Il calcolo dell’altezza ponderale è qualcosa di cui dobbiamo tenere inevitabilmente conto nel momento in cui decidiamo di sfruttare lo spazio del sottotetto al fine di renderlo riutilizzabile.
Non si tratta di un’operazione particolarmente semplice, in quanto bisogna calcolarla a partire da una precisa formula matematica e tenendo in considerazione gli eventuali dislivelli presentati dal sottotetto che intendiamo riutilizzare.
Questa guida, dunque, nasce con lo scopo di cercare d’illustrare, nella maniera più semplice possibile (e, come vedremo, perfino un po’ creativa), come effettuare il calcolo dell’altezza media ponderale del sottotetto, tenendo come ovvio punto di riferimento le normative nazionali e regionali.
Se ritenete che l’argomento possa risultare di vostro interesse, quindi, v’invitiamo a proseguire con la lettura.
– Come e perché recuperare un sottotetto
Quando si ha la fortuna di possedere, all’interno della propria abitazione, un sottotetto sufficientemente ampio da poter essere riutilizzato, sarebbe davvero un peccato doverci rinunciare poiché ignoriamo come fare e a quali normative rivolgerci.
Il sottotetto, infatti, non solo può essere utilizzato come solaio o sgabuzzino, ma anche come spazio abitabile.
Ciò avviene quando lo spazio a nostra disposizione è tale da poterlo trasformare in una fresca mansarda o, molto semplicemente, in una camera da letto in più. Ma procediamo con ordine.
La prima questione sulla quale dobbiamo focalizzarci è quella di capire innanzitutto cosa sia esattamente il sottotetto, quali caratteristiche lo rendono abitabile e quali, al contrario, impediscono che possa essere sfruttato in tal senso.
Se siete curiosi di saperlo, dunque, vi rimandiamo alla sezione successiva.
Il sottotetto: cos’è e quali sono le sue caratteristiche
Per sottotetto s’intende l’unità spaziale compresa fra il tetto di un’abitazione e il soffitto della stanza posta all’ultimo piano, quello più elevato. Essa, solitamente, comporta una porzione di spazio molto piccola e bassa, molto spesso anche sprovvista d’illuminazione naturale, motivo per cui, solitamente, non risulta idonea a ospitare uno spazio abitato.
Nello specifico, infatti, il sottotetto si distingue in due differenti tipologie: può essere una camera d’aria, ossia un semplice vano messo a protezione dell’ultimo piano, senza la possibilità di poter ospitare né cose né persone; o una soffitta che, in quanto tale, può essere sfruttata come vano deposita oggetti o sgabuzzino, pur rimanendo comunque interdetta alle persone.
Per poter essere considerato utilizzabile come vano abitativo per le persone, per esempio se lo si vuole far diventare una mansarda, il sottotetto devo rispettare delle rigide caratteristiche riguardanti la sua altezza minima interna, quella media ponderale e il cosiddetto “rapporto areoilluminante“, i cui valori sono stabiliti a livello nazionale e regionale. Nella prossima sezione avremo modo di capire quali sono.
Sottotetto: parametri da rispettare per renderlo abitabile
Dopo aver spiegato cos’è il sottotetto e quali sono le sue caratteristiche, possiamo concentrarci sui parametri che esso deve rispettare nel caso in cui lo si voglia rendere abitabile.
Questa espressione serve a indicare il fatto che esso può essere trasformato in un locale atto a ospitare le persone, come per esempio un bagno, una camera da letto o la classica mansarda. Per farlo, tuttavia, dev’essere in grado di rispettare i parametri che abbiamo già accennato nel paragrafo precedente, vale a dire:
- l’altezza minima interna misurata dal pavimento fino al punto più alto del sottotetto dev’essere di almeno 1,50 metri;
- l’altezza media ponderale che viene considerata idonea per creare un’unità abitativa, invece, è solitamente di 2,40 metri: si tratta di un parametro soggetto a normativa regionale, motivo per cui varia a seconda della zona d’Italia in cui ci troviamo. Questo valore, per esempio, viene riconosciuto in Basilicata, Emilia Romagna, Marche, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna e Veneto;
- per rapporto areoilluminante, infine, s’intende quello che intercorre tra la superficie calpestabile e quella delle finestre, che non deve essere inferiore a 1\8, garantendo così sufficiente luminosità e ricambio d’aria.
Per quanto riguarda il primo e il terzo fattore, la questione non è particolarmente complicata, ma cosa dire dell’altezza media ponderale?
Di che cosa si tratta, innanzitutto?
Come possiamo capire se essa risulti idonea a trasformare il nostro sottotetto in uno spazio abitabile?
Per averne la certezza, dobbiamo necessariamente eseguire un calcolo matematico, basato su di una formula ben precisa: un argomento piuttosto complesso, che affrontiamo pertanto nel paragrafo successivo.
– Calcolo dell’altezza media ponderale: tutto ciò che c’è da sapere
In questo paragrafo affronteremo la questione relativa al calcolo dell’altezza media ponderale: un passaggio fondamentale da affrontare nel caso in cui dovessimo decidere di sfruttare il nostro sottotetto al fine di renderlo abitabile.
