– Le piadine già pronte in commercio, come scegliere?

Le principali differenze sono nelle modalità di conservazione: a temperatura ambiente, in bancone frigorifero, in surgelatore. Le piadine a temperatura ambiente, che nei supermercati troviamo nel reparto dei prodotti da forno, hanno una durata di conservazione molto più lunga.

Comode da tenere in dispensa e da utilizzare anche in situazioni impreviste. Le piadine fresche però sono da preferire nel caso in cui si abbia in mente una ricetta che prevede l’arrotolamento della piadina farcita. Sono più morbide e di facile manipolazione.

I tradizionalisti possono scegliere La Piadina o Piada Romagnola IGP (Indicazione Geografica Protetta). Prodotte e confezionate nel luogo d’origine, secondo un rigido disciplinare, se ne trovano due varianti: quella Riminese più grande (23-30 cm) e sottile e quella tradizionale più piccola (15-25 cm) e spessa. In queste produzioni non si fa mai uso di conservanti, aromi e altri additivi.

Accanto alle piadine tradizionali si trovano in commercio anche molte varianti che fanno uso di farine speciali (grano saraceno, kamut, farro, avena, quinoa). Il sapore è differente, ma alcune di esse sono prive di glutine e il loro uso può diventare una necessità. Si trovano in commercio anche piadine vegane, prive di qualsiasi grasso di origine animale, e piadine biologiche certificate.

– Cucinare le piadine già pronte senza errori

Le piadine vanno scaldate prima della farcitura. La soluzione migliore è utilizzare una piastra a fondo piano, come quelle che si utilizzano per le crepes. Possono essere utilizzate anche delle ampie padelle antiaderenti con i bordi non troppo alti. Al fine di evitare che il prodotto si bruci, sia la piastra che la padella non vanno unte con olio o burro. Riscaldata la piastra a fuoco vivace, si abbassa la fiamma e si dispone sul fondo la piadina.

La durata della cottura varia da una trentina di secondi per lato a pochi minuti. I tempi dipendono dal prodotto commerciale che si usa e le indicazioni si trovano sulla confezione.

Le piadine fresche o congelate possono essere scaldate direttamente senza aspettare che arrivino a temperatura ambiente. I tempi corretti sono indispensabili per non bruciare il prodotto o renderlo eccessivamente friabile.

Le piadine possono essere riscaldate anche al forno, ma in questo caso vanno tenute solo pochi secondi, con temperature non superiori ai 180°C per evitare che si dissecchino eccessivamente. Il forno può essere preferito per piadine già farcite, ma sempre per tempi molto limitati. L’uso del forno a microonde è sconsigliato: rende la pasta eccessivamente dura e friabile nel momento in cui si raffredda.

Una volta farcita la piadina può essere servita fredda o tiepida. Anche in questo caso per riscaldarla la soluzione ideale è utilizzare la piastra o la padella. Se vogliamo utilizzare formaggi filanti sulla farcita, come mozzarella o sottilette, non vanno mai fusi all’interno della piadina, ma separatamente e poi utilizzati. Il rischio è di bruciarla e di renderla eccessivamente dura.

– Qualche idea per le farciture

Le piadine si prestano ad essere farcite in migliaia di modi differenti. Questo dipende dai gusti personali, dal tempo che abbiamo a disposizione, dalle circostanze in cui le vogliamo utilizzare e dalla nostra voglia di sperimentare nuove combinazioni di sapore.

Farciture a crudo. Un modo semplice e veloce per cucinare le piadine. In primo luogo si spalma metà del disco con un formaggio morbido, avendo l’accortezza di fermarsi a circa 1 cm dal bordo. I formaggi da utilizzare sono: lo squacquerone, tipico della Romagna, la crescenza, la ricotta, la robiola, il gorgonzola. Su questo letto morbido di formaggio si adagiano uno o due strati di salumi (prosciutto crudo o cotto, salame, speck, bresaola).

Segue poi la disposizione delle verdure a crudo precedentemente condite. Nella ricetta classica si utilizza la rucola, ma le varianti sono tutte quelle possibili nella preparazione delle insalate. Il condimento delle verdure può essere fatto anche con differenti tipi di salse preconfezionate o preparate in casa.

Farciture di carne e verdure. Sono preparazioni più elaborate generalmente a base di pollo. I petti di pollo grigliato e tagliato a listelli vengono mescolati alle verdure precedentemente cucinate. Peperoni, zucchine, melanzane o qualunque altro ortaggio, possibilmente di stagione, viene saltato in padella oppure grigliato. Anche l’insalata di pollo classica può essere un’ottima farcitura per le piadine.

Basta scegliere la salsa che più si preferisce: maionese, salsa cocktail, salsa tzatziki o semplice yogurt cremoso. Una variante a base di carne prevede l’uso della salsiccia grigliata, sbriciolata e amalgamata con abbondanti cipolle, sfumate col vino e saltate in padella. In questo caso la piadina va spalmata con formaggio.

Farciture vegetariane. Prevedono l’uso di verdure cotte e formaggio. Le verdure vengono grigliate, tagliate a bastoncini e condite con olio, aceto aromatico e spezie (menta, prezzemolo). Un abbinamento particolarmente saporito prevede l’uso di formaggi tagliati a piccoli cubetti da amalgamare con le verdure (feta, scamorza, mozzarella). Le verdure possono anche essere gratinate al forno e condite con una panure mediterranea aromatizzata con rosmarino e salvia.

– Come presentarle a tavola

Le piadine una volta farcite sono adatte ad essere portate in tavola in differenti modi. Alcuni di questi particolarmente idonei se si vogliono proporre come antipasto o per arricchire un buffet. Ecco le presentazioni più comuni.

A libro. La piadina farcita su una metà viene ripiegata a libro e poi tagliata in due metà. Se si utilizzano formaggi spalmabili questi vanno spalmati soltanto nella metà che conterrà la farcitura. Questa presentazione è la più utilizzata con le farciture a freddo.

A cono. Prima di procedere alla farcitura, la piadina calda viene tagliata in quattro parti. Queste sono poi arrotolate a formare un piccolo cono. Per mantenere il cono possono essere utilizzati degli stecchini o dei piccoli coni di carta da sistemare ben stretti alla punta.

Arrotolata. Una volta farcita la piadina su tutta la superficie, la si arrotola ben stretta su se stessa. Può essere servita così o tagliata in due. Il rotolo può essere mantenuto con uno stuzzicadenti. Bisogna avere l’accortezza di non eccedere con la farcitura e di lasciare la piadina riscaldata abbastanza morbida.

A rotolini. Preparazione particolarmente indicata per buffet freddi o per antipasti. Ottenuto un rotolo di piadina farcita dobbiamo avvolgerlo ben stretto nella pellicola trasparente. Lo si fa raffreddare per almeno 30 minuti in frigo e poi tolta la pellicola può essere tagliato con facilità a piccole rondelle.

Cucinare le piadine può essere una necessità dell’ultimo momento per risolvere in fretta, con un piatto unico e sfizioso, un pranzo o una cena informale.

Usate fredde possono allietare la nostra pausa pranzo sul lavoro o seguirci con discrezione in gite al mare. Di certo però, grazie alla loro versatilità, sono una deliziosa sfida alla nostra fantasia culinaria.

Lucilla De Luca