– Come trasformare un container in casa

Negli ultimi tempi si è sentito spesso parlare di case fatte con container: ma di che si tratta precisamente?

In questa guida vedremo quali sono gli step necessari per trasformare un container in un ambiente domestico facendo la massima attenzione a rispettare le regole architettoniche di base e, soprattutto, la normativa vigente.

In giro per il mondo ci sono moltissimi esempi di case container realizzate da grandi architetti che hanno dato prova di come a partire da uno o più container si possa realizzare una struttura abitativa esteticamente bella e molto confortevole.

Ma quello che può essere realizzato nel resto del mondo è valido anche in Italia?
Si può effettivamente trasformare un container in un locale ad uso abitativo?

La risposta è sicuramente affermativa, tuttavia è necessario ricordare che in Italia la normativa relativa alle costruzioni e ai locali ad uso abitativo è molto rigida e va seguita alla lettera per non rischiare di realizzare un abuso edilizio.

Per prima cosa, va sottolineato che anche se l’idea dell’uso di container come casa è sempre più comune e utilizzata, non si tratta di una soluzione così semplice da realizzare come sembra.

Pertanto, non si può pensare che sia sempre possibile creare il proprio container ad uso abitativo da soli, senza una progettazione e senza la conoscenza delle leggi relative a questo particolare tipo di abitazione.

Risparmio economico e rispetto per l’ambiente

Un aspetto importante è comunque quello di comprendere le motivazioni che portano alla realizzazione di appartamenti a partire da container dismessi. Alla base di questa scelta c’è sicuramente un approccio ambientale ben preciso, ossia quello di scegliere di riciclare un elemento che, viceversa, diventerebbe un altro grosso rifiuto per il pianeta.

I container, infatti, sono specifici elementi che vengono utilizzati per il trasporto di merci e che, molto spesso, dopo una serie di utilizzi vengono dismessi senza possibilità di riciclo.

Vivere in una casa container, quindi, assicura un risparmio economico e rispetto per l’ambiente. Inoltre questo tipo di costruzione è molto rapida da essere realizzata, venendo prodotta completamente in fabbrica.

Questo significa che i lavori non sono soggetti a rallentamenti causati da condizioni meteo avverse. Questo significa che si potrà avere una maggiore certezza sui tempi necessari per la realizzazione e, quindi, per la consegna del proprio container ad uso abitativo.

L’idea di realizzare delle case da questi container è quindi fondamentale per poter quindi procedere a un riciclaggio intelligente di questi elementi.

Ma come procedere per essere in regola con la normativa?

– Le autorizzazioni necessarie

Per prima cosa, come si può facilmente intuire, è necessario disporre di un container. Tuttavia, prima di farsi prendere dall’entusiasmo e andare alla ricerca del container delle dimensioni che meglio corrispondono alle proprie esigenze è necessario preoccuparsi della burocrazia e di tutte le autorizzazioni necessarie per la messa in posa del container stesso.

Infatti, realizzare una casa container senza i dovuti permessi equivale a costruire un edificio abusivo.

L’aspetto delle autorizzazioni è fondamentale: spesso, infatti, su riviste di vario tipo si possono vedere immagini e foto di interessanti soluzioni realizzate da container nei pressi di laghi, di fiumi e in luoghi ameni.

Tuttavia, per una casa container in Italia la legge è ben chiara: se si vuole realizzare il proprio appartamento all’interno di un container è necessario rispettare la legge in fatto di costruzioni. Per questo non si può pensare di fissare la propria dimora sulle rive di un lago o in altri contesti naturali a meno di permessi speciali.

La normativa nazionale e la DIA

La messa in posa del container, quindi, deve tenere conto della legislazione sull’edilizia e, in particolare, dell’edilizia abitativa. Rivolgersi a un esperto diventa quindi il modo più rapido per comprendere quali siano i permessi necessari e i tempi per poter realizzare la propria casa-container.

Oltre al rispetto della normativa nazionale, è possibile che determinati luoghi e aree siano soggetti norme specifiche di protezione ambientale o culturale per cui potrebbe non essere possibile, in tali luoghi, realizzare il proprio appartamento in container.

