Quando ci si trova a dover ristrutturare un vecchio bagno, o bisogna decidere come arredarne uno nuovo, sempre più spesso ci si scontra con la dura realtà: lo spazio è poco, molto meno di quanto desidereremmo e sovente anche meno di quanto in effetti sarebbe necessario.

Come fare allora? Niente paura! Prima di farvi prendere dal panico sappiate che oggi, anche in spazi davvero minimal, è possibile fare dei miracoli, semplicemente utilizzando i materiali giusti, arredi e sanitari ad hoc, o ricorrendo a piccoli escamotage.

Vediamo dunque di capire quali strategie è possibile attuare per riuscire ad organizzare un piccolo bagno nel miglior modo possibile, senza dover per forza rinunciare a qualcosa e soprattutto senza soffrire di claustrofobia e sentirsi oppressi ogni volta che ci si trova chiusi dentro, perché in effetti questo è il rischio maggiore che si corre quando si ha a che fare con ambienti ristretti.

Bagno minimal: ma quanto?

Bisogna premettere che il concetto di misura, espresso in termini di “grande o piccolo”, è estremamente relativo e varia da persona a persona, a seconda delle abitudini e dello stile di vita di ciascuno.

Vi sono bagni davvero minuscoli ed altri invece che, per quanto non ci sembrino mai abbastanza grandi, hanno dimensioni abbastanza normali, magari sono solo lunghi e stretti o hanno conformazioni poco regolari, ma possono essere ben attrezzati se si studia un progetto ad hoc.

In ogni caso, i bagni domestici devono essere realizzati nel rispetto delle norme prescritte dal regolamento edilizio del Comune in cui si abita, che indicano la superficie minima da adibire a questa funzione ed in genere forniscono parametri differenti a seconda che si abbia a che fare con un bagno principale rispetto ad uno di servizio.

Il minimo sindacale in genere si aggira sui 2 mq, ma bisogna tener conto che la legge nazionale (Decreto ministeriale Sanità del 5 luglio 1975), pur non riportando una superficie minima o massima da adibire a bagno, fa un elenco dei pezzi indispensabili (almeno per i bagni padronali), che sono vaso, bidè, vasca da bagno o doccia, lavabo ed è garantito che tutti in 2 mq non possono entrare, figuriamoci poi se pensiamo anche di inserirvi una lavatrice o altro!

Come scegliere la pavimentazione ed il rivestimento

La prima cosa da fare è concentrarsi sulla scelta della pavimentazione più adatta ed al contempo decidere quale rivestimento, o trattamento murario, impiegare per le pareti.

L’obiettivo da perseguire, ovviamente, è quello di trovare qualcosa che ad un primo colpo d’occhio inganni la vista, dando l’impressione di entrare in un ambiente più spazioso di quello di cui a tutti gli effetti disponiamo.

La cosa migliore sarebbe quella di proseguire con la medesima pavimentazione utilizzata per gli altri locali, specie qualora vi sia parquet ovunque e poi trattare in modo uniforme le pareti con la resina o con appositi trattamenti idrorepellenti, che diano anche un gran senso di lucentezza.

Se desiderate differenziare sappiate che la resina è perfetta da posare anche a terra: consente una grandissima personalizzazione, non solo nella scelta delle nuance, ma anche del tipo di effetto che si predilige, è semplice da pulire e manutenere e dona un senso di uniformità ineguagliabile.

Banditi i colori scuri ed i formati di piastrelle di grandi dimensioni! In tutti i casi se si sceglie di impiegare le piastrelle l’ideale sarebbe ricorrere ai mosaici, meglio ancora se vetrosi più lucenti e luminosi, ma anche ceramici vanno benissimo, oppure ai cosiddetti lingotti o listelli, lunghi e stretti, magari da posare sfalsati ed in tutti i casi sempre con fughe quanto più possibile strette.

L’importanza di scegliere i sanitari giusti

Se lo spazio è poco ottimizzarlo è indubbiamente la prima missione e per perseguirla adeguatamente bisogna innanzitutto scegliere dei sanitari compatti, dall’ingombro minimo, a partire da vaso e bidè, che possibilmente dovrebbero essere affiancati l’un l’altro (sempre che per mancanza di spazio al bidè non dobbiate finire per rinunciare!).

Oggi questo non è davvero un problema: in commercio ve ne sono tantissimi e sicuramente non farete fatica a trovare i modelli che vi aggradano anche dal punto di vista estetico.

Anche i lavabi minimal, chiamati “lavamani”, oramai vengono proposti in infinite varianti: d’appoggio, da incasso, sospesi o integrati, tondi, ovali, quadrati, rettangolari e persino triangolari, trapezoidali o di forme ancor più stravaganti; perfette per gli spazi ridotti anche le versioni d’angolo.

