaggi, come ad esempio la maggiore rapidità e l’omogeneità del risultato finale; tuttavia una macchina a vapore non è in grado di trattare le singole macchie e, nel complesso, determina un’igiene minore rispetto ai metodi tradizionali.
La pulitura a vapore è perfetta se si possiedono più tappeti e non si ha il tempo di soffermarsi a dovere su tutti, ma va ripetuta almeno ogni tre mesi, in particolare se in casa sono presenti dei bambini piccoli.
Ad ogni modo il vapore va bene per una pulizia generica, mentre per le zone singole e circoscritte è preferibile il panno imbevuto di acqua e aceto.
– Altri metodi naturali per la pulizia dei tappeti
Nel complesso, i metodi naturali sono tra i più diffusi per la pulitura dei tappeti: infatti i prodotti finora menzionati non sono per nulla costosi e regalano alla casa un odore tenue, delicato e piacevole. Oltre al bicarbonato e all’aceto vi sono altre sostanze in grado di svolgere questo importante compito.
Il Limone
Frutto dal profumo leggermente asprigno e dall’aroma frizzante, esso può essere usato per eliminare le macchie dai tappeti bianchi o comunque di colore chiaro.
Meglio evitare con quelli più scuri, in quanto è ben nota l’azione sbiancante del limone, un po’ come quella della candeggina. Bastano poche gocce versate sull’area da pulire e distribuite con l’aiuto di uno straccio morbido.
Un’idea alternativa è quella di aggiungere una buccia di limone nella soluzione di acqua e bicarbonato oppure di acqua e aceto, così da combinare l’effetto igienizzante di tutte queste sostanze. Il succo di limone può anche essere miscelato con l’acqua ossigenata, ma solo nel caso di un tappeto bianco.
Il sale
Il sale è a sua volta un ottimo metodo contro le macchie: si parla, stavolta, di quelle provocate da liquidi, soprattutto dal vino rosso. Quest’ultimo è molto pericoloso per l’aspetto di un tappeto, poiché è difficile da rimuovere. È quindi consigliabile agire subito, non appena la macchia si è formata.
Bisogna semplicemente distribuire sull’area da trattare una manciata di sale grosso, il quale ben presto si colorerà di rosso e potrà essere tamponato con un panno bagnato nell’acqua salata.
Forse sarà necessario eseguire questo processo una seconda e una terza volta, ma alla fine la macchia andrà via. Qualora invece il vino rosso si sia ormai seccato, è preferibile intervenire con l’aceto.
Quest’ultimo viene talvolta mescolato con il sale grosso fino a ricavare una sorta di pasta compatta, da distribuire sulle macchie a mano o con uno spazzolino da denti dalle setole morbide.
Alla fine il tutto va ripulito con un panno imbevuto d’acqua tiepida o fredda. Chi si sente scettico al riguardo deve soltanto pensare che il sale è ampiamente utilizzato per tutti i tipi di pulizie domestiche: esso è in genere indicato per le superfici in acciaio, per il frigo, per eliminare la muffa e persino per trattare le canne fumarie.
Shampoo e schiuma da barba
Pochi ne sono a conoscenza, ma per la pulizia dei tappeti sono adatti anche prodotti come la schiuma da barba e lo shampoo. Quest’ultimo rappresenta una delle soluzioni più economiche ed è conveniente se non si ha a disposizione molto tempo.
L’importante è che la schiuma non sia aggressiva e che le macchie su cui agire non siano troppo tenaci: in questo caso un semplice shampoo potrebbe non essere efficace.
Un’altra mousse che alcuni impiegano per una pulitura superficiale dei tappeti è la schiuma da barba, a condizione che non sia colorata e che non possieda particolari sostanze chimiche al suo interno.
Ancora una volta basta spalmare il prodotto sullo sporco e lasciar agire per un’oretta o due. Alla fine bisognerà rimuovere i residui con un panno bagnato o con una spugnetta non abrasiva.
– Come comportarsi con i tappeti di lana e di seta
Tappeti di lana
Per i tappeti di lana bisogna fare un discorso a parte. Di solito, infatti, i prodotti utilizzati per gli altri tipi di tessuto non sono altrettanto efficaci con essi.
La lana offre numerosi vantaggi da un punto di vista estetico, grazie alla sua peculiare morbidezza, alla varietà di colori e sfumature, all’evidente legame con un arredo più legato alla tradizione. D’altra parte è più complicata da pulire, in quanto tende ad assorbire rapidamente l’acqua e va spesso incontro a sgradevoli restringimenti.
Per questa ragione una prima importante regola consiste nell’evitare aceto o bicarbonato diluiti in acqua e di procedere invece con il lavaggio a secco. Bisogna fare, inoltre, molta attenzione con l’esposizione al sole, ancora di più rispetto alle altre tipologie di tappeto: il calore e la luce in eccesso danneggiano le fibre di lana senza facoltà di rimedio.