Si pensi, ad esempio, alle aree verdi protette oppure a particolari zone a rischio dissesto idro-geologico.

In linea generale, tuttavia, si deve sapere che prima di iniziare qualsiasi opera edilizia, ossia prima di mettere in posa il proprio container ad uso abitativo, in Italia è necessario richiedere del documento di Permesso di Costruire.

Inoltre, va presentata al comune in cui si andrà a realizzare l’appartamento, una DIA, ossia una Denuncia di Inizio Attività. Questa non può essere redatta dal proprietario della casa ma va stilata e firmata da un tecnico, ossia da un architetto, un geometra o un ingegnere.

Questi due step sono fondamentali per avere la sicurezza di non realizzare un abuso edilizio e vanno presentati anche nel caso in cui l’appartamento che dovrà essere costruito è all’interno di un container. Pertanto, la legge italiana reputa che le case costruite in container hanno la stessa regolamentazione, di altre edificazioni abitative.

I permessi per i terreni agricoli

Quando si ha a disposizione un terreno agricolo si può pensare di poter installare su di esso un container da utilizzare come abitazione. Questa idea, purtroppo, non potrà mai essere messa in pratica.

Un terreno agricolo, infatti, per definizione è un terreno non edificabile: installare una casa container su terreno agricolo significa invece usare tale terreno per l’edificazione. Come visto in precedenza, infatti, i container vengono considerati in tutto e per tutto come delle abitazioni vere e proprie e, come tali, devono rispettare le leggi e le normative relative alle abitazioni.

Pertanto, mentre sarà sempre possibile installare un container su un terreno agricolo ad uso deposito per gli attrezzi, esso non potrà mai essere convertito in abitazione.

– Le dimensioni dei locali ad uso abitativo

Un particolare aspetto della realizzazione di un appartamento all’interno di un container riguarda le dimensioni di quest’ultimo. La normativa italiana in fatto di abitabilità, infatti, prevede delle dimensioni ben precise che permettono a un locale di poter essere definito o meno abitabile.

In particolare, si definisce l’area minima che deve essere prevista per la realizzazione di camere in base al numero di persone che vi possono abitare e un’altezza media non inferiore ai 2.70 metri. Ancora, è necessario poter disporre di superfici di areazione e illuminazione che siano direttamente comunicanti con l’esterno dell’appartamento.

L’altezza media dei container

Quando si sceglie di vivere in un container, il primo problema nasce proprio dalle dimensioni di questi ultimi. I container standard, infatti presentano tutti dimensioni uguali, ossia parti a 2.35 metri di larghezza e 2.38 di altezza.

Si può subito comprendere che l’altezza non è quindi compatibile con quella richiesta dalla normativa italiana per l’abitabilità dei locali.

Pertanto, a differenza di altre nazioni, per poter vivere all’interno di un container in Italia è necessario optare per soluzioni non standard, ossia scegliere i container di tipo High Cube. Questi, infatti, presentano un’altezza maggiore risultando quindi compatibili con quanti richiesto dalla normativa italiana.

L’estensione di una casa-container

Un altro parametro riguarda l’estensione superficiale del container stesso. Va sottolineato che i container possono essere utilizzati in maniera singola e indipendente, proprio come avviene per una casa modulare, oppure associati tra di loro per creare più elementi differenti, ossia per dare origine a zone giorno e zone notte separate tra di loro.

Molti appartamenti realizzati con container, infatti, prevedono l’uso di più elementi affiancati e resi comunicanti, in modo da creare stanze differenti e, soprattutto, separare le diverse zone.

Oltre alla zona giorno e a quella notte si può infatti realizzare una zona lavoro-studio e, se si hanno dei bambini, delle camerette specifiche per loro. L’associazione di diversi container può avvenire sia affiancando i diversi moduli che sovrapponendoli, creando così strutture su più livelli.

La progettazione di un container a uso abitativo

Quando si pensa a una casa container non si deve immaginare una soluzione fai-da-te ma un prodotto derivante da una progettazione ben specifica, nata da una serie di studi che prendono in considerazione spazi e materiali da utilizzare.