Ovviamente in un bagno di piccole si opta per la doccia e non per la vasca. Il consiglio è di preferire box completamente trasparenti e leggeri che a prima vista tendano quasi a sparire.

Gli elementi d’arredo, gli accessori ed i dettagli

In un bagno di piccole dimensioni la regola fondamentale è eliminare tutto ciò che è superfluo! Dovrete inserire esclusivamente gli elementi d’arredo indispensabili, prediligendo mobili compatti e dalle linee pulite ed essenziali.

Meglio evitare i pensili, soprattutto se alti ed imponenti, così come anche ingombranti mobili a terra; se proprio si necessita di spazio dove poter appoggiare le vostre cose è bene che vi orientiate su strette colonnine, ma meglio ancora sono i box aperti e le mensole, stando attenti a non riempirle di roba in bella vista!

L’ideale sarebbe optare per un piccolo mobile sospeso, con un lavabo da appoggio posizionato sopra e magari dotato anche di porta asciugamani, che altrimenti è bene tenere sullo scalda-salviette, assolutamente da preferire al classico calorifero, così da minimizzare gli ingombri e non riempire ed appesantire uno spazio già di per sé è un pò angusto. Lo specchio più è grande e meglio è vi aiuterà a dare un senso di maggior ampiezza al locale.

In commercio oramai è possibile trovare arredi appositamente studiati per bagni minimal, che non solo hanno dimensioni compatte, ma che in un unico elemento racchiudono più funzioni. Le parole d’ordine devono essere essenzialità, ordine, rigore e pulizia, anche gli elementi decorativi devono essere pochi, minimal e meglio se di qualche utilità!

Materiali, colori e finiture

Importantissima la scelta di materiali, finiture e colori che dovranno essere: tassativamente chiari!

Attenzione però perché se da un lato il bianco di certo illumina dando l’illusione ottica di disporre di uno spazio maggiore un bagno completamente bianco è difficile da manutenere e pulire.

Per cui, forse è meglio prediligere tinte tenui e pastello, specie per il pavimento, dove però con un po’ di audacia potrete anche azzardare colorazioni più moderne brillanti ed accese, basta che non siano scure, meglio ancora se lucide o con riflessi luminosi.

Per un risultato impeccabile basta mixare sapientemente un colore alternandolo al bianco, anche grazie all’impiego degli arredi e degli accessori più giusti.

L’illuminazione gioca un ruolo fondamentale

Fortunatamente, in molti casi, quando si ha a che fare con servizi igienici di piccole dimensioni si tratta di “secondi bagni” e pertanto in casa si riesce ad avere anche un servizio igienico di dimensioni più agevoli; purtroppo però proprio per questo motivo non solo i metri quadri a disposizione sono pochi, ma i locali risultano anche essere ciechi, ovvero privi di finestre e di qualunque fonte di illuminazione naturale. Detto ció, in alcune località, è consentito anche realizzare bagni principali privi di finestre, tutto dipende da quanto prescritto dal regolamento di igiene vigente nel Comune in cui vi trovate.

In tutti i casi, in un ambiente come il bagno (dove ad esempio per truccarsi o per radersi è necessario vederci davvero bene!) affinché questo risulti accogliente, fruibile e funzionale, uno studio accurato e attento dell’illuminazione artificiale è sempre indispensabile, a maggior ragione quando si ha a che fare con l’unica fonte di luce disponibile e/o quando l’ambiente è molto piccolo.

Gli spazi ristretti e privi di aperture mettono sempre un pó a disagio, se poi risultano bui o mal illuminati, il risultato non può che essere un disastro completo e diventa ancor più complesso creare l’atmosfera perfetta!

La scelta del tipo di illuminazione più consona e delle lampade che servono per crearla è cosa da non sottovalutare. La luce deve riuscire a rilassare, risultando calda ed accogliente, ma al contempo è bene che tutto l’ambiente sia ben illuminato.

L’ideale sarebbe realizzare un illuminazione ad incasso, discreta e quasi invisibile, che serva in modo uniformemente tutto il locale e non porti via spazio ed integrarla poi con un punto luce al di sopra dello specchio, prediligendo una lampada molto minimal.

Speriamo di avervi fornito degli spunti utili per riuscire a creare un perfetto bagno minimal: ora sta a voi con un po’ di buon gusto e di amore arredare il vostro piccolo bagno!

Sara Raggi

2 COMMENTS

  1. Sto per rivedere completamente l’arredo dei miei due bagni e questo post mi è tornato utile per alcune piccole idee, grazie! Ne leggerò altri in merito al tema bagno, questo blog è davvero bello, complimenti!
    (PS. mi piacerebbe unirlo al gruppo Facebook – segreto – Blog in lingua italiana).

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