Ubicata su un suggestivo promontorio roccioso, affacciato sul mare cristallino di Capri, Casa Malaparte è un gioiello dell’architettura italiana. Costruita negli anni Trenta del secolo scorso, è protagonista di una storia controversa basata su una diatriba relativa alla paternità dell’opera, che vede coinvolti il noto scrittore Curzio Malaparte e l’altrettanto famoso architetto Adalberto Libera.

– Casa Malaparte di Capri: la storia della sua costruzione

Correva l’anno 1936, quando il noto scrittore Curzio Malaparte si recò a visitare la bellissima isola di Capri per la prima volta, rimanendone totalmente conquistato. Decise quindi, sfruttando la sua personale amicizia con l’allora ministro degli Affari Interni Galezzo Ciano, di acquistare il terreno ubicato a Punta Massullo, allo scopo di farci costruire una villa.

E proprio da questo momento comincia la parte più intricata della storia. Nel progetto di costruzione di Villa Malaparte vennero coinvolti il capomastro Adolfo Amitrano e l’architetto Adalberto Libera: uno dei più importanti esponenti del movimento razionalista.

Tra quest’ultimo e Malaparte, tuttavia, non correva buon sangue, al punto che a tutt’oggi l’edificio risulta unicamente frutto dell’inventiva dello scrittore, il cui nome figura per l’appunto nel Pubblico Registro delle Opere protette presso il MIBAC. Adalberto Libera, ad ogni modo, ebbe anch’egli un ruolo nell’edificazione di Villa Malaparte, sebbene le idee di Curzio Malaparte influenzarono moltissimo il risultato finale, soprattutto per quanto concerne gli interni della casa.

Tuttavia, proprio perché la questione della paternità di Villa Malaparte è tutt’oggi ancora aperta, potresti trovare interessante la lettura di questo libro, dedicato proprio a questa spinosa tematica:

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Adalberto Libera. Casa malaparte a Capri...
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– Descrizione degli interni di Casa Malaparte

La villa di Curzio Malaparte è universalmente considerata un capolavoro dell’architettura, in quanto esempio perfetto dell’integrazione tra modernità razionalista e ambiente naturale.

Ma non solo. L’idea dello scrittore era quella di dare vita a un edificio dal carattere forte e solitario che, in un certo senso, rispecchiasse la sua personalità. Questo è il motivo per cui ha affettuosamente soprannominato la villa “Casa come me”, in quanto ogni singolo elemento è progettato in base ai desideri di Malaparte: sia per quanto concerne la parte esterna, sia relativamente ai suoi interni.

casa malaparte
Credits: Pinterest

Fulcro degli interni di Villa Malaparte è il grande salone principale, sulle cui pareti si aprono quattro finestre affacciate ciascuna su un panorama diverso. In aggiunta a questo ambiente vi sono poi altri locali, che comprendono:

  • uno studio;
  • una camera da letto;
  • un piccolo appartamento per gli ospiti chiamato “Ospizio”;
  • una seconda camera da letto riservata alla compagna di Malaparte, chiamata “Favorita”.

L’impronta razionalista della casa risulta evidente dalla presenza di un suggestivo tetto a terrazza provvisto di un paravento curvilineo: un’architettura chiaramente ispirata allo stile inconfondibile del grande Le Corbusier.

Stando ad alcune lettere scritte dall’architetto Uberto Bonetti, l’intera disposizione interna della villa, così come la costruzione dei suoi esterni, sarebbero parte di un progetto ideato unicamente da Curzio Malaparte. Adalberto Libera, infatti, avrebbe sì presentato un suo progetto, ma sarebbe stato scartato in seguito ai conflitti scoppiati tra lui e Malaparte.

Come ti abbiamo già spiegato prima, tuttavia, la questione è ancora oggi dibattuta dagli studiosi, motivo per cui riteniamo doveroso presentarti entrambi i protagonisti della storia: sia Curzio Malaparte che Adalberto Libera.

– Chi ha ideato Villa Malaparte? Gli autori del progetto

Quella che si potrebbe chiamare “Casa Malaparte Libera” è il progetto di due grandi menti: la mente di Curzio Malaparte e la mente di Adalberto Libera.

Curzio Malaparte (Prato, 9 giugno 1898 – Roma, 19 luglio 1957) è stato un famoso scrittore, militare, diplomatico e agente segreto italiano, noto per la sua personalità controversa e a tratti indefinibile. Volontario al fronte della Prima Guerra Mondiale, ottenne una decorazione al valore, nonostante i suoi scritti da giornalista gli valsero poi un’accusa di vilipendio delle forze armate.

Durante l’ultimo anno della sua vita, il 1957, si recò in Cina, entrando in contatto con Mao Zedong e restando favorevolmente colpito dalla cultura cinese: un incontro che, come ti spiegheremo in seguito, influì anche sulle sorti della villa di Curzio Malaparte.

Curzio Malaparte
Credits: Wikipedia

Adalberto Libera (Villa Lagarina, 16 luglio 1903 – Roma, 17 marzo 1963), invece, è stato uno dei maggiori promotori del dibattito sulle moderne tendenze europee dell’arte e del razionalismo. Nel 1930 ha contribuito a fondare il Movimento italiano per l’Architettura Razionale (MIAR), diventandone poi il segretario.

La vicenda della costruzione della villa di Capri di Curzio Malaparte rappresenta a tutt’oggi un nodo irrisolto nella vita dell’architetto, proprio in virtù della dubbia paternità dell’opera. A prescindere da questo, ad ogni modo, è assodato il fatto che l’edificio sia il risultato dell’incontro di due mentre geniali dell’epoca che, proprio a causa delle rispettive personalità controverse, non si sono fuse come avrebbero dovuto.

– Villa Malaparte è visitabile?

Se sei rimasto affascinato dalla storia controversa della Casa di Curzio Malaparte, al punto di desiderare di visitarla, dobbiamo purtroppo deluderti. Come ti abbiamo già accennato, infatti, Malaparte avrebbe voluto usare la villa come casa d’accoglienza per gli artisti cinesi in visita a Capri.

Una decisione, questa, che ha non ha trovato l’appoggio degli eredi dello scrittore, i quali hanno quindi impugnato il testamento al fine di ottenere la custodia della casa: obiettivo che raggiunsero al termine di una lunga battaglia legale.

Attualmente, pertanto, Casa Malaparte è di proprietà della Fondazione Ronchi, istituita dagli eredi di Malaparte, e viene usata esclusivamente per incontri a tema di architettura e design, mantenendosi chiusa al pubblico. Tutto quello che puoi fare per vederla, pertanto, è recarti sulla bellissima isola di Capri, raggiungere un punto d’osservazione affacciato sul promontorio di Punta Massullo, e godertela da lì.

Eliana Tagliabue