– Soffione per doccia:uno degli elementi più importanti

Avere un soffione a soffitto è il modo migliore per trasformare la doccia da semplice routine a rituale piacevole e rilassante, oggigiorno infatti, lo stress provocato dal nostro vivere quotidiano, ha fatto sì che la doccia abbia acquisito sempre di più un valore di tipo psico-emotivo, permettendoci di abbandonare lo stress e goderci finalmente la pace e la tranquillità di casa.

Ecco dunque spiegato il motivo della sempre maggiore attenzione dedicata al design, alle funzionalità e agli eventuali optional aggiuntivi con cui potenziare e abbellire vasche e docce.

La doccia – oggi, in linea di massima, preferita alla vasca (anche, ma non solo) per questioni di spazio e di praticità – diventa spesso una vera e propria SPA domestica, dove ogni singolo elemento o componente acquista una propria importanza funzionale e concettuale.

La doccia è fondamentalmente costituita da tre elementi: il piatto doccia, le cui forme e dimensioni sono vincolate allo spazio disponibile, o al rivestimento del pavimento; il box che segue necessariamente la medesima struttura del piatto, perché ad esso strettamente connesso; il soffione, elemento centrale di questo nuovo concetto di doccia.

Dalla struttura del soffione e dal suo corretto posizionamento all’interno dell’area del box dipenderanno infatti le funzionalità vere e proprie della doccia stessa.

Ogni elemento andrà dunque scelto, posizionato ed installato prestando attenzione a regole tecniche e costruttive molto precise, l’uno in rapporto di stretta correlazione con l’altro. Dalle dimensioni del box doccia dipenderanno quelle del soffione; dalla tipologia di soffione dipenderanno la qualità e la quantità d’acqua erogata.

Tratteremo in questa sede proprio delle differenti tipologie di soffione per doccia e della corretta altezza a cui posizionarlo, per ottenere massime prestazioni.

– Funzionalità ad esso collegate

Per definizione il soffione della doccia è la parte terminale dell’impianto idrico, quello – per intenderci – che consente la vera e propria erogazione dell’acqua proveniente dalle tubature, solitamente incassate a scomparsa nella parete.

Il soffione termina a sua volta con una piastra, di differenti forme e dimensioni, normalmente in metallo (per lo più acciaio inox, ma anche alluminio, rame, ottone), dotata di ugelli, rivestiti da una guaina in silicone, da cui scaturisce il getto d’acqua.

In passato i soffioni delle docce erano per lo più costituiti da elementi fissi, installati staticamente al soffitto, al rivestimento o alla parete della cabina e di dimensioni piuttosto ridotte.

Oggi invece la tendenza del design per il bagno pare indirizzarsi verso dimensioni sempre maggiori, con composizioni estraibili e mobili, ad incasso oppure sospese a soffitto mediante raccordi e bracci di lunghezza variabile.

In base a tipologia, forma e dimensione del soffione, all’altezza a cui verrà installato, alle caratteristiche tecniche degli ugelli e alla proporzione rispetto allo spazio del box si potranno ottenere risultati ed effetti doccia differenti, più o meno intensi e potenti, che si ripercuoteranno sulla funzionalità stessa della doccia, sulla pressione e sull’erogazione dell’acqua in uscita.

In tal senso, l’altezza a cui posizionare il soffione e la sua tipologia sono le variabili a cui occorre prestare maggiore attenzione: da esse, in effetti, dipenderanno potenza e ampiezza del getto d’acqua.

I soffioni della doccia possono essere a soffitto o a parete, in base al montaggio e all’installazione, mentre, in base alla tipologia di getto, possono essere distinti in soffioni a un getto (a pioggia), a due getti (a cascata) o a tre getti (roteanti).

– Soffione a soffitto

Il soffione a soffitto di solito viene installato alloggiando gli elementi costitutivi all’interno di un controsoffitto, della cui profondità occorrerà tener conto in fase di progettazione dell’impianto.

All’interno dello standard dimensionale di un box doccia (80×80 cm) e nel caso di ordinaria statura dell’utilizzatore, dovrete considerare che il soffione a soffitto prevede generalmente un’installazione ad un’altezza compresa tra i 200 e i 210 cm dal piatto doccia (o da terra) e comunque sempre superiore di almeno 20 cm rispetto all’altezza di chi usufruisce della doccia.

Quest’altezza standard è stata ponderata considerando il massimo sfruttamento possibile dell’area utilizzabile all’interno del box doccia, il massimo equilibrio tra quantità, volume, potenza e pressione dell’acqua erogata, nonché il minimo spreco di risorse idriche.