Indipendentemente dalle dimensioni dell’appartamento risultante, quindi, sarà necessario procedere all’assemblaggio dei diversi container, con taglio di pareti per realizzare aree comunicanti o fissaggio di elementi per la realizzazione di soluzioni su più livelli.

Una volta data la forma alla casa, sarà necessario procedere con l’isolamento termico. Va subito evidenziato che questo passaggio rappresenta una parte fondamentale della realizzazione della casa.

I container, infatti, sono realizzati con materiali metallici le cui proprietà termiche sono tutt’altro che confortevoli. Non isolare il container significherebbe vivere in un appartamento caldissimo durante l’estate e gelido in inverno.

Successivamente, sarà la volta della cura dell’estetica esterna e interna, tramite intonacatura e tinteggiatura delle pareti nonché della messa in posa di impianti e della pavimentazione.

Tutti questi passaggi non vengono effettuati quasi mai in loco, ossia nella zona abitativa, ma quasi sempre in fabbrica. Questo permette alle case container di essere realizzate in condizioni molto convenienti, ossia in ambienti asciutti che permettono di procedere in maniera continua e veloce alla realizzazione degli appartamenti.

La realizzazione dei container abitativi in loco è anche possibile ma si verificano situazioni simili a quelle che si hanno con la realizzazione degli appartamenti classici, come ad esempio le interruzioni forzate in caso di brutto tempo che non permettono di lavorare all’aria aperta.

Come arredare una casa container

L’arredamento della casa container deve essere soprattutto funzionale: a seconda delle dimensioni del container iniziale, infatti, e quindi della casa, si potrà disporre di spazi più o meno ampi e pertanto scegliere complementi d’arredo in grado di assicurare la giusta comodità e praticità.

Per quanto riguarda lo stile, va sottolineato che una casa container può essere considerata in tutto e per tutto un appartamento per cui potrà essere arredata secondo il proprio gusto personale.

Chi vuole restare in tema, naturalmente, potrà optare per uno stile d’arredo industriale, coniugando quindi al massimo l’aspetto estetico esterno con quello interno dell’appartamento.

– Pregi e difetti dei container abitativi

Nello scegliere di realizzare la propria abitazione all’interno di un container è necessario anche valutare quali siano i principali vantaggi e gli svantaggi.

Infatti, spesso ci si lascia incantare dall’idea quasi romantica di poter realizzare un proprio appartamento utilizzando materiali ed elementi di riciclo come i container senza valutare oggettivamente quali siano i pro e i contro di questa scelta.

Vivere in un container: i vantaggi

Il principale vantaggio della scelta di vivere in un container è dato sicuramente dall’aspetto economico.

Naturalmente, il costo di un container abitativo può essere molto vario a seconda del tipo di container e del numero di elementi che vengono associati tra di loro per realizzare la propria abitazione. In linea di massima, tuttavia, si può dire che il costo di un container ad uso abitativo è molto inferiore rispetto a quello di un appartamento standard.

Naturalmente, è necessario avere già un terreno edificabile sul quale realizzare il proprio appartamento: viceversa, dovendo necessariamente acquistare anche il terreno, il costo può lievitare e di molto.

Quando si pensa ai costi e, quindi al risparmio, non si deve considerare solo l’acquisto del container ma anche una serie di altri elementi. Ad esempio si deve prendere in considerazione il fatto che un container non va costruito, ma solo installato. Pertanto, si potrà avere la certezza di un elevato risparmio sulla mano d’opera necessaria alla realizzazione dell’appartamento.

Inoltre, nel caso in cui si desideri ampliare la propria casa, basterà semplicemente associare un altro modulo, ossia un altro container, con un interessante risparmio sia di tempo che, ancora una volta, di mano d’opera necessaria per i lavori.

L’aspetto ecologico

Un altro importante elemento che va a vantaggio della scelta dei container ad uso domestico è sicuramente quello ecologico.

Quando si sceglie di utilizzare un container per la realizzazione della propria casa, infatti, si opta per il riciclo di un elemento che, viceversa, rappresenterebbe un oggetto altamente inquinante e a scarsa possibilità di degradazione.

