L’acero giapponese è un albero di dimensioni piuttosto ridotte in possesso di foglie dalle forme stravaganti e dai colori accesi, un albero quindi elegante e suggestivo.
Originario, come dice il nome stesso, del Giappone, questo albero è oggi molto diffuso in tutto il resto del mondo, scelto infatti per abbellire i giardini delle abitazioni e persino i parchi pubblici.
Andiamo insieme a alla scoperta delle sue più importanti caratteristiche, del modo migliore per prendersi cura di questa pianta così ricca di fascino e anche ovviamente delle diverse specie disponibili.
Acero giapponese: perché è una pianta ideale per il giardino
L’acero giapponese è la pianta ideale per il giardino prima di tutto per la sua eccezionale estetica.
Come abbiamo appena avuto modo di osservare infatti, le sue meravigliose foglie colorate sono in grado di arricchire ogni ambiente in cui questo albero viene inserito ed è doveroso ricordare inoltre che le sue forme e l’ordine estremo delle foglie permettono di dare vita ad ambiente rilassanti e tranquilli.
Questo è anche uno dei motivi per cui in Giappone lo si utilizza anche nei giardini zen, dove è necessario che il senso di tranquillità sia estremo.
L’acero giapponese non è la scelta ideale per il giardino però solo per la sua bellezza e per le sensazioni che riesce ad emanare. Si tratta della scelta ideale anche per le sue piccole dimensioni.
È importante sottolineare infatti che le persone che oggi sono in possesso di giardini davvero molto ampi sono poche: le case infatti con giardini così grandi hanno un costo molto elevato che in pochi possono permettersi, senza considerare poi che visto lo spazio edificabile sempre meno elevato le nuove costruzioni tendono ad avere solo piccoli cortili.
Non solo, sempre più persone scelgono giardini piccoli perché il tempo a disposizione per la loro cura e manutenzione è minore rispetto a quello che avevano le generazioni precedenti. Oggi tutti infatti sono sempre di corso, soprattutto a causa degli impegni di lavoro.
Quest’ultima considerazione ci porta all’ultima motivazione, l’acero giapponese è la scelta ideale per il giardino anche perché non ha bisogno di una manutenzione particolarmente intensa. Riesce inoltre a resistere senza alcuna difficoltà anche al freddo più intenso.
Acero giapponese: la coltivazione di questo albero così suggestivo
— Terreno per acero giapponese
Il terreno migliore per la crescita dell’acero giapponese è ricco di elementi nutritivi e ben drenato in modo che non si formino ristagni d’acqua. Il terreno dovrebbe inoltre anche essere piuttosto profondo in modo che le radici della pianta riescano ad avere spazio a sufficienza.
Nonostante questo, l’acero giapponese è un albero davvero molto versatile che ha dimostrato di riuscire a crescere in modo eccellente anche con la terra più comune da giardino e persino in luoghi dove il terreno è poco profondo. Qualunque sia il terreno scelto, meglio coltivarlo con del concime organico.
— L’esposizione al sole
Attenzione però alla collocazione. Meglio scegliere delle zone del giardino soleggiate solo per una parte della giornata, hanno bisogno infatti anche dell’ombra e del fresco per crescere al meglio.
— Ogni quanto innaffiare l’acero giapponese
Si consiglia di innaffiare le piante in modo abbondante durante i periodi più caldi dell’anno, gli aceri giapponesi temono infatti la siccità.
Durante i periodi più freddi e piovosi le innaffiature non devono essere troppo presenti ed è importante controllare che non vi siano ristagni d’acqua. Nel caso in cui si siano ormai formati è possibile ovviare al problema con sabbia oppure con un po’ di pietra pomice.
— La potatura degli aceri giapponesi
Si è soliti credere che tutti gli alberi necessitano di essere potati, attività invece che non è assolutamente necessaria per gli aceri giapponesi. Non solo non è necessaria, è anche controproducente.
La pianta infatti non riesce mai a rispondere in modo positivo alle potature e ha sempre bisogno di un po’ di tempo per riuscire a riprendersi del tutto. Si può provvedere a potarli solo nel caso in cui le loro chiome siano eccessivamente vigorose e si voglia dare una sfoltita.
Acero giapponese: i parassiti e le malattie a cui va incontro
Sono numerosi purtroppo i parassiti che possono attaccare l’albero dell’acero giapponese. Tra i più frequenti dobbiamo ricordare l’afide, che si nutre della linfa delle foglie. Rendersi conto dell’attacco degli afidi è quindi piuttosto semplice, le foglie perdono la loro luminosità e il loro eccezionale colore per seccarsi e cadere.
Anche gli eliofidi possono attaccare questa pianta, creando delle galle sopra alle foglie mentre l’attacco degli acari porta a vere e proprie malformazioni. Da ricordare infine il ragnetto rosso, che attacca soprattutto gli aceri che vivono in zone piuttosto calde. Per combattere l’attacco di questi parassiti è necessario fare affidamento sugli appositi prodotti disponibili in commercio.