Posizionando il soffione a questa altezza è stato verificato come esso riesca ad operare al massimo delle proprie potenzialità, in un perfetto equilibrio tra pressione e ampiezza del getto che, solo in proporzioni ben calcolate, riuscirà a coprirvi completamente il corpo, con una giusta pressione del getto: non troppo blando, nè troppo copioso, non troppo potente, nè troppo delicato.

L’altezza del soffione a soffitto necessita di uno studio accurato e attento: vi basti pensare al disagio che potrebbe arrecarvi l’aver posizionato il soffione della doccia troppo in basso rispetto alla vostra altezza, facendovi irrimediabilmente perdere il benefico effetto pioggia e con lo spiacevole rischio di colpirlo ogni volta che dovrete lavarvi i capelli.

– Altezza del soffione: i criteri da rispettare

Soffermiamoci dunque sull’importanza fondamentale del corretto posizionamento del soffione della doccia.

Come individuare l’altezza precisa a cui montarlo, per ottenere massime prestazioni e massimo comfort?

Prima di tutto, a meno che non stiate procedendo ad una progettazione ex novo del bagno, dovrete valutare il tipo di impianto idrico già presente, tenendo conto fondamentalmente di quanto siano datate le tubazioni, del piano a cui si trova il bagno (se al piano terra o al piano rialzato), della massima pressione dell’acqua erogata (che idealmente dovrebbe essere impostata tra 0,5 e 5 bar).

Individuate le caratteristiche dell’impianto, prendete in considerazione lo spazio a disposizione per il box o la cabina doccia, la tipologia di ingresso e l’area a disposizione: il corretto montaggio del soffione dipenderà anche dalle dimensioni del box che possedete.

Infine valutate le vostre esigenze personali: il tipo di getto che preferite, le vostre caratteristiche fisiche, l’estetica e il design.

Individuare la posizione del soffione della doccia significa fondamentalmente effettuare una proporzione matematica tra altezza e profondità del box, tenendo conto in ultima analisi della pressione dell’acqua erogata presso la vostra abitazione.

Lo standard dei 200-210 cm da terra, in effetti, deve essere modificato in caso di alta o bassa pressione dell’acqua e tale eventuale variazione deve assolutamente essere comunicata preventivamente agli addetti al montaggio.

Ovviamente la soluzione migliore, quando possibile, è di indirizzarsi verso soffioni regolabili in altezza o estraibili, in modo tale da poter gestire al meglio, regolandolo di volta in volta, il getto dell’acqua e la pressione idrica.

Tenete in considerazione poi anche la tipologia di ingresso e l’orientamento del box doccia, in modo tale da indirizzare il getto dell’acqua nel verso ottimale, evitando schizzi ed inutile dispersione di acqua all’esterno.

Altezza soffione doccia a parete: vantaggi e svantaggi del soffione “standard”

I soffioni a parete, in effetti, hanno il grande vantaggio di essere facilmente regolabili in altezza, essendo montati su aste saliscendi che si adattano facilmente alle diverse esigenze.

Essendo a portata di mano dell’operatore, spesso questo tipo di soffioni sono dotati di alette che permettono di modificare e regolare direttamente l’intensità del getto e la quantità di acqua.

Nei soffioni più grandi e moderni questo effetto è permesso grazie all’installazione a parete di miscelatori a più vie che azionano contemporaneamente o singolarmente differenti getti d’acqua, in base alla selezione dell’utilizzatore.

Nel caso abbiate optato per un soffione a parete, oltre che all’altezza da terra, dovrete assolutamente considerare la sporgenza complessiva dello sbraccio del soffione stesso, che non dovrebbe mai superare i 55 cm.

Non tenere in corretta considerazione tale componente strutturale potrebbe implicare ad esempio sgradevoli intralci alla chiusura delle porte del box e disagevole occupazione dello spazio all’interno.

Posizionato in maniera corretta, il soffione a parete potrà certamente operare al massimo delle sue potenzialità che comprendono potenza e ampiezza del getto d’acqua, in modo da garantire il giusto equilibrio tra l’una e l’altra.

Nelle dimensioni standard i soffioni più adatti sono quelli montati su asta fissa a parete, regolabile in altezza, in modo tale da poter essere alzati o abbassati in base alla vostra statura e in modo da garantire, di volta in volta, un piacevole effetto pioggia: con un getto copioso ma delicato, verticale e continuo.

Non allarmatevi nel caso doveste notare che il soffione sia stato installato oltre il limite contraddistinto dal rivestimento di piastrelle o mosaico della parete. Normalmente le regole prevedono che il rivestimento del bagno non superi i 2 metri di altezza, per garantire al muro di poter continuare a respirare.

Per questo motivo, sarà assolutamente normale che lo sbraccio del soffione venga montato oltre il rivestimento stesso.

Non preoccupatevi: se è stato montato correttamente, seguendo tutti i vari accorgimenti tecnici, la vostra parete non dovrebbe venir in alcun modo intaccata da schizzi di acqua.