Va da sé, naturalmente, che questa particolare zona delle casa può essere semplicemente utilizzata anche come sgabuzzino o porta roba ma, nel caso in cui l’altezza sia quella giusta, può rivelarsi una preziosa risorsa da sfruttare anche per ospitare le persone.
Dopo una prima sezione introduttiva, nella quale elencheremo alcuni modi in cui può essere sfruttato il sottotetto, passeremo a parlare della formula dell’altezza media ponderale vera e propria, vale a dire il calcolo che bisogna fare per ottenerla. Ma partiamo subito con il vedere in quanti e quali modi può essere sfruttabile un sottotetto.
Come sfruttare il sottotetto: potenziali spunti
Di seguito, proponiamo alcuni potenziali spunti da sfruttare per ridare nuova vita al sottotetto. Leggendoli, potrebbe anche venirvi voglia di provarli e, di conseguenza, trovare meno gravoso il lavoro relativo al calcolo dell’altezza media ponderale nel piano casa.
- Il sottotetto può rivelarsi un eccellente angolo della casa in cui realizzare un bagno in più: fresco e riservato, possiede tutte le caratteristiche fondamentali per trasformarsi nel bagno dei nostri sogni. E il fatto che sia di dimensioni ridotte lo rende ancora più intimo.
- Il sottotetto può essere adibito anche a stanza da letto, magari per quelle persone che anelano al fresco anche quando dormono, specie d’estate. Dormire in un ambiente con le travi a vista, oltretutto, crea una piacevole atmosfera molto rustica e romantica.
- Un’idea geniale per sfruttare un sottotetto troppo piccolo per essere reso abitabile è quella di trasformarlo in una pratica cabina armadio: così facendo, guadagneremo anche un sacco di spazio nella nostra camera da letto.
- Il sottotetto può rivelarsi addirittura un ottimo living, nel caso in cui offra uno spazio sufficiente: lo si può infatti arredare come un comodo salottino, in cui trascorrere le afose serate estive.
- Le persone che quando lavorano necessitano d’intimità e solitudine possono trasformare il loro sottotetto nello studio ideale.
- Un’ultima, originalissima idea, infine, consiste nello sfruttare come terrazzino l’eventuale parte a vista del sottotetto: una soluzione ideata per sorprendere i nostri ospiti.
Questi, dunque, sono soltanto alcuni degli spunti che si possono sfruttare per un sottotetto inutilizzato. Tra noi e queste bellissime idee esiste soltanto un ostacolo, vale a dire il calcolo dell’altezza media ponderale, che affrontiamo nella prossima sezione.
Altezza media ponderale: cos’è e come si calcola
Se volessimo dare una definizione dell’altezza media ponderale dovremmo dire che essa è il risultato che si ottiene dividendo il volume della parte del sottotetto la cui altezza superi quella minima (che, come abbiamo già detto, ammonta a 1,50 metri) per la sua superficie.
Non si tratta affatto di un calcolo semplice e alla portata di tutti, in quanto parliamo di una vera e propria formula matematica che, per quanto possa essere imparata a memoria, non toglie il fatto che da mettere in pratica risulti comunque piuttosto complessa.
Una delle maggiori difficoltà, per esempio, è data dal fatto che i sottotetti non sono quasi mai regolari ma, al contrario, presentano spesso nicchie, saliscendi o sbalzi localizzati a livello del soffitto: ciò porta inevitabilmente ad avere qualche problema nel calcolo dell’altezza media ponderata, motivo per cui l’ideale sarebbe quello di affidarsi a un tecnico professionista ed evitare il fai da te.
Le normative che regolano il calcolo di questo fattore, come abbiamo visto, si basano sì sulla formula matematica che abbiamo appena esposto ma, date le difficoltà nell’eseguire il calcolo con precisione, rischieremmo di finire sanzionati se decidessimo di occuparcene di persona.
Ribadiamo quindi che rivolgersi a un tecnico per risolvere la questione rappresenta senza alcun dubbio la migliore delle soluzioni.
– Conclusione
Siamo ufficialmente giunti al termine di questa nostra guida dedicata al calcolo dell’altezza media ponderale: un argomento senza dubbio molto complesso, la cui esposizione potrebbe risultare perfino un po’ noiosa.
Per questo motivo, abbiamo voluto accostarla a una serie di proposte potenzialmente sfruttabili per il sottotetto che, essendo molto creative e originali, potrebbero anche riuscire a invogliare ad affrontare la questione relativa all’altezza ponderale, pur di realizzarle. Tutto questo, naturalmente, rischia di risultare vano nel caso in cui il nostro sottotetto non si riveli sfruttabile, ma tant’è.
La questione è delicata e sottoposta a rigide normative nazionali e regionali ideate soprattutto per garantire il nostro benessere: un ambiente che non rispetti le giuste misure, infatti, finirebbe per rivelarsi poco salubre e, di conseguenza, procurarci problemi di salute. Da qui la severità delle normative, ideate e create unicamente per la nostra tutela.
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