L’azalea japonica è una pianta originaria dell’oriente, molto diffusa non solo in Cina e Giappone ma anche in Corea e in Vietnam. Anche in Nepal è una pianta molto amata. Solo alla fine del XXVII secolo questa pianta arrivò in Europa.
Si diffuse velocemente vista la sua straordinaria bellezza, dettata dalle foglie sempreverdi e dai suoi fiori colorati. L’atmosfera orientale che emana e la sua eleganza le hanno fatto ottenere un posto d’onore tra le piante ornamentali più amate.
Si credeva inizialmente che l’azalea japonica fosse una pianta molto delicata e proprio per questo motivo la si coltivò per molti anni solo nelle serre. Con il passare del tempo però ci si rese conto che questa pianta era invece molto adattabile e forte, capace di crescere senza alcuna difficoltà anche all’esterno.
Oggi l’azalea japonica viene scelta come dono in molte occasioni importanti della vita, simbolo infatti di buona fortuna.
Azalea Japonica, le sue caratteristiche
L’azalea japonica è una pianta sempreverde; ciò significa che in ogni periodo dell’anno, anche in pieno inverno, le foglie mantengono il loro colore verde intenso. A differenza di ciò che accade per molte piante di questa tipologia, le foglie dell’azalea japonica tendono a cambiare colore durante il periodo della primavera, assumendo una tonalità rossastra. Le foglie sono davvero molto numerose, con forma ovale.
Anche i fiori sono numerosi e di piccole dimensioni. La forma dei fiori è a campanula o a imbuto, davvero molto eleganti. Molti i colori in cui sono disponibili come il bianco, il rosa, il viola o il rosso acceso.
Non fatevi ingannare dalle apparenze, le piante già ricche di fiori non sono quelle più adatte da acquistare nonostante il loro indiscutibile fascino. Si consiglia di optare per piante che hanno i fiori ancora allo stato di bocciolo, meglio se in procinto di aprirsi. Scegliete inoltre solo le piante dove i boccioli sono distribuiti in modo piuttosto uniforme, sono queste infatti quelle in assoluto più suggestive.
L’azalea japonica ama la luce, ma non i raggi diretti del sole
L’azalea japonica ha bisogno di molta luce per crescere bene e per riuscire ad ottenere dei fiori davvero eccezionali, non gradisce i raggi diretti del sole. Ciò significa che può essere piantata in giardino, purché si trovi in un’area in ombra.
Le piante coltivate direttamente a terra riescono a resistere meglio ai raggi diretti del sole, meglio però scegliere comunque delle zone a mezz’ombra per buona parte della giornata e cercare di mantenere il terreno quanto più umido possibile.
L’azalea japonica: adatta anche per gli ambienti interni
L’azalea japonica non può trovare spazio anche in ambienti interni? A dire la verità sì, purché però vi arrivi molta luce. Le zone migliori della casa dove far crescere un’azalea sono quindi davanti alla finestra, davanti ad una bella vetrata, davanti ad una porta a vetri.
A quanto pare questa pianta permetterebbe di purificare l’aria presente in casa, eliminando sostanze che possono essere pericolose per la nostra salute come, ad esempio, la formaldeide o l’ammoniaca.
Azalea japonica: acqua e terreni privi di calcare
L’azalea japonica ha bisogno di molta acqua per crescere e per riuscire ad ottenere foglie lucide e fiori davvero belli e colorati. Meglio optare però per acque povere di calcare; la soluzione ideale è raccogliere l’acqua piovana e utilizzare quella per dare alle azalee i giusti nutrienti. Il calcare non deve essere presente neanche nel terreno. Pensate che se il calcare presente nell’acqua o nel terreno è in eccesso, l’azalea japonica può nel giro di poco tempo vedere le sue foglie ingiallirsi e cadere.
Il terreno non deve essere solo privo di calcare, deve essere anche poco argilloso e con un PH acido, inferiore infatti a 6,5. Il terreno deve inoltre essere poroso e leggero, ricco di sostane organiche. Sono disponibili in commercio degli appositi concimi per piante acidofile che permettono di rendere il terreno più adatto alla crescita di queste eccezionali piante.
Grazie a queste informazioni e a questi consigli coltivare la vostra azalea japonica sarà un vero e proprio gioco da ragazzi. E così finalmente i vostri giardini e i vostri balconi si riempiranno di colore e di quell’atmosfera orientale che, ammettiamolo, non fa mai male.
Azalea japonica: cespugli, abbinamenti e potatura
L’azalea japonica forma dei veri e propri cespugli che possono arrivare anche a 150 cm di altezza. Proprio per questo motivo si prestano molto ad essere utilizzate in gruppo; grazie ad un gruppo di 2 o 3 azalee è possibile dare vita ad un angolo verde davvero ricco di colori e di luce. In alternativa è possibile abbinarla ad altre piante acidofile come, ad esempio, rododendri e camelie.
Dopo la fioritura è possibile potare il cespuglio di azalea al fine di dargli una forma più armoniosa. È importante ricordare inoltre di eliminare eventuali fiori secchi, i fiori adiacenti infatti cresceranno in questo modo molto più forti e belli.
Malattie e parassiti
Purtroppo sono molte le malattie che possono attaccare questa pianta così come numerosi sono i parassiti che la scelgono come loro dimora. Tra le malattie più gravi ricordiamo il phytopthora cactorum, un fungo che inizialmente colpisce solo le foglie della pianta, ma che con il passare del tempo può arrivare a farla morire del tutto. Il sintomo della presenza di questo fungo sono le foglie che appaiono sempre meno lucide e luminose. Il rimedio è semplice; è necessario infatti eliminare tutte le parti della pianta che sono ormai state infestate e utilizzare poi degli appositi prodotti a base di rame.
Tra le altre malattie dobbiamo ricordare la ruggine. I sintomi sono semplici da osservare, le foglie infatti si macchiano di giallo e con il passare delle settimane questa colorazione tende a scurire intensamente. Non si tratta di una malattia grave, la pianta infatti non muore per la ruggine. Purtroppo però subisce un arresto della crescita e risulta quindi secca, poco luminosa, priva di una quantità adeguata di fiori. Anche in questo caso i prodotti a base di rame sono la soluzione ideale, così come quelli a base di zinco.
Per quanto riguarda invece i parassiti, è da ricordare il ragnetto rosso. Questo ragnetto trova dimora sotto alle foglie, dove crea le sue ragnatele di colore bianco. É sufficiente rendere più intensa l’umidità per far sì che il ragnetto rosso non si moltiplichi. Nel caso in cui però l’attacco sia già piuttosto massiccio, è meglio utilizzare degli antiparassitari.
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