Tuttavia questo aspetto non è il solo a rendere le case nei container completamente green.

I container possono essere realizzati in modo da garantire l’uso di tecnologie intelligenti ed ecologiche, come nel caso di realizzazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Inoltre, per evitare sprechi di energia, è fondamentale coibentare il proprio container e utilizzare vetri e materiali termici per ottenere la massima efficienza termica.

Questi interventi, nel caso di un container sono molto più convenienti ed economici che non in un appartamento standard e permettono quindi di assicurare una perfetta gestione dei consumi a favore di un migliore impatto ambientale.

Infine, quando si pensa a una casa-container non si devono immaginare solo soluzioni con esterno in metallo. Tra le diverse possibilità di rivestimento dei container, infatti, vi sono i pannelli in legno, perfetti per realizzare dei veri e propri container abitativi in legno.

Gli amanti del legno, inoltre, possono anche contare su casette modulari caratterizzate da questo elemento e solitamente realizzate per quanti vogliono puntare su una casa completamente ecologica, anche nell’aspetto esteriore.

Gli aspetti negativi e i contro della realizzazione di una casa-container

Se è vero che la realizzazione di una casa-container presenta un gran numero di vantaggi, è altrettanto vero che vi sono anche degli aspetti negativi da valutare. Va tuttavia sottolineato che alcuni non sono specifici dei container ma di qualsiasi tipologia di locale ad uso abitativo.

Si tratta soprattutto della burocrazia da seguire che, tuttavia, molti non si aspettano dover affrontare pensando che essa sia relativa solo alle costruzioni in mattone. Invece, è fondamentale seguire con attenzione tutto l’iter necessario per l’ottenimento dei permessi di edificazione, anche quando si tratta di un container.

Uno dei principali svantaggi delle case container sta nei lavori di adattamento necessari a rendere abitabile la casa stessa. Una serie di lavori, come quelli della pavimentazione, tinteggiatura e arredo sono comuni anche alle case classiche per cui non possono essere presi in considerazione come svantaggi specifici dei container.

Gli elementi che, invece, sono tipici di questo tipo di abitazione sono la modifica delle strutture o l’eventuale apertura di finestre e zone di illuminazione.

I costi

Come già sottolineato, i costi della realizzazione di una casa container sono minori rispetto a quelli previsti per un appartamento classico.

Ma è possibile quantificare questo prezzo?

In realtà, proprio come avviene per gli appartamenti, il costo non è fisso ma dipende da una serie di caratteristiche, in particolare dal progetto della casa che si vuole realizzare. Se, infatti, si intende realizzare un mini-appartamento, che faccia uso di un solo container o una soluzione con più moduli, anche su più piani, i costi possono variare e di molto.

Infatti, oltre al costo necessario per l’acquisto di più container si dovrà prendere in considerazione una spesa maggiore per i lavori, siano essi relativi alla realizzazione degli impianti o dell’acquisto dell’arredamento.

Un aspetto legato ai costi della realizzazione delle case-container è anche quello relativo al trasporto. Infatti, per poter portare il container dalla zona di prelievo al terreno in cui verrà fissato sarà necessario affittare un mezzo di trasporto speciale dotato di gru per il sollevamento e la messa a terra.

– Idee dal mondo: le case container dei grandi architetti

La scelta di realizzare case in container non è completamente nuova. Tuttavia, fino a pochi anni fa, si pensava a vivere nei container soprattutto come soluzioni di emergenza e non tanto come un’alternativa valida a un’abitazione classica.

Il passaggio da soluzione di emergenza a soluzione di tendenza è stato reso possibile dall’interesse di alcuni architetti che hanno pensato ai container per la realizzazione di case-vacanza, di uffici o anche di veri e propri appartamenti in cui vivere regolarmente.

Come già evidenziato in apertura, in Italia le normative per la realizzazione di case container sono le stesse previste per le case di tipo standard. Questo ha portato a uno sviluppo leggermente più lento di queste soluzioni abitative che, invece, nel resto del mondo sono molto richieste e apprezzate.