Per pulire i tappeti di lana si può usare anche soltanto l’aspirapolvere, una o due volte alla settimana, facendo attenzione che il sacchetto interno sia completamente vuoto all’inizio del processo.
In caso di macchie è indispensabile servirsi di un detergente dal ph neutro, da distribuire con un fazzoletto o un panno senza l’aggiunta di acqua. La soluzione ideale, tuttavia, è pulire il tappeto a secco, attraverso i metodi casalinghi precedentemente citati.
Il prodotto più indicato per i tappeti di lana è il bicarbonato di sodio, il quale va spalmato a secco sulla superficie e poi aspirato il giorno dopo. Può anche essere rimosso con una spazzola, opzione meno conveniente poiché si rischia in questo modo di rovinare gli intrecci e le trame del tessuto.
Tappeti di seta
Con i tappeti in seta è necessaria una delicatezza ancora maggiore, considerando l’elevata sensibilità di tale fibra all’umidità, al calore e al vapore. Al posto dell’aspirapolvere si suggerisce di adoperare una scopa dotata di setole non eccessivamente dure, con cui trattare l’accessorio sulla sua intera superficie.
Essendo molto leggero, un tappeto di questo tipo può essere agevolmente scosso fuori dalla finestra o in giardino, così da lasciar cadere a terra ogni possibile briciola o detrito.
Un simile trattamento va più che bene per le pulizie periodiche: in più, se si lascia il tappeto all’aria per alcune ore, in una posizione al riparo dal sole, verranno eliminati tutti i cattivi odori.
Invece lo sporco solido va tolto con strumenti comuni, tra cui ad esempio un cucchiaino da cucina per raschiare leggermente la zona interessata. Bisogna procedere con attenzione, ma con le dovute precauzioni anche una trovata apparentemente così banale può essere valida.
Per l’eliminazione delle macchie ancora liquide, invece, è possibile ricorrere all’acqua frizzante oppure all’aceto bianco poco diluito. La seta non deve mai venire a contatto con fonti di calore come il phon: va lasciata ad asciugarsi naturalmente, all’aria.
Per quanto riguarda sia la lana sia la seta, i cattivi odori costituiscono un frequente fastidio, semplice da aggirare in poche mosse. Il sempreverde bicarbonato è ancora una volta un’ottima soluzione, così come l’aceto da spruzzare a piccolissime dosi tramite uno spruzzino.
In alternativa si può selezionare l’olio essenziale che si preferisce: ne basteranno poche gocce sparse ai quattro angoli del tappeto. È indispensabile evitare i detersivi chimici e non poggiare il tappeto a terra se inumidito, poiché si formerebbero delle macchie di muffa a contatto con il pavimento.
Rispettando queste poche regole si avrà la possibilità di abbellire la propria casa con un accessorio di gran pregio estetico e di notevole impatto visivo. Un tappeto è capace di donare a ogni stanza una straordinaria eleganza.
– Tipi di macchie particolari e i principali rimedi
Parlando di come pulire i tappeti, è importante fare almeno un accenno ai diversi tipi di macchie. Queste devono essere trattate in modo diverso a seconda dell’entità.
Può capitare, per esempio, di rovesciare della vernice sul tappeto: essa va eliminata con uno strumento per raschiare, come un cucchiaio o un coltello non affilato. Contro le macchie di latte o di succo di frutta bisogna tamponare con poca ammoniaca e, alla fine, asciugare con un panno pulito.
Uno dei più acerrimi nemici dei tappeti è l’inchiostro. Esso richiede un trattamento leggermente differente: la zona sporca deve essere ricoperta con una spruzzata di lacca per capelli e poi spazzolata dolcemente con una soluzione di acqua e aceto bianco.
Se proprio non si riesce a rimuovere la macchia, è opportuno portare il tappeto in una tintoria specializzata.
I rimedi fai da te sono sempre tra i migliori per il loro carattere ecosostenibile e per la spesa esigua che comportano. Tuttavia, se si presentano serie difficoltà, è preferibile affidarsi a degli esperti del settore per non rischiare di fare danni.
– Conclusioni
Un tappeto costituisce un ottimo investimento, è un oggetto prezioso e va trattato come tale: è importante che esso conservi negli anni la propria naturale lucentezza, l’aspetto elegante, le tonalità di colore. Ciò è possibile solo grazie a una pulitura adeguata, svolta con prodotti naturali.
Oltre alla pulizia, ad ogni modo, è essenziale la prevenzione per evitare di dover intervenire troppo spesso contro acari e batteri. Può essere utile, ad esempio, spruzzare di tanto in tanto uno spray antitarme sul tappeto e tenerlo lontano da ogni fonte di calore e di umidità.
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