Se proprio questa soluzione non dovesse convincervi, potrete sempre prevedere di aggiungere un motivo a piramide a protezione della base di fissaggio del soffione.

– Conclusioni

Ottenere le massime prestazioni e godersi appieno una doccia a pioggia piacevole e rilassante, possibilmente risparmiando – o per lo meno, limitando – lo spreco energetico, significa semplicemente prestare attenzione a pochi, ma perentori accorgimenti tecnici.

Valutate gli spazi: quelli esterni del bagno e quelli interni del box doccia.

Siate coerenti ed equilibrati: non vogliate a tutti i costi avere un box doccia di grandi dimensioni, se lo spazio a disposizione del bagno non ve lo consente.

Valutate la soluzione migliore in base alla struttura e alle dimensioni della stanza e cercate per quanto possibile di rispettare linee e proporzioni.
Calcolate gli ingressi del box e la loro angolazione, per garantirvi un accesso quanto più agevole e spazioso.

Una volta individuato il box doccia a voi più congeniale, potrete scegliere il soffione ad esso più adatto. Solitamente un box doccia rettangolare prevede componentistica di medesima forma e lo stesso valga per box a semiluna o ad angolo.

Generalmente in un box doccia di dimensioni ridotte sarà consigliabile optare per un soffione piccolo, a soffitto, a singolo getto. Viceversa, soffioni di grandi dimensioni, a più getti, siano essi a soffitto o a parete, per poter funzionare al massimo delle loro potenzialità necessitano di box doccia ampi e spaziosi.

Posizionare il soffione della doccia all’altezza corretta significa garantire il massimo del comfort sia per potenza che per quantità ed estensione del getto, corretto utilizzo delle componenti idriche e, di conseguenza, risparmio energetico.

Oggi in commercio potrete reperire soffioni green che, miscelando insieme aria e acqua, riescono a creare un effetto di rigonfiamento del getto, dando la sensazione di un volume d’acqua copioso, che in realtà risulta nettamente inferiore rispetto a quello dei sistemi standard.

Utilizzare una minor quantità d’acqua, senza rinunciare all’effetto di una doccia a pioggia o a cascata, magari dotata anche di o cromoterapia è lo scopo della ricerca più aggiornata nell’ambito del design e delle innovazioni tecnologiche legati alla zona bagno.

Massimo comfort e minor impatto ecologico dipendono dunque anche dalla scelta della giusta componentistica idraulica e, soprattutto, dalla corretta installazione delle singole componenti.

E’ una questione di proporzioni, come si diceva, ma che si connette strettamente con estetica e funzionalità.

Altezza, larghezza e profondità dovranno essere ponderate con estrema precisione, affidando i calcoli e la progettazione a personale tecnico esperto, senza tentare inutili approssimazioni.

Cercate di non dimenticare niente, neppure di richiedere all’installatore di posizionare in maniera sfalsata le manopole o il miscelatore rispetto al soffione, in modo tale da non dovervi necessariamente bagnare ogni volta che regolate l’acqua.

Solitamente all’idraulico risulta più semplice seguire la medesima verticale tra l’una e l’altra componente: per questo, molto difficilmente, sarà una soluzione che adotterà, senza che gliel’abbiate esplicitamente richiesta.

Ponderate i pesi: soffioni di grandi dimensioni, magari costruiti con metalli pesanti o preziosi, potrebbero richiedere rinforzi nella parete o nel soffitto.

Pensate alla pulizia e alla facilità di manutenzione ordinaria: scegliete materiali antigraffio, con finiture satinate o spazzolate per evitare un’eterna (quanto inutile) lotta contro aloni e macchie di calcare.

Controllate che gli ugelli del sifone siano rivestiti in silicone, materiale che ostacolerà la formazione delle incrostazioni dovute al calcare.

Se possibile, richiedete l’installazione di una seconda doccetta di servizio, possibilmente dotata di tubo snodato ed estraibile, che vi tornerà utilissima per la pulizia del box stesso, nonché per lavare in sicurezza e con facilità i vostri bambini.

Infine considerate voi stessi, le vostre caratteristiche fisiche, le vostre esigenze. Se amate una doccia delicata e leggera indirizzatevi verso i soffioni ad un solo getto. Se invece necessitate di una sferzata vigorosa scegliete piuttosto un soffione a due getti, con il secondo a cascata.

Per gli amanti delle coccole, una doccia super attrezzata, con soffione a tre getti roteanti e dotato di sistema idromassaggio sarà certamente la scelta migliore.

Rispettare queste poche regole tecniche vi garantirà di poter sfruttare al meglio la vostra doccia e di godere, allo stesso tempo, di una doccia davvero confortevole.

Luca Padoin