A rendere ancora più interessanti le case container è sicuramente la firma di grandi architetti, che hanno saputo valorizzare i container creando soluzioni molto convenienti, comode e pratiche.

Le residenze artistiche di Cove Park

Per rubare delle idee innovative sulla realizzazione dei container abitativi basterà sbirciare tra le proposte dei grandi architetti o tra i progetti realizzati per specifici quartieri. In Scozia, ad esempio, sono state realizzate, all’interno del Cove Park, una serie di residenze in container dedicate ad artisti in cerca di ispirazione e relax.

Si tratta del Cove Park Shipping Containers, una soluzione a ridosso di un lago, immersa nella natura e, soprattutto, completamente ecologico e a basso impatto ambientale.

All’interno, questi appartamenti sono arredati in modo da garantire la giusta ispirazione agli artisti.

Le ampie vetrate permettono un importante scambio di luce e aria. Una particolarità di questi container è data poi dal tetto, che è stato ricoperto di un manto d’erba per rendere il container più consono all’ambiente e non creare fastidio nelle specie animali che vivono o transitano nell’area verde.

Le ampie case-container di Adam Kalkin

Altre interessanti soluzioni sono quelle realizzate dall’architetto Adam Kalkin che ha realizzato, e continua a realizzare, un gran numero di case pre-fabbricate derivanti dall’assemblaggio di un vario numero di container.

Si tratta di alloggi molto ben strutturati, caratterizzati dalla presenza di ogni comfort e di dimensioni variabili, anche fino a superare i 350 metri quadrati.

Nella maggior parte dei casi, le case container di grandi dimensioni realizzate da questo architetto sono disposte su due piani, organizzati in modo tale da garantire la presenza di una zona giorno al piano di sotto e una zona notte a quello di sopra.

Anche nel caso delle abitazioni realizzate dall’architetto americano l’utilizzo delle vetrate è molto apprezzato: queste, infatti, vengono usate per sostituire le pareti delle zone giorno per garantire un’elevata illuminazione riducendo l’utilizzo di corrente elettrica a favore di un maggiore risparmio energetico.

La Maison Container di Patrick Partouche

Un’altra interessante abitazione derivante dall’assemblamento di più container è la Maison Container, che l’architetto Patrick Partouche ha realizzato a Lille, in Francia. Si tratta di una casa di grandi dimensioni, essendo stata realizzata dall’assemblamento di ben otto container navali per una metratura totale di 240 metri quadrati.

Questa soluzione abitativa è stata realizzata effettuando una serie di lavori che hanno permesso non solo l’assemblaggio, ma anche l’installazione di ampie finestre e porte per l’accesso e il passaggio da un’unità modulare all’altra.

La particolarità di questa casa è data sicuramente dal colore rosso intenso della parte esterna che viene richiamato anche internamente.

Questo appartamento-container è caratterizzato anche dalla presenza di un box auto, nonché di un’ampia zona giorno e un’area notte.

L’aspetto ecologico della Maison Container è dato dal fatto che tutti i materiali di scarto derivanti dalla realizzazione della casa, ossia le parti di container tagliati per l’apertura di porte e finestre, sono stati utilizzati per la realizzazione dei diversi complementi d’arredo inseriti all’interno della casa stessa.

– Per concludere

Negli ultimi anni, l’utilizzo di case container è sempre più frequente in diverse parti del mondo. Molte persone hanno scelto di vivere in case realizzate a partire da container perché queste possono essere considerate economiche, ecologiche e, soprattutto, molto pratiche.

Ma perché scegliere di vivere in una casa-container?

Il motivo è molto semplice: si tratta di una soluzione economicamente conveniente.

Quanti sono attenti anche all’aspetto ambientale potranno trovare nei container ad uso abitativo un perfetto equilibrio tra abitabilità e rispetto per l’ambiente. Questo tipo di abitazione, infatti, permette di utilizzare materiali che non possono essere facilmente smaltibili, come appunto in container.

Inoltre, è molto semplice fare uso di impianti che sfruttano energie alternative ed è altrettanto conveniente realizzare interventi per l’ottimizzazione dell’efficienza energetica.

Simone Pierdominici