Tra le malattie più diffuse dobbiamo invece ricordare la necrosi del legno, la famigliola, la tracheoverticolosi e le croste nere sulle foglie. Si tratta di malattie che possono portare la pianta alla morte se non vengono trattate nel modo adeguato. Per fortuna è sufficiente eliminare le parti danneggiate e utilizzare gli appositi prodotti disponibili in commercio per ovviare facilmente al problema.
La coltivazione in vaso
Alcune specie di acero giapponese, soprattutto quelle che non arrivano a grandi altezze, possono essere coltivate in vaso. La cosa migliore per rendere questa pianta adatta alla coltivazione in vaso è abituarla sin dai primi anni di vita. Perché prendere questa decisione?
Magari perché in giardino non avete abbastanza spazi a vostra disposizione e volete poter inserire un albero di questa tipologia nel patio o in una zona cementata vicino all’ingresso di casa. Magari perché, molto più semplicemente, non siete in possesso di un giardino e desiderate coltivare un acero giapponese sul vostro terrazzo.
L’acero giapponese coltivato in vaso ha bisogno di molte più attenzioni rispetto alla pianta coltivata direttamente nel terreno. Questo perché il vaso offre poco spazio alla pianta, mettendola quindi sotto stress. La coltivazione in vaso assoggetta la pianta in modo particolare a temperature particolarmente elevate e alla possibile disidratazione. Meglio allora cercare di innaffiare la pianta piuttosto di frequente soprattutto durante i mesi estivi.
Il bello della coltivazione in vaso è la possibilità di spostare la pianta per trovare sempre la giusta collocazione. Potrete quindi spostare la pianta all’ombra quando le temperature estive si faranno sin troppo elevate, cercare dei luoghi riparati dal vento e dalle gelate invernali e riuscire a gestire al meglio la crescita e le esigenze delle piante piu giovani, ovviamente meno resistenti infatti di quelle ormai anziane.
Acero giapponese: le specie più diffuse
Sono davvero molto numerose le specie di acero giapponese, tutte suggestive e perfette per i giardini. Ecco una breve carrellate della più belle e diffuse.
— Acer buergerianum
meglio conosciuto come acero tridente, è un albero dalla chioma davvero densa con foglie a tre lobi che durante il periodo dell’autunno assumono un meraviglioso colore giallo-arancio. Nonostante questa pianta possa arrivare anche sino a 10 metri di altezza, la sua crescita è davvero molto lenta e può quindi essere tenuta sotto controllo senza difficoltà. Pensate che per questo motivo viene scelta anche per la realizzazione dei bonsai.
— Acer campestre
meglio conosciuto come oppio o testucchio, ha una meravigliosa chioma di forma rotonda con foglie pendenti, che tendono quindi verso il basso. Anche queste foglie in autunno si caratterizzano per un colore giallo.
— Acer cappadocicum
è una delle varietà che sono in possesso di fiori. In primavera si riveste infatti di fiori di colore viola e bianco.
— Acer griseum
è un albero di piccole dimensioni che arriva al massimo a 4 metri di altezza e che è la scelta ideale quindi per coloro che non hanno molto spazio a disposizione. Ha una caratteristica unica, la corteccia infatti durante il periodo autunnale tende ad accartocciarsi. La parte interna si mette così in bella mostra. Nessuno se lo aspetterebbe, ma il suo colore è un arancione intenso che rende l’albero in questo periodo dell’anno molto suggestivo.
— Acer palmatum
è uno degli aceri giapponesi piu diffusi, non solo nei giardini delle abitazioni, ma anche nei parchi pubblici. Si tratta di una pianta a crescita lenta, facile da gestire e caratterizzata da foglie che assumono in autunno tonalità rossastre molto accese.
— Acer platanoides
Questa specie ha foglie di un verde molto intenso che si colorano di giallo durante l’autunno. Le tonalità delle foglie cambiano molto da varietà a varietà, hanno, ad esempio, riflessi porpora quelle del Crimons King, molto utilizzato nei parchi cittadini.
Acer pseudoplatanus. L’acero montano ha una chioma di forma rotonda davvero molto compatta che, proprio per questa sua caratteristica, può essere utilizzata anche come frangivento per riparare alcune zone della casa particolarmente esposte.
— Acer saccharinum
Meravigliosa la colorazione giallo e rosa che le foglie di questo meraviglioso albero albero assumono in inverno. Le foglie sono suggestive anche durante il resto dell’anno, di un verde infatti molto acceso nella parte superiore e di un colore bianco argentato invece nella parte inferiore.
Sono alberi a cui piace cambiare, le cui foglie mutano a seconda delle stagioni e le cui cortecce in alcuni casi cambiano forma e colore.
Grazie a queste caratteristiche ci ricordano che la natura è una vera e propria artista e che le sue opere sono semplicemente meravigliose. Che cosa state aspettando allora? Andate a scegliere l’acero giapponese perfetto per la vostra casa, per dare colore e ricercatezza ai vostri giardini.
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